L’Italia avrebbe tutto il vantaggio ad aprirsi ai Brics, ma i sedicenti sovranisti sono i peggiori servi di USA e Israele che si siano mai visti.

(Alessandro Di Battista) – La New Development Bank BRICS (NDB BRICS) è la banca di sviluppo dei Brics nata a seguito degli accordi firmati tra i paesi membri durante il meeting di Fortaleza del 2014.

I Brics sono un raggruppamento di paesi (economie emergenti) che hanno iniziato a dialogare per poi rafforzare le loro relazioni dal 2009, anno del primo vertice di Ekaterinburg (Russia) in poi. All’inizio facevano parte dei Brics il Brasile, la Russia, la Cina e l’India.

Nel 2010 (vertice di Brasilia) si è aggiunto il Sudafrica, il paese, lo ricordo, che ha citato in giudizio per genocidio lo Stato terrorista di Israele.

Nel 2024, nel bel mezzo della guerra Russia-Nato in Ucraina, si sono aggiunti Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Nel 2025 è entrata l’Indonesia.

Inoltre, oltre agli Stati membri, esistono gli Stati associati, ovvero stati che stanno rafforzando i loro legami politici, economici, finanziari ed energetici con i Brics e con i quali sono in corso trattative per renderli Stati membri a tutti gli effetti. Gli Stati associati ai Brics sono: Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malaysia, Thailandia, Uzbekistan, Uganda e Nigeria.

I paesi Brics hanno alcune caratteristiche in comune: economie emergenti, desiderio di superare il mondo USA-centrico, grandi popolazioni e immense risorse.

Fateci caso: dei primi 7 paesi per numero di abitanti del pianeta (India, Cina, USA, Indonesia, Pakistan, Nigeria e Brasile) 4 sono membri Brics e poi c’è la Nigeria che è associata. Dei primi 13 paesi al mondo per numero di abitanti solo uno, gli Stati Uniti, fa parte della NATO, mentre non c’è nessun paese UE tra questi.

Per non parlare delle risorse. Dei primi 10 paesi produttori di petrolio al mondo (produttori, non parliamo di riserve), 5 (Russia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Brasile e Iran) sono membri BRICS. Russia e Iran sono oltretutto i primi due paesi al mondo per riserve di gas.

Leggiamo spesso che l’Africa sarà il continente del futuro. Benissimo. Prendete le prime 4 economie africane (dati 2023): Nigeria, Egitto, Sudafrica e Algeria. I primi 3 paesi fanno parte dei Brics (2 Stati membri e uno partner). L’Algeria – che acquista armi dalla Russia e vende gas all’Italia – ha fatto richiesta di adesione anche se non è ancora andata a buon fine (sembra che vi sia un veto indiano)Tra l’altro l’Algeria è stata ammessa ufficialmente alcuni mesi fa proprio nella Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS, la NDB BRICS.

Ebbene oggi anche la Serbia, paese europeo, il paese più popoloso dei Balcani, un paese che si stanno “contendendo” Ue e Brics, sta valutando di aderire alla NDB.