(Bartolomeo Prinzivalli) – Ecco qua, facile adesso fare il Di Battista e parlare del ponte Morandi con gli oltre 920 giorni trascorsi dalla tragedia. Dov’era lui quando i suoi ex compagni annunciavano in quindici occasioni diverse di aver tolto le concessioni ad Atlantia? Dov’era quando i tifosi rilanciavano puntualmente tali annunci al grido di “yuhuuuu, evviva, è fatta, sukate Benetton, abbiamo vinciuti”? Eh, dov’era?A spasso per il mondo, a fotografare beduini e fare figli, ecco dov’era! Adesso è facile, dopo averli visti governare con cani, porci, delinquenti e ora pure con la mafia, rinfacciare quanto promesso e dato per fatto ma non mantenuto. E che ci vuole? Sono bravi tutti così.

Invece dovrebbe stare zitto e prendere esempio dai Benetton che, da seduti belli comodi e fischiettando come cardellini, potrebbero infierire con i classici “gnegnegne, noi tanto siamo ancora qua”, invece non lo fanno, perché sono signori. Sì, i morti, i morti, i morti sono morti ormai e possono piangerli giusto i parenti stretti, che senso ha rivangare una figura di merda a milioni di persone per appena 43 cadaveri? Ci vuole rispetto. Che avrebbero potuto fare i parlamentari, pagati per questo, oltre che annunciare il falso? Insistere? Puntare i piedi? Minacciare dimissioni? Ma facciamola finita. E lui invece per cosa è pagato? Gli piacerebbe se gli ex compagni in un post gli dicessero “guarda che non si fotografa così un beduino”? Gliel’hanno mai detto? No, perché hanno rispetto. Se ne avesse anche lui dovrebbe farsi i fatti propri…