Ieri il giornalista aveva detto che “sembra agire come un’emanazione del governo” e che “qualcuno” lo “sta armando (…) per punire Report”. Poi, la multa di 150 mila euro per gli audio di Sangiuliano. Stanzione: “Il Garante adotterà ogni iniziativa utile alla tutela della propria dignità istituzionale”

(lespresso.it) – Dopo le parole di Sigfrido Ranucci sul Garante della privacy — “sembra agire come un’emanazione del governo” e “qualcuno” lo “sta armando (…) per punire Report” — arriva la replica del presidente, Pasquale Stanzione. Che parla di frasi “di una gravità senza precedenti” perché “insinuano che il Garante, autorità indipendente prevista dalla normativa europea, il cui vertice è eletto da entrambi i rami del Parlamento, operi sulla base di direttive ricevute da terzi, peraltro secondo un indirizzo politico di maggioranza”. E annuncia che “adotterà ogni iniziativa utile alla tutela della propria dignità istituzionale”.
Le frasi di Ranucci, pronunciate parlando in videocollegamento in una conferenza stampa organizzata al Parlamento europeo di Strasburgo, sono arrivate a qualche ora dalla multa di 150 mila euro comminata dal Garante alla Rai, in quanto editore di Report, per gli audio tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini mandati in onda nella puntata dello scorso 8 dicembre. Un’istruttoria in corso da mesi ma che, a una settimana dall’attentato subito dal giornalista, ha acquisito un sapore diverso.
Per Stanzione, come si legge nella nota diffusa dal Garante — che è un organo monocratico, ma un collegio composto da quattro membri —, le parole di Ranucci sono “illazioni gravissime, che confondono la piena indipendenza e terzietà di giudizio del Garante con un’asserita sua soggezione a presunte logiche di governo. Nulla di più infondato. Al contrario — continua — le parole pronunciate dal dott. Ranucci rischiano di essere percepite come un tentativo di indebito condizionamento dell’attività decisoria del Garante, chiamato a pronunciarsi su due reclami avanzati nei confronti della trasmissione da lui diretta”.
La sanzione a Sigfrido è un Double tap strike.
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La pretesa di essere “intoccabili”
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“insinuano che il Garante, autorità indipendente prevista dalla normativa europea, il cui vertice è eletto da entrambi i rami del Parlamento, operi sulla base di direttive ricevute da terzi, peraltro secondo un indirizzo politico di maggioranza”. E annuncia che “adotterà ogni iniziativa utile alla tutela della propria dignità istituzionale”.
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Cioé:
No basta, ragazzi.
Quando qualcuno parla di rispetto del giornalismo qui in Italia assicuratevi che non abbia mai votato gente del genere.
Dico, gli fanno saltare la macchina a lui e alla figlia e questi già che ci sono dopo appena 1 settimana gli danno pure una multa di 150.000 euro per la violazione della privacy?
Praticamente, siamo ancora ai tempi di Renzi che incontra Mancini.
O delle Iene che fecero l’antidroga nei bagni del parlamento e scoprirono che 1/3 dei parlamentari era ‘fatto’. Però lo scandalo, diretto da Vespa (”possiamo dire che l’hanno fatta grossa?”) era l’inchiesta delle Iene, mica il fatto che abbiamo almeno 1/3 dei parlamentari drogati.
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Ma questi è solo il “Garante dei Dati personali”(privacy)…quindi che centra?
.Il garante della persona invece di Ranucci sono : la scorta e l’auto blindata!
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Probabilmente la multa la pagherà la Rai ovvero la collettività e sarà una delle poche volte che potremmo dire saldi ben spesi .Avanti così Sigfrido sempre a testa alta.Per quanto riguarda il garante che si è offeso affermiamo senzadubbiamente ntuculo.🤔
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Stanzione….?? non mi piace….nulla altro da aggiungere……..va bene cosi’…..!!!
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