GERMANIA, ACCORDO NELLA MAGGIORANZA SU RIFORMA SERVIZIO MILITARE

(ANSA) – BERLINO, 13 NOV – La stampa tedesca riferisce di un accordo nella coalizione di governo sulla riforma del servizio militare: oggi saranno informati dell’accordo i gruppi parlamentari, dato che il provvedimento è al momento in discussione al Bundestag.
Resta il principio della volontarietà della leva mentre torna obbligatoria la visita di leva per gli uomini: sembra così imporsi il principio fortemente voluto dal ministro della Difesa Boris Pistorius. L’obbligatorietà della visita di leva partirà dal 2027, dal prossimo anno tutti gli uomini saranno obbligati a rispondere ad un questionario sulla loro condizione fisica e sulla volontà di prestare o meno il servizio militare.
Inoltre, questo è il punto in cui si è imposta la Cdu, sarà fissato un intervallo di tempo fino al 2035: se i numeri, che si basano sugli impegni assunti nei confronti della Nato, non saranno raggiunti, verrà riattivato il servizio militare obbligatorio, ma servirà un’altra legge.
Il Bundestag dovrebbe quindi definire nella legge attualmente in discussione un limite al di sotto del quale si procederà a convocare persone estratte a sorte tra quelle che hanno compilato il questionario. Alcuni dettagli restano ancora da verificare ed è possibile che saranno noti solo con la pubblicazione del testo definitivo della riforma.
Sembra così chiudersi un fronte polemico che ha diviso la maggioranza di governo da diverso tempo, con un conflitto ai massimi livelli tra il ministro della Difesa Boris Pistorius e gli esponenti della Cdu.
L”accordo è stato illustrato in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte i capigruppo al Bundestag di Cdu, Csu e Spd e anche il ministro della Difesa Boris Pistorius. Resta dunque il principio della volontarietà, caro alla socialdemocrazia, ma arricchito da alcuni elementi significativi per Cdu e Csu: in particolare dal prossimo anno sarà inviato un questionario obbligatorio per gli uomini (le donne e le persone non binarie potranno, se vorranno, rispondere).
La prima generazione che dovrà sottostare all’obbligo della visita di leva obbligatoria sarà quella costituita dai nati nel 2008. Pistorius è convinto comunque che rendendo il servizio militare più interessante per i giovani sarà possibile raggiungere il numero di effettivi necessari.
Il capogruppo della Cdu Jens Spahn ha precisato che il ministero della Difesa avrà “l’obbligo di presentare una relazione semestrale al Bundestag, in modo che sia chiaro a che punto siamo nella crescita delle nostre forze armate”.
Questa relazione semestrale costituirà la base per intervenire nuovamente e attivare un processo di selezione casuale, una sorta di sorteggio, o addirittura approvare una nuova legge per ripristinare la leva obbligatoria. L’obiettivo è far crescere gli effettivi a 260.000, con una riserva di ulteriori 200.000.
LA BUNDESWEHR FA 70 ANNI, ‘MINACCIA RUSSA È REALE’
(Rosanna Pugliese – ANSA) – Sarà dovuto al clima pesante che avvolge da tempo la Germania, ma è chiaro che a Bellevue i toni si fanno più franchi, in questi giorni. E Frank-Walter Steinmeier, per la cerimonia dei 70 anni della Bundeswehr, è entrato nel merito della riforma sulla leva bloccata da tante polemiche interne: “La mia convinzione è che un periodo obbligatorio per tutti sarebbe la via più giusta, per gli uni nell’esercito per gli altri nei servizi sociali”.
Nel suo discorso davanti a 280 nuove reclute per celebrare questo importante compleanno – il 12 novembre 1955 è ritenuto la data di nascita dell’esercito tedesco della Germania democratica del dopoguerra – il presidente socialdemocratico ha sottolineato la necessità della deterrenza e additato a sua volta la portata della minaccia russa. “I nostri Paesi sono già oggi bersaglio della guerra ibrida di Putin. La Russia sta mettendo alla prova la Nato su molti fronti”, ha scandito.
“Noi tedeschi dobbiamo accettare questa nuova sfida e fare tutto il possibile per sviluppare rapidamente la nostra forza militare: non per fare la guerra, ma per non doverla fare”. “La forza militare non come sostituto della diplomazia e della politica estera, ma per essere presi sul serio e dissuadere altri dall’attaccarci. Il nostro contributo a un deterrente efficace è ora necessario”.
Anche il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, è tornato a spiegare che “la minaccia russa è reale, non va ridimensionata né per paura né per ragioni politiche”. Per soddisfare le necessità della Nato, la Bundeswehr dovrà diventare molto più grande: a fronte dei 183 mila militari e i 100 mila riservisti disponibili oggi, entro il 2035 la Germania punta ad avere 460 mila soldati, di cui 200.000 riservisti.
E mentre il dibattito sulla leva si è arenato nella coalizione, proprio sui meccanismi di reclutamento – anche se l’intesa dovrebbe arrivare entro fine settimana come ha assicurato nuovamente Pistorius, e l’idea del sorteggio (in mancanza di un numero sufficiente di volontari) sarebbe fuori dal tavolo – le critiche sono feroci. Un editoriale in prima pagina sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung ha sollevato ancora una volta il problema titolando senza sconti:
“L’esercito è piccolo e debole”. E il giornale conservatore ha incalzato la politica: “La Germania e i suoi vicini non sono in grado di difendere lo spazio aereo da incursioni che presto potrebbero diventare attacchi”, ha scritto. E mentre proprio per aiutare Kiev la Bundeswehr “conta oggi su meno armi e munizioni di quattro anni fa”, il Parlamento “sta a guardare” da tre anni e mezzo.
Critiche respinte dal ministro Pistorius: “Nessun Paese parla male delle proprie forze amate come fa la Germania”, ha affermato piccato alla Zdf. “Noi siamo quelli che volano in Danimarca e in Belgio e combattere i droni, perché siamo in grado di farlo e di spostarci velocemente”. Per il numero uno della Difesa, le truppe tedesche sono molto meglio della loro reputazione.
”Noi tedeschi dobbiamo accettare questa nuova sfida e fare tutto il possibile per sviluppare rapidamente la nostra forza militare: non per fare la guerra, ma per non doverla fare”.….lo diceva paro, paro anche Hitler! Nel 900 la guerra era vista come possibile, gli eserciti e la potenza militare erano un dato di fatto , dopo due guerre mondiali che alcuni storici hanno considerato come un unica guerra con un breve periodo di interruzione, l’ Europa, devastata, aveva detto mai più……Mentivano e continuano a mentire, per evitare la guerra occorrono politiche di pace …..serie, non di ipocriti cialtroni guerrafondai che pensano di utilizzare i nostri soldi per la forza militare e non per migliorare le condizioni delle popolazioni, dell’ ambiente e della vita presente e futura! Spero che i giovani trovino la forza per opporsi…..ed è l’ unica forza virtuosa!
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Mi domando: ma tutto ciò ai tedeschi va bene? Ai giovani che sarebbero i primi a morire va bene? Ma sono davvero convinti che la Russia non veda l’ora di invadere la Germania? Passando dalla Polonia oppure via mare?
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Vedo già i titoli dei prossimi libri di memorie che pubblicheranno i reduci, dopo l’ennesima “ritirata di Russia”: magari “Centomila gavette di ghiaccio”, ovviamente aggiornato ai tempi moderni con “Un milione di gavette di ghiaccio”. O forse “La ritirata di Russia. Una marcia senza fine dal Don a Nikolajewka”, in una nuova edizione riveduta e ampliata. Come dice il Saggio: “tutto torna, nulla c’è di nuovo sotto il sole.”
La storia insegna, ma evidentemente non abbastanza, specialmente quando si ripetono certi errori epocali travestiti da nuove strategie “difensive”.
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Il sottinteso (neanche tanto) è che dei tedeschi non ci si può mai fidare più di tanto perché già in passato hanno dato problemi all’Europa e quindi evidentemente ce l’hanno nel DNA. Avanti così, fedeli alle direttive di comunicazione del Cremlino. Orgogliosamente antitedeschi dal ‘45. Ridicoli
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Al di la del titolo idiota : La storia lo insegna: non è mai una buona notizia quando la Germania si riarma
Preso da un’ANSA, addirittura (idiota al quadrato)
Credo che vada riconosciuto un merito alla Germania: l’idea di obbligare i giovani a rispondere a un questionario sulla loro disponibilità a prestare servizio militare è intelligente.
Non solo permette di stimare realisticamente chi è disposto a servire, ma aiuta anche a capire eventuali disallineamenti tra la classe dirigente e i cittadini.
Vedremo quali saranno i risultati, ma a prima vista questo approccio pragmatico appare molto più sensato di un ritorno indiscriminato alla leva obbligatoria.
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Non di ansa, ma di dagospia (e in effetti è banalmente captante per chi ha quel palato).
non credo sia un valido sondaggio. Si, qualche informazione la può dare e meglio una in più che una in meno, ma la difesa è un argomento che trattato così è esposto alla leggerezza di chi pensa “tanto non succede”. Una risposta autentica la si avrebbe se il pericolo fosse molto più, non dico concreto perché concreto lo è, ma più prossimo. Ora è ancora vissuto come lontano (e speriamo rimanga tale).
personalmente non ho nulla contro la leva obbligatoria. Anzi: riavvicinare i giovani a disciplina imposta (le imposizioni esistono, sono frustrati e farci callo da giovani è meglio) e all’idea che la pace non è gratis e soprattutto non è eterna solo perché si ha avuto la fortuna di nascere dentro, sarebbe buona cosa.
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Mi piacerebbe rispondere a Zeppelin-70 qui sopra ma a parte il fatto che Sua Gonfiezza non interagisce, gli darei effettivamente troppa importanza contestando il concetto di ‘intelligenza’ nel far compilare un questionario per una cosa che LORO hanno già deciso.
Inoltre, questo è il punto in cui si è imposta la Cdu, sarà fissato un intervallo di tempo fino al 2035: se i numeri, che si basano sugli impegni assunti nei confronti della Nato, non saranno raggiunti, verrà riattivato il servizio militare obbligatorio, ma servirà un’altra legge.
Capito?
Questo significa = SE non si arruolano, li andiamo a prendere a casa.
Praticamente, l’UE diventa come l’UCRAINA attuale.
E il motivo penso che lo dovreste capire bene.
Come lo giustificano il Rearm Europe spendendo 800 MLD se puta caso, poi l’Ucronazia cade entro Natale?
Eh no! Ci sono i contratti, Leonardo/Rheinmetall/Lockheed s’inca22ano, ci fanno pagare le penali (come quelle che spaventarono anche Giuseppi per il TAP e il TAV).
E quindi OH CHE BELLA GUERRA!
Tutto già visto eh?
Adesso vi faccio invece vedere in che stato MISERO sono le nostre forze ‘europee’.
Il video parla di come i francesi, che pure di dispiegamenti rapidi se ne dovrebbero intendere, siano riusciti a NON schierare una brigata corazzata in Romania, tanto per far paura ai Russi.
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Sì si entro Natale, credici. Del 2050, forse.
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