(di Marco Palombi – Il Fatto Quotidiano) – L’Italia è una Repubblica fondata sull’equivoco. No, non parliamo di quello per cui si vorrebbe fondare un polo liberale, europeista e comm’il faut con Mariarosaria Rossi, Sandra Lonardo, Jimmy il fenomeno e non si sa chi altro.

È un grosso equivoco, per carità, ma nato per gemmazione da quello principale, da cui qui si ipotizza discendano tutti gli altri. Per spiegarlo partiremo da una nota canzone di Pier Luigi Bersani che fa all’ingrosso così: “In Italia manca una destra liberale”, tipo la Cdu tedesca di Angela Merkel. Un refrain che è nella testa della maggior parte dell’opinione pubblica progressista, almeno di quella parte che sa che la Merkel è di destra (non è una battuta, nda). Come detto, questo è l’equivoco principale e proveremo a illustrarlo usando il numero di ieri di Repubblica, il giornale che si volle guida antropologica prima che ideologica della sinistra post-Pci: nella sezione “Cultura” troviamo “Addio Macaluso, comunista per sempre”, “Il Pci è sempre stato riformista” (intervista a D’Alema), “La vera eredità è quella socialista” (intervista a Martelli), “La sinistra vista da vicino”. Quattro pagine dedicate al mondo del fu Pci, alla cui fondazione – in occasione del centenario – ha peraltro dedicato un libro l’ex direttore Ezio Mauro.

Qual era invece il primo commento ieri? “Il tratto di penna liberale”, nel quale l’avvocato Alessandro De Nicola – se non un luminare, parafrasando Heine, almeno un candeliere del libero mercato – dettava con tono marziale tre condizioni imprescindibili per la ripresa: stop al protezionismo, stop allo Stato imprenditore, più concorrenza. Rispettabili posizioni un tempo appannaggio del Pli di Malagodi e oggi ammannite al pubblico democratico – insieme alla storia del Pci rivista e corretta – senza più neanche specchietti per le allodole tipo Il liberismo è di sinistra (Alesina e Giavazzi, 2007) o il loden (Monti, 2011). E qui veniamo all’equivoco principale. Al contrario di quel che pensa Bersani in Italia la destra liberale c’è e gode di ottima salute: è l’area del cosiddetto “centrosinistra”, Pd in testa; quel che manca è invece un partito capace di portare in questo millennio il grande fiume del socialismo otto-novecentesco. Quel giaguaro l’hanno smacchiato fin troppo…