(Tommaso Merlo) – È un bagno di sangue in Ucraina, intere generazioni stanno morendo mentre i politicanti attendono l’epilogo della guerra più idiota della storia moderna. Zelensky pare non abbia ancora intenzione di sventolare bandiera bianca. Forse la villa all’estero in cui fuggirà non è ancora pronta o forse i suoi camerati gli puntano il fucile alla schiena. Preferiscono il martirio che abbandonare i loro deliri nazionalisti, come se sapessero che non appena mollano la presa, gli ucraini metteranno loro nel mirino. Del resto ormai siamo al suicidio nazionale, con morti e disertori che si contano in milioni come le tonnellate di macerie anche sociali. Il tutto mentre Zelensky farnetica di missili a lungo raggio e stana gli ultimi giovani nascosti nelle cantine per darli in pasto ai russi. Il tutto mentre Putin testa mega missili ipersonici e ribadisce che si fermerà solo quando avrà ottenuto con la forza quello che ha chiesto inutilmente con la diplomazia. Una guerra che paradossalmente non vuole né il popolo ucraino che la combatte, né il popolo europeo che la finanzia e che i russi hanno fatto di tutto per evitare. A volerla è stata la lobby della guerra occidentale ed i suoi burattini politici che nel bel mezzo di una crisi economica eterna, han deciso di buttar via miliardi di soldi pubblici nell’ennesima impresa autolesionista. Tanto a loro il ricco stipendio arriva comunque e la guerra se la godono dai loro sontuosi palazzi. Invece di capire come riconquistare una qualità della vita perduta, i poveri cristi si ritrovano cosi’ a combattere contro la Russia. Un paese fino a ieri amico fraterno con cui non solo l’Ucraina, ma tutta l’Europa condivide secoli di storia e che fino a ieri era un essenziale partner energetico e commerciale. E tutto questo perché qualche imbecille del Pentagono è rimasto ai tempi della guerra fredda e si è messo in testa di piazzare missili nel giardino di Putin. E tutto questo perché qualche imbecille a Bruxelles gli ha dato retta facendosi travolgere da un isterismo bellico da psicoanalisi freudiana. E come ciliegina sulla torta, la guerra più idiota della storia moderna la stanno pure perdendo. Davvero. Se il mondo fosse sano, con la guerra in Ucraina dovrebbe finire la carriera di tutti i tecnocrati e politicanti continentali in circolazione che da anni buttano cocciutamente benzina sul fuoco contro la volontà dei loro popoli. Ma non solo. Se il mondo fosse sano, con la guerra in Ucraina dovrebbe finire nel cassonetto quello che rimane della Nato dopo l’ennesima misera sconfitta. La Nato oggi è il più grande pericolo per la nostra sicurezza perché da organizzazione difensiva è diventata il braccio della catastrofica lobby della guerra. Una organizzazione che dopo decenni di disastri a vanvera in giro per il mondo, ci ha portato la guerra in casa e pure col rischio di una escalation nucleare. Davvero imperdonabile. Il crollo verticale dell’impero statunitense, rende poi la Nato un feticcio del passato ancora più ridicolo. Altro che nemici immaginari per ingrassare la lobby della guerra, il nostro vero nemico è dentro di noi. E quel tarlo suprematista, colonialista e guerrafondaio che noi occidentali non abbiamo ancora culturalmente superato. E sarebbe ora di darsi una mossa. Se non ci sbarazziamo di queste classi dirigenti e della Nato, questi ci portano dritti alla terza guerra mondiale. Ci stanno già lavorando. Il loro problema sono i tempi stretti. In Ucraina la Russia ha mandato letteralmente in fumo miliardi di armi occidentali e quindi l’Europa mollata da Trump, non è pronta. Né con gli arsenali, né col lavaggio del cervello delle masse, né col reclutamento della carne da macello. Ed è per questo che nei palazzi del potere continentale aleggia una strana quiete mentre i russi fanno terra bruciata di ogni propaganda. Gli isterismi bellici delle cancellerie europee si stanno brutalmente schiantando contro la realtà del fronte, e politicanti e tecnocrati si stanno spremendo le meningi per capire come uscirne senza compromettere il loro onorevole deretano. Loro che da anni boicottano ogni soluzione diplomatica, potrebbero ben presto essere costretti a subire una dolorosissima resa rispetto ai compromessi che la Russia era disposta ad accettare anni fa. Una sconfitta militare, strategica e anche politica davvero tragicomica, ma che potrebbe rappresentare un’occasione storica per girare finalmente pagina. Coi popoli occidentali che esasperati dai fallimenti della democrazia lobbistica e da una politica grottesca, danno vita ad un ricambio radicale esprimendo nuove classi dirigenti in grado di smantellare feticci come la Nato ed impegnarsi a sconfiggere per sempre l’unico vero nemico occidentale. Quello dentro di noi.