(Michele Serra – repubblica.it) – Azzardo un pronostico (avvertenza: li sbaglio quasi tutti, per fortuna). Trump riuscirà a mettersi d’accordo con Putin a scapito dell’Ucraina, che dovrà cedere pezzi del suo territorio, e a scapito dell’Europa, che entrambi gli autocrati disprezzano perché imbelle e parolaia. L’accordo si farà perché la tendenza vincente, giunti a un quarto del nuovo secolo, è: più sicurezza, meno libertà. Più precisamente: acquistare sicurezza vendendo libertà.
Così è accaduto a Gaza, laddove l’autodeterminazione dei palestinesi è stato l’ultimo, ma proprio l’ultimo argomento della trattativa: se ne parlerà se e quando uno Stato di Palestina non rappresenterà più un pericolo o anche solo un fastidio per Israele, dunque probabilmente mai. Le libertà, così come i diritti umani, così come i famosi princìpi che stanno scritti su carte sempre meno lette (è anche questo un caso di crisi della lettura) sono sempre più sullo sfondo. In primo piano le armi, la tecnologia e i soldi, così come ha sottolineato Trump, con la sua impareggiabile boria, parlando alla Knesset.

Si dirà che la pace è sempre stata imposta con la forza e dunque dal più forte. Giusto. Ma è accaduto, a volte, che la pace fosse imposta anche dal più giusto, e il clima seguito alla fine della Seconda Guerra Mondiale fu un clima di liberazione condivisa, e di rinascita impetuosa di libertà multiformi: politiche, culturali, psicologiche. Qui si parla, schiettamente, senza fronzoli, di mettere in riga il mondo attorno al pugno atomico di americani e russi, e al pugno tecnologico di una ristretta oligarchia multinazionale. E tutto il resto è noia.
L’ipocrisia invece purtroppo non è un fantasma . Prendi, per esempio, il colpo di stato a Kiev , la lista di ministri ,stilata dalla signora Nulland, per il governo ucraino conseguente, l’ invia a fare in c… all’ EU a suoi eventuali oppositori al progetto, la guerra successiva al Donbass con migliaia di morti civili , la proibizione della partecipazione alla vita civile dei suoi abitanti e perfino la proibizione dell’ utilizzo della propria lingua : il russo…ovviamente .Ebbene Serra è perfettamente a conoscenza di tutto ciò, ma lo ha completamente rimosso per convenienza .
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Ecco cosa è un ipocrita, un fariseo , un rinnegato ,un falso profeta , un personaggio da questionario buonista da Fazio il fazioso .
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“Trump riuscirà a mettersi d’accordo con Putin a scapito dell’Ucraina, che dovrà CEDERE pezzi del suo territorio”
E GIUSTAMENTE!!! Dovrà mollare i territori che ha PERSO in battaglia, visto che Sniffolo ha rifiutato l’accordo a costo ZERO dell’aprile 2022.
Ti hanno convinto che avresti vinto con la Nato contro la Russia? 🙄
Bene, ora incassa la sconfitta e TACI, invece di continuare a chiedere Tomahawk per scatenare la 3ª GM, grandissimo c0gli0ne.
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Dal canale di Dmitrij Medvedev
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 Durante l’incontro con il “lamentoso mendicante”, Trump ha detto una cosa ovvia ma piuttosto interessante: «Lasciamo che Russia e Ucraina si riconoscano entrambe come vincitrici del conflitto». Sì, questo accade spesso al termine di scontri militari. Ma non è il nostro caso.E non si tratta solo del fatto che abbiamo bisogno di una vittoria con condizioni ben note a tutti — è un’ovvietà.
La questione è anche che l’attuale banda banderista non potrà mai essere riconosciuta come vincitrice nemmeno nel proprio paese, in nessuna circostanza.
E il “narcovampiro” e i suoi compagni lo sanno benissimo. La perdita di territori non gli verrà perdonata, non solo dai nazionalisti più fanatici, ma anche dai suoi rivali politici. Pertanto, la fine della guerra significherebbe la morte del regime. Quindi, la tesi di Trump qui non funziona.Il “grande pacificatore”, però, si è divertito a giocare con i “Tomahawk”, come è solito fare, mettendo sotto pressione l’opinione pubblica mondiale. E ha concluso la partita nelle migliori tradizioni dell’invio di sottomarini nucleari: «Scusa, fratello, ma ne abbiamo bisogno noi stessi».
Bisogna riconoscere che, per ora, Trump resta piuttosto saldo nella sua posizione: «Non è la mia guerra, il colpevole è il vecchio rimbambito B.».Eppure, persino quel “rimbambito” era contrario all’invio di armi a lunga gittata ai banderisti.Ma naturalmente, questa non è affatto la fine del rifornimento di nuove armi a Kiev.
Il seguito arriverà, e dobbiamo essere pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi.
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