Zelensky adesso sembra capire che non potrà riconquistare le terre perdute. Ma se ne accorge ora? Non era prevedibile? Aldo Gorini

(di Paolo Di Mizio – lanotiziagiornale.it) – Gentile lettore, “era prevedibile fin dal 24 febbraio ’22, giorno dell’invasione. Ma i pochi di noi che lo dissero furono sommersi dal disprezzo dell’intero sistema informativo occidentale”: così scrissi in questa pagina il 21 dicembre 2024 e lo ripeto citandomi ancora: “Zelensky sapeva di non poter vincere. A marzo ‘22 concordò coi russi un patto intitolato ‘Trattato per la neutralità dell’Ucraina e sua sicurezza’. Johnson, mosso da Biden, si precipitò a Kiev e lo convinse a non firmarlo. Fu lì che Zelensky vendette il suo popolo agli Usa come carne da macello. È il suo crimine maggiore e la Storia lo giudicherà. Intanto i massmedia pompavano un delirio da stadio: ‘I russi hanno finito le munizioni e combattono con le pale… hanno finito i chip per i missili e smontano le lavatrici’. A quel punto Zelensky glorioso annunciava la fulgida controffensiva primavera-estate ‘23: ‘A ottobre brinderemo in Crimea’. Applausi, cori da stadio, svenimenti in curva sud. ‘Ci servono i Leopard e gli Abrams’. Arrivano i carrarmati, ma la controffensiva è il disastro previsto: i Leopard scoppiano come palloncini, gli Abrams si bloccano in due cm di fango e non son buoni neanche per arare i campi. Allora Zel fa: ‘Ci servono gli F-16!’ e vai con gli F-16. ‘Vogliamo i Patriot’ e vai coi Patriot. ‘Missili a lungo raggio’ e vai coi missili a lungo raggio. Ma i russi continuano ad avanzare e ora Zelensky dice che non può riprendersi le terre. Ma lo sapeva tre anni e un milione di morti fa”.
La drone de guerre
(Di Marco Travaglio – il Fatto Quotidiano) – Mannaggia: era tutto così perfetto che sembrava vero. A noi italiani i (presunti) attacchi ibridi della Russia che invade l’Europa un millimetro quadrato al giorno a suon di droni, curiosamente mai identificati né abbattuti, quasi fossero roba nostra, facevano una pippa. Perché il Drone Zero, il padre di tutti i droni, Putin l’aveva mandato proprio sull’Italia. L’aveva avvistato in primavera sul lago Maggiore il poderoso sistema di sicurezza dell’Jrc, il Centro comune di ricerca della Commissione Ue a Ispra (Varese), che è più sveglio di Ursula e della Kallas. E mica una volta sola: 9 volte fra il 20 marzo e il 14 aprile e 13 volte fra il 16 aprile e il 27 maggio. Che ci faceva lì? Ma è ovvio, dissero tg, giornaloni e giornalini in stereo: spiava con sguardo lubrico sia i laboratori Ue sia la Divisione elicotteri di Leonardo, orgoglio e vanto dell’industria militare, che ha sede lì vicino a Vergiate (Varese). Gli occhi di lince del Corriere avevano visto non solo il velivolo, ma pure la targa: “Il drone, secondo gli esperti, sarebbe di fabbricazione russa. Una presenza che preoccupa, e tanto, visto che droni di questo genere possono essere equipaggiati con telecamere e strumentazioni digitali capaci di riprendere un obiettivo nei minimi dettagli, anche di notte, e di eseguire mappature tridimensionali”. Rep e il Giorno notarono “l’ombra della guerra ibrida”, Rep smascherò le “attività di intelligence e in particolare a Mosca”, il Messaggero dopo acute perlustrazioni svelò la “sospetta presenza di filorussi nel Varesotto”. Roba grossa. Infatti la Procura di Milano aprì tosto un’indagine per “spionaggio politico o militare”, “associazione a delinquere con finalità di terrorismo o eversione” e “attentato alla sicurezza dei trasporti”. E Calenda preallertò il tatuatore.
Poi, ieri, la ferale notizia: i pm han chiesto l’archiviazione perché il drone russo non era russo e non era neanche un drone. Un Ufo? Un pipistrello? Un tafano? Magari. Nei cieli di Ispra e Vergiate non volava nulla. Ma i sagaci ricercatori Ue, grazie a un sistema di sicurezza tedesco con software lettone, hanno scambiato per effetti di un drone (ovviamente russo) le interferenze causate da un aggeggio che una famigliola in un villino lì vicino aveva comprato su Amazon per amplificare il segnale Gsm, visto che i cellulari prendevano male. Intanto, in attesa di nuovi avvistamenti di droni russi causati da Minipimer impazziti, aspirapolvere Folletto inceppate, lavatrici in tilt, ma soprattutto abusi di bellicismo e altre sostanze stupefacenti, i nostri amici di Kiev continuano a rivendicare attentati terroristici a petroliere nel Mediterraneo, assassini di generali russi e dissidenti ucraini, sempre in attesa di farci saltare un altro gasdotto. Ma quelli sono attacchi veri, ergo chi se ne frega.
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Hai vvisto mai che pure Amazon sia filoputiniana?
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Come andremo avanti signora mia …Attenzione ,attenzione,un nucleo di uomini preparati controllerà i centri raccolta rifiuti incomprandi dove interi plotoni di russi specializzati arruolati facenti parte felle loro ambasciate vanno alla ricerca di microchip negli elettrodomestici e terre rare nella spazzatura . E fatto obbligo alla popolazione intera di vigilare e denunciare qualsiasi avvistamento in tal senso.
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Articolo fantastico come sempre. Ma c’è un piccolo errore.
«E Calenda preallertò il tatuatore.»
In effetti fu una tatuatrice, femmina.
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Eh, Cekko, ma il tatuatore le conferisce maggiore autorevolezza, come il Presidente del Consiglio alla nana.
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Il problema è che siamo circondati da questi “Calendari”, in Italia e in Europa…
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Che l’Ucraina non era in grado di riprendersi i territori occupati dai Russi si sapeva sin da subito, adesso bisognerebbe controllare se i conti bancari di Zezè hanno subito variazioni.
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Chissà dove saranno, quei conti, Cavalie’…
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nel paradiso delle Infahamas.
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LA CREAZIONE DEL NEMICO È UN NUOVO “FASCISMO 2.0”
di ANGELO D’ORSI
Sono reduce da un originale convegno internazionale svoltosi a Parigi sul tema “Neoliberalismi, neofascismi, neopopulismi”(e un sottotitolo che dichiarava una linea generale foucaultiana: “Spettri di Foucault”). L’incontro (organizzato da Francesca Belviso, Cynthia Fleury Guillaume Le Blanc, sotto l’egida della Sorbonne e di altre istituzioni parigine), è stato ricco di spunti utili per comprendere anche la situazione italiana. Del resto la nostra bella nazione, dopo aver dato i natali al fascismo di Mussolini, è stata patria del neopopulismo berlusconiano, del neoliberalismo autoritario di Mario Draghi, e del neofascismo alla Meloni.
In effetti si è parlato soprattutto di Italia, sia di quella in cui sorse e si affermò il fascismo con l’appoggio dei poteri forti dell’epoca (largamente gli stessi di oggi), sia di quella dei nostri tempi, prona agli Stati Uniti e ultima fra le aspiranti al rango di media potenza, con i salari più bassi d’Europa (solo la Grecia martirizzata da Bce, Fmi e Ue fa peggio), con tassi di scolarizzazione infimi e carenza di libertà nei media. Ma si è parlato in generale di neoliberismo, come malato delle ingiustizie del mondo presente, una sorta di basso continuo che determina e spiega molte delle situazioni di conflitto nel mondo. Come mostrano gli eventi quotidiani, dalla Palestina all’Ucraina, assistiamo a un vero e proprio rovesciamento della massima più o meno correttamente attribuita a von Clausewitz, ossia non è la guerra la prosecuzione della politica con altri mezzi, ma l’opposto: oggi la politica è essa stessa guerra, è la prosecuzione della guerra con altri mezzi. E il nuovo fascismo, come il fascismo classico, tende a trasformare la convivenza interna alla nazione in scontro violento, a trasformare “un” popolo “nel”popolo, il solo autorizzato a dialogare col “capo”, quel popolo che opportunamente indottrinato, convinto che c’è un nemico alle porte e che ha degli agenti nel Paese (il “nemico interno”) dovrà prima credere, poi obbedire, infine combattere. Ossia il fascismo, ricorrendo a ogni opportuno strumento della propaganda, all’asservimento dei media, combinato con dispositivi di “prevenzione” esasperata e di controllo pervasivo, spacca in due blocchi la comunità mettendo l’uno contro l’altro, ma l’uno dei due è sorretto dai poteri apparentemente neutrali, che sono però espressione dello stesso centro da cui si genera il fascismo. In altri termini la corruzione del liberalismo, l’avvento del neoliberismo sorretto dal turbocapitalismo (ormai tecnocapitalismo), producono situazioni politiche che, combinate con nuove forme di populismo, diventano il nuovo fascismo.
Il livello del convegno si è alzato quando è arrivato uno degli ultimi “grandi vecchi”, Etienne Balibar, l’allievo di Althusser, con il quale aveva firmato l’originale, e discussa, rilettura strutturalista di Marx, “Leggere il Capitale”, nel fatidico anno 1968. (Quando saranno scomparsi tutti, quelli nati fra le due guerre, mi chiedo se vi saranno forze intellettuali in grado di rimpiazzarli).
Balibar, con sorridente anche se preoccupata pacatezza, ci ha confermato che il fascismo, come risultato di quei fattori sopra descritti, è di nuovo fenomeno di drammatica attualità. E che esso innanzi tutto ingigantisce gli apparati di controllo, che con le nuove tecnologie sono divenuti una forma di colonizzazione della mente, pressoché inarrestabile, creando quel “senso comune” di cui Antonio Gramsci per primo ha parlato, denunciandolo come essenza stessa del meccanismo di propaganda. E la finalità è da un lato stabilire o ristabilire feroci gerarchie sociali all’interno delle nazioni e, dall’altro, produrre un meccanismo perpetuo di guerra. Il totalitarismo fascista infatti ha bisogno di movimento, di mobilitazione perenne delle masse, trasformate in folle obbedienti e anonime, pronte ad andare a caccia dei nemici interni e a farsi massacrare in guerre all’esterno. Non importa se neppure sanno chi siano coloro contro cui devono combattere, e coloro per i quali devono morire.
Il fascismo, ieri col passo dell’oca, il fez e il manganello, oggi dietro gli schermi del pc o in tv, in blazer e cravatte blu, ha bisogno, per conto del blocco sociale dominante, di creare nemici, per aumentare il proprio controllo sociale, di decidere anticipatamente chi deve vincere le elezioni, di domare la magistratura, di irreggimentare partiti, sindacati, giornali. Possono anche continuare a esistere i dissidenti, purché vengano silenziati o almeno ridotti in un angolo sempre più ristretto, dal quale non potranno mai venir fuori. E lorsignori, sempre meno numerosi, sempre più scandalosamente ricchi, domineranno la Terra, nel contempo distruggendola con la loro stessa bramosia di potere e di ricchezza. Una nemesi storica e antropologica della quale c’è poco da rallegrarci, dato che saremo tutti destinati a soccombere. A meno che ora, fin d’ora, non riusciamo a invertire la rotta.
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“… i nostri amici di Kiev continuano a rivendicare attentati terroristici a petroliere nel Mediterraneo, assassini di generali russi e dissidenti ucraini…”. MT continua a esprimere la sua ferma condanna contro attentati a generali e petroliere russe. Anche qui siamo sempre nel favoloso mondo dei due pesi e due misure. Silenzio di tomba contro attentati compiuti in giro per il mondo contro ebrei. Indignazione contro quelli compiuti (forse) da ucraini contro chi li sta bombardando illegalmente da quattro anni. Ma chi è che si scandalizza (fintamente)??? Forse il pagliaccio Sparvy e il suo circo equestre. Io no di certo.
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Ma perché non parti ad aiutare i tuoi amici ucraini, specie quelli con svastica tatuata e non nascosta, dove sono stati soppressi 11 partiti di opposizione, ma ti avverto: dovrai avere le tasche piene di denari (per sgraffignarteli) sennò non ti fanno entrare. E neanche con armi addosso che te le requisirebbero per poi rivenderle ai narco trafficanti sud americani. Insomma, o sarai utile e conveniente altrimenti dovrai accontentarti di infosannio come tribuna di “difesa” (a parole) dei nipotini di Stepan Bandera, tagliagole di russofoni inermi del Donbass a partire dal 2014 (14 mila vittime complessivamente). Saresti insignito della medaglia di eroe dalla pesciarola in persona con applauso di Calenda (auguri!) e sguardo condiscendente della “mummia della matrice”.
PS. Se ti accettano e dovesse mettersi male potrai, quando sarà ora, fuggire assieme ai tuoi confratelli in Israele per essere regolarmente accolti a braccia aperte da Netanyahu, protettore delle canaglie.
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💣
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“Bombardarli illegalmente” non ha prezzo!
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Jonny, ma veramente…!?!?!?
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No, per finta.
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Guarda, preferirei… perché prendere atto che VERAMENTE affermi, credendoci, le più incredibili callonate spacciate dalla propaganda eurodelirante, fa domandare a me stessa chi cavolo era quello che conoscevo io…
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è incredibile anche la quantità di dementi che scrivono scempiaggini, ma ci sta
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Scempiaggini come “gli oltre 4 milioni di morti ammazzati iracheni e afghani”?
Aspetto sempre la fonte di cotanta sapienza euclidea.
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ti ho già risposto demente, poco più sotto, e le stime dei morti sono conservative, secondo altri studi la guerra la terrorismo dopo l’11 settembre può aver prodotto 6 milioni di morti
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Quel rapporto parla di morti “dirette e indirette”, mentre tu hai parlato di “morti ammazzati”; parla di “Afghanistan, Iraq, Libia, Pakistan, Somalia, Siria e Yemen”, mentre tu hai detto “afghani e iracheni”, pertanto “demente” puoi dirtelo allo specchio.
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per non parlare poi dei morti di freddo tipo gesù
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Questo Fabio Chiusi chi ca22o sarebbe di preciso?
Un parente tuo JD?
La zucca sembra della stessa categoria 😀
Oramai sei ampiamente sotto ogni valutazione psichiatrica.
X U.J:
lascia stare, JD pensa che i morti ammazzati di freddo (come i bambini palestinesi di questi giorni) non debbano essere considerati ‘ammazzati’ solo perché gli hanno bombardato casa prima consegnandoli alla morte poi.
E’ come buttare a mare qualcuno e poi dire che sono stati gli squali 😀
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“Abbiamo liberato l’ Europa dal fascismo, ma non ce lo perdoneranno mai”
(Georgii Konstantinovich Zhukov)
I rigurgiti più pericolosi, a causa della capacità formidabile di transizione e mimetismo, provengono da luoghi insospettabili. C’è un filo conduttore che tiene insieme €uro-atlantismo e una presunta collocazione politico culturale; ci sono interi gruppi editoriali liberal – progressiti, ad esempio , che stanno educando al razzismo più feroce . In qualche caso ci sono stati timidi e tardivi segnali di protesta interni, ma la linea è rimasta uguale, ed è sufficiente leggere le sole impostazioni per capire in quale trappola hanno trascinato i (sempre meno) lettori residuali.
Consiglio la visione di questo eccellente dibattito. Al minuto 33:50 la storia raccontata può fare capire cosa intendo e dove stiamo finendo, quasi senza reagire alla deriva.
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Il trucco è malvagiamente semplice: è sufficiente inscenare una martellante campagna contro tutto ciò che può ricondurre alle distruttive ideologie nazifasciste del secolo scorso come frasi, gesti simbolici, frequentazione di luoghi, raduni, ricorrenze nostalgiche ecc ecc, per potersi fregiare del titolo di “anti”. Gli autori di tale programma scientifico (grandi media “”progressisti “” , partiti, analisti, intellettualoidi, borghesi reazionari delle ZTL ecc) passeranno – come sta ampiamente accadendo – per svelatori e detentori di valori irrinunciabili. E chiameranno i loro massacri contro i diversi “esportazione di democrazia” . Si tratta di autentici criminali che usano gli stessi metodi ideologici che sembrano voler combattere. Il nazifascismo ha solo cambiato divisa e sta producendo gli stessi effetti dei regimi storici: discriminazioni, riarmo e guerre insensate.
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Con la differenza che NOI, da quasi 4 anni, stiamo fornendo soldi&armi a chi sta compiendo gli atti terroristici contro generali e petroliere russe , NON certo a chi “li compie in giro per il mondo contro ebrei” (che non mi risulta siano i russi, quindi che cz c’entrano con la guerra?).
Boh, logica&coerenza saltatemi addosso…
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Ma il capolavoro è “bombardarli illegalmente”. :-))))
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ovvio, perché nel favoloso mondo di queste menti non euclidee gli altri bombardano legalmente, gli oltre 4 milioni di morti ammazzati iracheni e afghani ora dormono eternamente più felici
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Premettendo che anche una sola vittima è sempre una di troppo, è possibile conoscere (possibilmente da qualche mente euclidea) la fonte del dato relativo agli “oltre 4 milioni di morti ammazzati iracheni e afghani”?
Secondo le fonti che ho consultato, le stime massime (che quindi comprendono anche le cosiddette morti indirette, non soltanto i “morti ammazzati”) arrivano ad oltre un milione di iracheni e poco meno di duecentomila afghani (curiosamente, per trovare un milione di vittime afghane bisogna invece risalire ad un conflitto precedente in quelle terre, quando tra il 1979 e il 1989 l’Afghanistan fu invaso da non mi ricordo bene chi).
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Non fare il cretino. Sai perfettamente cosa volevo dire.
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Non c’è bisogno di essere cretini per capire che quello che volevi dire era una minkiata e infatti lo hai scritto in stile minkiata. Però sei divertente, questo va detto. 🙂
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Questa era per unkle. Che Arsenio sia cretino è assodato.
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Sei fantastico! 🙂
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Tu no. Quello “fantastico” qui dentro è solo cucchi. Tu, ribadisco, sei solo il cretino della situazione.
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Faccio quello che posso nella mia cretineria ma ti assicuro che mi diverte tantissimo leggerti! 🙂
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sei noioso https://www.numeripari.org/2023/06/09/i-conflitti-post-11-settembre-hanno-ucciso-piu-di-45-milioni-di-persone/
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Beh Jonny,
se dobbiamo fare i conti delle vittime, se è vero ( quanto è certamente vero ), che una sola vittima è sempre una di troppo, dobbiamo fare il conto anche di quelle del passato ( non poi così tanto remoto ). Nella “competizione” tra i “cattivi russi ” e i “buoni americani”, credo che i signori del “Nuovo Mondo” abbiano un buon vantaggio…
Genocidio dei nativi americani
Per genocidio dei nativi americani, detto anche genocidio indiano, olocausto americano (in inglese Indian Holocaust, American Holocaust) o catastrofe demografica dei nativi americani alcuni storici e divulgatori intendono il calo demografico e lo sterminio dei nativi americani (detti anche indiani d’America nel nord America o, indios e amerindi, nel centro e nel sud America), avvenuto dall’arrivo degli europei nel XV secolo alla fine del XIX secolo. Si ritiene che tra i 55 e i 100 milioni di nativi morirono a causa dei colonizzatori, come conseguenza di guerre di conquista, perdita del loro ambiente, cambio dello stile di vita e soprattutto malattie contro cui i popoli nativi non avevano difese immunitarie, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio poiché considerati barbari. Secondo Thornton, solo nel nord America morirono 18 milioni di persone. Per altri autori la cifra supera i 100 milioni, fino ad arrivare a 114 milioni di morti in 500 anni.
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Il conto delle vittime è una roba da cerebrolesi.
Come funzionerebbe? Chi ne ha ammazzati di più è il cattivo, e chi ne ha ammazzati di meno è il buono? Lo lascio a chi ragiona come se fosse in quarta elementare.
Se invece sei interessato ai genocidi, non ti scordare di questo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_circasso
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Jonny@
“Il conto delle vittime è una roba da cerebrolesi.
Come funzionerebbe? Chi ne ha ammazzati di più è il cattivo, e chi ne ha ammazzati di meno è il buono? Lo lascio a chi ragiona come se fosse in quarta elementare.
Se invece sei interessato ai genocidi, non ti scordare di questo:”
A dire il vero, stavo seguendo il filo del discorso, non impostato dal sottoscritto.
Del genocidio Circasso, da quanto ricordo, ne parla Eric Shipton in un paragrafo di un suo libro , letto un paio di anni fa ( credo sia “Quel Mondo Inseplorato”, ottimo libro per i miei gusti ).
Che il conto delle vittime sia cosa da celebrolesi, sono daccordo, ma bisognerebbe comunque distinguere e analizzare le varie situazioni, che hanno portato alle conseguenti vittime. Che non significa giustificare i morti ammazzati, ma capire in modo razionale, perchè si è arrivati ad una certa situazione di guerra. Nel caso dell’Ucraina, era palese, a mio parere, che sarebbe stata una guerra persa in partenza per gli ucraini e le vicende attuali, mi stanno dando ragione. Non che sia contento, anzi, mi dispiace soltanto per tutti quegli inutili morti, in entrambi gli schiaramenti.
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Alla maestrina di Infosannio rispondo con le parole di Fabio Chiusi postate poco sopra. Mi pare dicano tutto.
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e niente.
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All’asino di Infosannio rispondo chiedendo :”Ma dove?”
Non vedo nulla, soprattutto nulla degno di nota.
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Di Mizio sfonda una porta aperta per il sottoscritto. Gli “amici” tifosi di Zezè, che avevo, mi diedero del putiniano, quando esprimevo le mie idee sballate ( per loro ), fin dal principio. Ribadivo, che a prescindere dalla idee personali, la Russia è la Russia e la Storia, dovrebbe avercelo insegnato. Ma quanti conoscono la Storia un po’ più che superficialmente ? Pochi.
Quanti approfondiscono determinate situazioni, per cercare di capire qualcosa, rispetto alle balle che costantemente propinano ? Molto pochi.
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“i pm han chiesto l’archiviazione perché il drone russo non era russo e non era neanche un drone.”
Ahahah… E per forza!
In realtà famigliola e pm sono spie russe, e sono d’accordo.
Come si fa a non capirlo?
Eh?
VDL! KK! Applicazione immediata procedura Baud anche rinforzata! (blocco di tutto, conti, macchina, biciclette, lavatrice, tostapane).
Scattare!
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Propaganda di guerra sempre più spudorata, libertà di parola sempre più limitata, sempre più soldi investiti in armi, progetto di ripristinare la leva obbligatoria, diritto internazionale violato in continuazione, attacchi “ibridi” a infrastrutture, petroliere …, terrorismo sdoganato, genocidi tollerati, furti di soldi stranieri pianificati, aggressioni a paesi col petrolio annunciate …
Cosa mai potrebbe andare storto?
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Pubble e bambina augurano Buon Natale:
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