(Stefano Rossi) – La Verità e il Fatto Quotidiano sono stati gli unici quotidiani che hanno pubblicato alcune conversazioni scritte tra Palamara, allora esponente di spicco della corrente sindacale della magistratura Unicost, e il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma all’epoca in cui Salvini era ministro dell’Interno. Il procuratore Auriemma scriveva: “ Mi dispiace dover dire che non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando. Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga”. E’ chiaro il riferimento alla politica dell’immigrazione del tutto inedita che prevedeva la chiusura dei porti.“Salvini ha ragione ma ora va attaccato”, rispondeva Palamara.

Palamara è stato segretario e poi presidente dell’associazione nazionale magistrati quindi non è stato uno dei tanti ma uno di quelli che ha rappresentato TUTTA la magistratura. Lasciando da parte il suo linguaggio triviale, volgare, squalificante, è logico pensare che per essere nominato ai vertici della più importante associazione magistrati bisogna avere conoscenze, amicizie, legami con tantissimi magistrati altrimenti nessuno lo avrebbe mai votato. Pertanto, appare al pari logico supporre che quando questo signore, pur riconoscendo che Salvini stava esercitando il suo potere-dovere di ministro dell’Interno, comunque, per ragioni sue (di Palamara) andava attaccato. E gli attacchi, poi, sono arrivati e pure gravi.
A questo punto traiamo le conclusioni. Un magistrato, sia esso pubblico ministero o giudicante, è pur sempre un dipendente dello Stato che dovrebbe essere soggetto solo alla legge e che la sua immagine deve essere specchiata, immacolata e senza incertezze sulla sua indipendenza. Se un magistrato non fosse più indipendente ma fazioso, ecco che il suo lavoro non sarà più “al di sopra delle parti” ma a favore o contro una delle parti, cosa che la Costituzione cerca di evitare riconoscendo alla magistratura indipendenza totale dal potere politico.
Ecco, in questa vicenda, è successo il contrario : il potere giudiziario dichiara guerra al potere politico. Un curioso caso in cui il potere politico dovrebbe essere tutelato e difeso dagli attacchi della magistratura.
I padri costituenti non lo avevano previsto. E come potevano? Allora sarebbe indispensabile che il lavoro del Capo dello Stato Mattarella non sia sottotraccia, perché è sicuro che Mattarella non potrà lasciarlo al caso, ma che faccia emergere anche con un discorso o una lettera o con altri mezzi la reazione delle istituzioni a questa incredibile vicenda. Il C.S.M. deve intervenire anche con sanzioni pesanti.
Il Movimento 5 Stella avrebbe l’opportunità di fare il Movimento chiedendo la destituzione o licenziamento quando un magistrato non rappresenta più ciò che dovrebbe essere. Poi, dopo le ultime dichiarazioni di Palamara su Salvini (ha chiesto scusa e aggiunto “di aver sempre ispirato il mio agire al più profondo rispetto istituzionale che è mia intenzione ribadire, anche in questa occasione, al senatore Salvini”), cioè non ha nemmeno fatto finta di aver sbagliato ma, come si dice in gergo, ha rivoltato la frittata, tornano alla memoria le scudisciate di Cossiga quando un giorno, in tv, apostrofava Palamara come faccia da tonno con queste profetiche parole: “Palamara come il tonno. La faccia intelligente non ce l’ha assolutamente. In questi anni ho visto tante facce e le so riconoscere”. Poi rivolto alla conduttrice Latella: “Sei una bella donna e di gran gusto, non invitare i magistrati con quella faccia alle tue trasmissioni per carità”.
Ecco, il presidente del C.S.M. non può rimanere in silenzio ma vogliamo vedere, alla luce del sole, quali sono i suoi provvedimenti. Se la Costituzione è di tutti agisca davanti a tutti!
Ignoravo la definizione del Presidente Cossiga ma ci aveva decisamente azzeccato, si dice anche che il viso è lo specchio dall’anima e la faccia in questione conferma.
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Attacco al potere: appunto. Attaccato con la colla.
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Abolire le correnti potrebbe essere una possibilità ma cosa cambierebbe? Continuerebbero comunque ad intrallazzare, con o senza correnti.
Le uniche riforme possibili sono quelle proposte da Travaglio nel suo editoriale.
Salvini in questo caso ha pienamente ragione. Se fosse andato sotto processo forse sarebbero emerse anche le sue ragioni.
La posizione dei 5S a favore della sua IMMUNITÀ è stata pessima anche per questo. La contrarietà di un atto alla LEGGE non la stabiliscono i vertici o gli elettori di un partito.
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Salvini ha torto! non basta un Palamara per riabilitarlo, ha torto nel merito e nella pratica. Palamara era contro Salvini per ben altri motivi, altro che nello specifico questioni di promozioni e raccomandazioni al ministero.
Mattarella non può entrare nell’agone e nella polemica ne causerebbe la svalutazione del suo ruolo, deve essere la politica ad intervenire e mettere in atto quello che per anni SOSTENEVANO i 5 Stelle. SORTEGGIO!!!!!! Come per il sorteggio degli arbitri del campionato 84/85, infatti dopo Verona campione, non si è più proposto e conoscete tutti gli scandali che sono sopravvenuti.
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piantatela di concentrarvi su Salvini perché vi sta sulle balle! qui la questione non è “Salvini ha ragione” o “Salvini ha torto”, è se è consentito che un potere dello Stato, che dovrebbe essere neutrale e non fare politica, attacchi un altro potere dello Stato, proprio e solo perché gli è inviso politicamente.
lo stesso Marra (certo non un fan di Salvini) gli ha espresso solidarietà e ha riconosciuto che è indegno che una parte della magistratura fosse determinata a distruggerlo, e invece c’è chi va dritto per la sua strada e continua a vedere il dito e non la luna.
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pardon: Morra
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@Oracolo di Delfi “piantatela di concentrarvi su Salvini”
coerenza questa sconosciuta
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