(Marco Giannini.) – “Ormai da settimane politici particolarmente inclini alla dittatura del vincolo esterno sostengono che i 36 miliardi del MES siano indispensabili. Non si esprimono, tuttavia, sui 35 miliardi di interessi pagati per aver sottoscritto titoli finanziari convenienti solo per le banche”. Recita così un passo dell’ultimo articolo di Alessandro Di Battista, un pezzo portentoso, veritiero, occultato dai media mainstream, che andrebbe letto in prima serata ai TG, dal Presidente della Repubblica e da quello del Consiglio (glielo sto proponendo) direttamente dal Quirinale e dal Parlamento.  Stephen Hawking, il grandissimo astrofisico, sosteneva che le questioni terrestri, se oggetto di tutte le nostre attenzioni, avrebbero limitato lo spirito umano; nell’uscita pubblica di Alessandro non sono presenti solamente aspetti tecnici ai più sconosciuti o la prova che la finanza speculativa da almeno 30 anni, unisce PD, PDL e Lega, ma vi si avverte una vibrazione, direi, “animica”. Di Battista, ci risveglia e guida, ci prende per mano e ci porta fuori dall’ammorbamento generale (virus compreso). Non si tratta quindi solo di protesta (stereotipo in cui i media mainstream vorrebbero confinare Alessandro), di una denuncia contro qualche privilegio mal digerito dal voto di opinione e dal mio ed appannaggio della servitù dei banchieri (i politici), non si tratta di sfondare porte aperte, apertissime e nemmeno di un bellissimo articolo scritto perfettamente; qua siamo di fronte a qualcosa di raro, qualcosa che la servitù summenzionata non ha: Tamashii” in tibetano significa Anima. E con l’Anima a fare da scheletro di un progetto si realizzano cambiamenti di portata storica. Forza quindi, e competenza, estranee a quei piccoli uomini intenti a bramare poltrone ed apparizioni in TV, quelli che nell’ombra e con manovre di palazzo, dentro partiti e movimenti, aspirano al potere assoluto e che in rapporto intimo con le proprie bassezze, osservano sbirciando dal buco della serratura le meraviglie più luminose, frutto dell’energia creatrice di persone trasparenti e capaci.Alessandro ha un progetto quindi, non vi è dubbio, ha un progetto perché quando nella storia simili prese di posizione si manifestano (è un “manifesto!”, “Manifestus” in latino significa “preso per mano”) gli “animal spirits” di John Maynard Keynes non restano indifferenti (né in senso storico, né in quello economico).Gli “animal spirits”, una volta ancora, dopo quasi 90 anni ci indicano la strada di politiche economiche attive, di sviluppo, opposte alla “dittatura del vincolo esterno” (cit. ancora Alessandro) tanto caro ai vari Ciampi, Draghi, Prodi, Amato, D’Alema, Monti, De Benedetti, Benetton, Elkann, Berlusconi.Ma cosa è questo vincolo esterno? E’ la compressione della felicità dei molti rispetto all’opulenza di pochi, lo spirito imprigionato nella tenebra della tristezza: questo prima ancora di essere una scelta tecnica complessa e pericolosamente ideologica.
“La nostra scelta del ‘vincolo esterno’ nasce sul ceppo di un pessimismo basato sulla convinzione chegli istinti animali della società italiana, lasciati al loro naturale sviluppo, avrebbero portato altrove questo Paese” (Guido Carli in “Cinquant’anni di vita italiana”). Questo “altrove”, di cui parla Carli, non era altro che una società opposta all’attuale ovvero a forte impronta sociale. “In particolare, il controllo della politica monetaria, resa prima indipendente da quella fiscale e in seguito addirittura ceduta a un’entità sovranazionale (BCE) avrebbe ridotto il ruolo dello Stato nell’economia.I Governi, in questo modo, sarebbero stati spinti a prendere decisioni impopolari e, non avendo più la politica monetaria a disposizione, avrebbero svalutato prezzi e salari; l’unica leva rimaneva una politica dei redditi destinata ad assorbire tutti gli squilibri macroeconomici*”. Oggi questa considerazione è diventata una realtà evidente a tutti. In questo contesto quindi il riferimento di Alessandro Di Battista è quanto mai attuale, anzi, è attualità ed emergenza! Il grandissimo Federico Caffè, di cui Mario Draghi fu allievo degenere (permettetemi), si opponeva a questo percorso e sparì nel nulla…La prima tappa, infatti, per realizzare l’agenda dei dominanti, ovvero la dittatura del “vincolo esterno”, fu il Divorzio Bankitalia/Tesoro, attuato da Ciampi, che in tal modo pose il debito pubblico sotto il ricatto speculativo dei “mercati” (da questo momento, quando lo Stato chiedeva un prestito, le banche private decidevano il tasso di interesse e così lo stock debitorio in 11 anni passò dal 56% a oltre il 120% sul PIL!). La seconda tappa fu la prevista (come da progetto…) adesione al sistema sovranazionale della monetacioè allo SME, prodromo della moneta unica, la quale a sua volta, avrebbe sigillato il vincolo stesso! In tal modo tutti i contraccolpi di tipo commerciale sarebbero stati attutiti mediante deflazione salariale (svalutazione dei salari) ed alta disoccupazione/precariato. La mobilità dei capitali (leggasi dumping salariale, speculazione finanziaria ecc) ed un rapporto di ingresso nell’euro manipolato opportunamente dalla macchina finanziaria speculativa fino a 1 marco = 990 lire (conveniente ai nostri competitors tedeschi e francesi in primis), costituirono il terzo e ultimo tassello di un vincolo esterno estremista neoliberista a trazione “illuminata” (cioè da parte della tecnocrazia, al posto della democrazia), il quale avrebbe “giustificato” i consenzienti Governi di fronte alla summenzionata svalutazione dei lavoratori, alla distruzione del risparmio privato, ai tagli a pensioni e servizi, alle imposte sugli immobili, alle svendite degli assets strategici e dei beni naturali e storici, il tutto sotto il ricatto di un crescente debito estero. L’Italia quindi trasformata nel bacino di manodopera a basso costo per il centro Europa.Alessandro Di Battista quindi, nel solco di John Maynard Keynes e di Federico Caffè, non ha fatto altro che indicare una strada: quella opposta! Quella di uno Stato sociale forte che intervenga a sostegno dell’economia, prendendo le distanze da chi, come Mario Draghi, ci ha imposto il vincolo esterno (e il debito estero) come unica religione ammissibile, vigliacca ed occulta. Quella a cui i partiti tradizionali sono inginocchiati in cambio di prebende per generazioni, per i loro intoccabili e raccomandatissimi pargoli (figli e nipoti).
Gli “animal spirits” sono pronti ad emergere in favore di Alessandro, mossi da quell’ottimismo innato che vive nel legame tra lavoratori dipendenti e piccola e media imprenditoria locale e chissà se, una volta condivisi, gli italiani si  desteranno togliendosi museruola e catene! Ad maiora.Marco Giannini.

*http://www.asimmetrie.org/opinions/repubblica-italiana-e-ideologia-del-vincolo-esterno/.