Il 27 ottobre si è diffusa la notizia del discorso dell’ex presidente Joe Biden in occasione della consegna di un premio alla carriera dall’Edward M. Kennedy Institute […]

(di Fabio Mini – ilfattoquotidiano.it) – Il 27 ottobre si è diffusa la notizia del discorso dell’ex presidente Joe Biden in occasione della consegna di un premio alla carriera dall’Edward M. Kennedy Institute di Boston. È stato anche precisato che Biden era reduce da un ciclo di radioterapia per un cancro alla prostata ed è apparso in buona salute. È un sollievo per tutti che merita un “Bentornato e lunga vita Joe”, anche se un’indagine ha sollevato dubbi sulle facoltà mentali dell’ex presidente quando furono firmati con penna automatica gli atti di grazia ai suoi amici e parenti. Purtroppo le immagini e le parole del discorso hanno confermato lo stato confusionale in cui l’ex presidente ancora si trova. Ha parlato del principio democratico di limitare i poteri del presidente. Sembrava serio, anche se affannato, e smemorato proprio riguardo ai limiti infranti durante tutta la sua presidenza. Pur ammettendo la strumentalità delle accuse d’incapacità d’intendere e volere che Trump muove al suo predecessore, ogni apparizione di Biden risveglia la riflessione sulle disastrose decisioni da lui prese portando la guerra in Europa e nel mondo. A chi devono essere attribuite, a lui o alla cerchia che lo manovrava e approfittava della sua capacità di pensare? E che democrazia è quella che avalla i raggiri di un presidente malato? Tra l’immagine di un presidente cinico e bellicista e quella di presidente vittima della circonvenzione d’incapace, è forse più generosa quella di gaffeur, almeno fino a quando le gaffe per le quali Joe era famoso non si traducevano in tragedie. Durante i primi mesi della guerra in Ucraina si poteva ancora scherzarci su e tra amici si poteva provare a immaginare i suoi commenti al discorso che il suo nemico Putin, sempre insultato e oltraggiato, aveva tenuto il 16 marzo 2022.
“Ehi Joe, hai sentito cos’ha detto Putin?”. No. “Ha detto che l’abbiamo costretto all’invasione perché abbiamo addestrato i nazisti, li abbiamo armati, abbiamo pagato i mercenari, abbiamo installato laboratori di armi biologiche e stavamo per dare armi nucleari all’Ucraina e alla Polonia; tutto per distruggere la Russia e l’Europa perché dell’Ucraina non ce ne frega niente!”. Merda, ci ha beccati! E adesso cosa facciamo? “O smentiamo dicendo che è tutta propaganda o facciamo sparire il testo del discorso”. Ok, tutt’e due!. “Ha poi detto che gli oligarchi russi qui da noi non possono fare a meno di foie gras e ostriche!” E tutto il caviale e champagne che gli paghiamo dove va a finire? “Ha detto che in questi otto anni in Donbass gli ucraini hanno ammazzato 14 mila persone, bambini compresi!”. ‘Sto bastardo, dà il merito agli ucraini anche di ciò che facciamo noi. “Dice che è pronto a discutere questioni importanti come neutralità, smilitarizzazione e denazificazione!”. Già, e le badanti?. “Dice che le Banche centrali e i governi occidentali sono stati sordi e miopi di fronte alle esigenze della gente!” Cosa?. “DICE CHE SIAMO MIOPI E SORDI!”. Be’, io non ho visto o sentito niente! “Dice che il sequestro di beni e conti esteri di aziende e individui russi è un furto!” “Dice che con questi sistemi facciamo perdere fiducia nel dollaro e i ricchi convertiranno i loro pezzi di carta in materiali concreti!”. Bastardo e bugiardo! A proposito, a quanto sta l’oro oggi? “Dice che i tentativi di cancellare la Russia hanno strappato la nostra maschera di decenza!”. Il chirurgo plastico mi ha assicurato che la mia non si strappa. “Dice che i russi che scappano vengono da noi perché gli diamo la libertà di genere!”. Sì, ma non credo che la diamo anche ai froci. Vero? “Dice che gli oligarchi che vengono da noi venderebbero la propria madre solo per avere il permesso di sedere sulla panchina fuori casa nostra!”. Ehi! Ecco, chi sono quella cicciona che gira per casa mia e quel barbone sdraiato nel portico?!
Bei tempi, quando si poteva ironizzare per allentare l’ansia. Oggi anche le stupidaggini l’accrescono e Joe non ne ha più l’esclusiva.
Senso dell’articolo? E’ a questo che si riduce un ex generale?
"Mi piace""Mi piace"
Quest’uomo malandato non è più presidente, quindi quello che fa e dice è di fatto irrilevante, ma ha una colpa per i filo-russi impenitenti come il generale Mini: gli ha toccato la Russia. Guai a chi tocca la Russia ai filorussi. La realtà è che la difficoltà con cui Trump riesce a dialogare con Putin, da lui stimato (e ricambiato) a livello umano personale, è la dimostrazione che gli interessi fra USA e Russia sono totalmente divergenti e non dipendono granché da questo o quel presidente. Il problema è che l’Europa che non è in grado di fare il suo interesse e di portare avanti una politica autonoma dalla NATO. Se un giorno decideremo di uscire dalla NATO non avremo l’approvazione né di Biden né di Trump.
"Mi piace""Mi piace"
E tutto quello che ha scritto il generale Mini in questi anni? Evidentemente non ha letto nemmeno una riga, oppure confonde i suoi libri con le istruzioni del microonde. Ma si sa, l’arte della selettiva ignoranza è molto diffusa — soprattutto tra chi si ostina a non voler imparare.
Il generale Fabio Mini ha scritto molti libri oltre ai numerosi articoli apparsi durante la guerra in Ucraina. La sua produzione libraria inizia ben prima del conflitto ucraino e include approfondimenti strategici, geopolitici e storici. Ecco alcuni dei suoi titoli: Guerra senza limiti. L’arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione La NATO in guerra. Dal patto di difesa alla frenesia bellica L’Europa in guerra Mediterraneo in guerra. Atlante politico di un mare strategico Eroi della guerra. Storie di uomini d’armi e di valore Perché siamo così ipocriti sulla guerra? Soldati. Storie e analisi dei nuovi scenari militari Che guerra sarà Ucraina, la guerra e la storia (con Franco Cardini), pubblicato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Mini è ritenuto un autore prolifico in materia di strategia militare e geopolitica, con collaborazioni a Limes, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso e altre riviste specialistiche.
"Mi piace""Mi piace"
E allora? Il senso di questo articolo? Spernacchiare Biden? Wow… Pulitzer subito!
"Mi piace""Mi piace"