
(ANSA) – Liste d’attesa, carenza di personale e disomogeneità territoriale mettono ancora a rischio l’effettività del diritto alla salute. Emerge da due Rapporti presentati oggi da Cittadinanzattiva.
Dall’analisi sul 2024 di oltre 16mila segnalazioni dei cittadini emerge che il 47,8% riguarda difficoltà di accesso alle prestazioni, soprattutto per le liste d’attesa: fino a 360 giorni per una Tac, 720 per una colonscopia e 500 giorni per le prime visite specialistiche. Secondo un’elaborazione su dati Agenas 2025, però, nella fascia di priorità urgente la colonscopia supera, per 1 paziente su 4, i 105 giorni rispetto al limite delle 72 ore.
No, non si può. Ora, senza andare a scomodare i Paesi scandinavi o Olanda o Svizzera, vogliamo chiederci come mai in un Paese latino come il nostro e con popolazione pari alla nostra, vale a dire la Francia, le stesse prestazioni hanno liste d’attesa di 2 o 3 giorni massimo? Non possiamo fare come in Francia?
Oppure anche qui siamo i più furbi (salvo poi che le cose non funzionano)?
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Ahahahaah
Che domande!
Ti basti il premio un-ESCO per la cucina italiana, pretendi di avere pure il colon a posto?
E poi dove lo metti il trenino LIMA se devono fartela?
E stranamente Gioggia sicuramente non ha fatto comunicati trionfanti per annunciare quasi 2 anni di lista per la colonscopia.
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stupidino
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Tutto per favorire i privati
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io ho chiesto lo scorso anno un ecg sotto sforzo, mi hanno detto che non riuscivano neanche a darmi una data tanto era la saturazione delle prenotazioni, ok che non è un esame fra i più urgenti, ma è assurdo, dopo qualche mese sono andato dal privato e li con l’occasione ho fatto anche altri esami, ormai da anni rinuncio a fare prenotazioni al cup
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