La senatrice del M5s si difende dalle accuse di “poca attenzione” sulla vicenda del presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia accusato di finanziare Hamas. E sul decreto Ucraina: “Noi voteremo contro, con il Pd speriamo sia la pace di Trump a farci superare le divisioni”

(Gianluca De Rosa – ilfoglio.it) – Roma. “Il garantismo per la destra è a targhe alterne. Quando ad essere accusato è uno di loro, bisogna aspettare il terzo grado, quando invece è accusato qualcun’altro diventa subito un mostro da colpire. Come in questo caso, dove per Hannoun è già stata stabilita la colpevolezza. Un po’ strano, no?”. Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 stelle, non è certo una che si nasconde dietro a un dito. Anche col rischio, talvolta, di esagerare. Come quando diede al ministro degli Esteri Tajani del “influencer prezzolato da Israele”. E’ lei, con il Foglio, a difendere le scelte del M5s che, nella passione della battaglia per la Palestina, è finito col portare in Parlamento Mohammed Hannoun, il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia che, secondo un’indagine della Dda di Genova, raccoglieva soldi per Gaza che venivano invece utilizzati per finanziare Hamas. Con lui, la compagna di partito e deputata del M5s ha organizzato anche viaggi in Cisgiornadania. Ma, dice Maiorino, è stato tutto fatto in buona fede. “La collega Ascari – sostiene la senatrice del M5s – ha un percorso politico, professionale e umano senza macchie. Si è sempre mossa per i più fragili. Sulla sua trasparenza non ho alcun dubbio. Anche gli esponenti di destra che la conoscono e sanno di che pasta è fatta dovrebbero vergognarsi a usare questo fango contro di lei. Sul caso Hannoun – prosegue – è in corso una manovra ripugnante per confondere le idee. E’ ovvio che se le accuse gravissime saranno dimostrate, Hannoun andrà punito, ma per ora si tratta appunto solo di accuse. Dall’altro lato, invece, ci sono dei fatti: Netanyahu ha finanziato Hamas nel 2018, è accusato per corruzioni, frode e abuso d’ufficio in Israele, di crimini di guerra dalla corte dell’Aia, ha assaltato e detenuto illegalmente civili europei e parlamentari che si trovavano a bordo della Flotilla. Questo è il personaggio amico della destra al governo. Sta a loro spiegare la loro amicizia con questo assassino stragista, noi non dobbiamo giustificarci di nulla”. E però, ancora prima dell’arresto, Hannoun diceva cose terribili, giustificando, ad esempio, le esecuzioni commesse da Hamas dei palestinese collaborazionisti con Tel Aviv. “Non siamo noi responsabile di queste dichiarazioni”, replica Maiorino. “Inoltre, vorrei ricordare che lì c’è un conflitto che va avanti da decenni e quindi, purtroppo, c’è un odio insopprimibile. Quello che ha fatto Ascari non è condividere quella frasi, ma andare a vedere con i suoi occhi qual era la situazione in Cisgiordania o al valico di Rafah, per portare sollievo a una popolazione stremata”.
Cambiando argomento, due giorni fa il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Ucraina per continuare ad armare Kyiv anche nel 2026. Il provvedimento arriverà presto in Parlamento. Voi del M5s cosa farete? C’è il rischio di una nuova spaccatura con il Pd? “Saremo coerenti e voteremo contro l’autorizzazione”. Diversamente dal Pd, dunque. Con le politiche che si avvicinano non è grave una tale divisione ? “Magari nel 2027 l’idolo di Salvini e Meloni Trump sarà finalmente riuscito a fermare questa guerra, e questo problema non si porrà”, replica ironica la 5 stelle.
Sempre al Cdm di ieri è stato rinviato il decreto di indizione del referendum sulla separazione della carriere, il governo sembra comunque intenzionato a fissare la data del voto a metà marzo. “Questo tentativo di anticipare tanto più possibile il voto disvela la loro paura di perdere”, dice Maiorino. “Sanno che se le persone vengono informate su questa riforma non potranno far altro che bocciarla. Dopo il flop di premierato e autonomia differenziata, Meloni non avrà più alibi: dovrà andare a casa”. Teme che il Pd sia troppo timido nel sostegno alla battaglia referendaria? “E’ vero che il Pd in altri tempi sostenne riforme simili, ma sono fiduciosa del loro supporto in questa battaglia che per noi del M5s è fondamentale”, conclude la senatrice pentastellata.
Con quei soldi,ammesso ch sia vero ed è ancora da verificare, perchè sembra che Mohammed Hannoun avesse da molti anni raccolto denaro per la Palestina e non per Hamas,dicevo…. con quei soldi Hamas da chi ha comprato e compra le armi?
Falcone diceva segui il denaro e eee…trovi il ladro!
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“… con quei soldi Hamas da chi ha comprato e compra le armi?”. Iran? Arabia Saudita? Diccelo tu, invece di fermarti alle solite frasi fatte.
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“Il guaio è che Hamas dal 2006 è il governo legittimo della Striscia di Gaza, avendo vinto le elezioni dell’Anp a cui l’Ue e gli Usa l’avevano incoraggiata a partecipare (poi si preferì non votare più). Chi voleva aiutare i gazawi, incluse le famiglie dei morti e dei detenuti in Israele, doveva passare da Hamas. Che peraltro, con i 7 milioni inviati in 24 anni dalla temibile cellula genovese, sarebbe durata due giorni: per sua fortuna a coprirla di miliardi erano Qatar, Egitto, Iran, Algeria, Siria e Turchia. Tutti amici nostri e artefici della “pace in Medio Oriente” (a parte l’Iran, ancora cattivo, e la Siria, diventata buona quando un terrorista dell’Isis ha rovesciato Assad). Voi direte: ma il Qatar dell’emiro al Thani, amicone di Renzi e Meloni che ora strillano per gli spiccioli di Hannoun anziché dissociarsi? Quello. E chi lasciava passare le centinaia di milioni l’anno girati da Doha ad Hamas? Netanyahu, che si vantava di sostenere Hamas contro l’Olp e poi sterminò 70 mila palestinesi in due anni per la legge del taglione. Anche Hannoun invocava per gli israeliani la legge del taglione, senza peraltro (almeno che si sappia) torcere un capello ad alcuno, e ora è un “terrorista”. Il bello di quando accusi qualcuno di terrorismo è che sai dove cominci, ma non sai dove finisci.” (M.T.)
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magari le comprano dagli Americani o europei🤔
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E sul decreto Ucraina: “Noi voteremo contro, con il Pd speriamo sia la pace di Trump a farci superare le divisioni”
👉Csx. Spese militari, Fassino attacca Conte: ovazione di dem, renziani e destre👈
(titolo dal sito FQ .It)
Voi del partito di Conte avete il vuoto pneumatico nella testa.
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se la maggioranza dei parlamentari sono dei guerrafondai col qulo degli altri, che fai? non cerchi di instillare qualche dubbio tra le loro fila, provando a portarli dalla tua parte?
oppure tu accetti tutto quello che decide l’assemblea del condominio, senza dire la tua?
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Anche per Youtrend Conte è il candidato che ha più probabilità di battere Meloni:
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mah,
questi di YOUTREND vendono consulenze per strategie elettorali per candidati e aziende.
Sono moolto interessati a pilotare sondaggi.
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Fassino l’ arrubba parfum de tualet🤔
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Barbara Lezzi
11 h ·
L’uomo dell’Anno è Netanyahu.
È riuscito a legittimare un genocidio e ha soffocato ogni dissenso con accuse di antisemitismo. Ha ribaltato il piano delle responsabilità. Ha ammazzato donne, bambini, uomini innocenti nel silenzio del mondo. Ha fatto crivellare di colpi persone che andavano a cercare pietà e un pezzo di pane. Ha chiuso i valichi di Gaza per fare morire di fame i palestinesi. Ha colpito chiese, ospedali, rifugi, scuole, convogli umanitari e postazioni di agenzie dell’ONU restando bellamente in sella al potere con il beneplacito internazionale. Ha impedito l’ingresso dei giornalisti a Gaza.
Ora revoca i permessi alle ONG tra cui spiccano Medici senza Frontiere e Caritas. Nella Striscia vuole far calare il buio definitivo e impenetrabile.
A Netanyahu è permesso di estendere il proprio territorio a suon di esecuzioni sommarie come quelle che avvengono in Cisgiordania.
Netanyahu è ricercato dalla Corte Penale Internazionale ma è coccolato da tutti i leader occidentali e non solo. Per Netanyahu nessuna sanzione, nessuna condanna, nessuna interruzione di scambi commerciali, nessun embargo sulle armi tranne che per rare ed esemplari eccezioni di Paesi europei tra cui non c’è l’Italia.
Chi avrebbe potuto ottenere di più? Nessuno, per questo Netanyahu è l’uomo dell’Anno.
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