LE NOMINE – CONTE SCEGLIE L’EX RETTORE GAUDIO, INDAGATO. MA VUOLE AFFIANCARLO CON IL FONDATORE DI EMERGENCY

(di Lucio Musolino – Il Fatto Quotidiano) – Reggio Calabria – Quattro ospedali da campo tra Reggio e Catanzaro. Il premier Conte ieri ha sentito nuovamente Gino Strada per dargli questo incarico, ma ancora non c’è nulla di formalizzato e lo stesso fondatore di Emergency ribadisce: “Ho dato la disponibilità a Conte, ma dobbiamo ancora definire per cosa e in quali termini”.

Intanto dopo Saverio Cotticelli, che si è dimenticato il “piano Covid” e dopo Giuseppe Zuccatelli, immortalato in un video mentre propaganda l’inutilità della mascherina, il governo ha nominato commissario l’ex rettore Eugenio Gaudio. Dal Pd a Forza Italia, passando per la Lega, festeggiano tutti, o quasi, per la nomina del nuovo commissario ad acta della sanità calabrese.

Sull’asse Calabria-Roma ieri si è giocata una partita difficile, iniziata con la telefonata del ministro Roberto Speranza a Zuccatelli travolto dalle polemiche sul video in cui spiegava che le mascherine non servono per combattere il coronavirus. Risultato: “Sono rispettoso delle istituzioni. Me l’ha chiesto il ministro e un secondo dopo le mie dimissioni sono state sul tavolo”. In Consiglio dei ministri, il cilindro da cui è uscito il successore è stato quello di Conte. È stato il premier a portare a Palazzo Chigi il nome dell’ex rettore della Sapienza di Roma Gaudio, cosentino di origine, indagato a Catania nella maxi inchiesta sui presunti concorsi truccati all’università etnea. Sarà lui a dover risanare la sanità calabrese e affrontare l’emergenza Covid. Il fondatore di Emergency, però, non sarebbe del tutto fuori dalla partita: “Gino Strada ha confermato la disponibilità a far parte della squadra, anche con una delega speciale, che in Calabria sta fronteggiando le criticità dell’attuale emergenza sanitaria”. Fonti di Palazzo Chigi fanno filtrare l’accoppiata Gaudio-Strada: “Due nomi autorevoli che possono aiutare la sanità calabrese a ripartire”.

In sostanza, se Gaudio sarà commissario, Gino Strada potrebbe essere il “consulente per il Covid”. Per Conte, il suo compito sarebbe quello di costruire ospedali da campo tra Catanzaro e Reggio Calabria dove il sistema sanitario regionale è maggiormente in affanno.

Il grillino Nicola Morra non sta facendo mistero delle sue riserve sulla nomina di Gaudio: “Da presidente della commissione parlamentare antimafia avevo chiesto una filosofia e dei nomi che indicassero una svolta netta e radicale. Gaudio non la rappresenta a mio avviso. C’era la necessità di portare persone che non abbiano alcun condizionamento da subire dalla Calabria”. Ed è sempre Morra che lancia l’allarme: “Non va bene Gaudio se si vuole fermare l’avanzata dell’infiltrazione ‘ndranghetista e del malaffare in Calabria. Non è un nome all’altezza di Strada”. Nome che, tra l’altro, non compare nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. Il perché lo spiega lo stesso Strada sempre sui social: “Il tandem con Gaudio non esiste. Ribadisco di aver dato al presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose, quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire”.