Il sondaggio di Pagnoncelli: gli azzurri (9%) un punto sopra il Carroccio. I 5 Stelle scendono al 13,5%. Salgono Avs (6,3%), Azione (3,3) e Iv (2,6). Aumenta il gradimento per il governo e la premier Meloni

(di Nando Pagnoncelli – corriere.it) – Quello odierno è il primo scenario politico dalle vacanze. In questi tre mesi gli avvenimenti sono stati numerosi e importanti. Non è il caso di ricordarli tutti, ma sul terreno della politica estera il tema mediorientale ha dominato la scena, da un lato con l’impresa della Global Sumud Flotilla durante tutto il mese di settembre, con uno sciopero che ha visto un’importante partecipazione di cittadini nel nostro Paese, mobilitando coscienze in tutto il mondo, dall’altro con la conclusione di un accordo, ancora fragile, di tregua a Gaza, che si spera possa portare a una pace duratura. Questi avvenimenti hanno messo in secondo piano la guerra in Ucraina, che continua pesantemente.
Sul fronte italiano vanno ricordati alcuni eventi, oltre alla Flotilla che ha avuto una vasta eco interna e ha dato vita a polemiche anche aspre tra governo e opposizione: in primo luogo le elezioni nelle prime tre regioni chiamate al voto che hanno visto una performance non entusiasmante delle opposizioni nelle Marche e in Calabria e invece una vittoria netta in Toscana. Quindi la recente approvazione della riforma della Giustizia che prevede la separazione delle carriere dei magistrati inquirenti e giudicanti. Infine, l’iter della manovra finanziaria 2026, che si va delineando in questi giorni. Il dibattito politico ha visto alzarsi anche pesantemente i toni, con scambi di accuse inusuali tra governo e opposizioni (in particolare tra Elly Schlein e Giorgia Meloni), toni che probabilmente ci accompagneranno per un lungo periodo: ci saranno a breve tre elezioni regionali (Veneto, Campania e Puglia) e si terrà, presumibilmente nella primavera del prossimo anno, il referendum costituzionale sulla Giustizia. Ma sono emerse anche, con nettezza, differenze di opinioni all’interno di entrambi gli schieramenti. Insomma, molta carne al fuoco.
Nonostante tutto questo, nel trimestre considerato (da agosto a ottobre) vediamo scostamenti non molto consistenti tra gli elettori. Dal punto di vista delle intenzioni di voto, tra le forze di maggioranza Fratelli d’Italia vede un risultato identico a quello di luglio (28%); Forza Italia vede un incremento di poco meno di un punto, arrivando al 9% tondo, il risultato migliore dell’ultimo anno; al contrario la Lega vede un arretramento di mezzo punto ed è stimata oggi all’8%; infine Noi moderati di Lupi risulta stabile all’1%. Tra le opposizioni il Partito democratico è stimato al 20,9%, dato quasi identico a quello di luglio; il Movimento 5 Stelle vede un calo di poco meno di un punto ed è stimato oggi al 13,5%; Alleanza Verdi Sinistra incrementa di mezzo punto e si colloca al 6,3%; le forze minori vedono Azione al 3,3% (+0,7%), Italia viva al 2,6% (+0,4%), +Europa all’1,8% (-0,4%). Pochi cambiamenti quindi, e anche l’effetto delle elezioni regionali sembra molto stemperato: qualche calo per le forze che più hanno sofferto (M5S e Lega), qualche miglioramento per Forza Italia che ha avuto un buon risultato in Calabria, effetto nullo per le due formazioni maggiori.
Per quel che riguarda l’esecutivo, i dati segnalano una lievissima ripresa rispetto al lieve calo registrato a luglio. Il governo ha oggi un indice di apprezzamento (la percentuale di valutazioni positive su chi si esprime, esclusi i non sa) del 43, era il 42 a luglio. Perfettamente analogo l’andamento dell’apprezzamento della presidente del Consiglio: l’indice è oggi del 44, era il 43 a luglio.
Infine, i leader. Anche qui piccoli cambiamenti: Tajani recupera, nell’indice di apprezzamento, due punti rispetto a luglio quando avevamo registrato un calo apprezzabile: una presenza mediatica più consistente sia in relazione alla politica internazionale sia a quella interna con posizioni qualche volta nette e critiche su alcuni aspetti (dalla rivendicazione a sé e alla presidente Meloni della paternità della politica estera in polemica con Salvini alle resistenze sulla tassazione degli extra profitti delle banche) sembrano giovargli. Cresce di 2 punti anche Giuseppe Conte, recentemente riconfermato alla carica di presidente dei 5 Stelle (unico candidato), che non sembra soffrire delle non brillanti performance del Movimento nelle recenti Regionali. Stabili tutti gli altri leader testati, da Schlein a Renzi, con variazioni al massimo di un punto.
Sembra quindi che l’alzarsi dei toni, il crescere del conflitto, la mobilitazione anche vasta dei cittadini non incidano o quasi sull’elettorato. Nell’opposizione non c’è (e lo si era visto chiaramente già nel voto delle Marche) un effetto Gaza, nonostante un imponente e partecipato sciopero, né un effetto Ranucci, il giornalista di «Report» che è stato oggetto di un attentato, a seguito del quale si è parlato di un rischio democratico per il nostro Paese. Per le forze di maggioranza non c’è un effetto Trump, dopo la tregua nel Medio Oriente, né un effetto Kirk, l’attivista politico statunitense assassinato il 10 settembre, che ha portato il centrodestra e la premier Meloni ad accusare la sinistra di fomentare un clima di odio.
Diciamo che sostanzialmente la maggior parte degli elettori si tiene distante dalla polemica quotidiana e dai toni accesi, utili probabilmente solo a rafforzare le «curve». E forse, tutto sommato, non è un male.
ma……………!!!!
"Mi piace""Mi piace"
Questa storia ridicola di Conte “unico candidato”, mi ha veramente stracciato i cosiddetti.
Premesso che vorrei proprio sapere COME E DA CHI vengono eletti gli altri presidenti di partito… I candidati erano 77, di cui 21 corrispondevano ai requisiti (compresa la fedina penale PULITA), e solo UNO ha OTTENUTO i 500 voti necessari a concorrere.
Si poteva concludere TUTTO QUI, invece Conte è stato sottoposto ad un altro giudizio. Tutti gli iscritti potevano votare SÌ o NO.
Se la maggioranza avesse votato NO, Conte non sarebbe stato eletto.
È chiaro?
Ma siccome ha ottenuto l’89,6% dei voti degli iscritti, compresa l’eroina santa subito, sembra che abbia USURPATO il TITOLO, non ho capito a chi e con quale metodo truffaldino!
"Mi piace"Piace a 6 people
E il gregge …segue i sondaggi!
A che serve andare a votare?
Basta seguire i sondaggi…e siamo democraticamente governati!
Oramai mi hanno rotto i@@!
"Mi piace""Mi piace"
Comunque il m5s viene dato al 13,5%, in calo di quasi un punto.
Significa che era stimato quasi al 14,5%. Dal Corsera. Non male.
Altri sondaggi giorni fa lo davano tra l 11% e il 12%. Mah
Sondaggi che puntualmente, immagino con qualche secrezione biliare, indicano Conte ai primissimi posti del gradimento. Con tutti contro. Tanto in casa
Io resisto
"Mi piace"Piace a 2 people
sondaggi farlocchi
chiedono sempre alle stesse poche decine di persone, di cui dicono rappresentano i cittadini.
Davvero? allora come mai non figurano mai gli astenuti? MVFC
"Mi piace""Mi piace"
Pare che tenga ancora banco la “novità” di un premier in gonnella con trovata da marketing al ritmo di rap del noto comizio che l’ha lanciata nel firmamento della politica-spettacolo di questo miserevole tempo. Per giunta senza l’influenza dei temi trattati con clamore in questi ultimi mesi, a cui l’elettorato rimane sostanzialmente impermeabile. E pensare che argomenti validi per cambiare idea ce ne sarebbero tanti, tutti inscritti nel ribaltamento di 180° delle posizioni politiche professate dalla stessa prima delle elezioni.
Cosa vuol dire tutto ciò? Che l’elettorato (sempre che siano attendibili i sondaggi) se ne infischia delle vicende politiche vere e proprie e preferisca optare per il sensazionalismo (+ varie clientele) emerso con le elezioni del settembre ’22, che hanno visto il travaso di voti ex-berlusconiani in FdI. Infatti la somma dei voti non si discosta di molto da quella del cdx ai tempi di B. La differenza sta tutta nella maggiore astensione del csx.
Bisogna però aggiungere che oggi, per ns fortuna… Letta è riemigrato in Francia.
"Mi piace""Mi piace"
Tajani recupera, nell’indice di apprezzamento, due punti rispetto a luglio quando avevamo registrato un calo apprezzabile
TAIANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il NULLA con il vuoto interno!
"Mi piace""Mi piace"
Appunto, il solo fatto che Tajani possa avere più consensi dello zero virgola, ti fa capire il livello di demenza di chi vota. Aivoglia a fare proclami, basta una buona bottiglia di vino e fare tutto quello che ti ordinano i veri padroni d’itaglia.
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’errore fondamentale di questi sondaggi è che non considerano l’estensionismo elettorale, senza contare che sono tutti politicizzati e pagati fior di quattrini dai vari partiti per falsare l’informazione e manipolare l’opinione pubblica. Ci sono fin troppe prove in passato di risultati finali che contraddicevano in pieno le previsioni dei sondaggi e trovo immorale che si continui ad usarli quando hanno la stessa neutralità delle società di rating che, essendo quotate in Borsa, fanno parte del sistema che manipo la Borsa (vedi la Lehmann Brothers quotata A la sera prima del suo fallimento). Nel 2018 il M5S diventò il primo partito con il 32,7% e se fosse rimasto il premio di maggioranza avrebbe governato da solo, ma la sera prima tutti i sondaggi lo davano per perdente. In USA tutti i sondaggi dettero vincente Al Gore che ebbe pure 500.000 voti in più, ma la vittoria fu data a Bush. Il problema del potere è che quelli che ci arrivano sono abbarbicati ad esso e per non mollarlo si inventano tutti gli espedienti possibili. Il risultato è’ la permanenza fino alla morte dei soggetti peggiori e un costante invecchiamento con degradazione di tutto l’apparato.
Potendo, il modo più veloce per svecchiare questo Stato sarebbe applicare alla casta politica le stesse regole di pensionamento del cittadino comune.
Se si applicasse il limite di età pensionabile di 67 anni sicuramente sparirebbe una quota significativa di parlamentari, (tra 50 e 100), soprattutto al Senato, dove l’età media è storicamente più alta a causa dell’età minima per candidarsi. Circa la metà dei senatori si distribuisce fino a oltre 90 anni.
Nei gruppi parlamentari con l’età media più alta, come Forza Italia (con media di circa 57-61 ann), la proporzione sarebbe molto più alta. Il partito con più giovani è il M5S.
L’introduzione di un limite di età a 67 anni comporterebbe un ricambio generazionale immediato per alcune decine di figure di spicco e un abbassamento drastico dell’età media complessiva del Parlamento.
Per esempio se ne andrebbero in pensione la Casellati (Ministra per le Riforme Istituzionali), Nordio, Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Roberto Calderoli (Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie), Tajani (Ministro degli Affari Esteri), la Binetti e la Bonino, Bossi, Monti, Liliana Segre…E non sarebbe affatto male!
"Mi piace"Piace a 1 persona