A Pokrovsk entrano i soldati di Mosca e a Zaporizhzhia è ritirata. Si allarga lo scandalo “Mida” che lambisce il presidente

(di Michela A. G. Iaccarino – ilfattoquotidiano.it) – Per l’intensificarsi del fuoco, che avrebbe distrutto “de facto tutti i rifugi e le fortificazioni”, e per salvare vite: per questo l’esercito ucraino annuncia di battere in ritirata da cinque insediamenti nella regione di Zaporizhzhia. Si abbandonano le postazioni a Novouspenivske, Novye, Okhotnyche, Uspenivka, Novomykolaivka. Nemica degli ucraini nelle ultime ore è diventata la nebbia, che ha reso cieco il settimo corpo d’assalto che combatte a Pokrovsk: 300 russi – col favore della foschia, che impedisce di effettuare ricognizioni e riduce la capacità di colpire in terreno aperto – sono penetrati nella città-chiave che Mosca tenta di conquistare da oltre 20 mesi, uno snodo strategico che consentirebbe la presa dell’intero Donbass. “La situazione rimane difficile”, non lo nasconde il comandante dell’esercito ucraino Oleksandr Syrskyi: “La nostra attenzione principale in questo momento è rivolta alla direzione di Pokrovsk e alla regione di Zaporizhzhia, dove i russi stanno aumentando il numero e l’entità degli attacchi”. Tutto poi confermato in serata dallo stesso presidente Zelensky. Anche se le forze ucraine riferiscono di una situazione più contenibile a Kupyansk, la Difesa russa rivendica il controllo di tutta la parte orientale della città. La guerra di logoramento continua in terra e in cielo: ieri per i raid russi contro le infrastrutture energetiche i cittadini di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Odessa sono rimasti al buio, ma quello dovuto alla distruzione della rete elettrica potrebbe non essere l’unico che cala su Kiev.
Avvolta in un altro tipo di oscurità, rischia di finire anche la cerchia di Zelensky. Non finisce la saga dell’indagine “Mida” su riciclaggio di denaro e arricchimento illecito proprio ai danni della rete energetica nazionale condotta dalle due coraggiose agenzie anti-corruzione ucraine (l’Ufficio nazionale anticorruzione, Nabu, in collaborazione con la Procura specializzata anticorruzione, Sapo). Ha scritto ieri il quotidiano Ukrainska Pravda che le autorità hanno prove per dimostrare che “i membri del sistema corruttivo hanno consegnato denaro a un ex vice primo ministro dell’Ucraina, che tra loro chiamavano Che Guevara”. Si tratterebbe, dice il giornale, di Oleksii Chernyshov. Sarebbe stata documentata la consegna di 100 mila euro in contanti e il trasferimento di oltre 1 milione di dollari all’uomo nascosto sotto il nome in codice del rivoluzionario argentino da parte di un altro sospettato, soprannominato Sugarman, “l’uomo dello zucchero”, che si coordinava con il capo dell’organizzazione, che si muoveva con lo pseudonimo di “Karlson”. Secondo le indagini delle agenzie, il gruppo criminale raccoglieva tangenti dagli appaltatori di Energoatom, pari al 10-15 per cento del valore di ciascun contratto. Ieri è stata la Sapo a dichiarare sull’amico ed ex socio del presidente Zelensky, che “l’indagine ha stabilito che per tutto il 2025 Mindich ha svolto attività criminali nel settore energetico, influenzando il ministro dell’Energia Halushchenko, e nel settore della difesa, influenzando il ministro della Difesa Umerov”, “Mindich e le sue aziende ricevevano denaro, mentre i funzionari, tra cui l’ex ministro dell’Energia Halushchenko, beneficiavano del patrocinio di Mindich”. I tentacoli statali che si sono allungati sul settore energetico dall’inizio del conflitto hanno peggiorato la situazione: “Questo cambiamento non ha ridotto la corruzione; in molti casi, le pratiche corrotte sono persistite o addirittura peggiorate”: a scriverlo il think tank ucraino indipendente, Ukraine Facility Platform.
È la Germania che ieri si è fatta avanti per aumentare l’anno prossimo il sostegno all’Ucraina con oltre 11 miliardi e mezzo di euro. Mosca anche sul nucleare non indietreggia dalla sua posizione: “Se qualsiasi potenza nucleare condurrà test nucleari, la Russia farà lo stesso” ha detto il ministro degli Esteri Lavrov; il capo della diplomazia però è anche “pronto” a discuterne con Trump dopo le sue accuse infondate sulla conduzione di test segreti atomici.
Si sta preparando il terreno per far fuori il comico e toglierselo dalle @@
“Corruzione in Ucraina, sospeso il ministro della giustizia: “Giro di tangenti da 100 milioni di dollari”
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Ma gli ucraini vogliono combattere secondo Vespa , però non si sa bene chi .
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la corruzione nell’Ukro-nazi è endemica, ed è peggiorata da quando è entrata nella sfera Uccidentale,
Zeze e la sua cricca ne sono i principali beneficiari.
Dovrrebbero essere informati i nostri cittadini delle lunghissime attese sanitarie, dell’aumento dell’energia, dell’aumento delle tasse e degli stipendi miseri.
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Com’è possibile che in una dittatura un’indagine di questa portata vada avanti fino a toccare gente vicina al presidente e ad essere ampiamente documentata sulla stampa? Chiedo per un amico…
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Al tuo amico dovresti rispondere semplicemente questo:
il NABU è lì e continua ad agire per VOLONTA’ AMERICANA.
Perché così facendo, gli USA si assicurano che la corruzione non raggiunga tali livelli che tutti i soldi dati all’Ucraina non finiscano nelle tasche di qualche amico di Zelensky.
E 2- perché così facendo possono controllare quel che gli altri patner europei effettivamente donano all’Ucraina tramite le indagini interne.
3- il fatto che vi sia una ‘dittatura’ non significa che ogni forma di corruzione e indagine poliziesca siano venute meno. Anche in Germania nazista la polizia non ha mai smesso di funzionare.
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Puoi dire questo ai tuoi amichetti:
perchè la cricca di ZEZE & C. ha oramai il tempo contato, per cui devono giustificare la loro rimozione in qualche modo.
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La tua è una domanda molto interessante. Mi viene in mente la ferocissima dittatura venezuelana che consente alla Machado di implorare la invasione Usa da anni e di vivere tranquillamente nel paese, forse protetta proprio dallo spietato Maduro, perché un qualsiasi incidente alla signora verrebbe addossato a lui.
Ma parliamo di Ucraina: al tuo amico, per cavartela egregiamente, puoi dire che a Kiev c’è una pagliacciata tenuta in piedi da denari altrui, perciò esce quello che serve agli “altrui”. Vedi se al tuo amico piace questa risposta.
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Ps Pokrovsk E’ CADUTA TOTALMENTE già da diversi giorni. Infatti i soldati sono entrati lì senza alcuna resistenza degli ucraini malgrado che vi siano moltissimi droni con camere termiche.
I russi da inizio settimana annunciano di avere il 95% della città e non passa giorno che non aumentino.
I pochi ucraini rimasti intrappolati in qualche palazzo somigliano più al villaggio di Asterix senza pozione magica.
Adesso l’assedio è nella vicina Mirnograd.
Quanto a Zelensky, si mette male, altri due amici strettissimi sono scappati dall’Ucraina tra cui Umerov. Credo che stiano traballando anche 4 ministri:
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Dobbiamo raccontare cose credibili non credere ai russi! A inizio settembre alcuni incursori russi entrano a Pokrovsk ma sono cacciati. Poi ne entrano 250, ma niente da fare. Ieri, con la nebbia, ne sono entrati altri 300, sui motorini, ma nessuno li ha visti entrare e ora occupano tutta la città… ma questo finirà quando si alzerà la nebbia e la città tornerà sotto il controllo di Kiev. Così la storia sta in piedi e piace alla stampa.
Questi hanno rispetto zero per l’intelligenza dei cittadini e funziona pure bene!
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Sai, la potenza dei piaggio CIAO truccati era notoriamente inarrivabile.
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Facciamola chiara, senza giri di parole: in Ucraina c’è un presidente e una cricca che, mentre la gente muore, soffre e lotta ogni giorno, pensano a intascarsi soldi destinati a difesa, energia e sopravvivenza della popolazione.
Non è incompetenza, non è leggerezza, non è “errore politico”: è tradimento puro e semplice.
Gente così, a casa mia, meriterebbe il patibolo, e nessuna scusa morale, tecnica o politica potrà mai giustificarli. Quel limite di decenza, responsabilità e umanità non è stato superato, è stato disintegrato.
Eppure, in mezzo a questa tragedia, c’è chi resta degno di rispetto: il popolo ucraino.
Nonostante la guerra, le privazioni, i morti e il dolore quotidiano, gli ucraini hanno avuto la forza di ribellarsi quando Zelensky e il parlamento, l’estate scorsa, hanno cercato di smantellare l’indipendenza delle autorità anticorruzione.
Hanno detto no, hanno mostrato che il senso civico e il buon senso non sono stati cancellati dal conflitto né dalla corruzione.
Se Von der Leyen e tutto il codazzo di magna-magna europeo che si stanno accampando ai confini dell’Ucraina avessero un briciolo di cervello, dovrebbero guardare a questo: non basta appoggiare un simbolo internazionale, bisogna guardare ai fatti, alla sostanza delle cose.
Zelensky può fare il paladino fuori dai confini, ma dentro il suo Paese ha dimostrato cinismo, avidità e disprezzo per la vita dei propri concittadini.
Questa vicenda mette a nudo due verità parallele e schiaccianti: da una parte, la spietatezza di chi governa con avidità e senza scrupoli, capace di tradire persino in tempo di guerra; dall’altra, la resilienza e la forza morale di un popolo che non si lascia schiacciare, che sa riconoscere chi lavora per la giustizia e chi lucra sulla sofferenza altrui.
Zelensky e i suoi complici meritano condanna piena, perché hanno scelto deliberatamente di voltare le spalle alla propria gente.
Ne ho scritto più volte: coi soldi tuoi fai quello che vuoi, con quelli degli altri fai quello che ti dicono gli altri.
In questa vicenda il popolo ucraino ha dimostrato che quelle parole valgono per i politici, non per un popolo.
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In realtà, le manifestazioni per salvare il NABU dalle grinfie di Zelensky appaiono pilotate da agenti esterni.
Chi lo afferma vede quel che succede in Ucraina tutti i giorni.
Non si ribellano quando vedono migliaia di loro rapiti nelle strade dagli sgherri di Zelensky… e poi dovrebbero interessarsi così tanto dall’eliminazione di un organo di controllo anticorruzione?
Difficile.
Molto difficile.
Però molto funzionale per gli USA.
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