Il fact-checking di Pagella Politica: nel 2025 due dichiarazioni di Giorgia Meloni su tre sono risultate essere inattendibili o imprecise.

(di Stefano Rizzuti – lanotiziagiornale.it) – Un anno di imprecisioni, errori e omissioni. Un anno in cui spesso la propaganda l’ha fatta da padrone, prevalendo sulla verità dei fatti. L’analisi di Pagella Politica sulle dichiarazioni del 2025 della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, evidenzia un risultato tutt’altro che positivo. I fact-checking, infatti, sottolineano come le imprecisioni della presidente del Consiglio siano state tutt’altro che rare e, spesso, anche su argomenti di grande rilevanza per il dibattito pubblico. Tanto che meno di una dichiarazione su tre, tra quelle analizzate, è risultata essere sufficientemente attendibile.
Le dichiarazioni di Meloni analizzate da Pagella Politica sono state 190. Si tratta di discorsi e interventi non scelti attraverso un campione casuale, ma di un’analisi svolta sulle dichiarazioni ritenute più importanti e con un maggiore impatto nel dibattito pubblico. Quindi, ancor più significative proprio per la rilevanza dei temi affrontati. L’esame porta a tre differenti giudizi possibili. Il primo caso è quello di dichiarazioni “attendibili”: si tratta di quelle sostanzialmente corrette o con lievi omissioni non eccessivamente rilevanti. Il secondo caso è quello di dichiarazioni “imprecise”, con alcuni errori o tralasciando dettagli rilevanti. Infine, ci sono le dichiarazioni “poco o per nulla attendibili”, ovvero quelle in gran parte o del tutto scorrette.
Il risultato, per Giorgia Meloni, è tutt’altro che positivo. Solamente 59 dichiarazioni su 190 (ovvero il 31,3%) sono risultate attendibili. Percentuale che sale invece al 34,7% per le dichiarazioni imprecise: quest’anno sono state in totale 66. E anche le dichiarazioni poco o per nulla attendibili sono maggiori di quelle corrette: sono state 65, ovvero il 34,2% delle dichiarazioni analizzate nel 2025. Il sito di fact-checking sottolinea che i risultati del 2025 sono in linea con quelli dell’anno precedente e, in generale, con i valori registrati da Meloni da quando è alla guida del governo.
Meloni, un anno tra slogan e propaganda: le dichiarazioni più inattendibili
Entrando maggiormente nel dettaglio delle dichiarazioni della presidente del Consiglio, si nota come sia stata mediamente più attendibile quando ha parlato in contesti istituzionali, come nei casi di discorsi ufficiali o di interventi in Parlamento. In questi casi, Meloni ha deciso più spesso di ricorrere a dati e documenti a supporto delle sue parole. Ma anche in contesti istituzionali non sono mancati errori e imprecisioni rilevanti, come emerge dall’analisi. Molto peggio è andata in occasione di eventi di partito, interviste e dichiarazioni ai media. Spesso, infatti, Meloni ha posto troppa enfasi su alcuni punti e sulla valorizzazione eccessiva dell’azione del governo, ricorrendo anche a ricostruzioni dei fatti parziali o non supportate dai dati. In particolare, sottolinea Pagella Politica, sono emersi alcuni filoni ricorrenti, soprattutto riguardanti i presunti successi del governo da sottolineare.
Tra gli esempi ci sono quelli sui dati riguardanti il mercato del lavoro o l’avanzamento e la realizzazione del Pnrr. Una novità evidenziata nel 2025 è quella riguardante la politica estera, con un maggior rilievo sulla situazione in Medio Oriente. Tema tra quelli su cui si registrano maggiormente dichiarazioni sovrastimate o non realmente aderenti ai fatti. Come a dire che anche su temi delicati la verità può lasciare il posto alla propaganda. Tanto più se si tratta di questioni, almeno geograficamente, lontane o difficili da valutare nell’immediato. La certezza è che il 2025, per Giorgia Meloni, è stato un anno in cui la propaganda l’ha fatta ancora da padrone. Anche a scapito della verità.
Ogni persona con un briciolo di intelligenza, sa bene che la meloana è una bugiarda patologica. Dar retta alle stronzate di meloana è da cretini.
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Ci sono due tipi di bugie (e di bugiardi):
1- bugie dal naso lungo (Renzi)
2- bugie dalle gambe corte (Gioggia).
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