(di Roberta Labonia) – “Siamo di fronte ad una crisi pericolosa, da risolvere in fretta. A questo punto è auspicabile che Matteo Renzi vada avanti nella sua opera, facendo definitivamente cadere il Governo di Giuseppe Conte”. Così si è espresso stamattina Silvio Berlusconi dalle pagine della “Verità”.

Insomma Matteo Renzi, che per motivi solo a lui conosciuti, in piena pandemia, ha deciso di aprire la crisi di governo più inverosimile che la nostra storia repubblicana ricordi, è diventato il piede di porco con cui la destra italiana sta contando in queste ore di manomettere la serratura del Parlamento italiano per espugnarlo.

Vedete, qui non si tratta di portare avanti battaglie ideologiche o di tifare per una o l’altra forza politica: se è vero come è vero che ridare il voto agli elettori, in tempi normali, rientra nel normale gioco democratico, farlo ora, con un Paese alle prese con un emergenza sanitaria inusitata, una grave crisi economica montante e un piano vaccinale ancora alle prime battute, sarebbe un esercizio suicida (salvo per le lobby di potere che si sentono tagliate fuori dai fondi del Recovery Plan).Ogni italiano dotato di semplice buonsenso, indipendentemente dalle sue simpatie politiche, dovrebbe esserne cosciente e trarne le conseguenze. Anche la ritrovata sintonia con l’Unione europea che, principalmente grazie all’opera meritoria di Giuseppe Conte, per la prima volta nella sua storia sta parlando il linguaggio della solidarietà, con l’instaurarsi di una instabilità politica che rischia di consegnare il Paese a forze sovraniste, ne verrebbe irrimediabilmente compromessa. Ve li immaginate un Salvini o una Meloni seduti al tavolo con la Ursula Von der Leyen, a battere cassa? È un incubo che la mia mente si rifiuta di prendere in considerazione. In questi giorni è stata evidente agli occhi di tutti la sovraesposizione mediatica di cui ha goduto Renzi. Ma il problema non è quello: per la portata e la gravità di ciò che ha fatto, questo individuo andrebbe segnato all’indice da tutti i media e crocifisso ogni giorno alle sue responsabilità così che i cittadini possano comprenderne fino in fondo la pericolosità (guardate a come è stato pubblicamente messo alla gogna, in America , il mentitore Trump). Purtroppo, qui da noi, nella stragrande maggioranza dei casi, abbiamo a che fare con una stampa servile, un parterre di pseudo giornalisti, sia della carta stampata che televisivi, portati al guinzaglio da editori impuri che hanno altri interessi che non quelli della collettività, e il dibattito pubblico ne esce inquinato.

Allo stato attuale delle cose, l’opera meritoria di Giuseppe Conte di ricercare una quarta gamba al suo Governo, formata da forze europeiste e responsabile, si sta facendo tutta in salita, non è detto che riuscirà nel suo intento. La sua è una battaglia titanica nel solo ed esclusivo interesse degli italiani. Nessun secondo fine: se riconsegnasse le chiavi di Palazzo Chigi personalmente ne avrebbe tutto da guadagnare: da quando non esercita più la sua professione di avvocato e professore universitario il suo 740 è crollato. Giuseppe Conte può contare sulla fedeltà assoluta del MoVimento 5 Stelle, l’unico, ad oggi, fra le forze di governo, realmente compatto nel sostenere la sua battaglia. Il resto della fauna politica che sostiene questo Governo non lo è altrettanto. Che Dio, se ce n’è uno, ci aiuti.