Menù. Oltre ai massimali deluxe in caso di danni, ecco il caffè a 80 cent e “il pane che alla rottura con le mani deve risultare croccante con crosta che si sbriciola leggermente”

(di Ilaria Proietti – ilfattoquotidiano.it) – Il babà è una cosa seria cantava Marisa Laurito a Sanremo. E figuriamoci la mozzarella o il caffè: quel che è certo che Genny Sangiuliano e Roberto Fico insieme agli altri consiglieri che verranno eletti alle prossime regionali in Campania potranno degustarli tutti i giorni. Con poca spesa e zero rischi per la salute: la buvette interna al palazzo che ospita la Regione infatti prevede menù a prezzi modici, ottima qualità dei prodotti e tanta cortesia. Se però dovesse accadere una sciagura – chessò, un’intossicazione o peggio – ecco pronta l’assicurazione a cinque stelle. Quanto valeallora un consigliere? Un massimale di 3 milioni di euro per ogni sinistro che dovesse verificarsi a tavola o al bancone del bar nel caso di incidenti alimentari. Certo molti di più di quanto previsto nella stessa polizza che il gestore della buvette della regione dovrà prevedere nel caso di danni infortuni o qualsiasi altro evento dovesse capitare a cuochi e lavoranti addetti al servizio ristorazione: nel loro caso il massimale per gli eventuali sinistri è fissato a 500 mila euro omnia. Ma son dettagli. L’importante è l’aroma che resta una garanzia.

Da questo punto di vista la prossima consiliatura in Campania prevede prezzi stracciati ché per sorbire “na tazzulella ‘e cafè” al bar della regione che ha sede al Centro direzionale a Napoli basterà sganciare appena 80 centesimi, poco più per accompagnarci un babà mentre 1,50 euro saranno necessari per gustare una pizza tonda. Ma il prezzario è per tutte le tasche anche su primi e secondi e l’educazione dei camerieri da collegio svizzero: i prodotti devono essere tutti di prima qualità e di qualità doc e “il servizio – precisa il capitolato di gara – deve essere svolto con professionalità, efficienza, cortesia e particolare attenzione alle esigenze della qualificata tipologia dell’utenza, nel rispetto del decoro della sede del Consiglio regionale”.

Postilla: proprio per questo l’Amministrazione regionale si è riservata di chiedere “l’allontanamento del personale che abbia tenuto durante il servizio un comportamento oltraggioso o indecoroso nei confronti degli utenti o comunque tale da costituire pregiudizio all’immagine, al nome e al prestigio” dell’Istituzione.

Questo insieme ad altre chicche si leggono qui e là spiluccando dal bando che assegnerà per il prossimo biennio il servizio buvette e ristorante ma anche buffet, coffee break, rinfreschi e altri eventi in tutti i casi richiesti dal Cerimoniale della Regione o comunque connesse alle esigenze degli organi consiliari. Con una lista lunga così di obblighi e prescrizioni per il gestore. Obbligato a offrire nel menù del giorno “la scelta tra almeno quattro diversi primi piatti, quattro diversi secondi, quattro diversi contorni caldi e freddi, quattro portate tra frutta e dolci” alcuni obbligatoriamente forniti al prezzo minimo. Per non dire dei paletti sulle tecniche di cucina a partire dalle fritture. Ecco qui. “L’olio di di semi dovrà essere di un solo seme e non potrà essere utilizzato per più di 4 volte”.

Capitolo ingredienti: “Il pane alla rottura con le mani (o al taglio) deve risultare croccante con crosta che si sbriciola leggermente, ma resta ben aderente alla mollica”. La pizza invece deve essere rigorosamente “preparata con sfarinati di grano tenero, acqua, lievito e sale”, la pasta “deve essere sempre di prima qualità”, idem la passata di pomodoro, il “formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata”, la mozzarella “di prima scelta e rigorosamente di produzione regionale”. Altre accortezze: “Il personale addetto alla manipolazione, preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti durante le ore di lavoro non deve indossare orecchini, anelli e braccialetti di alcun tipo e non deve avere smalto sulle unghie al fine di evitare la contaminazione dei prodotti in lavorazione”.

Anche perchè il gestore è ritenuto responsabile di qualunque accidente possa accadere agli utenti, consiglieri ma anche i loro staff oltre al resto del personale impiegato a Palazzo: eventuali avvelenamenti, intossicazioni, infezioni in genere o altre infermità causate per l’inosservanza delle norme igienico-sanitarie che regolano la conservazione delle derrate alimentari, la preparazione, manipolazione e somministrazione dei cibi e delle bevande. Anche per questo è previsto l’obbligo per chi fornirà il servizio di assicurare “con un primaria compagnia” la copertura danni “prestata per un massimale non inferiore a 3 milioni unico, per ogni sinistro”.