(Stefano Rossi) – Mel Beooks ci avrebbe ricavato un film.

Dunque, mentre tutti i vertici della UEFranciaGermania e, in ItaliaMattarella e parte del PDFdIFI, ci vogliono convincere che ci dobbiamo armare, dobbiamo essere pronti alla guerra, che dobbiamo metterci in testa di andare al fronte, succede un fatto del tutto contrario a questi propositi con risvolti tragicomici.

Che fare dei miliardi russi che l’Europa ha bloccato, di cui, 185 sono a disposizione del Belgio tramite la finanziaria Euroclear?

Intanto, diamo qualche informazione. Questi “asset”, di cui tanto parlano i giornalisti, secondo la Fondazione Einaudi, sono soldi russi che venivano investiti nei circuiti europei, per questo “congelati”, per non dire sequestrati o messi da parte. Ammontano tra i 200 e 300 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere decine e decine (non esiste un conto preciso) di miliardi di euro di privati cittadini russi, anche questi sottratti ai legittimi proprietari.

Ad un certo punto della storia, alcuni dei nostri bravi eurodeputati si sono messi in testa di darli agli ucraini come risarcimento del danno subito.

Altri, invece, vorrebbero utilizzarli per altri scopi non meglio chiariti.

E non c’è accordo nemmeno come investirli.

Ma un dubbio atroce paralizza questi beoni che tanto vorrebbero muovere guerra alla Russia: e se poi questa si arrabbia e ci chiede il conto?

Ufficialmente il dubbio è questo: attenzione, la Russia potrebbe farci causa per i soldi che noi gli abbiamo bloccato.

E, difatti, il Belgio non muove un dito e nemmeno investe i 185 miliardi in suo possesso.

Ma la domanda che nessuno osa fare è un’altra: e se poi la Russia s’arrabbia sul serio e ci sgancia qualche bomba, magari atomica?

Eccoli ‘sti matti di statisti che ci rappresentano!

Eccoli quelli che si vogliono armare!

Eccoli quelli che parlano di guerre, armi, droni e tattiche asimmetriche.

E poi se la fanno sotto solo per decidere come utilizzare i soldi del “nemico”.

Poi arriva la ciliegina sulla torta che rende questo dramma, più tragico che mai.

Fitch, Agenzia internazionale specializzata nella valutazione del rischio di credito, avverte: se Euroclear userà quei soldi, rischierà un declassamento consistente.

Euroclear non è una semplice finanziaria ma una holding inglese, francese, belga.

Il rischio, per alcuni, è un crollo di molte borse europee.

E i russi se la ridono.

Ma non erano loro che dovevano crollare?