(Alessandro Di Battista) – Ursula von der Leyen dovrebbe dimettersi all’istante. E’ il pericolo pubblico numero 1 in Europa. Incapace, arrogante, guerrafondaia, bugiarda.

1. Ha minacciato risposte durissime contro gli autori dell’attacco terroristico ai gasdotti Nord Stream nel Baltico per poi restare in silenzio quando si è saputo che erano stati gli ucraini (tra l’altro guidati da Valerij Zalužnyj, l’allora numero 1 dell’esercito di Kiev).

2. Ha più volte (come la Meloni del resto) scommesso sulla vittoria ucraina sostenendo che fosse obiettivo europeo la vittoria di Kiev. Obiettivo europeo non la Pace ma la vittoria di Kiev contro una potenza nucleare. Irresponsabile!

3. Ha mentito ai cittadini europei sostenendo pubblicamente che l’esercito russo fosse un’armata Brancaleone e che i soldati di Mosca smontassero frigoriferi e lavastoviglie per trovare componentistica militare.

4. Non ha fato nulla (e continua a non far nulla) contro il genocidio dei palestinesi. Si è di fatto sempre opposta a sanzioni verso lo Stato genocida di Israele (Israele è alla sbarra per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia) mentre ha fatto approvare 19 pacchetti alla Russia. Ipocrita!

5. Per anni ha parlato della transizione ecologica come una questione di vita o di morte e poi l’altro ieri la Commissione europea da lei presieduta ha dato l’ok alla vendita di auto con motori termici (benzina e diesel) anche dopo il 2035. Pensate le balle che ci ha detto anche su questo.

6. Infine si è esposta pubblicamente sul sequestro degli asset russi per proseguire la guerra (sarebbe stato un vero e proprio furto che avrebbe esposto l’intera Europa a contraccolpi incalcolabili) e ha perso su tutta la linea. Si è consolata facendo approvare un prestito da 90 miliardi (più di 3 finanziarie italiane) a Zelenzky per i prossimi anni. Soldi ovvianente dei contribuenti europoei, italiani inclusi.

Ursula è una nullità politica, una vergogna continentale che occupa la poltrona più importante della Commissione europea grazie, lo ricordo, al Partito Democratico, a Forza Italia e a Fratelli D’Italia, dunque anche grazie alla Meloni che adesso prova a farci credere di non averla mai sostenuta.