È il bilancio sulle parole della presidente del Consiglio fatto da Pagella Politica: meno di un terzo delle sue frasi quest’anno è risultato verosimile
(repubblica.it) – Centonovanta dichiarazioni nel 2025. Che portano a quasi 400 le affermazioni della premier e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sottoposte a fact-checking dall’inizio del suo mandato alla guida del governo. È il bilancio sull’attendibilità della presidente del Consiglio fatto da Pagella Politica: meno di un terzo delle sue dichiarazioni verificate quest’anno è risultato pienamente attendibile.
Le dichiarazioni analizzate sono state divise in: attendibili, ossia quelle corrette o con lievi omissioni; imprecise che contengono errori o tralasciano dettagli rilevanti; e, infine, quelle poco o per nulla attendibili che sono in gran parte o del tutto scorrette.
Quanto è stata attendibile Meloni nel 2025
Le dichiarazioni attendibili sono state 59, pari al 31,1 per cento del totale. Quelle imprecise sono state 66, il 34,7 per cento, mentre 65, cioè il 34,2 per cento, sono risultate “poco o per nulla attendibili”. In sintesi, quasi il 70 per cento delle dichiarazioni di Giorgia Meloni verificate da Pagella Politica presenta imprecisioni o problemi più seri di attendibilità.
L’analisi consente di capire come e quanto spesso, nelle dichiarazioni più rilevanti emergano errori, imprecisioni o ricostruzioni fuorvianti dei fatti. E i risultati del 2025 sono sostanzialmente in linea con quelli dell’anno scorso, riporta pagella Politica, e con l’andamento registrato nelle dichiarazioni di Meloni nei primi anni alla guida del governo.
Nei contesti istituzionali
Nel corso del 2025 la premier è risultata più attendibile nei contesti istituzionali, come i discorsi ufficiali e gli interventi in Parlamento, dove le affermazioni sono in genere più misurate ma dove sono, comunque, emersi errori e imprecisioni.
Negli eventi di partito
Il livello di accuratezza peggiora durante eventi di partito e nelle interviste. In questi contesti, le sue parole sono più spesso enfatizzate e orientate a valorizzare l’azione del governo, con ricostruzioni dei fatti talvolta parziali o non pienamente supportate dai dati disponibili.
Pnrr e politica estera
Nel tempo, nelle dichiarazioni di Meloni si sono consolidati alcuni filoni ricorrenti usati per ribadire i presunti successi del governo su diversi fronti, come i risultati sul fronte del mercato del lavoro o della realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nel 2025, a questi temi si è affiancato anche il riferimento alla politica estera e alla situazione in Medio Oriente, ambito in cui alcune frasi della premier sono risultate sovrastimate o formulate in modo non del tutto aderente ai fatti, sempre come riporta l’analisi fatta da Pagella Politica.
infosannio 
E meno male che anni fa c’era chi diceva che ci volessero più donne in politica.
Serve altro per stabilire che anche loro sanno essere str0n… manipolatrici e bugiarde?
Lo fanno in maniera diversa dagli uomini? Sì.
Lo fanno in un contesto ‘patriarcale’? Probabile.
Ma non mi sembra proprio che nemmeno negli ambienti prevalentemente femminili ci sia tutta questa empatia e onestà intellettuale (per riferimento: le botte date ad anziani e bambini dalle ‘maestre’ e assistenti).
Chi pensa che la cattiveria sia solo maschile o maschilista non ha capito molto di cosa sia l’animo umano.
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Anche io pensavo che le donne al potere sarebbero potute essere migliori e proprio per questo la mia delusione è ai massimi storici! Si sono dimostrate ancor peggio se si può dire e perciò, ovviamente le donne ci devono essere, come ci sono gli uomini ma non parliamo più di genere, parliamo di persone perché alla fine è vero e riscontrato a maggior ragione che siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale di altri e cioè str..zo!!
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Figurati, io ogni volta che vedo queste figure penso sempre alla saggezza di Tina Lagostena Bassi (ebbene sì, Forum!). Quella era un modello, altroché. E Nilde Jotti, ovviamente. Ma queste proprio no! Aridatece pure la Irene Pivetti, ma la Melona sta bene solo al mercato ortofrutta.
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E’ stato magnanimo il sondaggista secondo me le bucie che ha raccontato dora Giorgia sono di più del 70 per cento 🤔
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Una ciarlatana.
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Aggiungiamo la notizia di oggi a riguardo dell’arresto della (presunta) organizzazione pro-Hamas.
Salvini, da quel puzzone padano che è, non vedeva l’ora.
Inutile cercare se ha commentato la schiforma della Corte dei Conti.
Matteo Salvini
15 h ·
Chissà se oggi qualcuno chiederà scusa per aver bloccato l’Italia, devastato città, occupato stazioni e invaso binari, scendendo in piazza dalla parte sbagliata, a difesa di chi – secondo gli investigatori – sarebbe tra i finanziatori del terrorismo.
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Aleksandra Michajlovna prima donna ministro nella storia della Russia, grazie alla quale oggi celebriamo la Giornata internazionale della donna l’8 marzo. February 24, 2025
Nel 1906 aderì ufficialmente al Partito Operaio Socialdemocratico Russo, il futuro Partito Comunista.
Il tema principale che le interessava, oltre al lavoro clandestino e organizzativo, era la “questione femminile”. Kollontaj nel 1917, divenne membro del Comitato centrale del partito. Partecipò attivamente alla preparazione della rivolta armata di ottobre e dopo il suo successo divenne membro del Consiglio dei commissari del popolo, ovvero il governo. Fu Commissario del popolo per il benessere sociale.
Dopo il rovesciamento del governo provvisorio, numerosi rifugi avrebbero potuto essere lasciati incustoditi, il che avrebbe potuto causare la morte di migliaia di persone. Kollontai assunse rapidamente il controllo del dipartimento competente, il Ministero della Carità, e continuò il suo lavoro.
Nel 1923, Kollontai venne inviata come ambasciatrice in Norvegia, diventando la prima donna ambasciatrice. Ha un compito estremamente difficile: superare l’isolamento della neonata URSS. Le radici scandinave, la conoscenza della mentalità e allo stesso tempo un comportamento sociale impeccabile hanno contribuito al successo della sua missione.
Nel 1930, dopo aver prestato servizio come ambasciatore in Messico, divenne ambasciatore in Svezia e incantò letteralmente l’élite locale, compreso il re. Di conseguenza, durante la guerra sovietico-finlandese del 1940, la Svezia non inviò truppe in aiuto della Finlandia, come previsto.
Furono soprattutto gli sforzi diplomatici di Kollontai a far sì che la Finlandia uscisse dalla guerra nel 1944.
Lo stress eccessivo e l’età cominciarono a farsi sentire e, verso la fine della Grande Guerra Patriottica, la Kollontaj cominciò a perdere la salute. Nella primavera del 1945 fu colpita da un ictus e venne trasportata d’urgenza a Mosca. Nonostante fosse costretta sulla sedia a rotelle, continuò a lavorare: fu consulente del Ministero degli Affari Esteri fino alla sua morte, avvenuta subito dopo la Giornata internazionale della donna, di cui era stata uno dei simboli viventi in tutti quegli anni, il 9 marzo 1952.
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Aleksandra Michajlovna prima donna ministro nella storia della Russia, grazie alla quale oggi celebriamo la Giornata internazionale della donna l’8 marzo.
Come chiunque può verificare, la prima celebrazione della Giornata internazionale della donna è avvenuta negli Stati Uniti nel 1909, pertanto dare ad intendere che la ricorrenza abbia paternità russa è una MINCHIATA PROPAGANDISTICA.
Ho finito, Vostro Onore!
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E ora vai con i trenini LIMA CIUF CIUF 😀 😀 😀
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E’ possibile parlare con un adulto?
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Chissa’ perche’, ma me lo sentivo, anche senza l’aiuto della statistica.
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@ smsparviero dopo Nilde Iotti citiamo pure Tina Anselmi….ma non la Pivetti…..poffarbacco….ma nemmeno un suo “cartonato” nelle aule del Parlamento.
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Ma vuoi mettere la soddisfazione di saperla dipendere dalla Caritas per mantenersi in vita?
Gioggia non penso avrà mai questo problema (purtroppo).
E poi Veronica Pivetti tutta nuda che faceva sesso con Solenghi in un film della Werthmuller 😀
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Sei diventata forte. Riprende una canzone di Branduardi ma graficamente sembra un’etichetta delle acque minerali.
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