(agi.it) – L’Agenzia europea per i medicinali ha stabilito “un legame” tra il vaccino di AstraZeneca e “le rare trombosi” venosi cerebrali. “Il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac)” – si legge in una nota – “ha concluso che i coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovranno essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria (nome attuale del vaccino di AstraZeneca)”.
A sostenerlo è il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza del vaccino Covid-19 di AstraZeneca e i legami con gli eventi tromboembolici. Durante l’analisi, inoltre, “non sono individuati fattori di rischio legti all’età”.
La maggior parte dei casi finora segnalati all’Ema “si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni” ed “entro 2 settimane dalla prima dose” mentre l’incidenza dei casi sospetti dopo la seconda dose “è limitata”, rende ancora noto l’Agenzia.
“Una spiegazione plausibile per la combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse è una risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina“, riporta ancora la nota. Per questo il Comitato “ha richiesto nuovi studi a quelli in corso per fornire maggiori informazioni e intraprenderà tutte le ulteriori azioni necessarie”.
La conferenza stampa dell’Ema
“Voglio iniziare affermando che il nostro Comitato per la sicurezza, il Comitato per la farmacovigilanza e la valutazione del rischio dell’Agenzia europea per i medicinali, ha confermato che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19 nel complesso superano i rischi degli effetti collaterali“. Lo ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia aprendo la conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca.
“Sulla base delle attuali evidenze disponibili non è stato possibile confermare specifici fattori di rischio, come l’età, il sesso o la precedente storia medica di disturbi della coagulazione, poiché gli eventi rari si osservano in tutte le età e in uomini e donne”, ha aggiunto la direttrice.
“Non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche di restrizioni al vaccino per ridurre il rischio” di effetti collaterali di AstraZeneca, ha specificato la dottoressa Sabine Straus, a capo del Prac. Nonostante questo, il bugiardino del vaccino di AstraZeneca “sarà aggiornato con le nuove informazioni“.
Emer Cooke ha ribadito che “La vaccinazione deve continuare” aggiungendo che “Il rischio di mortalità da Covid è molto più alto del rischio di mortalità di questi effetti collaterali”.
“Sono stati segnalati tre casi di trombosi, simili a quelle di AstraZeneca, su 4,5 milioni di somministrazioni con il vaccino di Johnson&Johnson“. Lo ha dichiarato Peter Arlett, capo del dipartimento di farmacovigilanza ed epidemiologia dell’Ema. “Stiamo studiando questi effetti su tutti i vaccini”, ha spiegato.
“C’è una ragione teorica per pensare che combinare diversi vaccini potrebbe funzionare e potrebbe essere un approccio sicuro ed efficace, tuttavia nessun dato è stato presentato all’Agenzia europea per i medicinali e non abbiamo fatto alcuna valutazione” e solo “se tali dati saranno disponibili, ovviamente li valuteremo immediatamente”, ha aggiunto Arlett.
“L’Ema non ha pubblicato linee guida relative alla miscelazione o all’abbinamento di diversi vaccini tra la prima e la seconda somministrazione”, ha chiarito l’esperto, ma “ci sono molte discussioni su questo tema” probabilmente da collegare “alla necessita’ di ottimizzare l’uso di una disponibilità relativamente limitata dei diversi vaccini che sono stati autorizzati”.
Il gruppo consultivo del governo britannico sui vaccini (JCVI)
ha raccomandato che le persone di età inferiore ai 30 anni non siano vaccinate
con il vaccino contro il coronavirus AstraZeneca a causa di casi identificati di trombosi
dopo la vaccinazione, lo riferisce BBC News.
I funzionari hanno fatto riferimento ai risultati di uno studio condotto dal regolatore farmaceutico MHRA.
Lo studio ha dimostrato che dopo la vaccinazione con il farmaco di AstraZeneca,
79 persone hanno sviluppato trombosi e 19 di loro sono morte.
Il regolatore ha sottolineato che sebbene non ci siano prove che sia stato il farmaco
a causare la trombosi, questi casi sono estremamente rari, ma nel tempo la connessione
tra la vaccinazione e la comparsa di coaguli di sangue diventa più forte.
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Ormai è stato detto di tutto e di più. Anche pensandoci non si trova più niente da aggiungere.
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