(Tommaso Merlo) – A Gaza i neonati muoiono di freddo mentre Israele continua a bombardare tra tende e fango nell’indifferenza dei media e della politica. Il presunto cessate il fuoco è servito giusto a sviare l’attenzione delle masse da quella vergogna epocale. Ma quando a finire nel mirino sono gli ebrei, conquistano immediatamente le prime pagine e il cordoglio sentito di Lorsignori. È un sistema rodato che tenta un disperato colpo di spugna. Vogliono far passare il genocidio come una guerra qualsiasi, garantire ai carnefici impunità e tra le solite frasi fatte sui due stati, assecondare il completamento dell’annessione. Coi palestinesi superstiti costretti a sottomettersi oppure ad andarsene. Il piano sionista da sempre. Al momento il regime criminale di Netanyahu sta riprendendo giusto fiato perché per la prima molta nella storia è a rischio la sopravvivenza di Israele. Isolato dal mondo, un paese non ha infatti futuro. Quanto agli ebrei sparsi per il mondo tornati nel mirino, la colpa è dell’ignobile genocidio a Gaza ma non solo. Nella vita raccogli del quello che semini. Non puoi spargere odio e dolore per decenni e pretendere amore e rispetto. La vita non funziona così. E politicamente, fanatismo e violenza ne alimentano sempre di opposti e di pari livello morale. Certo, gran parte degli ebrei sparsi per il mondo non hanno nulla a che con la persecuzione del popolo palestinese, ma è il sionismo che ha sempre sfruttato l’intera comunità ebraica per i suoi scopi politici. Ancora oggi quel mostro di Netanyahu ed i suoi complici, pretendono di parlare a nome di tutti gli ebrei quando molti di loro non credono nemmeno allo stato ebraico. E se oggi si ritrovano nel mirino, è colpa del sionismo che ha sempre fatto di ogni erba un fascio esponendoli all’odio mondiale figlio dei loro crimini. Siamo tutti vittime di un sistema rodato che essendo stato corrotto dal sionismo, non riesce a capire come l’unica vera soluzione sia estirpare quell’ideologia per sempre. La grande vittoria di Gaza è che dopo decenni di propaganda, il mondo intero ha capito la differenza tra ebrei, israeliani e sionisti. E giudicando dai suoi frutti sanguinari, ha compreso in cosa consiste davvero il sionismo e rivendica il sacrosanto diritto di criticare il governo criminale di Netanyahu e l’ideologia da secolo scorso che lo anima. La vita funziona così. Prima o poi la verità trova sempre un modo per venire a galla. Ed una volta che vi riesce, non c’è più propaganda che tenga. Bella notizia per tutti noi, pessima per Israele. Perché un paese isolato, non può sopravvivere. Oggi i sionisti possono ancora contare sui resti della loro rete politica e mediatica globale, ma il sistema sta crollando. Un fenomeno storico molto evidente negli Stati Uniti dove i cittadini vogliono tagliare ogni legame con quel regime genocida. I media mainstream corrotti dal sionismo tentano di correre ai ripari, ma vengono ignorati ormai da anni, mentre la politica trema perché come ha dimostrato Zohran Mamdani a New York, se i popoli si svegliano, non c’è lobby che tenga. E quella sionista è nel panico. Stanno capendo che i loro miliardi non servono a nulla se i cittadini sono determinati a cambiare. Già, la democrazia può sconfiggere il lobbismo. Davvero una ottima notizia anche per noi, ma pessima per Israele. Perché senza soldi, armi e copertura diplomatica americana, Israele non può farcela. Un disastro nelle retrovie che si aggiunge a quello sul campo. Israele oggi non ha vinto strategicamente nessuna guerra e politicamente le ha perse tutte dato il suo inaudito isolamento. Il fine dei sionisti è stranoto, la pulizia etnica dei palestinesi e il dominio militare sul Medioriente. Ci provano da oltre settant’anni infliggendo sofferenze disumane e destabilizzando di continuo l’intera regione eppure non hanno ancora realizzato i loro deliri ideologici. E se non ci si sono riusciti con l’appoggio dell’intero occidente, non ci riusciranno certo senza. E più insistono in quel vicolo cieco, più mettono a rischio la sopravvivenza di Israele. E sarebbe ora che gli israeliani se ne rendano conto e caccino quei criminali che li governano fin che sono in tempo. L’unica vera soluzione in Medioriente è estirpare l’ideologia sionista per sempre, è posare le armi e tornare a ragionare, è superare ogni fanatismo e tornare al buonsenso in modo da trovare una soluzione politica giusta ed intelligente. L’unica soluzione è la sconfitta storica del sionismo per il bene del martoriato popolo palestinese, ma anche degli israeliani perbene e degli ebrei sparsi nel mondo tornati nel mirino.