Schlein avrà pure disertato Atreju, ma è una bazzecola rispetto alla fuga continua dal contraddittorio – e dalla realtà – di Meloni.

(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Si fa presto a dare del fuggiasco al leader del principale partito di opposizione. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che, da quasi tre anni (dalla caporetto comunicativa di Cutro in poi), la prima a scappare è proprio colei che, in spregio del pericolo (e un po’ pure del ridicolo), ha lanciato l’accusa.
“Con il suo nannimorettiano ‘mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente’ ha comunque fatto parlare di noi. Chi scappa dimostra di non avere contenuti”. Parola di Giorgia Meloni rivolta ad Elly Schlein dal palco di Atreju. Intendiamoci, declinando l’invito della premier ad un confronto sul palco della kermesse di Fratelli d’Italia perché allargato all’alleato Giuseppe Conte (il quale, a differenza della segretaria Pd, l’invito lo ha accettato), la segretaria Pd ha fornito alla presidente del Consiglio il pretesto, oltre che per attaccarla, pure per evitare il faccia a faccia con il leader del Movimento 5 Stelle.
Ma ciò detto, che sia proprio Meloni ad accusare chicchessia di scappare è a dir poco paradossale. Lei che, nel celebre fuorionda con Trump, confessava di non voler “mai parlare con la stampa italiana”, ad eccezione di quella ‘amica’ ovviamente, dà lezione su una materia dalla quale farebbe bene a tenersi il più possibile al largo. Quanto ai contenuti, stendiamo un velo pietoso. Tornando a di scappa da chi, Schlein avrà pure disertato Atreju, ma è una bazzecola rispetto alla fuga continua dal contraddittorio – e dalla realtà – di Meloni.
Niente di strano Il classico toro che da del ©ornuto all’ asino.🤔
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Niente affatto: il proverbiale bue che dice cornuto all’asino si usa per sottolineare l’assurdità di chi rimprovera all’altro un difetto che evidente in sé (le corna), ma che l’altro non ha (l’asino non ha mica le corna).
Qua, semmai, siamo di fronte al cervo che dà del cornuto al bue.
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mi riferivo alla Meloni🤔
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Anch’io.
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Detto da un esperto di corna sarà certo vero 😀
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in effetti il gianbruno credo gliene abbia messe diverse di corna
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È dal momento dell’incoronazione che ha sempre un aereo da prendere
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Vista la moda bisognerebbe che la maggioranza che non va a votare prendesse una donna per sua icona . Un’ eroina disertatrice delle urne ,ah no ! Non va bene per i voghe ,loro sono partecipativi e non divisivi .
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E dirlo prima?
(Di Marco Travaglio) – Mentre Mattarella si iscrive al club dei sabotatori del negoziato perché i confini ucraini sono sacri e intoccabili (mica come quelli di Serbia e Kosovo che da vicepremier bombardò per 78 giorni), Zelensky pare sempre più ragionevole perché conosce l’unico verdetto che conta: quello disastroso del campo. In pochi giorni ha rimosso i due moventi fondamentali di questi 11 anni di guerra con la Russia: il Donbass e la Nato. La pillola amara dell’addio al Donbass, peraltro quasi tutto perso, l’ha indorata con l’annuncio che “Trump ci impone di rinunciarvi” (dobbiamo obbedire agli Usa, come sempre) e col caveat del referendum in loco. Ma tutti sanno che gli abitanti del Lugansk (tutto occupato) e del Donetsk (occupato all’85%) già prima della guerra erano quasi tutti russi o filorussi, e tantopiù lo sono ora, dopo 46 mesi di evacuazioni delle province occupate (in parte già ricostruite), dov’è rimasto quasi solo chi vuol restare russo o attende l’arrivo dei russi. Se si votasse, l’esito sarebbe scontato, quindi è improbabile che si voti: sennò si certificherebbe che da quattro anni rischiamo la terza guerra mondiale per difendere dai russi una popolazione che vuole stare coi russi.
Ieri poi Zelensky, sempre con l’aria di chi fa un gran sacrificio, ha rinunciato anche alla Nato: bella forza, visto che Trump (come l’ultimo Biden) non perde occasione di fargli sapere che la Nato se la scorda, anzi nel nuovo piano di Difesa ha messo nero su bianco che l’espansione a Est è morta e sepolta. Per chi, come noi, pensa all’inutile sacrificio di centinaia di migliaia di persone, le rinunce di Zelensky a ciò che ha già irrimediabilmente perduto ricordano la fiaba della volpe e dell’uva. Ma anche ciò che si diceva subito prima e subito dopo l’invasione del 2022. Per scongiurarla, Macron e Scholz imploravano Zelensky di rinunciare alla Nato e promettere l’autonomia del Donbass promessa negli accordi di Minsk: parlavano con Putin e sapevano che con quei due impegni non ci sarebbe stata invasione. Zelensky tentennò, poi su pressione Usa-Uk rifiutò e Putin invase. Ma il negoziato russo-ucraino partì subito, in Bielorussia e poi a Istanbul. Putin chiedeva sempre le stesse cose: no alla Nato e sì a Minsk in cambio del ritiro russo, cioè di un’Ucraina tutt’intera (parola dei negoziatori ucraini). E Zelensky ripeté due volte: “La Nato non è pronta ad accoglierci”, “Non possiamo entrare nella Nato”. Non solo: “Neutralità e intesa su Crimea e Donbass per la pace”. Ma Usa e Uk si rimisero di traverso e Zelensky li seguì, alzandosi dal tavolo mentre si discutevano le garanzie per Kiev e le dimensioni del suo esercito. Sembrerebbe il film Il giorno della marmotta, se sotto quei ponti non fosse passato un fiume di sangue.
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Quanta gente morta inutilmente, come era chiaro dall’inizio.
Sbaglierò probabilmente… ma mi ripeto: non mi meraviglierebbe più di tanto, se prima o poi Zelensky facesse la fine di Ceausescu…
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Grazie alla Redazione di Infosannio…
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Editoriale di Marco Travaglio – 16 Dicembre 2025
E DIRLO PRIMA?
Mentre Mattarella si iscrive al club dei sabotatori del negoziato perché i confini ucraini sono sacri e intoccabili (mica come quelli di Serbia e Kosovo che da vicepremier bombardò per 78 giorni), Zelensky pare sempre più ragionevole perché conosce l’unico verdetto che conta: quello disastroso del campo. In pochi giorni ha rimosso i due moventi fondamentali di questi 11 anni di guerra con la Russia: il Donbass e la Nato. La pillola amara dell’addio al Donbass, peraltro quasi tutto perso, l’ha indorata con l’annuncio che “Trump ci impone di rinunciarvi” (dobbiamo obbedire agli Usa, come sempre) e col caveat del referendum in loco. Ma tutti sanno che gli abitanti del Lugansk (tutto occupato) e del Donetsk (occupato all’85%) già prima della guerra erano quasi tutti russi o filorussi, e tantopiù lo sono ora, dopo 46 mesi di evacuazioni delle province occupate (in parte già ricostruite), dov’è rimasto quasi solo chi vuol restare russo o attende l’arrivo dei russi. Se si votasse, l’esito sarebbe scontato, quindi è improbabile che si voti: sennò si certificherebbe che da quattro anni rischiamo la terza guerra mondiale per difendere dai russi una popolazione che vuole stare coi russi.
Ieri poi Zelensky, sempre con l’aria di chi fa un gran sacrificio, ha rinunciato anche alla Nato: bella forza, visto che Trump (come l’ultimo Biden) non perde occasione di fargli sapere che la Nato se la scorda, anzi nel nuovo piano di Difesa ha messo nero su bianco che l’espansione a Est è morta e sepolta. Per chi, come noi, pensa all’inutile sacrificio di centinaia di migliaia di persone, le rinunce di Zelensky a ciò che ha già irrimediabilmente perduto ricordano la fiaba della volpe e dell’uva. Ma anche ciò che si diceva subito prima e subito dopo l’invasione del 2022. Per scongiurarla, Macron e Scholz imploravano Zelensky di rinunciare alla Nato e promettere l’autonomia del Donbass promessa negli accordi di Minsk: parlavano con Putin e sapevano che con quei due impegni non ci sarebbe stata invasione. Zelensky tentennò, poi su pressione Usa-Uk rifiutò e Putin invase. Ma il negoziato russo-ucraino partì subito, in Bielorussia e poi a Istanbul. Putin chiedeva sempre le stesse cose: no alla Nato e sì a Minsk in cambio del ritiro russo, cioè di un’Ucraina tutt’intera (parola dei negoziatori ucraini). E Zelensky ripeté due volte: “La Nato non è pronta ad accoglierci”, “Non possiamo entrare nella Nato”. Non solo: “Neutralità e intesa su Crimea e Donbass per la pace”. Ma Usa e Uk si rimisero di traverso e Zelensky li seguì, alzandosi dal tavolo mentre si discutevano le garanzie per Kiev e le dimensioni del suo esercito. Sembrerebbe il film Il giorno della marmotta, se sotto quei ponti non fosse passato un fiume di sangue.
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Pare che nella notte ci abbia ripensato. E così, siamo punto e a capo.
Guerra Ucraina-Russia, Trump ottimista dopo i negoziati. Zelensky: “Sui territori non c’è intesa, non cederemo il Donbass”: news in diretta https://www.fanpage.it/live/guerra-ucraina-news-in-diretta-venerdi-16-dicembre-2025/
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OPS! Che tempismo…
Is ha pubblicato MT mentre lo postavo. Avevo appena controllato e non c’era.. Chiedo scusa🙏🏻🤭
❤️❤️❤️
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Questo editoriale, gli analisti nostrani (e ruspanti) della domenica (o della mutua che fa lo stesso) dovrebbero impararlo a memoria e ripeterlo in tuuuutti i talk in cui si cimentano con accuratissime e monumentali supercaxxole, comprese quelle del PD, non ultime le facenti capo a Beppe Provenzano, uomo di punta della “sinistra” del partito (figuriamoci tutti gli altri).
Che dire poi di Mozzarella?… Viene subito da pensare: MA CI FA O CI E’??… Mistero insolubile!
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Mozzarella è il soprammobile che hanno voluto un po’ tutti.
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Grazie lo stesso Anail.
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@ Anail Grazie ❤❤❤❤comunque…anche alla tua buona volonta’…..!!!!!!
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💝
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L’unica maniera per fermare Zelenski è quella di tagliargli i fili . No, non quelli delle linee elettriche che sono già tutte fuori servizio ,quelli che usa il burattinaio per farlo muovere.
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“Se si votasse, l’esito sarebbe scontato, quindi è improbabile che si voti: sennò si certificherebbe che da quattro anni rischiamo la terza guerra mondiale per difendere dai russi una popolazione che vuole stare coi russi.”
IS perché non mi pubblichi i risultati dei referendum GIÀ svoltisi l’11 maggio 2014 negli Oblast del Donbass, osteggiati praticamente da tutti (mica è il Kosovo)?
Mando il link non aperto:
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_per_l%27indipendenza_del_Donbass_del_2014
Eventualmente fornisco le immagini delle repressioni armate da parte degli ucronazi.
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Qualcuno mi spieghi come si faccia a RINUNCIARE a ciò che non è in tua disposizione! Al massimo Zelensky può rinunciare a fare richiesta di adesione alla NATO, richiesta che può essere accettata o respinta, mentre e’ la NATO che dovrebbe formalmente e per iscritto RINUNCIARE ad invitare o accettare l’ Ucraina come suo membro! Quindi l’ impegno di Zelensky vale zero, mentre risulta fondamentale quello della NATO! Cosa significa che Macron e Scholz imploravano Zelensky di rinunciare alla NATO? Basta non invitare o respingere la richiesta, cioè quello che ha intenzione di fare Trump che non ha bisogno di chiedere a Zelensky alcuna rinuncia, visto che è una sua facoltà respingere una eventuale richiesta di qualsiasi paese ! Ma l’ impegno della NATO deve essere formale e duraturo, invariabile rispetto alla decisione dei suoi membri che ORA potrebbero respingere, ma DOMANI accettare una eventuale richiesta ucraina del successore di Zelensky! L’ Ucraina al massimo può mettere in costituzione che si impegna a non fare richiesta, non a non aderire, visto che non dipende da lei! Ed anche il piano di difesa statunitense dove è messo nero su bianco che l’ espansione ad Est è morta e sepolta, non è sufficiente, perché gli USA anche se sono i principali azionisti della NATO, sono membri insieme ad altri….quel nero su bianco dovrebbe essere scritto ufficialmente nella NATO! Questo è il punto fondamentale! Come risulta fondamentale la neutralità’ e la demilitarizzazione dell’ Ucraina, così come è stato per vent’anni, con impegno formale da entrambe le parti, russa ed ucraina, di non aggressione né militare convenzionale né ibrido o tantomeno di natura terroristica, sempre dietro l’angolo……Come potrebbe la Russia accettare un esercito ucraino di 800.000 unità, mantenuto dall’ Europa, il cui riarmo serve allora a costruire non il proprio esercito, ma quello di un paese altro ne’ europeo ne’ membro NATO? Quando risulta evidente che è un raggiro di quel punto fondamentale, il nodo di tutto il problema dove all’ esigenza, giusta e necessaria , della sicurezza dell’ Ucraina, deve corrispondere la stessa sicurezza della Russia…..in modo che entrambe le parti possano non sentirsi ora ed in futuro minacciate! Senza trovare un compromesso che garantisca la sicurezza , che è esistenziale per ogni paese , non se ne esce e che la sicurezza sia garantita esclusivamente da eserciti ed armi, e non dalla cooperazione, rapporti commerciali, scambi e scopi/interessi condivisi, e’ la soluzione proposta da chi sugli armamenti ci guadagna, ma non è scontato che sia la soluzione per evitare i conflitti! Chiudi un conflitto ora senza evitare o prevenire che si possa aprire domani! Evidentemente il sangue sotto i ponti non è scorso abbastanza!
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Ale, non solo gli 800mila soldati, ma anche i precedentemente proposti 600mila costituirebbero un numero assolutamente spropositato, specie se si pensa che l’esercito italiano consta di 90mila unità e, al momento, se non sbaglio, credo che abbiamo il doppio degli abitanti rispetto all’Ucraina.
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L’editoriale di MT è l’ennesimo indice del libro scritto dai cosiddetti putiniani nostrani. È la loro narrazione, tra l’altro smontata pubblicamente da Crosetto l’altro giorno, il che è tutto dire. Per quanto riguarda MT, è inoltre la dimostrazione di una sua particolare giravolta: dall’inchiesta senza se e senza ma sulla trattativa Stato-Mafia, alla difesa fino all’ultima goccia d’inchiostro della trattativa Occidente-Mafia. Mattarella infine fa benissimo a ricordare a tutti gli italiani le cose più semplici del mondo: la Russia si è appropriata a furia di cannonate e bombe di territori appartenenti a un Paese sovrano e si appresta con la violenza tipica dei mafiosi a ridisegnare i confini geografici in spregio al diritto internazionale.
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forse crosetto ha smontato travaglio nei sogni bagnati di qualcuno, è possibile, poi però c’è la realtà che non è mai semplice come i ragionamenti senili di un 84enne
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grazie l’ottantaquattrenne ti ringrazia che l’hai ricordato che comunque di Natali se ci arriverò saranno 85
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@ Santo Loquasto…. che Crosetto “abbia smontato” la “narrazione” di Crosetto, in costante conflitto d’ interesse, è una Vostra opinione personale rispettabilissima…ma la realta’ del dibattito ha ben dimostrato una conclusione molto ma molta diversa da cio’ che Voi affermate….”la NATO è unicamente difensiva” una delle diverse assurdita’ dette dal Ministro degli armamenti…..
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Make Italy poor again dice la premier mentre si spartisce i soldi con tutto il cucuzzaro
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Ieri sera prima di “ascoltare” Santoro mi sono sintonizzato sulla 7 soprattutto data la presenza, sempre graditissima, di M.T. ma ad un certo punto sono sobbalzato sulla sedia, nonostante le mie “ginocchia” non siano piu’ quelle di una volta e spaventando la nostra cagnolina, dopo aver ascoltato cio’ che il nostro Travaglio, con la consueta’ “onesta’ intellettuale”, ci ha riferito: ad Atreju…..la nostra PdC, belin…pure….sommersa da tripudio di applausi dai suoi tifosi dopo aver affermato, che “con la separazione delle carriere un’ altro caso Garlasco non ci sarebbe stato”…..!!!! Lascio a tutti Voi immaginare le “definizioni” che M.T. ha riservato alla Signora Meloni…che io ho naturalmente e totalmente condiviso…e l’ espressione della Gruber ed il manifesto disorientamento della Giornalista di “Libero” Annalisa Terranova… !!! Ma questa PdC non solo è avulsa dalla realta’ come viene evidenziato nel Suo articolo dal Giornalista Direttore Pitoni…ma non “conosce” nemmeno le “riforme??” che ci propina….!!! Non solo “inadeguata” ma pure “impreparata”…..ma non solo continuano a volerla ostinatamente alla guida di quello che fu’ un Grande Paese, rispettato ed ascoltato in tutti i contesti internazionali, ….ma la “osannano” pure….!!!! Belin….ma ci siamo o lo facciamo……
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E come la vuoi definire se non follia questa! Tutto tutto quanto! Una pdc di un incapacità totale di un’ignoranza abissale e di una furbizia mai visti! Uno schifo cje più schifo non di può.. E non rimangono piu parole oramai.. 🤬🤬🤬🤬
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…. ma non “conosce” nemmeno le “riforme??” che ci propina….!!! Non solo “inadeguata” ma pure “impreparata”…..
E cosa ti immaginavi? Ma se questa, che tu, F. indichi come PdC (personalmente non la ritengo tale), appena alzata, la mattina, è totalmente in balia di travagli mentali per arrivare a decidere quale nuovo vestitino iper-firmato sia da indossare per il giorno (a volte ne è anche più di uno), come puoi allora pensare che, secondo quanto dovrebbe per l’incarico assegnatogli, si preoccupi dei tanti dossier impilati sul piano della sua scrivania a Palazzo Chigi?
Non scherziamo, quei dossier, su cui vengono solitamente riportati i tanti problemi, che gravano sul nostro paese, non sono, DISCIAMO, affari che la riguardano. Tutt’al più sarà Giorgetti che vi provvederà, come a tutto il resto. D’altra parte oramai anche le pietre sanno che lui è il PdC ombra, e, per dirla tutta, il vero presidente del consiglio che nei fatti amministra il paese. Quanto a lei si è scelta il ruolo di una trottolina vagante che gira per il mondo, stringendo mani ed elargendo sorrisi di circostanza a destra e a manca senza minimamente rendersi conto di ciò che dice e fa. Restano solo una galleria di vuote immagini da photoshop per soddisfare il suo smisurato quanto incontenibile narcisismo, e gratificare, al contempo, i suoi più che entusiasti, nonchè sprovveduti, “forza gioggia”.
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Ecco la puntata con Gioggia che chiude il comizio finale.
Un cane idrofobo sarebbe stato meno aggressivo e cattivo di lei.
Otto e Mezzo con Lilli Gruber, puntata integrale 15/12/2025 (la7.it)
Berlusconi era un buon diavolo rispetto ad un soggetto del genere.
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Concordo, Sparvy, e ti ringrazio per il link… ho perso la puntata (era meglio?😆).
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Fru’, lei si basa sulla ignoranza assoluta dei suoi elettori, ormai sottoposta a plurima verifica, visto che, ad ogni plateale menzogna di Pina e/o sua contraddizione, partono le ovazioni!!!
Solo disgusto per elementi che si accontentano di urla sguaiate, saltelli, faccine come prova provata di bravura e competenza da parte di questa sciagura italica.
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