(dagospia.com) – Ovviamente Marx e Nietzsche non si diedero mai la mano, né ad Atreju né altrove. Ciò è semplicemente stato immaginato nell’ultimo libro di Marcello Veneziani (“Nietzsche e Marx si davano la mano”, Marsilio).

Lo scrittore e polemista ipotizza come mise en scène che la sera del 5 maggio 1882 si sarebbero trovati in una locanda di Nizza (dove entrambi passarono). “La mano carnosa di Friedrich Nietzsche incontrò la mano smagrita di Karl Marx, un breve sorriso e un rapido incrocio di sguardi suggellò la stretta”, scrive Veneziani. Ma l’episodio è un artificio narrativo: più di cinquecento chilometri e ventisei anni separavano Marx, nativo di Treviri, da Nietzsche, nativo di Röcken: Marx era all’ultimo capitolo della vita; Nietzsche aveva da poco scritto “La gaia scienza”.

È evidente che la battuta della Meloni venga anche dall’aver messo sul comodino il libro di Veneziani. Non si capisce bene se la Meloni ci abbia creduto davvero. I due, comunque, non avevano pareri univoci sul Risorgimento italiano: entrambi non avevano alcuna ammirazione per Garibaldi (troppo socialista e massone per Nietzsche; patriottardo per Marx), ma erano divisi su Mazzini (a differenza di Marx, Nietzsche nutriva un’autentica venerazione).