(Alessandro Di Battista) – Ma sì, buttiamo giù tutto. La statua di Montanelli e poi il Foro italico. Nelle piscine del ventennio bambini e ragazzi nuotano ancora oggi ma che sarà mai, troveranno di meglio. Demoliamo, mattone dopo mattone, come fosse la Bastiglia, il Palazzo di giustizia di Milano. Vedrete che anche qualche tangentaro scenderà in piazza per festeggiare la distruzione di quell’edificio fascista e manettaro progettato da Piacentini.
Ma non fermiamoci qui. Dell’arco di Tito cosa ne vogliamo fare? E’ un capolavoro sì, ma è pur sempre il monumento che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme. E’ chiaramente un’opera antisemita. Demoliamo! E poi il Colosseo dove vennero trucidati migliaia di cristiani. Via tutto, rispetto per la libertà di culto!
E’ un’onda inarrestabile che non può fermarsi. Anche Garibaldi avrà i suoi scheletri nell’armadio. Siamo sicuri che a Teano non venne convinto a fermarsi con qualche sacco pieno di denaro? Infame! Via le statue, via le piazze. Mazzini ha progettato assassinii politici, lo ricordò persino Craxi in Parlamento in uno dei discorsi meno ipocriti che abbia fatto. Ergo Mazzini era un assassino, la “damnatio memoriae” dovrà colpire anche lui. Di questo passo gran parte dell’Italia verrà smantellata. Le stazioni fasciste, i monumenti monarchici, strade e autostrade costruite grazie all’Impero ed al sangue versato dai colonizzati.
La furia conformista colpirà chiunque, da Giovanni Paolo II per aver stretto la mano a Pinochet fino a De Andrè, per aver utilizzato la parola “puttana” in Via del Campo. Non si salverà Caravaggio, ubriacone e galeotto, né Paolo Villaggio, per aver costretto Pina a stare in casa, né Christian De Sica reo di farci ancora ridere con battute volgari, sessiste e misogine.
Come nella Berlino degli anni ’30 verranno dati alle fiamme pezzi del passato. Stavolta niente libri, la collera perbenista distruggerà per sempre le bobine dei film dei Vanzina affinché le mutande di Zartolin o la parlata di Isaac George finiscano nell’eterno oblio. Guai a ridere nel ricordo di quelle gag, come ai tempi della Savak iraniana decine di migliaia di “sentinelli” ci ascolteranno nei bar, nei mercati e se qualcuno di noi dovesse mai ricordare quell’ignorante di Chicco Lazzaretti, quella schiavista di Rossella O’Hara o quei vigliacchi di Mandrake e Pomata – colpevoli di non aver liberato di notte Soldatino – finirà in galera.
Nel frattempo le galere si saranno svuotate di criminali veri. Dei corrotti, d’altro canto, non fregherà niente a nessuno. Una società impegnata a vivisezionare le dichiarazioni dei morti piuttosto che indagare gli atti dei politici vivi è una garanzia per i ladri. I corrotti temono le manifestazioni alle Vele di Calatrava o al Mose di Venezia non certo quelle fatte sotto le statue di Colombo.
In USA il reddito annuo di una famiglia afro-americana è di circa 40.000 dollari, di una famiglia bianca 70.000. Tutta colpa di Amerigo Vespucci, non del liberismo….In Italia la corruzione continua a dilagare, si è passati dalle bustarelle alle consulenze, sarà colpa di Massimo Boldi.
Il “politicamente corretto” è l’arma principale in mano al regime di oggi, quel totalitarismo liberista che ogni qual volta esce una notizia che ci distrae dalle diseguaglianze sociali stappa bottiglie di champagne dopo aver osservato un minuto di silenzio per chi si ammazza perché ha perso il lavoro.
Comunque Giovanni Paolo II che sostiene Pinochet era uno scandalo pure allora, non c’è bisogno del revisionismo storico.
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Forse era più uno scandalo quando sosteneva Solidarnosc, considerando come i nuovi politici polacchi trattano l’Italia. Se penso che Prodi si dette tanto da fare per il loro ingresso nell’ UE, dove sono divenuti satelliti della Germania.
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Solidarnosc era un movimento pacifico, ma lo si ritiene più scandaloso del sostegno al dittatore che fece sparire e uccise decine di migliaia di persone.
Spero che il vostro Dio vi aspetti al varco.
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Ultrascandaloo del prete “””polakko……quando copri la fuga del cardinal Marcinchus….come sapeva che era in atto la rogatoria per chiedere l’estradizione dalloS.V per il riciclaggio di denaro e l’affaire…….Bsnco Ambrosiano
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sto ragazzo è in gamba
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Perche’ non butta giù Latina Pomezia, Sabaudia, la diga del molato, e dato ché si trova buttasse giù anche suo padre Vittorio, poi in chiusura si butta pure lui.
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Ferdinando
analfabetismo di ritorno, non so qual è la percentuale della popolazione, che hanno calcolato, che non sa capire un testo scritto, ma tu ne fai parte!
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E’ evidente che forse non ha letto, ma certamente non ha compreso il post. Lo rilegga e cerchi di capire prima di scrivere.
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Ribadisco. è l’unica mente politica del M5S attuale…
ma non ditelo alla Viviana Vivarelli che diventa una furia
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Di Battista fai qualcosa.
La germania ha riunito gli stati generali, (altro che Conte), e su cosa li ha riuniti? … indovina un po’?.
Sul nostro debito. E noi qui con le trombette a festeggiare 4 baiocchi piovuti dal cielo.
Danno per scontato per questo inverno un nuovo isolamento, vogliono la ristrutturazione del debito.
Non sono belle notizie se è la Germania che te le da’.
Parlano di riforme che non sono state fatte… (a loro dire).
In sostanza, siamo il prossimo esperimento di salvataggio europeo. Tutti sanno come è finito quello prima di noi.
Facciamoci gli auguri, ci salutiamo ora che possiamo…
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La mente politica congeniale per il mondo di oggi, una mente acculturata, flessibile quanto sensibile alle situazioni in corso. La voce grossa che fa mare. Ma nel mare senza bussole ci si perde, la linea dell’orizzonte diviene circolare, bisogna conoscere le stelle, i venti e lo stesso mare che furbescamente rumoreggia e brontola, avvertendo possibili tempeste in arrivo.
La difficile soluzione tra il sistema e la vita dei singoli si risolve male sia andando solo sul sistema sia divenendo singoli poli attrattivi, che oltre a generare invidie e fratture interne, non risolvo niente, anzi aumentano a volte le acredini. Comunque, sotto questa lente, sembra che la gioventù voglia scardinare la fissita’, ciò che rappresenta il passato da cui è scaturito parte di questo presente, senza precise ideologie o atti politici, solo rabbia per il vecchio che fa muro al mare che chiede di unirsi ad altro mare. È doveroso anche ricordare che, coloro che, nel tempo, hanno saputo mobilitare la coscienza delle folle verso la pace e la solidarietà, hanno, purtroppo, fatto una triste fine.(i had a dream..)
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Bella e veritiera…
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Questa storia delle statue razziste puzza di propaganda organizzata.
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A voglia, lontano 1 miglio.
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Caro Dibattista quando non si ha niente da dire, si può anche tacere!!
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Grande Alessandro unico vero 5s rimasto!
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“Historia magistra vitae”
La frase completa è “Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis” (Cicerone, De Oratore, II,9,36), cioè La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità.
La Storia aiuta a comprendere il presente. A meno che non vogliate vivere da eremiti, è bene che ogni persona impari a comprendere ciò che accade intorno a sé, sia dal punto di vista economico, che politico e sociale. Solo una conoscenza della storia può aiutare a capire il senso di ciò che ci circonda. Questo per un motivo molto banale: è una raccolta estremamente vasta di precedenti. La maggior parte di ciò che vediamo oggi è riconducibile a qualcosa che è accaduto dieci, cento o mille anni fa. E dal momento che qualsiasi evento ha presentato delle conseguenze, e queste sono state analizzati dai contemporanei e dai posteri, studiare la storia offre strumenti di inestimabile valore per la comprensione del presente. Aiuta a capire chi siamo. Aiuta a costruire il futuro. Offre la risposta alla domanda: “quali conseguenze porterà questa o quella azione?”. E’ divertente. Meglio di un romanzo. Al netto delle date, la storia è il teatro in cui le vicende dell’uomo si sono sviluppate attraverso la forza degli ideali (spesso negativi) e delle passioni. Ma, soprattutto, attraverso il caso. E’ imprevedibile. Ovviamente dipende da come la si racconta, ma è innegabile che il migliore autore di romanzi della storia sia… “La storia senza le revisioni” perché nella sua purità ci fa riflettere molto di più della storia che ci viene raccontata a scuola, che non è tra le materie più amate dagli studenti. Eppure oggi ci ritroviamo in una posizione “Déjà vu” con gli immigranti e il problema di integrazione in generale, un problema che come abbiamo visto non è mai stato storicamente risolto, perché una soluzione funzionale non è mai stata escogitata ad un livello globale pacifico in cui viviamo adesso. Ecco perché la storia senza revisioni è importante, perché se impariamo la storia come ci viene insegnata a scuola, dove come abbiamo visto, chi ha potere può fare le stesse (sen non di più) atrocità di coloro che non hanno potere, allora come possiamo imparare a non ripetere gli stessi errori e possibilmente a sorpassare ostacoli molto più ambiziosi mai incontrati prima di ora?
a) Abbiamo visto con gli indiani d’America cosa successe loro ad essere troppo accoglienti con gli immigrati e poi quando questi furono abbastanza numerosi, cominciarono ad uccidere e rivendicare come loro tutto il continente.
b) Abbiamo visto quello che successe in Europa negli anni ’30 quando era nota la persecuzione degli Ebrei in Germania, ma molti preferivano pensare ad altro; anche perché intervenire avrebbe significato accogliere profughi che nessuno voleva a casa propria.
c) Possiamo immaginarci cosa potrebbe escogitare tutto questo caos volutamente creato, appunto per formarne un Nuovo Ordine Mondiale con un solo Re Mondiale, con una Terza Guerra Mondiale.
La teoria della storia maestra di vita si basa sull’idea che conoscendo gli errori passati sia possibile non ripeterli in futuro, ed anche trarre dei generali insegnamenti morali su come ci si deve comportare vedendo gli errori del passato come anche le cose ben riuscite. Spesso usiamo le spiegazioni più semplici solo perché “noi” ci sentiamo a casa nostra e “loro” sono diversi, le solite discussioni da bar, senza chiederci che forse gli immigrati stessi avrebbero preferito rimanere a casa loro, ma se hanno rischiato la vita attraversando il deserto, e successivamente per traversare il Mar Mediterraneo con un canotto, un problema serio, molto probabilmente ci dovrà essere.
Oggi, in un’epoca in cui siamo sommersi di libri e di informazioni, vi sono migliaia e migliaia di libri di storia su più o meno ogni argomento, tuttavia gli italiani (ma in misura minore anche gli stranieri), sono sempre più ignoranti dell’argomento, soprattutto i giovani. Questo mondo moderno è un mondo di nevrotici ricchi e infelici è un mondo di ignoranti, ma la cosa che la gente più ignora è che siamo esistiti, o che esistano tutt’ora sulla terra, popoli che vivono diversamente: che non hanno i soldi come pensiero cardine della vita; non si fanno chiamare “ragazzi” fino a quando hanno 40 anni; lavorano nei campi, nelle miniere, nelle fabbriche o come artigiani quasi tutto il giorno e non sono stressati; hanno degli ideali derivanti dall’educazione dei genitori e dallo stato e dall’epoca in cui vivono, dalla loro filosofia e dalla loro religione.
Ma il problema è che la storia si fa col sudore e col sangue, proprio ed altrui, bisogna essere disposti a soffrire, a morire (o almeno a rischiare di morire), e spesso anche a uccidere, perché i grandi e piccoli cambiamenti, e spesso, non arriverebbero mai se si aspettasse sempre che venissero “concessi dall’alto”. Oggi invece non c’è nessun spirito di sacrificio, e paradossalmente la nostra è la società con più problemi psichici della storia dell’umanità: stress, nevrosi, paure di ogni genere, incapacità relazionali, violenze domestiche e stalking, droga e alcolismo, e una insoddisfazione generale che colpisce quasi tutti, dal milionario che non sa come spendere la sua esistenza perché ha già tutto al precario che non si sente padrone della sua vita perché non sa se domani avrà ancora un lavoro. Il paradosso sta nel fatto che se la gente è cosi infelice e insoddisfatta perché non si dà da fare per cambiare le cose?
Le persone di oggi apparentemente vivono in un mondo enormemente più libero e ricco di possibilità che in passato, quando spesso nascevi e morivi in un posto senza mai vedere nessun altro luogo, e facevi il mestiere di tuo padre o di tua madre. Tuttavia gli uomini finiscono per autolimitarsi perché la società insegna molte cose ma non come si fa ad essere padroni di se stessi, cosa vuol dire sacrificarsi per qualcosa o qualcuno; cosi facendo finiscono per vivere solo per valori materiali e immediati: i soldi, il piacere, la moda, la carriera e il prestigio sociale, e lo fanno soprattutto perché nessuno gli ha mai insegnato che potrebbero essere persone diverse, che potrebbero fare delle cose migliori nella loro vita. Tutti vogliamo dei cambiamenti, ma senza cambiare le proprie abitudini.
Prendiamo come esempio i ragazzini che ammirano i ragazzi di Amici di Maria de Filippi, o i tronisti, o le veline, non lo fanno perché sono nati stupidi o senza ambizioni, ma perché non vedono nessun altro esempio diverso. Ma chi vorrebbe fare l’intellettuale quando l’unico “intellettuale” che si vede in televisione è Sgarbi che urla e insulta a casaccio tanto per fare audience? Chi è che potrebbe pensare di fare il medico, aiutare gli altri, o fare il ricercatore, quando in televisione si vedono solo servizi sulle operazioni di chirurgia plastica delle star, e nessuna storia di medici che raccontano di pazienti a cui hanno salvato la vita? Bisogna imparare altre lingue, conoscere altre culture diverse dalle nostre, con soggiorni all’estero, una padronanza dell’inglese è necessaria per emanciparsi in un mondo globale come quello in cui viviamo, auto educandoci con informazioni in rete, in primis che vengono trasmesse, quasi esclusivamente, in lingua inglese.
Questi ragazzi vivono in una vita di plastica, in cui nulla ha realmente valore e tutto è usa e getta, perché non riescono a immaginarsi diversi da cosi, né ad immaginare un mondo diverso. La storia invece insegna che ci sono tantissimi modi diversi di vivere, e che questi modi sono in continuo cambiamento, talvolta rapidamente, altre volte lentamente, ma sempre inesorabilmente. Solo che se non si è attivi, se non si fa qualcosa per cambiare e non si riflette su cosa e come si vuole cambiare, si finirà per essere dalla parte di quelle persone passive, che subiscono solo il cambiamento, vivendo una vita lamentandosi senza mai pensare a delle soluzioni pratiche ed efficaci.
Oggi si da molta più importanza alle materie scientifiche per via dei grandi congressi che si continuano a fare e che sono sotto gli occhi di tutti e non è sbagliato perché è necessario il progresso scientifico per risolvere i problemi dell’inquinamento, della mancanza di risorse della sovrappopolazione, tuttavia anche la storia, la morale e il diritto sono importanti: che senso ha che qualche cercatore scopra come salvare dei bambini da qualche malattia rara, se poi degli altri bambini vengono uccisi sotto i bombardamenti della nato o muoiono di fame perché è nell’interesse delle nazioni ricche lasciare nella povertà e nella dipendenza lo stato in cui quei bambini sono nati? La scienza può salvare e costruire, ma molto più facilmente può uccidere e distruggere è compito della storia insegnare quando le distruzioni sono inutili (cioè quasi sempre) e quali sono i valori e le imprese che sono di ammirazione per uno stato e per la singola persona. Nata per puro divertimento la polvere da sparo, dai cinesi, per le loro festività con fuochi di artificio, nel XVI secolo l’uomo ha saputo come usarla in musket che difficilmente riuscivano a colpire un uomo a una distanza superiore a 80 metri, ci ritroviamo oggi con delle armi elettroniche capaci di sparare un milione di pallottole al minuto, ma non abbiamo ancora risolto la fame nel mondo, perché ci fa comodo cosi.
La storia è il più grande insegnamento per l’uomo perché, in pratica, noi impariamo sempre dagli errori degli altri, ecco perché oggi più che mai è importante sapere “La Storia senza Revisioni” perché altrimenti non saremmo mai capaci di imparare dai “veri sbagli” che ci conducono alla realtà moderna, cosi emancipata, per poi sentirsi arrogare il diritto di decidere chi può fare musica, chi può fare teatro, chi può pubblicare i libri, se poi ci basiamo su i cosi detti “dati scientifici” pubblicati solo sui libri che non sono stati censurati, non scopriremo mai la verità dei fatti. Per esempio l’attacco Giapponese a Pearl Harbour, responsabile a portare l’America nella Seconda Guerra Mondiale, oggi sappiamo che furono prima gli Americani a sparare il primo colpo a un sottomarino Giapponese, e poche ore dopo i Giapponesi risposero con un attacco aereo. Oggi stiamo aspettando chi spari il primo colpo per scatenare la Terza Guerra Mondiale. Credo che siamo arrivati a un traguardo dove nessuno ha mai saputo gestire pacificamente prima di ora, cioè la “Globalizzazione”, investiamo troppo sulle tecnologie per distruggerci a vicenda, invece di trovare soluzioni per dare una risposta ai bisogni crescenti dei cittadini, dai servizi di welfare al tempo libero.
La maggior parte di noi ha imparato la storia revisionata a scuola. “Spin Doctors” hanno il compito di elaborare mediante precise strategie di immagine, un’apparenza storica adeguata, da sottoporre attraverso i media all’opinione pubblica, al fine di ottenere consenso elettorale o in generale per ottenere consensi riguardo al proprio mandato politico. Tuttavia per avere un senso su ciò che sta succedendo nel mondo oggi abbiamo bisogno di imparare alcuni semplici fatti sulla storia senza le revisioni. Questo succede tutt’oggi; la Guerra nel Golfo: una storia inventatadavanti ai nostri occhi in televisione!
Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza e tutta la tecnologia avanzata per uscire fuori da questa crisi mondiale senza precedenti. Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza. Sapeste quanto è costosa l’ignoranza!
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Bellissimo intervento.
..
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E’ difficile rispondere al merito del suo lungo intervento, comunque la sua riflessione sulla storia circumnaviga una serie di paradigmi che si sviluppano paralleli come quello della scienza e della tecnologia, dell’economia globale, le grandi migrazioni, il problema del controllo della popolazione su scala planetaria con armi sempre più potenti che conducono ad una serie di miserabili conseguenze da lei indicate come: l’inasprimento dei problemi sociali e la loro sempre più lontana soluzione, l’enorme problema dell’inquinamento, la riduzione delle risorse, il controllo totale e quindi la censura attraverso la paura della guerra o di ritorsioni brutali; anche il revisionismo storico, che sembra porsi come una moda, più che far comprendere gli errori del passato sembrerebbe che riesuma e riporti in vita vecchi rancori, ferite aperte, questioni irrisolte, quindi si chiede sulla sua utilità. Come ho scritto altrove il problema se è globale avrà delle piccole fette di verità anche su scali minori: nazionali, regionali e locali e quindi le varie problematiche si dovrebbero cercare di risolve a partire da ciò che tocchiamo con mano, che vediamo, che notiamo e di cui comprendiamo il degrado e l’incuria come gli argini dei fiumi e dei torrenti invasi dai rifiuti, giardini pubblici devastati dalle immondizie, aree desolate e abbandonate all’incuria, infrastrutture mute, acerbe senza risonanze fra la popolazione, maestranze varie che scompaiono senza lasciare eredi. In questo clima così’ strano dove si tende a guardare lontano, a mirare in alto e ad offrire servizi costosi quanto lussuosi, scadiamo nel banale e ancora si ha l’abitudine di gettare le cartacce a terra, di speculare su territori vergini costruendo mostri o case che restano invendute per decenni mentre attorno crescono erbacce e anche, pattume umano. Visto sotto questi aspetti sembrerebbe che si siano spezzati già troppi equilibri mentre il potere lavora senza sosta anche annaspando in putride pozze anche con l’aiuto degli spin doctor, posti in punti nevralgici, che oltre ad acquietare un disagio reale polarizzando su di un versante positivo e istituzionale ma vuoto, sono anche coloro che si adoprano affinché le voci dissonanti restino silenziose e innocue.
Oggi l’istituzione ha perso molta credibilità e questo credo sia la più devastante conseguenza delle politiche degli ultimi anni che hanno permesso di far arricchire chi è salito sulla poltrona con il voto dei molti poveri per finire a fare le scarpe dei pochi ricchi.
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Saluti Francesca.
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Non un intervento da aspettarsi una risposta ma per farci riflettere proprio appunto come abbiamo visto la statua di Cristoforo Colombo buttata giù in America al quale contrariamente a molti sono rimasto ambivalente: da una parte riconosco un atto criminale nel distruggere una statua di grande stima storica, dall’altro un significato molto più profondo che ci porta a pensare che forse, gli indiani d’America sopravvissuti oggi sono meno di 50mila di cui la maggior parte vivono in riserve e quelli che si sono invece integrati nella società americana sono considerati alla stregua di una razza inferiore. All’arrivo dei primi coloni gli indiani fecero “l’errore” di mostrarsi piuttosto accoglienti. Quando gli immigrati furono abbastanza numerosi, cominciarono ad uccidere e rivendicare come loro tutto il continente. “Più di 100 milioni di morti. […] Colombo ha attuato l’uccisione di mezzo milione di indigeni” D. Stannard (Oxford Press, 1992) chissà se avrebbero preferito che l’America non fosse mai stata scoperta dopotutto!
L’olocausto degli Indiani d’America, conosciuto come i “500 anni di guerra” e il “Più Grande Olocausto del mondo nella storia del genere umano, come durata e perdita di vite umane.” Ecco quello che i libri di storia non vogliono dire.
Lo sterminio di tutte le etnie “indie”, ovvero dei Nativi Americani, dal Nord America all’America Centrale fino al Sud America, è il più immane e devastante olocausto di tutti i tempi operato per mano degli Occidentali. L’olocausto dei nativi americani non fu solo lo sterminio di milioni di persone, fu qualcosa di più profondo. Fu, oltre l’eccidio, anche la totale distruzione delle loro avanzatissime culture molto più in contatto con la natura, la conoscenza delle piante e leggi dell’universo.
Il massacro iniziò praticamente pochi anni dopo la scoperta del continente americano e si concluse alla soglia della Prima Guerra Mondiale, quindi si sviluppò lungo un periodo di tempo molto vasto e difficilmente delimitabile. Le modalità del genocidio poi sono state molte, dall’eccidio vero e proprio di intere comunità sterminate sistematicamente con le armi da eserciti regolari o da soldataglie criminali assoldate alla bisogna per mantenere pulita l’immagine dei governi ufficiali, alla diffusione intenzionale di malattie endemiche come il vaiolo, alla distruzione delle piante e degli animali per impedire che gli indiani si nutrissero.
Gli Indiani d’America popolavano l’intero continente americano, dalle gelide lande dell’Alaska fino alla punta meridionale del continente, la Terra del fuoco, gelide terre in prossimità dell’Antartico.
“Più di 100 milioni di morti. […] Colombo ha attuato l’uccisione di mezzo milione di indigeni” D. Stannard (Oxford Press, 1992)
Attraversando l’America dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico, ci si può imbattere in numerose statue dei responsabili di tale genocidio: i presidenti Andrew Jackson e Ulysses Simpson Grant, primi tra tutti, furono ferventi sostenitori delle guerre d’espansione, conducendo una politica di vero e proprio sterminio. È un po’ come se ci si imbattesse in silenziose statue di Heinrich Himmler e Adolf Hitler.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, in marcia verso Berlino, abbattono eroicamente i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, facendoci dimenticare del genocidio Ucraino per opera di Stalin, che tolse il cibo agli ucraini per mandarlo ad altre destinazioni. In tutto morirono di fame tra i sette ed i dieci milioni di persone: un numero che si aggiunge ai morti nei campi di lavoro in Siberia istituiti dal regime staliniano, i cosiddetti ‘gulag’, dove secondo le stime persero la vita all’incirca sei milioni di persone. L’holodomor è stato riconosciuto come crimine contro l’umanità dal Parlamento Europeo solo nel 2008 (forse un po’ troppo tardi per richiedere una compensazione e per condannare i responsabili), sembrerebbe quindi che il quantitativo di vittime non è dopotutto cosi importante per chi vince la guerra.
La Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale pagò ad Israele 450 milioni di marchi tedeschi come riparazione per l’Olocausto, e 3 miliardi di marchi al Congresso ebraico mondiale per compensare i sopravvissuti in altri Paesi. Nessuna riparazione fu mai pagata invece dai Britannici per le atrocità causate agli Africani né dagli Stati Uniti per i vari genocidi con gli indiani d’America, perché la Storia è a favore di chi ha potere, indipendentemente da chi commette le atrocità.
La storia serve a capire gli sbagli nel passato e a prevenire dal ripetere le stesse atrocità. Sono 75 anni che la propaganda ebraica ce lo ricorda costantemente con documentari alla televisione e filmati tipo “La vita è bella” “Schindler List” sulle atrocità che hanno subito ma i responsabili non sono stati solo i tedeschi, perché nessuno li volle gli ebrei al tempo; e non è stato l’unico olocausto: se infatti le testimonianze dei sopravvissuti e lo sdegno internazionale hanno fatto molto affinché nulla di quanto accaduto in quegli anni andasse dimenticato, lo stesso non si può dire per gli altri genocidi che nell’ultimo secolo hanno insanguinato il pianeta. Se si considera valida la definizione stabilita dall’ONU, secondo cui costituiscono genocidio “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”, è forse giusto che accanto alle vittime della follia nazista si ricordino anche le vittime di altri genocidi che invece sono stati dimenticati o non ricordati quanto quello ebraico. Allora se non li ricordiamo come quello ebraico, forse vuol dire che gli africani sono una razza inferiore? Proclamati dall’Impero Britannico senza anima? Forse allora gli Indiani d’America e gli aborigeni australiani non appartengono alla razza umana?
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Forse l’ha colpita l’espressione pattume umano, ma per quanto mi riguarda il degrado nasce prima inside e sia la malavita che la prostituzione divengono, al fine, logiche di sopravvivenza, feroci quanto terribili, che tendono a potenziare gli istinti più bassi e volgari delle persone. L’uomo da quando ha scoperto il fuoco e la ruota ha iniziato a differenziarsi dai suoi simili e a concepire una razza superiore per puro vantaggio, per puro egoismo e la storia si ripete ad ogni generazione, cambiano i mezzi, cambiano gli oggetti del desiderio ma il fine strumentale resta quello:un appagamento materiale che possa fungere da distintivo rispetto agli altri, e su questa logica si potrebbe anche pensare ad una selezione evolutiva interna per massimizzare ciò che l’animale uomo considera vantaggioso rispetto al simile come il denaro e, appunto, questo famoso potere che viene riversato sugli altri come strumento per incrementare il vantaggio acquisito e quindi viene per lo più usato per distruggere, per annientare gli avversari, e se gli avversari sono indigeni, poveri, intellettuali, dissidenti, forze oppositive, si adopra di conseguenza. Il gene egoista è dentro ognuno e se vi fa caso è difficile trovare leader o capi dentro stamberghe e anche in Africa o in Australia gli sciamani, i re o i capi tribù abitano sempre luoghi migliori rispetto agli altri. Si potrebbe pensare che il gene egoista sia anche legato ad una massiccia cattiveria ed ecco due tipologie di uomini distinguibili sul piano dell’organigramma funzionale :l’uno egoista cattivo e predominante, l’altro buono altruista e succube. Ma andando oltre e svelando le infinite sfumature si giunge ad articolare le ricchezze del genere umano che sono anche le ricchezze che abbiamo costruito. Le anime sante e gratuitamente caritatevoli sono unità a fronte di milioni di unità e quindi non fanno massa ma solo esempio.
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Oggi nel 2020 è inconcepibile parlare di una “razza superiore” anche se per puro caso, e come è vero che la storia si ripete, ma oggi con oltre 14.900 armi nucleari ancora attivi sul pianeta terra abbiamo raggiunto un livello molto pericoloso che non possiamo permetterci di sbagliare.
Israele ha più di 200 armi nucleari mai ispezionate e ha violato decine di risoluzioni, ma non sono mai state imposte sanzioni, continua la sua guerra d’espansione e genocidio in Palestina e in Siria, tutt’oggi indisturbata e poi abbiamo fatto la Guerra del Golfo sull’assunzione di armi virali di distruzione di massa mai trovate!!? Qui c’è qualcosa che non quadra e a chi non piace l’islam e gli immigrati, ci fa comodo dimenticare che ci siamo andati noi a interferire con la loro cultura non viceversa! Ma non si stava meglio quando c’era Saddam Hussein e Ghaddafi?
È la solita divisione tra “noi” e “loro”, l’infinita guerra causata dal fatto che ancora oggi non ci riferiamo alla razza umana come un’unica entità. Oggi più che mai siamo in grado di condurre guerre d’invasione e di oppressione, siamo in grado di sottrarre la terra degli altri proprio perché sono “gli altri”.
Dobbiamo sbarazzarsi dell’idea che si debba guadagnare da vivere quando è chiaro che i Robot ci stanno portando via il lavoro e a breve tutto verrà automatizzato. E’ un fatto che una sola persona ogni 10.000 possa realizzare un cambiamento tecnologico in grado di mantenere tutti gli altri. I giovani hanno ragione, nel denunciare l’insensatezza di doversi guadagnare da vivere, è chiaro che questo comporterà a più povertà e quindi successivamente più prostituzione, droga e criminalità al fine di “logiche di sopravvivenza” come da lei giustificate, ma non è forse per questo che l’Università NASA ha introdotto esperimenti in 16 paesi nel mondo per introdurre un Reddito di Base Universale che devo dire con risultati molto positivi che poi se pensiamo gli Antichi Romani lo avevano già pensato 2000 anni fa: “ogni cittadino Romano aveva diritto a una pagnotta omaggio al giorno, poi se la volevi mangiare con il miele o un pesce te la dovevi guadagnare” si lavorava per il lusso non per la sopravvivenza!
Ricordo quando i meridionali venivano nel Nord Italia a trovare lavoro e noi “gente emancipata” li chiamavamo “Terroni” poi come arrivarono gli Albanesi, a poco a poco i Terroni si sono Italianizzati e adesso che abbiamo il problema degli immigrati anche gli albanesi sono diventati più accettabili e vogliamo parlare di intellettualità?
Nessuno può scegliere i suoi genitori, ne il luogo dove è nato, cultura, religione o colore della propria pelle. La cultura si è sviluppata diversamente in luoghi diversi sul pianeta, come le arti marziali sono tipiche dalla Cina e il Giappone, la musica Jazz e la danza dall’Africa, la musica classica dall’Austria e i Design è una cultura Italiana… ma pensare ancora oggi che ci sia una razza superiore di un altra è sbagliato perché ci sono diversità di culture alcune delle quali sono state molto più avvantaggiate di altre, ma esistono geni e persone molto colte come di conseguenza criminali e delinquenti in tutte le razze e nazioni o località, dove in alcuni casi, vivendo in estrema povertà tendono a potenziare gli istinti più bassi e volgari delle persone.
I beni più preziosi non sono sul pianeta terra ma nell’Universo nel nostro sistema solare esistono altre fonti di grandi ricchezze, che sono infinitamente più accessibili. Se raduniamo assieme tutti gli asteroidi che conosciamo, il loro volume è un 2 millesimo del volume della terra, questo significa che la quantità dei metalli trasportati, è molto maggiore della quantità di metalli che abbiamo estratto dalla terra nel corso della nostra storia. Negli asteroidi può essere trovato di tutto, dal rame, all’argento, all’oro, la domanda è: come raggiungerli. E’ l’inizio di una nuova corsa all’oro, una grande caccia al tesoro extraterrestre. Grazie agli asteroidi si sono estratti metalli preziosi per oltre un trilione di dollari, il loro impatto può trasformare piccoli atomi in enormi riserve di ricchezza, ma racchiudono tesori anche nel loro interno, tuttavia nessuno spera che questi enormi macigni decidono di deviare verso il nostro pianeta. Se vogliamo il tesoro di un asteroide siamo noi a doverlo raggiungere.
Sulla Luna c’è cosi tanto Elio 3 che allo stato liquido potrebbe riempire uno stadio e fornire al nostro mondo energia per 5.000 anni. Ma questo è niente in confronto alle enormi quantità di Elio 3 che potremmo trovare nei giganti gassosi come Urano o come Nettuno. Se andassimo anche oltre la Luna riusciremo a riempire 10 stadi e produrre energia per un tempo inimmaginabile. Trovare riserve enormi di Elio 3 potrebbe essere lo stimolo per iniziare una nuova corsa all’oro. Su Urano c’è abbastanza Elio 3 per soddisfare la nostra domanda di energia per 4 miliardi di anni, per raccogliere il gas gli scienziati hanno pensato a una vera miniera sospesa in aria, con enormi mongolfiere che scaldano l’idrogeno dell’atmosfera per alzarsi in volo ed estrarre il prezioso Elio 3 alla base delle mongolfiere c’è una struttura che raccoglie il gas e spinge l’Idrogeno e l’Elio in serbatoio di propellenti separati, insieme alla mongolfiera c’è una nave, in cui vengono stipati circa 450Kg di Elio 3 la nave usa l’Idrogeno come combustibile per il viaggio di ritorno, e l’impianto inizia da capo il suo ciclo. Con solo l’1% dell’Elio 3 presente su questo pianeta miniera, potremmo dare energia a navi più grandi che viaggiano tra le stelle della via lattea, trasportando milioni di passeggeri. Sembra troppo bello per essere vero, ma potrebbe funzionare.
La scienza può salvare e costruire, ma molto più facilmente può uccidere e distruggere è compito della storia insegnare quando le distruzioni sono inutili (cioè quasi sempre) e quali sono i valori e le imprese che sono di ammirazione per uno stato e per la singola persona. Forse un giorno quando avremo bisogno di collaborare con gli extraterrestri per le loro tecnologie più avanzate, allora sarà il momento in cui la nostra differenza tra “noi” e “loro” ci condurrà a dire: – Vabbè ma loro sono extraterrestri, ma noi siamo terrestri e abitanti del pianeta Terra – e finalmente gli extracomunitari rimarranno come un capitolo della storia. Io sono fiducioso!
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La forza e la bellezza della fantasia è la sua infinità nel senso che veramente la fantasia è infinita, il cui limite viene imposto solo dalle nostre capacità e dal nostro tempo. L’elio 3, se è come dice, potrebbe essere davvero una fonte inesauribile di energia, sicuramente molto meno dannoso dell’uranio, essendo un gas nobile, completo e quindi inerte. Con la fantasia potremmo immaginare auto che divengono aereplani visto che auto che si trasformano in barche sono state già realizzate. Con la fantasia è possibile immaginare un Pegaso sotto il portone di casa, una carrozza volante, una fiore che si ingigantisce e diviene una casa profumata con i petali al posto dei muri. Con la fantasia si può già essere oltre il sistema solare e avere alieni che in un 10 secondi puliscono casa, meglio dei robot…
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Se pensiamo che stiamo già terra-formando Marte e ci andremo, sarà un viaggio di solo andata ma è imminente tanto è vero che abbiamo già mandato navicelle in forma di serre per far crescere un’orto aquaponic, se pensiamo che la tecnologia avanzata che abbiamo oggi 30 anni fa era considerata fantascienza, perché chiamarla fantasia? Non è forse questo il futuro? Oggi come dal momento che entri alla Coop e devi fare la spesa da solo e più recentemente vieni educato a pagare da solo senza fare la fila alla cassiera, mi sembra ovvio che tutto verrà automatizzato e i posti di lavoro diminuiranno di conseguenza, non vedo perché non potremmo fare qualche passo indietro, introdurre il Reddito di Base Universale, cercare di essere più autosufficienti per esempio facendo più uso delle principali fonti di energia rinnovabile disponibili in Italia: Energia Solare – Energia Eolica – Energia Idroelettrica – Energia Geotermica – Energia dal moto ondoso – Energia dalle maree – Energia dalle correnti marine – ma soprattutto siamo un paese di spreconi, ma non facciamo niente perché siamo degli ignoranti. Il fatto che in questo paese il 40% tra i 25 e i 65 anni abbia un titolo di scuola di terza elementare, contro un 20% della media Europea e un 10% in Germania. Ci rende un paese di ignoranti. Abbiamo visto mille statistiche nei quali dicono che noi italiani leggiamo un libro l’anno, (purché sia piccolo), mentre invece gli spagnoli le leggono tre e i britannici le leggono diciotto. Abbiamo un problema molto serio. La battaglia che bisogna fare è per cambiare appunto questo, però va di moda l’ignoranza.
Tutti quei paesi Europei e gli Stati Uniti che hanno fatto investimenti pubblici dopo tanti anni vedono la spesa dei loro investimenti pubblici tornare sopra a un livello originario, l’Italia rimane sotto, perché? Perché siamo ignoranti. Il nostro governo non investe sulla formazione, siamo un popolo di eroi, di santi, di navigatori e poeti mica abbiamo bisogno di imparare qualcosa? Sappiamo tutto noi!
Il nostro governo in riguardo le “ricerche sviluppo” spende solo il 40% di quello che spende un paese scandinavo in media, la piccola impresa per definizione non fa ricerche sviluppo, un tantino di sviluppo lo fanno le imprese più grosse con 100/150 dipendenti, ma altrimenti è inesistente. E il settore privato, come si comporta? Allora gli investimenti “gross capital formation” quindi le robe vere, le macchine, i capannoni, i computer il software su tutta questa roba qua, il settore privato italiano non investe, non spende in beni di investimento. Abbiamo un settore pubblico che non investe cosi come non investe il settore privato.
L’età media delle spese in anni del capitale dei beni strumentali (macchine, torni, frese, camion e ciò che serve alla produzione) abbiamo il pacco macchine più vecchio pensabile, comparato a quello degli altri paesi, ma l’investimento di sostituzione non lo facciamo? Ma rimaniamo ancora con il martello e lo scalpello?
Altri paesi riescono a utilizzare la forza lavoro unskilled, medium skilled, highly skilled, mentre l’Italia utilizza la forza lavoro highly skilled grosso modo un pochino di più della Grecia ma è la più bassa di tutti gli altri paesi. Ma è possibile che noi dobbiamo continuare a andare avanti con processi produttivi intensivi con l’uso di lavoro non qualificato come se il problema fosse la concorrenza del Bangladesh dove i poveri devono lavorare ad alta densità di lavoro non qualificato, come facevamo noi negli anni 50/60 ma perché?
Un ingegnere appena laureato in Italia, se è fortunato a trovare lavoro, riceve un’offerta di €700 al mese più buoni pasto! €700 al mese… You pay peanuts you get monkeys! Non c’è discussione e poi ci lamentiamo se i migliori ingegneri trovano lavoro all’estero!?
Lo so che queste parole sono radicali, ma a quanto pare ricalcano quasi letteralmente quelle del genio futurista Buckminster Fuller, intervistato nel 1970 dal New York Magazine. Il punto è che preferiamo inventare nuovi lavori piuttosto di fare lo sforzo di inventare un nuovo sistema che non richieda a tutti di lavorare. Oggi siamo arrivati al limite, dove è quasi impossibile crearsi un lavoro che non sia già stato inventato prima, anche se questi stanno diventando obsoleti, ma per fortuna ci sono i robot, l’automazione e i computer che sebbene ci stanno portando via il lavoro, c’è luce alla fine del tunnel, perché possono lavorare per tutti noi in maniera molto più efficientemente e non solo, mentre l’uomo con gli anni che passano può sbagliare, la tecnologia si perfeziona sempre di più, migliorando col tempo. Un altro pelandrone buono a nulla ha affermato che: “Lo scopo del futuro è la disoccupazione totale, cosi da poter giocare. Per questo dobbiamo distruggere l’attuale sistema politico-economico”. Non è un’affermazione da poco, visto che a farla è stato il leggendario autore e futurista Arthur C. Clarke (2001 Odissea Nello Spazio) che per primo concepì l’idea di usare satelliti geostazionari per la telecomunicazione che oggi le riferiamo come ”Orbita di Clarke” o “Fascia Clarke” in suo nome. Ma cosa si riferiva per giocare? Il divertimento che oggi viene praticato nei Club Privè o nel trovare un lavoro da farsi con passione? Che ti dia soddisfazione e ti permetta di rispettare il tuo codice morale è molto difficile al giorno d’oggi. In effetti stando al Deloitte’s Shift Index l’80% delle persone fa un lavoro che odia.
Quante persone avete sentito dire, in punto di morte: Dannazione avrei davvero voluto spendere più tempo a controllare gli errori di quei bilanci. Oppure: Se avessi avuto in quell’affare un ritorno dei miei investimenti del 5% invece di un misero 3% la mia vita sarebbe stata più piena. Nessuno dice cose del genere. Potrebbero semmai pensare: “Vorrei aver speso più tempo con i miei figli” – “Vorrei aver detto più spesso a mia moglie quanto l’amavo” – “Vorrei aver confessato alla mia cotta delle superiori quanto mi piaceva” o “Se solo avessi viaggiato di più, avrei visto il mondo”. Lo so benissimo che bisognerebbe vivere una vita per imparare e un’altra vita per viverla, ma abbiamo solo una chance in questa vita e dobbiamo usarla nel miglior dei modi e per chi crede nella reincarnazione, tanto meglio, ma si tratta in ogni caso di un’altra vita, non necessariamente su questo pianeta e quindi dovremmo imparare tutto da capo ancora una volta, farsi nuove amicizie e cosi via…
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Mi scusi, lei ha una prolissità alquanto sviluppata ma a parte il primo intervento coerente e centrato, gli altri sono estratti di libri e l’ultimo, come del resto il penultimo, è una specie di pizza mare e monti in cui si dipana fra la tecnologia per bambini e i libri di avventura fantascientifica dell’edizione Urania. Se la tecnologia soppianterà definitivamente l’essere umano dovrebbe essere ampiamente discusso come tema etico in ambito istituzionale e qualcosa sembra emergere in questo senso, come per la bioetica e l’eugenetica di cui non sappiamo niente e le ultime fonti sono ormai assai datate; lo sviluppo della tecnologia come ausilio nel terzo settore è già presente e il fatto che sopprimerà posti di lavoro, crea antinomie verso la popolazione che sta crescendo ed è sempre più disperatamente alla ricerca di lavoro; questo è un nodo centralissimo per lo sviluppo delle prossime decadi in quanto la tecnologia per il terzo settore è una tecnologia poco costosa con software già ampiamente utilizzati nei super mercati. Che al fine, cioè in punto di morte, le domande centrali e più diffuse siano quelle che lei ha scritto le derivano forse dall’aver visto troppi film anni cinquanta.
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Sarò breve e al punto questa volta. Tanto caos che si sta manifestando nel mondo oggi (a parte la pandemia mondiale) è frutto di una evoluzione di problemi storici/culturali e una disoccupazione strutturale. Capitalismo vs Socialismo sono fiabe che ci raccontavano i nonni e soprattutto in Italia abbiamo perso 40 anni e in gran parte continuiamo a scannarci in discussioni tra la Destra e la Sinistra senza risolvere niente perché in fin dei conti se tutti lavorassimo e guadagnassimo bene con lavori che ci portassero anche delle soddisfazioni personali, non avremmo i problemi di insoddisfazione generale e stress morale che abbiamo oggi.
Queste storie sono solo fiabe perché la realtà è molto diversa; non c’é un solo paese veramente 100% capitalista nel mondo come non esiste un paese veramente socialista nel mondo. Ci sono molte varianti dei due con altri sistemi ideologici, altri tipi di società, ma i paesi più ricchi e più sani, sono quelli che hanno imparato a combinare il meglio dei due mondi con prove e risultati, invece di attenersi a un’ideologia e raccontarsi una storia rassicurante. Abbiamo alcuni di questi esempi primari in Scandinavia e in alcuni paesi dell’Europa continentale (Svizzera – Germania) e potrei includere l’Olanda in qualche modo.
In Italia la classe sparendo la classe media, mentre le multi-nazionali grazie ai robot, hanno un’alta produzione di cui ci sarà sempre meno gente che può permettersi quello che viene prodotto e quindi ci sarà un collasso, che non va bene a nessuno.
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Chiedo scusa ho risposto dal cellulare e non vedevo bene quello che scrivevo, ma spero si capisca il concetto.
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Mi scusi, signor Tiberio Centi, lei è un Principe Romano? Glielo chiedo senza aspettarmi una risposta, visto le sue origini inglesi. Le chiedo cosa crede di trarre da me? Io non sono una parlamentare, sono una semplice cittadina, una comunarda, una persona del ceto medio, di quello che sta per scomparire.. appunto. le problematiche da lei narrate sono interessanti e avrebbero bisogno di risposte più accurate cosa di cui adesso non ho nessuna voglia; in politica o si va sul concreto o si fa demagogia, populismo, per intercettare altri interessi che non sono quelli ad oggetto e la politica italiana ha rafforzato l’apparato mediatico proprio per propinare e proporre, agli inermi cittadini, fumo negli occhi per poi fare ciò che più era conveniente per loro e chi ruba in politica non è più considerato ladro ma un furbo, uno che sa “come girano le cose”.
Lei potrà capire le amarezze di una persona come me, che ha dedicato la vita allo studio per poi andare a raccogliere olive e vedersi surclassata da una massa di immigrati irreggimentati per lavori di basso profilo, ma non può farci niente e anche se insiste che nel 2020 non vi sono razze umane, come il manifesto scientifico impone ad opposizione del manifesto fascista del 32 o del 38, non potrà negare la disparità di potere d’acquisto che fa il denaro, quindi senza parlare di razze si parla allora di ceti, che però divengono razze perché i poveri si sposano per lo più fra loro e così avviene per le classi più ricche , per l’alta borghesia e per i nobili, che posseggono castelli, terreni, chiese monumentali e anche interi borghi..
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Gentile Acquaduicarte,
Ma lei usa ancora i numeri Romani o i numeri Arabi? Per caso viaggia ancora con i cavalli o usa la macchina? No perché se usa la macchina assumo che ci metta la benzina nel serbatoio e allora mi viene fatto di chiederle se ha un pozzo di petrolio nel suo giardino o lo compra dagli Arabi? Allora quando ci conviene il petrolio, l’oro, i diamanti e perfino le banane, in Arabia Saudita e in Africa ci andiamo volentieri e per interessi facciamo anche le guerre, ma solo quando c’è da guadagnarci qualcosa perché per un semplice genocidio in Rwanda li abbiamo felicemente lasciati che si risolvessero i loro problemi da soli, perché non c’erano interessi economici, poi come certe azioni causano instabilità in certi paesi e ci arrivano immigrati islamici in Italia, diventiamo razzisti esce fuori il nostro odio come se fosse colpa loro che sono nati in un paese islamico, sotto una cultura diversa, una religione islamica e con una legge detta Sharia che tratta le donne di seconda classe, dove effettuano ancor oggi la mutilazione genitale femminile, allora se li riteniamo una razza inferiore, ma non sarebbe più corretto non farci gli affari con gli Arabi invece di leccargli il culo quando vengono in Italia al punto di coprire anche le statue nude nei nostri musei? Sembrerebbe che come si suol dire lei vuole la botte piena e la moglie ubriaca!
Nessuno può scegliere dove è nato, ne i genitori, la cultura, la religione o colore della propria pelle, queste sono cose che ereditiamo per tutto il resto della nostra vita, sta a noi educarsi, formarsi, studiare o diventare delinquenti e spacciatori di droga. Gli Arabi sono stati grandi matematici, chi fece i calcoli per mandare i primi uomini sulla luna fu proprio una donna negra, ma perché in Italia non abbiamo nemmeno un delinquente? E la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra da dove originano?
Abbiamo la scelta di usare la scienza per il nostro beneficio vantaggioso, è possibile, basta cambiare la nostra maniera di pensare, oppure, abbiamo la possibilità di usare la scienza per distruggerci, e se non facciamo qualcos andiamo dritti a finire in una Terza Guerra Mondiale solo che questa volta il nostro pianeta terra diventerà un’altro Big Bang… Oppure abbiamo la possibilità di vivere tutti felici e contenti la scelta è nostra anche se come ho già spiegato va troppo di moda l’gnoranza.
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Lasci stare, sono troppo minuscola, sono e resto una formica anche se sono una formica che viaggia al contrario rispetto alle altre tutte in fila; lei ha indicato delle realtà che sono e sono state a fondamento di scelte economiche che hanno portato guerre, disparità, inquinamento, odio e ignoranza perché se le risorse economiche vengono dirottate su di un versante non possono essere spostate sull’altro. Personalmente condivido le sue idee e forse sono o posso essere molto più radicale, nel senso che va bene anche senza auto, ci sono i piedi e le biciclette, non importa andare lontano per vivere in pace, basta trovarsi un angolino anche sotto casa e le banane , anche se contengono potassio, ne posso fare a meno. Le porto 2 esempi banali: oggi ai giardini dove porto il mio cane ho incontrato una persona di sesso femminile che frequentava le stesse scuole medie nei tempi preistorici andati, la persona in questione, in realtà erano due sorelle, erano figlie dei primissimi immigrati meridionali della zona e poverine davvero dimostravano uno scarso QI e credo che siano anche bocciate, ritrovarle dopo quasi 40 anni sorridenti, felici e loquaci mi ha fatto piacere come mi ha fatto piacere scambiarvi due parole, ma dal loro punto di vista io, che non mi vesto firmata, che vado con i capelli scapigliati, con sandali e magliette semplice e anche sdrucite potevo al massimo fare la bidella o l’operatore ecologico; altro esempio: per la via principale di fronte ad un grande negozio di capi d’arredo per la casa che si dice di lusso o di classe si ferma un medico donna ad osservare la vetrina, la commessa esce dal negozio e grida: venga dottore, entri, venga a vedere meglio; il medico rimasto un po’ sorpreso ha sorriso e se ne è andato; se vi entro io e magari rinnovo parte del guardaroba, non solo mi danno del tu come se si fosse andati a cena insieme, ma se vi sono le “persone eleganti” mi fanno anche aspettare saltando il mio turno.
La società italiana è una società bigotta dove devi saperti vendere o quanto meno apparire o darsi arie di importanza, allora lo sguardo di cotal persone cambia, lo vedi diventare docile, meno ispido e puntiglioso, perdono la loquacità e lasciano a genuflessioni ciò che non si sentono in grado di esprimere con le parole. Sono razzista?
Se in Rwanda si sono massacrati con il macete non era il caso di intervenire per non rischiare di ritrovarsi senza una gamba o addirittura senza testa e se l’uomo è una bestia e una bestiolina che le istituzioni educative non riescono a contenere il problema non è mio, anche se è anche mio nel senso di persona appartenente alla società così detta civile. Ma se questa civiltà si continua a costruire sul petrolio, sulla fabbricazione e lo smercio di armi e uranio, sulle auto e sull’indifferenza ai problemi veri e concreti che divengono marginali a fronte di una manifestazione di un lusso sfrenato, non si giungerà mai a nessuna soluzione pacifica a meno di pagarla veramente cara. Cordialità.
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La Storia può far emergere una serie di visioni utopiche che non si accordano né si innestano sul substrato precedente, ed ecco i soprusi, le prevaricazioni le violenze ad una cultura profonda e antica, ma descritto come lo descrive lei, sarebbe più facile e opportunistico emigrare o europeizzarsi senza divenire moderni né competitivi ma divenendo dei giullari delle economie del nord Europa. Il discorso è chiaro e anche gli strumenti sono chiari, quello che non è chiara è la classe politica…
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Chiedo scusa, volevo dire la classe media sta scomparendo e di conseguenza con la disoccupazione strutturale ci sono sempre meno persone che hanno il potere di acquisto, quindi cosa succede, le multinazionali si troveranno in difficoltà perché l’alta produzione non avrà sufficienti acquirenti e quindi un collasso sarà inevitabile. Per uscire fuori dalla crisi dovremmo appunto aumentare gli stipendi per agevolare la circolazione dell’economia monetaria. Oggi grazie alla tecnologia e l’efficienza dei computer produciamo 100 volte di più ma gli stipendi non sono aumentati da 30 anni… potremmo tranquillamente lavorare la metà e raddoppiare i posti di lavoro con gli stessi stipendi per esempio. I computer venivano inventati per facilitarci la vita, non per lavorare più o fare smart-working ovunque ci sia WiFi !! La logica ci dice che se tutti abbiamo più soldi a disposizione, li spendiamo più spesso e volentieri e quindi i negozi aprono, si espandono e impiegano personale, contrariamente se lavoriamo più ore per sopravvivere, economizziamo, i negozi chiudono e licenziano il loro personale creando depressione, povertà e delinquenza. La delinquenza ha un suo costo allo stato se consideriamo che un detenuto costa €150 al giorno, un costo netto di €4,500 al mese… quanti neolaureati possono aspettarsi uno stipendio simile?
Non ho soluzioni ben precise, ma per esempio, la burocrazia è stata inventata per creare più posti di lavoro, ma non facilita l’efficienza ne la produttività. Non capisco perché veniamo pagati a giornate, quando invece dovremmo favorire l’efficienza e la qualità in cui un certo lavoro viene effettuato. In Inghilterra (paese delle mie origini) facilitano molto le start-up, dando i primi 3 / 5 anni per farti le ossa prima di iniziare a pagare l’IVA e le tasse, in Italia invece no; una ditta Ltd., in Inghilterra è un entità separata dal Direttore e quindi in caso di fallimento si prendono i possedimenti intestati alla ditta non quelli che il Direttore si è comprato con il proprio stipendio anche se la ditta è sua! Insomma se si agevola le start-up dall’inizio, si crea lavoro e quindi si aumentano le possibilità per gli imprenditori di pagare le tasse, se invece le opprimi dall’inizio si facilita solo il fallimento perché i primi 3 / 5 anni sono i più difficili.
Un’altro problema che vedo è che il RdBU dovrebbe essere dato incondizionatamente, perché il RdC non funziona se al momento che trovi lavoro ti viene tolto, ma se hai una base di sopravvivenza ti impegni di più per voler lavorare per il lusso, gli esperimenti ci confermano che questo crea più imprenditori, e poi se hai un reddito di base, e un operaio non è produttivo o competente, può investire il suo tempo per formarsi, imparare e trovare un lavoro migliore.
La domanda è chi paga per tutto questo? Beh perché non tassare i computer e i robot? Dopotutto lavorano per noi, alcune multinazionali come Amazon e Google non pagano sufficientemente tasse ma alcuni imprenditori loro stessi capiscono che non possono sopravvivere se inizia a mancare chi compra la loro alta produttività, poi facendo circolare l’economia monetaria tutto ritorna alla normalità da solo. Ecco non so se mi spiego bene, ma avere dei neolaureati che non hanno lavoro, questo è un danno grosso per l’economia.
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