“Appendino ha aperto un giusto confronto: Conte ha capito. Ora Schlein ci ascolti sulle armi”

(di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Giura che alla fine non è successo nulla di grave, nel Movimento: “Il confronto aperto da Chiara Appendino ha portato a dinamiche normali in un dibattito politico”. Ma per l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi i punti sollevati dalla deputata vanno nella direzione giusta: “Alla gente non interessa in quale area ci collochiamo, ma come arrivare alla fine del mese nonostante l’inflazione. Servono proposte concrete”.

Appendino ha parlato dei rischi di un Movimento “normalizzato”, che deve tornare a essere “diverso”. Mica male come critica, no?

Prima noi del Movimento eravamo considerati quelli dei clic o quelli telecomandati, senza dibattito interno. Ora invece raccontano che siamo spaccati. È una narrazione che non mi convince.

Si è dimessa da vicepresidente.

Chiara ha detto e sottolineato che è del Movimento: non ha mai pensato di lasciarlo. Ha avviato una riflessione interna dopo i risultati delle Regionali, e alla fine anche Giuseppe Conte ha apprezzato il suo contributo. Lui ha detto che noi 5Stelle siamo quelli che “devono essere scomodi”, ed è il nostro modo di approcciarci alle scelte.

Considerazioni fatte dopo un “processo” in Consiglio nazionale all’ex sindaca, però…

Glielo ripeto, alla fine è stato un normale dibattito interno. Ed è stato un bene farlo.

Appendino sostiene che non riuscite più a parlare a tante persone, e che bisogna trovare parole d’ordine e proposte.

C’è grande disaffezione verso la politica, e noi dobbiamo riportare molte persone a votare, coinvolgendole. Il M5S è nato per andare oltre le ideologie.

Siete nel centrosinistra…

No, siamo progressisti, ma indipendenti, come ha stabilito la nostra costituente. Gli accordi si fanno sui programmi e su una “visione di mondo” simile: anche Giuseppe lo ha ribadito prima delle Regionali. Poi ci sta che in alcuni casi questo ragionamento porti a trovare delle convergenze e in altri casi no. Come Movimento siamo riusciti a portare a casa alcuni punti di programma importanti nelle Regioni dove abbiamo vinto. Forzare dove non è possibile porterebbe solo ad alchimie elettorali.

Resta il fatto che nelle Regionali siete andati male un po’ ovunque.

C’è un tema di radicamento territoriale. Dobbiamo coinvolgere le persone, riavvicinarle alla politica puntando su temi come la sostenibilità. Ma è un lavoro lungo.

Per Appendino non dovevate allearvi con il dem Giani in Toscana. Secondo lei?

Non mi occupo di Toscana (sorride, ndr).

Per non lasciare Meloni a Palazzo Chigi dovreste costruire un’alternativa di governo con il Pd, no?

Diciamo che su questo c’è un work in progress. Su diversi temi vedo punti di contatto, ma sulle armi e sulla guerra c’è una distanza importante. Su questi argomenti il nostro punto di riferimento deve restare sempre la Costituzione.

Elly Schlein è sotto assedio nel suo partito, ha visto?

Non deve essere facile gestire un partito con tante anime. Su alcuni temi però, come le armi, potrebbe avere più coraggio e seguirci.

Altro punto sollevato da Appendino: l’eccessiva vicinanza di Conte al dem Goffredo Bettini.

Credo che Bettini voglia più di tutti un’alleanza organica con il M5S. Ma su questo abbiamo sensibilità diverse. Lo stesso Conte ha spiegato più volte che con il Pd “non siamo alleati”.

E su un eventuale accordo con il Pd a Roma che sensibilità ha lei? Contraria?

Su questo nel Movimento è in corso un dibattito vivacissimo. Bisogna trovare convergenze di programma, altrimenti non si potrà forzare.

L’inceneritore a cui lavora il sindaco Roberto Gualtieri che peso ha, in quest’ottica?

È una questione dirimente, per me come per tanti altri del M5S. Noi 5Stelle siamo a favore di tecnologie esistenti più moderne e sostenibili.

Per governare la Campania vale la pena allearsi con De Luca e Mastella?

Ci vuole equilibrio nel portare avanti una nave immensa con un equipaggio numeroso. Roberto ha il mio appoggio: manca poco al voto e gli faccio un grande in bocca al lupo.