(di Luca De Carolis – Il Fatto Quotidiano) – Ora si aspetta che qualcosa, o per meglio dire qualcuno, cambi: “Fino alla sentenza di appello non eravamo tantissimi a sostenere Virginia Raggi, per così dire. Ma ora mi auguro che anche gli altri tornino accanto a lei e comincino a spingere, a darsi da fare per la campagna elettorale”. Quando parla degli altri Max Bugani, veterano dei 5Stelle, si riferisce a molti dei suoi colleghi del Movimento. Quelli da cui Raggi si è sentita “lasciata sola”, come ha dichiarato lei stessa. “Ma io – precisa Bugani – parlo a titolo personale. Non ho consigli da dare alla sindaca, né voglio tracciare la sua rotta. Dico semplicemente la mia opinione, come ho sempre fatto”.

*** Ora come si riparte?

Raggi non si è mai fermata, non deve ripartire. È qualcun altro che casomai deve ripartire: ora non ci sono più appigli per provare a giocare la partita di Roma senza di lei.

*** Lei come la giocherebbe? Guardando a sinistra?

In politica contano i fatti e non le parole. Se si guarda senza pregiudizi a ciò che ha fatto la sindaca di Roma in questi anni il posizionamento politico è chiaro. Tutte le persone che condividono determinate idee dovrebbero riconoscere che Virginia è la migliore candidata possibile per battere il centrodestra, che invece non ha a cuore il bene di Roma ma è interessato solo a poter gestire le sue risorse.

*** Però il Pd continua a fare muro mentre il tavolo cittadino del centrosinistra si è aggiornato in attesa della sentenza.

Come ho detto, non ci sono più appigli.

*** Per anni Raggi ha fatto saltare assessori e dirigenti a ritmo continuo, con evidenti conseguenze. Chi può garantire che ciò non accadrebbe più in un suo secondo mandato?

Chi sa come sono andate le cose dall’inizio, è consapevole del fatto che quando Virginia ha iniziato a fare di testa sua le cose sono andate nel verso giusto.

*** Ora il M5S e Raggi dovranno lavorare assieme, se lei vuole essere rieletta. Come?

Adesso bisogna attendere anche che il M5S rinnovi i suoi vertici. Tante persone che aspirano ad essere elette nella segreteria sostengono pubblicamente Raggi.

*** Se è per questo diversi 5S vorrebbero che la sindaca entrasse nell’organo collegiale. Lei?

Virginia non ha bisogno dei miei suggerimenti. Dopodiché credo che lei possa fare qualsiasi cosa e ricoprire qualsiasi ruolo. Bisognerebbe dare atto a chi fa il sindaco dell’importanza del lavoro che svolge.

*** Cosa intende?

Voglio dire che va cambiato quanto prima il regolamento del M5S per riabilitare a pieno sindaci come Chiara Appendino e Filippo Nogarin, condannati per vicende burocratiche. Chi governa le città deve prendere decisioni importantissime e sostenere una pressione sconosciuta a gran parte dei parlamentari.

*** Lei ha fatto parte dell’associazione Rousseau e lo conosce bene: Davide Casaleggio pensa a una scissione?

Non mi risulta. Io vedo lo stesso Davide di sempre, che vuole dare tutto se stesso a questo progetto e per gli strumenti di partecipazione. Piuttosto chi ha scelto di mettere all’angolo la piattaforma Rousseau sbaglia, forse mosso da screzi personali. Emarginare Rousseau è come rendere marginali le feste dell’Unità e i volontari rispetto al Pd.

*** Giuseppe Conte può essere il leader del M5S?

Questa divisione tra governisti e cosiddetti ribelli rispetto a Conte non esiste. Non ho condiviso molte scelte prese negli ultimi tempi dal M5S, ma ho appoggiato convintamente il 90 per cento di quanto fatto dal premier.

*** Conte dice di non essere del M5S.

Fa bene a ripetere di essere una figura terza, deve tutelare il suo ruolo e il suo governo. Ma il premier può essere una figura di riferimento per un Movimento che prenda decisioni chiare. Nel M5S ci sono tante anime, ma non si possono accontentare tutte o non avremo mai più un’identità forte. Chi vuol piacere a tutti finisce per non piacere a nessuno.