(Giancarlo Selmi) – I sondaggi di Mentana danno la “bellissima” in ascesa. In ascesa insieme al numero degli immigrati. Quelli che in Italia, secondo i “difensori dei confini” non dovevano entrarci più e che, invece, non solo continuano a entrarci, ma ne entrano molti di più di quelli che entravano con tutti i precedenti governi. Aumenta la povertà, assoluta e non, raggiungendo vette insopportabili.

In ascesa sondaggi, povertà e immigrati, quindi, mentre la vita degli italiani, insieme alla produzione industriale, al potere d’acquisto dei salari, agli indici economici sprofonda. Sprofonda la fiducia dei consumatori, crollano i consumi, soprattutto quelli degli alimenti. E quest’ultimo dato è la impietosa fotografia di un paese che regredisce di brutto. Bocchino direbbe, o forse dirà, con lui tutto è possibile, che calano i consumi di alimenti perché gli italiani hanno deciso di mettersi a dieta.

I dati fanno riflettere sui sondaggi. Perché i dati sono veri, i sondaggi possono essere influenzati da manipolazioni. Perché uno dice: stiamo letteralmente crollando, la Meloni presenta una manovra che salva le banche e distrugge dipendenti, ceto medio e tre quarti di Paese e gli italiani sono contenti? O c’è un diabolico rincoglionimento collettivo, oppure…

Insomma, il sondaggio di SWG di oggi, letto con insana soddisfazione dall’ottimo Mentana, riporta interviste a 800 persone su un campione, predeterminato di 4.475. Sapete perché? Perché 3.675 persone hanno rifiutato l’intervista, ovvero di rispondere. Ed è tutto scritto. La statistica non si basa su campioni?Allora? Ho l’impressione che taluni sondaggi, e quelli che mostra Mentana ben si prestano al dubbio, visto che prima di alcune elezioni nazionali topparono di brutto, vengano usati come clava politica.

Quanto incidono sull’astensionismo i sondaggi? Mi si dirà: questo è complottismo. Accusa che accetterei se non fossimo il Paese che, come informazione, sta peggio di 49 paesi al mondo. E se alcuni governi, vedi quello di Draghi, non venissero e non siano stati decisi nelle segrete stanze, molto fuori dal Parlamento e contro interessi e preferenze degli elettori. Permettetemi, quindi, di non fidarmi.