(Roberto Saviano) – Una cosa dovevate fare: mettere su una piattaforma che permettesse in maniera efficiente e veloce di prenotare i vaccini per le persone over 80 nel Lazio. Invece, nonostante foste a conoscenza il numero di persone che avrebbe provato a prenotare dal primo giorno, nonostante i mesi per testare la piattaforma e per far fronte a qualsiasi inconveniente tecnico, avete comunque reso praticamente impossibile un’operazione basilare. Tanto più che per giorni si è parlato dei tagli di distribuzione che verranno fatti alle dosi del vaccino.

Pagine web non trovate, bug che segnalano errori, caricamenti pagine infiniti, server saturi, crash del sito. Infine il numero di assistenza disattivato. Per ore migliaia di persone hanno tentato di prenotare il vaccino senza successo. E qualcuno dovrà rispondere di questa inadeguatezza, di questo degrado, di questa inefficienza totale. La cosa più terribile in assoluto è che ci aspettavamo tutti che sarebbe andata così. Ogni volta sembra un lamento. Sembra un cedere a una compulsione: quella d’essere certi di vivere in un paese allo sbando, inefficiente e dove nulla è in grado di funzionare come deve. Ma no – proviamo a darci fiducia – non può sempre essere così! Basta lamentarsi, guardiamo con pazienza oltre il luogo comune. E invece la prova la otteniamo ogni volta che dobbiamo ricevere un servizio e otteniamo confusione, rabbia, intrallazzo e ansia. Ce lo aspettavamo. Questo Stato da anni arranca nel diventare digitalmente efficiente e chissà quando mai lo diventerà. Inutile: l’approssimazione è la regola. Ora saldate questa regola sul binario di una pandemia… e provate a immaginare cosa accade, anzi no, non avete bisogno di fantasia, basta osservare cosa accade intorno: il disastro.