Star, attori e ct: lo show del sorteggio Mondiale. E a Trump un premio “di consolazione” per la pace. Domani alle 18 la cerimonia con cui la Fifa svelerà i gironi del torneo del prossimo giugno in perfetto stile americano

Star, attori e ct: lo show del sorteggio Mondiale. E a Trump un premio “di consolazione” per la pace

(di Andrea Sereni – repubblica.it) – MILANO – Ricchi premi e cotillon. Star. Attori. Il premio di consolazione per la pace. Effetti speciali. Ecco il sorteggio in stile Hollywood. Ci sarà anche il presidente Trump alla cerimonia con cui la Fifa svelerà i gironi dei Mondiali del prossimo giugno. Domani alle ore 18 (in tv su Sky e Dazn) al John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington D.C inizierà un vero e proprio show prima della compilazione dei 12 gruppi da 4 squadre della prima Coppa del mondo con 48 nazionali. Saranno 104 le partite totali della competizione, 16 le città coinvolte tra Canada (2), Messico (3) e Stati Uniti (11), primo Mondiale della storia ospitato da tre Paesi. La formula, seppur ingigantita, è sempre la stessa: 12 gironi da 4 squadre, si qualificano ai sedicesimi di finale le prime due di ogni gruppo più le migliori 8 terze, da lì inizierà la fase ad eliminazione diretta. Si parte allo stadio Azteca di Città del Messico giovedì 11 giugno, la finale sarà domenica 19 luglio al MetLife Stadium di East Rutherford, New Jersey.

Cerimonia con Bocelli, Village People, Robbie Williams e Nicole Scherzinger

L’evento dovrebbe durare quasi due ore, con break continui per esibizioni di artisti internazionali come Andrea Bocelli, i Village People e Robbie Williams, coautore con Laura Pausini dell’inno ufficiale del Mondiale per club dello scorso giugno. L’artista britannico si esibirà in duetto con Nicole Scherzinger. Presentatori gli attori statunitensi Kevin Hart (Una spia e mezzo, Jumanji) e Danny Ramirez (nato a Chicago ma di origine messicana) con l’ex modella e stilista tedesca Heidi Klum. Il sorteggio vedrà protagoniste stelle dello sport americano come Tom Brady, Shaquille O’Neal e Wayne Gretzky.

A Trump il primo Premio per la pace Fifa

Ci sarà Donald Trump, che ha reso questo Mondiale un evento centrale del suo secondo mandato alla Casa Bianca, trovando nel presidente della Fifa Gianni Infantino (più volte invitato nello Studio Ovale) un alleato. Uno molto vicino. Si sa quanto Trump sia rimasto deluso per non aver ricevuto il Nobel per la Pace a cui teneva tanto. premio che sia andato a Machado, l’attivista velenzuelana, leader dell’opposizione a Nicolás Maduro. E per consolazione domani Trump riceverà il primo Premio per la Pace Fifa: “Il calcio lavora per la pace e, a nome della grande comunità calcistica, il Premio Fifa per la Pace riconoscerà gli enormi sforzi di individui che uniscono i popoli e portano speranza alle generazioni future”, ha detto con enfasi Infantino il 5 novembre, annunciando l’istituzione di questo riconoscimento a Miami. Alla cerimonia parteciperanno pure la presidente messicana Claudia Sheinbaum e il primo ministro canadese Mark Carney, che hanno confermato la loro presenza nonostante le significative tensioni derivanti dai dazi imposti da Trump, che ha anche ribadito la sua volontà di fare del Canada il 51° stato degli Stati Uniti. Anche l’Iran, che non intrattiene relazioni diplomatiche con gli Usa dal 1980, invierà una piccola delegazione guidata dal ct della nazionale Amir Ghalenoei, nonostante avesse dichiarato l’intenzione di boicottare la cerimonia a causa del rifiuto dei visti a diversi funzionari.

Italia in quarta e ultima fascia

Sono state stilate quattro fasce da 12 nazionali (seguendo il ranking Fifa), ognuno dei 12 gironi avrà quindi una rappresentate per fascia. L’Italia, che dovrà passare dal play-off di marzo – giovedì 26 marzo la semifinale a Bergamo contro l’Irlanda del Nord, martedì 31 l’eventuale finale in trasferta contro la vincente di Galles-Bosnia – è l’unica nazionale che ha vinto almeno una coppa a non essere ancora presente in questo Mondiale extralarge. Di più: delle prime 20 squadre del ranking Fifa, solo gli Azzurri dodicesimi sono ancora fuori. La Nazionale sarà in quarta e ultima fascia, come tutte le squadre che dovranno qualificarsi tramite i play-off europei (sono 4 in totale) e quelli interzona (altre 2). Insieme a Ghana, Capo Verde, Haiti, Giordania, Nuova Zelanda e Curacao.

Tutte le fasce: chi è meglio pescare, chi va evitato

Bisogna fare un esercizio di ottimismo, e pensare quindi al miglior girone possibile. In prima fascia l’ideale sarebbe pescare una tra Canada, Stati Uniti e Messico, i tre Paesi ospitanti. Abbordabili anche Belgio e Olanda, poi si sale come grado di difficoltà: Portogallo, Germania, Brasile, Inghilterra, Francia, Argentina e Spagna. Queste ultime quattro squadre (le prime quattro del ranking Fifa) saranno inserite in sezioni diverse del tabellone e non potranno affrontarsi prima delle semifinali (se si classificheranno in vetta dei rispettivi gironi). In seconda fascia si va dalla docile Australia alla temibile Croazia. Da evitare pure Marocco, Svizzera, Colombia e Uruguay, tollerabili avversarie come Iran, Giappone, Ecuador, Senegal, Corea del Sud e Austria. Lo spauracchio della terza fascia è la Norvegia di Haaland: chi la troverà, di certo non festeggerà. Complicato affrontare pure la Scozia di McTominay e squadre toste come Paraguay, Algeria e Egitto, più malleabili Tunisia, Costa d’Avorio, Uzbekistan, Qatar, Arabia Saudita, Sudafrica e Panama.

Domani il calendario del primo turno, sabato sedi e orari delle partite

Domani oltre ai gironi verrà stilato il calendario del primo turno, mentre sabato sapremo le sedi e soprattutto gli orari di ogni partita (78 delle 104 in programma negli Stati Uniti). La Fifa proverà a “garantire le migliori condizioni possibili per tutte le squadre e gli spettatori consentendo, per quanto possibile, ai tifosi di tutto il mondo di guardare le proprie squadre giocare in diretta nonostante i diversi fusi orari”.