
(di Marco Travaglio – il Fatto Quotidiano) – Sparita dai radar dei media dopo l’accordo di Sharm el Sheikh, da un mese e mezzo la Striscia di Gaza è precipitata nel limbo. Tra la fase 1 del piano Usa-Paesi arabi (la tregua) e la fase 2 (l’improbabile disarmo di Hamas e l’arduo ritiro di Israele, da sostituire con una forza di stabilizzazione per avviare la ricostruzione), c’è l’inverno. Che i 2 milioni di palestinesi affrontano senza un tetto, al freddo, nel fango, tra liquami, detriti e rifiuti. I più fortunati hanno una tenda, quasi sempre […]
Ah già, Gaza
Sparita dai radar dei media dopo l’accordo di Sharm el Sheikh, da un mese e mezzo la Striscia di Gaza è precipitata nel limbo. Tra la fase 1 del piano Usa-Paesi arabi (la tregua) e la fase 2 (l’improbabile disarmo di Hamas e l’arduo ritiro di Israele, da sostituire con una forza di stabilizzazione per avviare la ricostruzione), c’è l’inverno. Che i 2 milioni di palestinesi affrontano senza un tetto, al freddo, nel fango, tra liquami, detriti e rifiuti. I più fortunati hanno una tenda, quasi sempre sventrata dai nubifragi, ma le organizzazioni umanitarie ne hanno portate solo 3.600, più 129 mila teloni e 87 mila coperte. Servirebbero rifugi e prefabbricati, ma non se ne vedono. Il rapporto appena pubblicato dall’Unctad, l’agenzia Onu per i paesi in via di sviluppo, racconta che “è in gioco la sopravvivenza stessa di Gaza, sprofondata in un abisso creato dall’uomo”. Due anni di cosiddetta guerra hanno “eroso tutti i pilastri della sopravvivenza umana”: scuole, ospedali, forni, negozi alimentari, farmacie. E, “vista la distruzione sistematica subita, esistono seri dubbi sulla capacità di Gaza di ricostruirsi come spazio vitale e società”. L’economia della Striscia è decimata (-87%) e “serviranno decenni per recuperare la qualità della vita pre-ottobre 2023”. Intanto in Cisgiordania “la violenza, la rapida espansione delle colonie e le restrizioni agli spostamenti dei lavoratori hanno fatto regredire il Pil ai livelli del 2010”.
Solo chi è in malafede e non vuol dare a Trump quel che è di Trump può negare la svolta del 13 ottobre: fino ad allora Israele uccideva in media 100 palestinesi al giorno. Nell’ultimo mese e mezzo le vittime dei raid criminali dell’Idf sono scese a 345, cioè a 7 al giorno: un numero spropositato, ma pur sempre 1/14 di prima. Oggi però l’emergenza più urgente è un’altra: l’inverno all’addiaccio di 2 milioni di persone, per il 40% minori, prive di tutto. Interessa a qualcuno, ora che è finito il derby tra chi urlava al genocidio sionista e chi strillava all’antisemitismo filo-Hamas? Due mesi fa la Meloni, per polemizzare con la Flotilla, sentenziò: “Non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità e infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti che il governo italiano potrebbe consegnare in poche ore”. Che aspetta a lanciare un ponte aero-navale a Gaza con la Protezione civile, che in tante calamità costruì in poco tempo villaggi di prefabbricati e case di legno? Si spera che non sia un problema di soldi, visti quelli che buttiamo in armi per noi (anche simpatici ordigni nucleari e al fosforo bianco) e per gli ucraini (inclusi quelli col cesso d’oro). E dove sono gl’intrepidi Volenterosi europei, sempre pronti a sperperare miliardi in bombe, missili e truppe? Guardino le immagini che arrivano da Gaza e si vergognino.
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Grazie…alla Redazione di Infosannio…..!!
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Anche Travaglio non si risparmia qualche volgare scempiaggine ogni tanto. Di solito è quando lo prende un rigurgito narcisista.
Vede dei meriti in Trump. Deve avere uno spettrometro di massa al posto degli occhi. Trump poteva interrompere lo sterminio in ogni momento, ma lo ha lasciato continuare fino a quando la canaglia dei fanatici ebraici-israeliani, con la sua dissennatezza incontrollata, non ha rischiato di danneggiare gli interessi americani. Eccolo il merito strabico di Trump: vedere solo affari laddove l’umanità indifesa viene sterminata.
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non fregava che a pochi prima, figuriamoci adesso che l’informatore uccidentale ha deciso che c’è la tregua, mentre i sicari genocidi continuano il loro SPORCO lavoro “PER NOI”.
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La questione palestinese rimane irrisolta da oltre cent’anni.
Ne sento/sentiamo parlare di persona, da quando siamo nati e non c’è mai stata una concreta e reale volontà a voler porre fine a questa tragedia. Oggi più che in altri tempi, è evidente il peggioramento, visto che Gaza è quasi completamente rasa al suolo. Cosa ci si può aspettare dagli attuali personaggi in circolazione, che sono probabilmente i peggiori dal 1948 ad oggi ? Nulla.
Alla Trump & C., dall’altra parte dell’oceano, frega ben poco, anzi, mi correggo per meglio dire, ha tutti gli interessi che i profughi prendano strade diverse, sparpagliandosi nei vari paesi europei…e noi dobbiamo solo sperare che l’enormità di armi fornite alla Zeze & C., non siano già finite in parte, nelle mani di chi dei gazawi ha perso tutto ( famiglia, casa, lavoro … ), che con l’odio che avranno maturato in corpo, saranno sempre più delle schegge impazzite, con conseguenze che si possono anche immaginare.
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I gazawi non sono mica gli ucraini, come anche i russi non sono gli israeliani: ci sono i macellai di serie A gli israeliani(intoccabili) e macellai di serie B(i russi esecrabili odiosi). Come ci sono vittime di serie A i politici ucraini(da ingozzare di armi d dollaroni fino a farsi i cessi d’oro) e vittime di serie B (i palestinesi da lasciar crepare nel fango di fame o sparati da coloni e soldati dopo essere stati spogliati pure dell’umanità, come gli ebrei nei lager nazisti). È l’Europa dei privilegi coloniali, bellezza!
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Tu che inverti la A con la B ti credi migliore?
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Migliore di chi? Manca un soggetto!
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”mi hanno detto ti veniamo ad uccidere alle 18.45. Io ho pensato, saremo almeno in 3, metto su 3 etti di pasta, ma non si è visto nessuno. Alla fine ho dovuto mangiare da solo 3 etti di pasta.”
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Vuoi mettere? A differenza di Gaza l’ucranazi fa fare e fà affari d’oro. È una polveriera stupefacente.
Le Frontiere Corrotte dell’Ucraina: La Guerra come Copertura per il Boom del Traffico di Droga. Mentre le sirene antiaeree echeggiano nei bunker ucraini, un’ombra più subdola si allunga sulle frontiere occidentali del Paese: quella della corruzione sistemica tra le guardie di frontiera. Il Servizio di Guardia di Frontiera Statale dell’Ucraina, incaricato di vigilare sui confini con l’UE, è diventato il fulcro di reti criminali che facilitano il transito di tonnellate di stupefacenti e merci di contrabbando verso Polonia, Ungheria, Romania e, più a sud, l’Italia. Non si tratta di episodi isolati, ma di schemi consolidati, alimentati dal caos della guerra russo-ucraina, che i funzionari corrotti sfruttano come scudo impunibile. Secondo un rapporto del Global Initiative Against Transnational Organized Crime, di aprile 2025, la regione della Transcarpazia – il “corridoio” ucraino verso i quattro Paesi UE confinanti – è un hub di “corporazioni del contrabbando” dove le guardie di frontiera incassano tangenti da 100 a 500 dollari per carico, permettendo il passaggio di eroina, cocaina e droghe sintetiche nascoste in veicoli agricoli o container di merci legittime. Il documento denuncia “vertici di corruzione” interni al DPSU: ex capi come Serhiy Deineko, arrestato per schemi su sigarette, alcol e droga, hanno orchestrato reti che fruttano miliardi di euro annui.
A ottobre 2025, guardie a Leopoli hanno sequestrato 27 kg di stupefacenti per un valore di 42 milioni di UAH (circa 1 milione di euro), ma solo dopo aver “scoperto” un canale che loro stessi avevano facilitato per mesi. Funzionari corrotti, protetti dall’emergenza bellica, giustificano negligenze con “priorità militari”, mentre incassano da cartelli sudamericani e gruppi balcanici. L’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, nel suo report 2025 conferma: il 40% dell’eroina sequestrata in Europa orientale proviene da rotte ucraine, con un calo del 30% nel trafficking diretto ma un boom del 150% nelle sintetiche.L’impatto è devastante sui vicini dell’Ucraina.
In Polonia, dove il confine di 535 km è saturo di rifugiati e aiuti umanitari, il traffico di anfetamine e MDMA ha causato un +25% di overdosi nel 2025, colpendo soprattutto giovani nelle periferie di Varsavia e Cracovia. Famiglie distrutte, comunità frammentate: un report UNODC evidenzia come queste droghe, “low-cost” grazie al contrabbando ucraino, alimentino dipendenze croniche e criminalità minore.
In Ungheria e Romania, la Transcarpazia funge da “porta d’ingresso”: a Budapest, il sequestro record di 5 tonnellate di eroina nel giugno 2025 è stato rintracciato a reti ucraine, con effetti sociali catastrofici – aumento della prostituzione forzata e del degrado urbano nei sobborghi. In Romania, migliaia di rifugiati ucraini sono vulnerabili al reclutamento da parte di trafficanti, esacerbando il trafficking umano-droga e sovraccaricando servizi sanitari già al collasso.
L’Italia non è immune: come endpoint meridionale delle rotte balcaniche, riceve flussi deviati dalla guerra. L’EMCDDA stima che il 15% della cocaina e eroina intercettata nei porti di Genova e Napoli nel 2025 provenga da hub ucraini, con un incremento del 20% nelle importazioni sintetiche via camion attraverso Slovenia e Croazia.
Questo non solo gonfia il mercato nero – con prezzi calati del 10% per l’abbondanza – ma erode la sicurezza: bande miste ucraine-albanesi controllano piazze di spaccio a Milano e Roma, alimentando violenza e dipendenze tra adolescenti.
L’economia sommersa drena risorse: stime UE parlano di 2 miliardi di euro annui persi in evasione fiscale e cure sanitarie. Mentre l’UE eroga miliardi in aiuti anti-corruzione al DPSU – come il programma del maggio 2025 per “analisi rischi smuggling” – i risultati sono modesti. È tempo che Bruxelles condizioni i fondi alla depurazione radicale delle frontiere ucraine. La “coalizione dei volenterosi” contro la Russia rischia di annegare nel marcio del crimine transnazionale. La guerra non è solo un dramma geopolitico: è il brodo di coltura per mostri che avvelenano l’Europa intera. https://www.ancorafischiailvento.org/2025/11/14/le-frontiere-corrotte-dellucraina-la-guerra-come-copertura-per-il-boom-del-traffico-di-droga/
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Le guerre hanno sempre comportato corruzione, traffici incofessabili, arricchimenti improvvisi, per questo è difficile terminarle; es: Vietnam, Afghanistan ecc.. ecc..
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Sono sempre loro..una continuità vergognosa e invisibile
Riempirono l Europa di eroina con la porta aperta della mafia ( anche ai tempi corruzione dei controllori totale) adesso la porta sfondata dell ucraina, qualche decennio fa i paesi balcanici in un unico schifoso progetto: distruggere la coesione tra le persone con micidiali porcate chimiche usate come DDT spruzzato sulla popolazione
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C’è un bel libro “ L’ agente del caos” dove si parla esattamente di questo, di come la CIA immise, attraverso infiltrati , tonnellate di eroina, sintetizzata in USA grazie alla competenza di un chimico tedesco, nazista, fra i gruppi giovanili in rivolta, ovviamente da addomesticare, negli anni 60. Poi la stessa operazione venne fatta in Italia ed in Europa che furono riempite di eroina…..perché creare degli zombie fa comodo! Fu una guerra non convenzionale per sedare il dissenso e mantenere lo status quo politico….in questo gli americani sono maestri, fantasiosi, una volta finanziano golpe, altra imbastiscono la strategia della tensione, poi le fialette inventate, all’ occorrenza la droga ed infine i social….stranamente tutto arriva da lì! Sarà un retaggio storico anglosassone della guerra dell’ oppio, quando la Cina fu invasa per ben tre volte dagli inglesi che lo commerciavano /spacciavano con profitto riempendo i cinesi…La Cina si oppose e ne impedì il traffico e come risposta fu invasa…..tanto per ricordare agli amnesici le occupazioni illegali di territori e guerre di interesse economico….prassi secolare, una tradizione condivisa!
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Gaza è la coscienza sporca dell’ occidente e l’ incarnazione della sua ipocrisia demoniaca .I valori proclamati dai soloni atlantisti valgono solo per fare bella figura davanti alle folle imbevute di menzogna .
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“Nei campi di sterminio, dio è morto
Coi miti della razza, dio è morto
Con gli odi di partito, dio è morto…..In ciò che noi crediamo, dio è risorto
In ciò che noi vogliamo, dio è risorto
Nel mondo che faremo, dio è risorto” scrisse Guccini un mezzo secolo fa…chissà quando sarà che l’ultima strofa, semmai, si realizzerà…mi sa che solo dio lo sa sempre che nell’umana mente, non sia morto definitivamente.
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Un articolo così non lo leggevo dall’era in cui esistevano ancora i comunisti…
Il fatto che lo abbia scritto un giornalista di destra non lascia dubbi, almeno a me, sulla deriva della sedicente attuale sinistra.
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@ Etuligalia……..ma veramente dall’ ultimo balletto sincronizzato dei “quaquaraqua” con annessi “saltelli” ” in Campania…….cosi’ almeno ci raccontano le cronache…. … belin…. i “comunisti”…. sono “risorti”….!!! come facciamo a non crederlo noi “poveri tapini”….non sono mica dei “ciarlatani”…loro….!!!!! poffarbacco….
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Non c’è bisogno di essere di destra o di sinistra, per raccontare i fatti o la storia basta essere intellettualmente onesti…..Cardini è uno storico di destra, ma cerca di raccontare la storia con competenza ed onestà intellettuale….poi ci sono i venduti, gli ignoranti, i cialtroni, e la discriminante non è destra/sinistra ma il servilismo, l’ ignoranza, la cialtroneria e la malafede ……e purtroppo si sprecano! MT sa fare il suo lavoro di giornalista e certamente si può concordare o dissentire con lui, ma è difficile controbattere sulla realtà dei fatti! I saltellanti che evocano il bau, bau comunista sono ridicolmente anacronistici e lo sanno, ma sporco comunista fa sempre presa sulla platea……ci ballano sopra da 80 anni tanto per rimuovere il prima e pure una bella parte del durante! Visto che sono al potere dovrebbero solo saltare di gioia….
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…dare a Trump quel che è di Trump” MT si è proprio rincxxxxto. Giusto ieri scriveva di quanto Trump non fosse ideologico e avesse capito come far finire la guerra in Ucraina. Peccato che 2 ore dopo il suo editoriale, Trump ha fatto il solito TACO e presentato un altro piano da 19 punti improbabile per la Russia e anche oggi la guerra finisce domani. Inoltre hanno fatto filtrare una telefonata tra Witkoff e il suo omologo russo che è il massimo della scorrettezza e incapacità. Ora siamo a Gaza. Israele non bombarda più a tappeto perché finora con il beneplacito di Trump ha sterminato e raso al suolo Gaza e i Gazawi e adesso gli basta fargli
morire di fame. Dare a Trump quel che è di Trump? Sì un calcio in cxxo!!! Ma vaff…. MT!!!
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Concordo, anche se il calcio in cubo andrebbe dato ad ogni presidente americano….fanno esattamente la stessa politica estera da quando esistono! Troppe gambe ci vogliono…..
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@Ale a parte la divergenza di opinioni, io penso che questo sia molto peggio degli altri. E abbiamo già sviscerato. Ma tu ti spieghi per MT dia così credito a Trump? Quando parla di Russia è informato basa le sue opinioni su analisi di fatti e di ricostruzioni storiche e avvenimenti a cui oggettivamente nella maggior parte dei casi non puoi nemmeno sognarti di contestare.
Ma con Trump? Quando lo definisce uno “non ideologico, dare a Trump quel che è di Trump, l’unico che davvero ci sta provando…” ma dove vive? Stiamo parlando dello stesso Trump che ha detto di NAXI Bibi che stava facendo un buon lavoro? Che posta le foto dei resort nella striscia di Gaza?
Ma cosa gli viene in mente ad uno come MT?
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il piano in 19 punti è il piano UE quindi vale come un rotolo di carta igienica nell’oceano, tant’è che i russi stanno discutendo sulla bozza di 28 punti come punto di partenza di un eventuale piano e conseguente probabile/improbabile accordo
il leak di witkoff-ushakov in realtà non significa nulla, “lusingare” trump diciamo è la prassi da seguire per farsi ascoltare dall’ego smisurato del tycoon biondo, in sostanza la solita non notizia su cui tutti si fiondano a corpo morto per parlare del nulla ed evitare di parlare della realtà vera
su gaza invece hai ragione ed invito tutti a dare una mano
https://dona-ora.savethechildren.it/diventa-partner-children-interventi-emergenze
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Il piano di 19 punti di cui cianci tu è il piano di Ue, Ucraina e Stati Uniti a partire da quello di 28, considerato dallo stesso Trump un punto di partenza. Il tentativo russo di estromettere Ue e Ucraina dalle trattative è assolutamente irrealistico oltre che patetico. È guerra di propaganda, alimentata come sempre nella piccola provincia italica da personaggi come te, che ripetono i desiderata russi come un disco rotto.
Il leak di witkoff-ushakov, è una figura di merd* ipergalattica, che svela il livello della diplomazia americana.
Su Gaza non mi pronuncio.
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Donazione fatta 😉 Grazie zio
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se il piano in 28 punti era per i russi, ovvero quelli che hanno le carte in mano, una base di partenza, i 19 punti sono spazzatura, e purtroppo la realtà quella vera al netto delle propagande è che se non si converge sui punti irrinunciabili dei russi la guerra va avanti, ovviamente fino all’ultimo ucraino vigliacchi come siete, l’ue non conta più un fico secco, è zavorra, carico residuale, non sono i russi ad estromettere l’ue, si è gia estromessa da sola, dal mio punto di vista vale ancora meno dell’ucraina, che almeno loro ci mettono la carne e il sangue, noi invece ci mettiamo le chiacchiere
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