(Giancarlo Selmi) – “L’opposizione non è unita”. È il mantra del giornalismo italiano. Non solo di quello di destra, ma di tutto. Di chi, deontologicamente, dovrebbe informare ma che, invece, si occupa di “orientare”. Ed è un’affermazione solidamente comica. Molti di quei giornalisti che ripetono il suddetto mantra sono di area PD. Il mantra lo ripetono perché il terribile cattivone Giuseppe Conte non si allinea al pensiero unico che vorrebbe la guerra e il riarmo come fattori ineludibili.

Il grande equivoco, o meglio, la grande pigliata per il culo è il ripetere l’esistenza di un governo e di un’opposizione. Se veramente esistesse e non fosse un tragico teatrino, quale invece è, esclusa l’unica vera opposizione esistente, quella di Conte e del movimento, si dovrebbero ascoltare tesi e antitesi. Dovrebbero esistere narrazioni differenti fra chi governa e chi si oppone, ma, chiedo, è veramente così? A me non pare affatto. Il padre di tutti i temi, il riarmo, le posizioni che riguardano la politica estera, con l’esclusione del solo Conte, vedono tutti uniti appassionatamente in una corrispondenza di amorosi sensi.

Rimproverano Conte e il Movimento, di disorganicità con le posizioni di questa strana opposizione rappresentata in gran parte dal PD, non si accorgono che sia lo stesso PD ad avere un paio di migliaia di posizioni. Gran parte del PD ha le stesse posizioni di Meloni & compagnia. Un’altra parte, la migliore, no. il PD è un contenitore del tutto e del suo contrario. C’è una parte sana, indubitabilmente, ma è pieno di vecchie cianfrusaglie democristiane, neocon e guerrafondai ubbidienti alle logiche dei produttori di morte, di sionazi e di evoluzioni del pensiero di destra neoliberista.

Schlein definisce questa accozzaglia “vocazione plurale”. Non è così, questa è solo una definizione simpatica. Il PD contiene al suo interno l’intero arco parlamentare: dalle posizioni più di destra possibili a quelle più di sinistra possibili. Il PD è governo e opposizione insieme, cosa diavolo c’entra Conte? Mentre Salvini compra una casa da 674 mq in un quartiere “bene”, pagandola la metà del prezzo di mercato e nessuno, a parte Leonardo Donno, oppone un bah, Delrio presenta un emendamento che vuole sanzionare chi critica i suoi amici si💍nazisti (e nel PD su questo si stanno scannando) e Fassino i si💍nazisti li abbraccia e li loda.

Niente è peggio di Meloni, certamente, ma prima di parlare di “opposizione disunita” non sarebbe il caso di parlare della multipolarità, per non dire cose peggiori, del partito di Schlein? Non sarebbe il caso di chiedere a Delrio e Fassino cosa li distingue da Gasparri? Non sarebbe il caso di chiedere a Schlein di mettersi d’accordo con sé stessa? Non sarebbe il caso di inviare un pacco dono a Forza Italia con dentro Delrio, Fassino, Guerini, Picierno e tutta la truppa renziana? Non sarebbe forse e finalmente un elemento di chiarezza per chi ha rinunciato al voto?

Questo è il problema della costruzione di un fronte di opposizione, altro che Conte.