Nuovo incarico privato per l’ex premier

(di Lorenzo Giarelli – ilfattoquotidiano.it) – Per tracciare le attività private del senatore Matteo Renzi occorre ormai un gps. L’ultima novità è di ieri e arriva da Tel Aviv: l’ex premier entra nel consiglio di amministrazione di Enlivex, società israeliana di biofarmaceutica in cui però non si occuperà di molecole e foglietti illustrativi, ma di blockchain e dei cosiddetti mercati predittivi. Come? Attraverso un nuovo progetto della società, i cui passaggi sono piuttosto tecnici.

In sintesi, Enlivex (quotata al Nasdaq) sta raccogliendo capitali per 212 milioni di dollari per entrare nel mercato dei token Rain, sistemi online in cui si scommette sull’esito di qualsiasi cosa, in maniera svincolata dalle classiche agenzie di betting. Da Enlivex dipende quindi un’altra “scatola”, Rain Treasury, che appunto si specializzerà in questo settore in cui le transazioni – spesso consentite in criptovalute – sono garantite dal sistema blockchain.

Argomenti da tecnico informatico o forse da economista, ma Renzi – come si può immaginare – avrà soprattutto il compito di assicurare buone relazioni all’azienda e di fare da “garante” dell’operazione, perché avere un ex presidente del Consiglio nel Cda è un buon modo per attirare investitori e convincerli che il progetto non sia campato in aria. Nella nota della società, Renzi si mostra entusiasta: “Una buona leadership dipende dalla capacità di capire cosa sta per arrivare. Sono felice di unirmi al board di Enlivex, una compagnia di biotecnologie con una visione strategica per il futuro. Vedo un potenziale reale nelle tecnologie della blockchain e nell’emergere dei modelli predittivi che incoraggiano chiarezza, partecipazione e trasparenza”.

A differenza dei lauti contratti arabi stipulati negli anni scorsi, stavolta l’incarico sarà gratuito. D’altra parte le nuove norme sugli affari privati di deputati e senatori sono stringenti e Renzi ha chiarito che accetterà o contratti con aziende europee (sempre consentiti) o consulenze non retribuite, come in questo caso. Va da sé che, al di là dell’indennità, resta il vantaggio di inserirsi in mercati floridi in cui poter instaurare relazioni ad alto livello. Per dire: in Rain Treasury compare come senior strategy advisor Ofer Malka, imprenditore israeliano e già dirigente del ministero dei Trasporti di Tel Aviv. Il nome di Malka compare ben 104 volte in un’informativa che la Guardia di Finanza inviò al Parlamento nel 2022, quando il Copasir voleva capire se qualcosa degli incarichi privati di Renzi avesse rilevanza per la sicurezza nazionale. Come scrisse il Fatto all’epoca, Malka era socio di Marco Carrai, vecchio amico di Renzi, nella società di cybersicurezza Cys4, ma l’obiettivo di Malka era entrare in affari direttamente con l’ex premier, a cui fece diverse proposte mai arrivate a meta. Pochi mesi fa, il Fatto aveva scoperto che Malka aveva lanciato la società di criptovalute Elio Capital, offrendo a Renzi la presidenza. Il senatore assicurò di aver rifiutato, nonostante sul sito dell’azienda comparisse con nome e foto. Ora Renzi e Malka si ritrovano. Tra biotecnologie, cripto e blockchain.