(di Marco Travaglio – il Fatto Quotidiano) – Il salto sul carro del vincitore, da sport nazionale, è diventato una gag. Per due anni, nei talk e sui giornali, una banda di squilibrati assatanati negava il massacro dei gazawi, o lo giustificava col 7 ottobre, incitava Netanyahu a finire il lavoro fino al definitivo annientamento di Hamas e, se provavi a spiegare che il terrorismo si combatte con l’intelligence e non radendo al suolo tutto e tutti, eri un “antisemita tagliagole e tagliateste”. Ora che Trump ha fatto ciò […]
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Senza se e senza Hamas
Il salto sul carro del vincitore, da sport nazionale, è diventato una gag. Per due anni, nei talk e sui giornali, una banda di squilibrati assatanati negava il massacro dei gazawi, o lo giustificava col 7 ottobre, incitava Netanyahu a finire il lavoro fino al definitivo annientamento di Hamas e, se provavi a spiegare che il terrorismo si combatte con l’intelligence e non radendo al suolo tutto e tutti, eri un “antisemita tagliagole e tagliateste”. Ora che Trump ha fatto ciò che noi – anime belle pacifinte e complici di Hamas – speravamo fin dall’8 ottobre 2023, cioè ha costretto Netanyahu a fermare la mattanza, a rinunciare ad annessioni coloniali e guerre contro tutti i vicini, a firmare un accordo con Hamas (così sconfitta da venir promossa a polizia di Gaza al posto dell’Idf), a liberare 1900 detenuti (fra cui tagliagole e tagliateste passati e/o futuri) in cambio di 20 ostaggi e a disertare la firma a Sharm perché Erdogan non lo voleva, ci aspettavamo che la masnada tenesse il punto in lutto stretto. Invece, oplà: finge che gli sconfitti Netanyahu&C., bocciati su tutta la linea, abbiano vinto ed esalta la pace di Trump dopo aver detto che avrebbe portato più guerre. Questa voluttà sadomaso di esultare per non averne azzeccata una è ancor più comica della mestizia degli orfani di guerra, che per 24 mesi hanno maledetto gli americani perché non fermavano Netanyahu e manifestato in piazza affinché lo facesse, e ora si disperano perché l’ha fatto l’americano sbagliato. Così chi aveva ragione lascia il campo libero a chi ha le ha sbagliate tutte.
“Trump libera tutti”, titola Libero di Sechi, quello che “la guerra finirà quando lo decide Israele”, “Bibi deve finire il lavoro fino all’annientamento di Hamas” e pure degli ayatollah col famoso “regime change a Teheran” (ciao, core). Sallusti sul Giornale tripudia per “Il miracolo di Trump”, che ha fatto l’opposto di quel che diceva lui: “Israele può vincere la guerra ad Hamas e continuerà fino a raggiungere l’obiettivo” e “l’Occidente non tentenni”, come “per piegare il Terzo Reich”. Poi c’è l’angolo del buonumore, cioè il Foglio. Il rag. Cerasa titolava “In bocca a Trump ‘pace’ è diventata una parola sinistra”, pubblicava “Appunti sul Vietnam di Trump” e la sua ”Arte delle paci-truffa”, additandolo come colluso a Khamenei: “negozia alla cieca con Russia e Iran” con l’“impreparato Witkoff”, “imbroglia Israele”, “salva il nucleare iraniano”, riserva “il trattamento Zelensky a Netanyahu” e fa “annunci pericolosi su Teheran ed Erdogan”. E Ferrara sputava su “Trump e la banalità dello schifo”. E ora? Tre pagine col discorso di Trump e il sobrio titolo “Vittoria di Israele. Vittoria della pace”. Ma soprattutto del Foglio. Prossima scena: Ferrara che si paracaduta su Gaza per conferire ad Hamas il premio Poliziotto dell’Anno.
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Ricoverato? Mi dispiace,spero abbia risolto e a prescindere dal tedio quotidiano che mi procura,le auguro sinceramente di tornare presto in forma.
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Ribadire in continuazione “orfani di guerra” riferito genericamente all’universo mondo senza uno straccio di precisazione di nomi o gruppi e` in primis atteggiamento strano da parte di un giornalista che nomi, date e fatti precisi li bazzica da sempre , e poi , spiace ribadirlo, lo mette alla stregua di quei pseudo giornalisti minori e prezzolati che con i giochi di parole hanno tirato su una carriera. MT accusa il realismo e la preoccupazione di molti d’essere mestizia , con poco rispetto verso le piazze che fino a qualche giorno fa` lodava. L’altro giorno e` stao il suo compleanno, gli auguro di cuore di non incamminarsi verso la china di Scalfari, Mieli che nella terza eta` hanno contraddetto tutta o quasi la vita professionale precedente. Oppure dicesse semplicemente ” io schifo la Palestina, ammiro Trump, parteggio abbastanza per Israele” senza tirarla tanto per le lunghe.
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Mah…ho le mie perplessità su questo articolo.
“Ora che Trump ha fatto ciò che noi – anime belle pacifinte e complici di Hamas – speravamo fin dall’8 ottobre 2023, cioè ha costretto Netanyahu a fermare la mattanza, a rinunciare ad annessioni coloniali e guerre contro tutti i vicini, a firmare un accordo con Hamas”
E’ andata proprio così ? A me non sembra. Alla Netanyahu & C. hanno permesso di completare quasi fino in fondo la sua operazione da criminale, ed era oramai fuori controllo. L’intervento di Trump è stato accettato, chissà dietro a quali accordi non noti a noi miseri abitanti del pianeta. Che poi la questione sia conclusa, è tutto da vedere…
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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Chi sono gli orfani di guerra che hanno maledetto gli americani perché non fermavano Netanyahu e manifestato in piazza affinché lo facessero, e ora si disperano perché l’ha fatto l’americano sbagliato?
I milioni di persone che hanno manifestato ora sono disperati per la trgua?
Ma MT li ha per caso intervistati? Telefonato? Ricevuti? oppure si basa su quella decina di persone che girano per i talks o scrivono sui giornali, i quali o rappresentano solo se stessi oppure sono pronti a vendere la loro penna al miglior pagatore, sono questi i rappresentanti di tutti i manifestanti?
lasciamo perdere, sono meglio i suoi “Ma mi faccia il piacere”.
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egregio Adriano 58, io l’ho capito così l’articolo: Travaglio stimava Conte e “odia ” Letta e il PD, perché nel 22 non hanno fatto accordi elettorali, facendo vincere la Meloni. Il PD è quello che vota in Europa con la Meloni a favore delle armi per Israele et simila…
bene dopo due anni si sono mosse delle coscienze…queste hanno portato gente in massa nelle nostre piazze e portato barche a Gaza. Il tutto ha portato visibilità. Carro in cui il PD è salito subito…. ipocrita fino alla fine( nei fatti vota a favore delle armi, di fronte alle telecamere è in prima fila nelle piazze). Dov’era il PD in questi due anni di massacri? E con il PD tutta la corte dei Mass media e loro giornalisti, uomini di cultura? Sul divano.
non potendo dire nei fatti io ho fatto qualcosa, si sono presi la visibilità. Visibilità datagli dall’altro super ipocrita Trump, che prima vende armi ad Israele e ai paesi arabi, poi quando la gente si stufa, chiude il rubinetto ad entrambi, e si prende il merito…
secondo me il direttore se la prende con quella parte …
saluti
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Caro Fabio,
di solito MT è diretto nelle critiche vedi Foglio Sallusti ecc..ecc…
invece mi sembra che qui abbia fatto di tutta un’erba un FASCIO “orfani di guerra, che per 24 mesi hanno maledetto gli americani perché non fermavano Netanyahu e manifestato in piazza affinché lo facesse”…
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cmq sul PD hai perfettamente ragione, una massa di ipocriti arrivisti
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In effetti è un pò ambiguo detto così con questi ‘orfani di guerra’.
Ad ogni modo, testimonianza di un infermiere che ha lavorato a Gaza.
Alla faccia di Seki, Inc…ata Boccia, Lombardi, Bokkino ecc ecc.
E’ un video tosto, ma penso che ne valga la pena.
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Grazie, Sparvy… cercherò di far girare questo documento sconvolgente, essenziale per aprire gli occhi…
Amici di Infosannio, non potete NON VEDERLO.
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Come le guerre iniziano (e i TG si guardano bene dal raccontare):
Turchia, Antalya, 12 aprile 2025 – Al 4° Forum della Diplomazia di Antalya, Jeffrey Sachs rilasciato alcune dichiarazioni basate su documenti ufficiali per accusare Stati Uniti e Israele di aver pianificato e orchestrato le guerre in tutto il Medio Oriente. L’intervento, supportato da prove desecretate, ha squarciato il velo sulla strategia di destabilizzazione regionale.
Operation Timber Sycamore: il piano USA per destabilizzare la Siria
La guerra in Siria, ha spiegato Sachs, non nacque da fattori interni, ma da un’iniziativa precisa dell’amministrazione Obama, avviata nella primavera del 2011. I Documenti desecretati dimostrano che la CIA, tramite l’operazione “Timber Sycamore” coordinata dalla Special Activities Center, finanziò e addestrò gruppi ribelli, inclusi elementi jihadisti, con l’obiettivo esplicito di eliminare Bashar al-Assad. L’operazione, coordinata con Arabia Saudita, Gran Bretagna, Turchia, Giordania ed Israele riversò nella regione armamenti per miliardi di dollari, alimentando un conflitto che in 14 anni ha causato 600.000 vittime e l’ascesa delle milizie estremiste.
Il piano del Pentagono e le sette guerre: da Wesley Clark a Netanyahu
Sachs ha collegato la crisi siriana a un disegno più ampio, citando le dichiarazioni del generale Wesley Clark nel 2007. In un’intervista alla CNN, Clark rivelò l’esistenza di un memorandum del Pentagono (2001) che prevedeva sette guerre in cinque anni per ridefinire il Medio Oriente. Tra queste, sei – Libano (2006), Iraq (2003), Libia (2011), Somalia (2006), Sudan (2003-2005) e Siria (2011) – furono effettivamente realizzate con il sostegno USA-Israele. L’unico obiettivo rimasto, ha sottolineato il professore, è l’Iran, contro cui Netanyahu continua a spingere l’intervento militare diretto.
2012: la mediazione ONU affossata dall’intransigenza USA su Assad
Jeffrey Sachs ha ricordato che, nell’agosto 2012, l’amministrazione Obama rese pubblica la richiesta non negoziabile della rimozione immediata di Bashar al-Assad. La posizione fu ribadita dal Segretario di Stato Hillary Clinton durante un discorso a Istanbul: «Assad deve andarsene». Una linea contraria al piano di transizione graduale sostenuto dall’inviato ONU Kofi Annan, che si dimise definendo irrealistiche le condizioni imposte da Washington.
Gaza e la complicità operativa degli Stati Uniti
Sachs ha ribadito che Israele non potrebbe condurre operazioni militari senza il sostegno diretto degli Stati Uniti, definendolo «complicità operativa». Ha citato il ruolo di Washington nel fornire finanziamenti, supporto navale, intelligence e munizioni, elementi che rendono possibile, nelle sue parole, un «genocidio a Gaza». L’accademico ha sottolineato che l’appoggio statunitense non è solo politico, ma logistico attivo: «Senza gli Stati Uniti, Israele non resisterebbe neppure un giorno».
Il veto USA all’ONU: l’ultimo blocco alla Palestina
Sachs ha concluso ricordando il veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza ONU del 18 marzo 2025, che per la 18° volta dal 1948 ha negato alla Palestina lo status di Stato membro. Un atto, ha sottolineato, coerente con la strategia di sostegno incondizionato degli USA a Israele, nonostante la richiesta di 143 Paesi membri di riconoscere alla Palestina il diritto di esistere.
Le parole di Sachs suonano come un atto d’accusa diretto, destinato a riaccendere il dibattito sul ruolo delle potenze egemoni in Medio Oriente. La sua richiesta è chiara: fermare gli interessi occulti e i piani segreti nell’area sostenuti da attori stranieri per restituire finalmente alla regione il diritto di sviluppare un futuro di pace.
Jeffrey Sachs svela l’operazione CIA in Siria
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Grazie @sms lo squarcio di realtà che apri serve per puntualizzare che non c’è nessuna mestizia e nessun orfano di guerra. Semplicemente realismo su quanto è successo e magari un po’ di prudenza su quello che sta succedendo e succederà.
Mi fido più dei milioni di persone che hanno manifestato per una pace purché sia, piuttosto che di un presidente che fino all’altro giorno diceva che Bibi stava facendo tutto molto bene e che dopo a Gaza si sarebbero potute costruire grandi cose (senza Gazawi naturalmente).
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se permetti, me ne sono fatta copia da sbattere sul muso ai soliti trolloni!
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@Anail “mestizia degli orfani di guerra, che per 24 mesi hanno maledetto gli americani perché non fermavano Netanyahu e manifestato in piazza affinché lo facesse, e ora si disperano perché l’ha fatto l’americano sbagliato.”
Qui traspare tutta l’ammirazione di MT per Trump. Quelli che hanno manifestato hanno smosso milioni di persone e lo hanno fatto in maniera disinteressata, adesso non hanno nessuna mestizia. Però si può dire che la pace Trump poteva farla prima di 600 mila innocenti morti, ma sopratutto prima di dire che Bibi stava faceva tutto molto bene e che su Gaza si poteva costruire qualcosa di grandioso? Perché altrimenti sembra che siamo caduti dal pero, perché Trump è pazzo e dunque lo debba sempre giudicare come un incapace di intendere e volere qualcunque cosa dica.
Per cui MT, nessuna mestizia, quelli che hanno manifestato e che tu fino all’altro giorno difendevi, sono felici per il cessate il fuoco ma sono perfettamente coscienti di come sono andate le cose.
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Articolo straniante…ma chi si è impossessato del suo pc? La IA, Peter Gómez?
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Per i palestinesi c’è in atto bene o male una tregua ma verso i colleghi-nemici di Travaglio niente da fare: la guerra continua ad oltranza .Mai dal sottoscritto una buona parola per Ferrara Sallusti, Senaldi , Molinari ,Polito o peggio ancora per Vespa , ma l’ ottimismo di Travaglio mi sembra un tantino esagerato. Anche a me non è tornata qualcosa per i circa duemila carcerati palestinesi rilasciati da Israele, ma da questo a credere che le aspirazioni dei sionisti siano sedare da Trump c’è ne passa.
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MT canta vittoria (o meglio parla di pace) troppo presto, secondo me.
Gli Israeliani già hanno annunciato il dimezzamento degli aiuti perché mancano delle salme e ha già sterminato un gruppo di palestinesi che tornava a Gaza.
Hamas, dal canto suo, ha ammazzato dei connazionali rei di aver complottato col nemico.
Questa non solo non è pace, ma si fatica anche a chiamarla tregua.
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secondo me nulla di straniante, in linea con quello che di solito scrive MT, la sua linea è nota, e comunque sta facendo una foto di quello che sta succedendo “oggi” e non gli si può dare torto, magari pecca di speranzoso ottimismo ma questo si vedrà “domani” dato che questa debole tregua non durerà a lungo, netanyahu non credo accetterà questa umiliazione in silenzio, stessa cosa le ali estremiste smotrich e gvir che si ritrovano hamas come gendarmi, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni
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Mi preoccupa la GENTE, ancora più dei capi. Gli israeliani, i soldati, completamente alienati da una realtà costruita, sviluppata o insita da generazioni nelle loro menti… non credevo che fossero così “isolati” dal resto del mondo, così convinti, così bombardati da sempre, tanto da aver maturato convinzioni fuori dal mondo, vittimiste e feroci, disumane e disumanizzanti.
Ho il fiato sospeso.
Specie dopo aver visionato il video postato da Sparviero. Poi leggerò i documenti postati nel suo commento successivo, che non promettono nulla di confortante e foriero di speranze.
Ma davvero qualcuno intelligente come MT crede che sia possibile risolvere una SIMILE situazione con la pagliacciata in mondovisione di un narcisista patologico, che si crede il Dio dell’universo?
Non capisco, francamente, se non come infantile rivalsa, l’atteggiamento di MT.
Per quanto ancora intende suonare lingue di Menelik e lanciare coriandoli, dandoci degli “orfani della guerra”?Perché è a gente come noi che si rivolge, non agli avversari, che anzi gongolano e si spintonano per prendersi gli immeritati meriti.
Ma è ANGOSCIA, non mestizia, Trava’!
È angoscia… 😖😞
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Credo di aver capito che Travaglio punti il dito ( d’altronde lo fa sempre, a buon ragione) contro una fetta rilevante dei suoi “colleghi” o comunque di quella intellighentia che ha una tribuna mediatica rilevante. Certamente non ce l’ha col manifestante proPal o proFlottilla degli ultimi tempi.
D’altronde alcuni nomi li fa. Da Sechi, Sallusti, ma potrebbero essere Bocchino o Porro, sempre “trumpiani” ma auspicanti il sostegno americano al “finire il lavoro” di Bibi.
Per poi indirizzare l’ironia più pungente sul mondo del Foglio, ma poteva essere anche il Riformista, tutti “antitrumpiani” fino all’altroieri, convintamente sostenitori del Genocidio ( negandolo… ), ed ora sull’Attenti ad applaudire mentre Trump delinea la tregua ( che non è Pace, Travaglio lo sa).
E infine i nomi non fatti andrebbero, secondo me, individuati negli “antitrumpiani” più o meno di sinistra, area piddina ( quindi una sinistra trasfigurata, segno dei tempi), alla Giannini, alla Gramellini, alla Saviano e chi più ne ha più ne metta, che timidamente ( per non dire opportunisticamente) hanno benedetto le manifestazioni, sempre tardissimo, ma si sentono a disagio a constatare che “quel qualcosa” che ha fermato, al momento, la strage genocidaria è frutto del Pazzo dal ciuffo biondo.
Questa è la mia interpretazione.
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Ma lui gli dà degli “orfani di guerra”, Paolo, quindi certo la descrizione non si attaglia ai gongolanti di dx… di più ai piddini delusi, come ebbi a scrivere qualche giorno fa.
Ma io la sento come accusa a chi non ci crede più di tanto, a chi non si è vestito a festa come lui, a chi non sta facendo i “trenini” per festeggiare… a chi, come me, quasi non respira, per trattenere il più a lungo possibile il momento della tregua…che non è neanche totale, perché le belve ancora uccidono… 🥺
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Ma piantala, respiri benissimo. Stasera aperitivo e poi sushi?
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🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮
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Che tristezza non capire neanche le metafore…e che squallore attribuire agli altri la propria pochezza.
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Più che una metafora era una mega iperbole. Ma a parte quello, fai bene a sentirti punta sul vivo da MT. Ce l’ha proprio con quelli come te. Ipocrita.
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SCN
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Sempre più analfabeta e acido. Proprio un nome, una garanzia.
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Ma qualcun altro ha visto la surreale conferenza stampa di Trump a Sharm coi 22 rappresentanti dei paesi che “hanno dato una mano” a “risolvere” la questione ebreo-palestinese?
Tutti convocati in fretta e furia, costretti a lasciare “le molte cose da fare” che hanno (parole di Trump), e trattati come servi sciocchi (ed è un eufemismo); in particolare gli europei, menzionati per ultimi, perfino dopo Armenia e Azerbajan (due sciocchini che si son fatti la guerra per 30 anni, fino alla pacificazione di Trump stesso); 2 parole di circostanza per ciascuno (le 2 su Meloni riguardanti la sua “bellezza”, Emmanuel per una volta zitto, Merz è molto alto ma non lo intravvede, Orban malvisto ma a lui piace, Starmer buon ultimo e liquidato immediatamente mentre gli si avvicinava).
Da non perdere se si vuole un’istantanea sui rapporti degli alleati nei confronti del “capo dell’Occidente”.
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Vista.
Vomitevole.
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Non l’ho vista e non ce la faccio a guardala. Perciò a maggior ragione ti ringrazio per averne raccontato l’unico aspetto rilevante.
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MT scrive come se i giochi in medioriente siano chiusi. La storia di Hamas “polizia” della Striscia, ad esempio, è assolutamente comica. L’editoriale di oggi è un’accozzaglia di invettive disparate e contraddittorie.
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Loqua’, avevi esordito bene…e poi critichi l’unica soluzione “educativa”, quasi montessoriana: responsabilizzare le teste calde (secondo loro) di Hamas!
Nel tuo mondo al contrario, molto meglio lasciar fare alle belve paranoiche dell’IDF, che controllano comunque il 53% del territorio, eh?
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Professorè, mi metto in ginocchio sui ceci?
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Servisse a qualcosa… 🙄
Ps Boh… io parlo di Montessori e lui tira fuori i ceci. 🤦🏻♀️
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“Loqua’, avevi esordito bene…”
Professorè, ma la sufficienza me la dà? Oppure mi rimanda al prossimo post?
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@anail, al momento netanyahu sembra aver perso, non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato, ovvero sconfiggere e sradicare hamas, addirittura si ritrova hamas come poliziotto temporaneo della striscia totalmente restio a disarmarsi, quindi non durerà, poi sappiamo tutti che già ci sono stati morti e di fatto la tregua sarebbe già andata a ramengo, per non parlare della situazione in cisgiordania dove i coloni continuano allegramente a uccidere
per quanto riguarda questi troll idi0ti lasciali perdere, fai come vuoi ma è una inutile perdita di tempo dargli spago
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Ah ah ah!
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unkle@ “al momento Netanyahu sembfra aver perso”
Mah… a me non sembra. Mi pare invece che al momento si sia dovuto “accontentare” di una vittoria non completa, come probabilmente sperava e ha deciso di rimandare il tutto ad un secondo round, perchè sarà sceso a compromessi interni e ad accordi a noi oscuri con Mr. Trump & C.
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Il rimbambimento di Travaglio avanza! Peccato era un giornalista apprezzabile….
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Il fatto che questa pace stia camminando sul filo del rasoio è evidente.
10/20 palestinesi rilasciati in cambio di ogni ostaggio israeliano era semplicemente la richiesta di hamas di un annetto fa.
Netanyahu si è infilato in un vicolo cieco con tutto il mondo contro tranne Trump.
A Trump è bastato dargli un ultimatum “o la smetti o ti mollo anch’io” per farlo abbozzare.
Non ci dimentichiamo la sorte che toccherà tra poco a Netanyahu:
Se gli va bene c’è ( almeno) un processo per corruzione che l’aspetta al varco. Sempre che qualche estremista israeliano non decida di fargli fare la stessa fine di Rabin nel 95….
Poi il fatto che l’ordine pubblico di Gaza sia ancora affidato ad hamas ha il sapore di una barzelletta cattiva e di pessimo gusto:
Come dire che negli ultimi due anni ogni palestinese morto è stato trucidato invano perchè di fatto NULLA è cambiato.
Hamas al limite cambierà nome e si dedicherà all’organizzazione di un altro 7 ottobre.
E si ricomincia……
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“Hamas al limite cambierà nome e si dedicherà all’organizzazione di un altro 7 ottobre”
Visto come è andata non sarebbe sconsigliabile? Ah già, ma Hamas ha vinto… pensa se avesse perso!
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Sono due anni che ci arrabattiamo afflitti da un senso di impotenza di fronte all’ecatombe di palestinesi, ben sapendo che il bandolo della matassa stava a Washington come lo hanno capito anche i milioni di manifestanti, i veri spingitori del “capo dei capi” ad agire in qualche modo per interrompere la mattanza. E ora siamo dal Trav etichettati “orfani di guerra” (chissà se anche inconsolabili e in gramaglie o prefiche singhiozzanti). Cosa dovevamo fare per lui?… Deporre le armi della critica perché fosse effettivo questo sedicente accordo di pace a fronte dei vistosi buchi che contiene?? Diciamo che è stato un infortunio di her director l’essere da lui trascinati nel gorgo blaterante e ipocrita dei suoi colleghi, e rinunciare a separare giudiziosamente il grano dal loglio e dalla gramigna. Quantomeno ingiusto e ingeneroso quell’epiteto che ci affibbia con troppa disinvoltura. Le parole sono importanti, diceva qualcuno. Soprattutto se si è catalogati come il maggior giornalista italiano oggi esistente. Si guadagni fino in fondo questo primato! D’altronde “gli esami non finiscono mai”, a detta di un famoso saggio. Eccheccaxxo!!!
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Non riesco a capire cosa dia cosi fastidio a Travaglio riguardo la posizione di chi ritiene questa tregua una pagliacciata spacciata per “la pace eterna che mette fine a millenni di conflitti”. È ovviamente una manovra per salvare deretani sionisti che la faranno franca e provare a ingurgitare qualche ulteriore miliardo di dollari pervi soliti 4 intrallazzatori. A Trump gli frega meno di zero che la gente muoia o meno . Tempo un mese vedremo che fine ha fatto questa rappresentazione teatrale che ci siamo dovuti sciroppare per soddisfare l’ego malato di un vecchio rintronato.
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fin che la barca va lasciala andare
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beh ottimo questa pubblicata, un algoritmo di moderazione che funziona a pedali, Intelligenza Artificiale pussa via
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bloccato pure “non dire *atto se non ce l’hai nel sacco”.
Se stavolta passa vuol dire che il mio amico felino deve aver combinato dei grossi guai in mia assenza qui su Infosannio.
non si può nemmeno scrivere il nome
😂😆😂😆🤔🤔
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La recente – toccata e fuga – attitudine Crust mi aveva fatto sobbalzare dalla sedia sorridente ,ma era chiaro che camminasse sul filo del rasoio della fallacia nell’equazione quasi paradossale BiBi/Zele usando termini come guerra e pace: retorica “Gorgiana” da Lentini serviva a frotte per acuire le crepe dell’uguaglianza “polarizzazione=vendita copie” e alimentare le mie felici perplessità su essa.
Mettendo invece i termini tolstoiani solamente nella bocca dei contendenti verbali, si affida quindi al cinismo della razionalità dialettica,che dalla notte dei tempi, crea attrito e fa screpolare l’ipocrisia dei benpensanti e l’emotività compiaciuta di chi vive nella dicotomia bene/male,giusto/sbagliato:
la vera anima di Calenda, in fondo, abita in tutti loro …ed è sbocciata fuori stagione😆, fiorendo rigogliosa,proprio quando meno ce lo si aspettava,nell’inconsapevolezza degli “egotismi” più autoindulgenti. Non poteva che andare così.
E quando uno che scrive articoli sulla carta stampata(giornalista par offensivo nei suoi confronti in questo caso) tira un pugno forte nello stomaco destabilizzando a 360° , e quindi portando alla riflessione, ha già fatto tre quarti(3/4) del suo compito.
Bravo Marcolino ti sei rimesso momentaneamente in carreggiata dopo mesi,e in scia del miglior articolista vivente anche se in decadenza e in via di rincoglion1mento: Massimo Fini.
Il gap culturale con il Max rimarrà sempre ,così come rimarrà anche il ricorso al grezzo,goffo e superficiale ossimoro “ha stato L’Ue” …dei nani però… dal prossimo indomani.
Ma alla fine, come sempre,l’unica a uscirne davvero bene sarà warnerbrosdiscovery ed è questo quello che conta.
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Info, perché QUI non mi pubblichi la sentenza della Todde, benché OT?
Volevo solo dare risalto e platea più ampia all’evento… 😥
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I soliti giudici comunisti hanno salvato la Todde. Lugnone oggi è chiusa per lutto!
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Anche videolina!
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Anail ho postato il messaggio di Conte qua sotto..
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Vidiollina
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😆🤣😂
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Questa è l’introduzione (declamata in dialetto egiziano) di “Luglio agosto e settembre (nero)”
degli Area, storica band italiana.
Il brano risale al 1973, 52 anni fa.
Inizia con un’esortazione alla pace, ma il testo esprime tutt’altro.
Che cosa ci avrebbe detto Demetrio Stratos se fosse ancora vivo, cosa avrebbe detto a chi diceva che era cominciato tutto il 7 ottobre?
Mio amato
Con la pace ho depositato i fiori dell’amore
davanti a te
Con la pace
con la pace ho cancellato i mari di sangue
per te
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
Vieni e viviamo o mio amato
e la nostra coperta sarà la pace
Voglio che canti o mio caro ” occhio mio ” [luce dei miei occhi]
E il tuo canto sarà per la pace
fai sentire al mondo,
o cuore mio e di’ (a questo mondo)
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
a vivere con la pace.
un’egiziana
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👍ci ha lasciato troppo presto😣
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Qui è come se ogni mattina due tizi (uno più grosso e uno più piccolo) ti aspettano fuori di casa, il più grosso dà un bastone al più piccolo e il più piccolo ti dà una bastonata in testa.
Dopo due anni di questo trattamento, quando sei più morto che vivo e tutto il vicinato considera il grosso e il piccolo due delinquenti abituali, il grosso toglie il bastone al piccolo e gli dice di smetterla, e viene esaltato come il campione del mondo della pace, o come direbbe Meloni, cintura nera di pace.
Siamo in un manicomio del genere.
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Giuseppe Conte
La Corte costituzionale si è appena pronunciata: Alessandra Todde non ha compiuto nessun atto a rischio di decadenza. La Corte costituzionale chiarisce che né il Collegio regionale di garanzia elettorale né il Tribunale civile di Cagliari avevano il potere di spingersi a fare questa valutazione. Ne eravamo certi, conoscendo le norme di legge e avendo letto le carte. Cosa diranno adesso i garantisti “a senso unico” del centro-destra che scudano i loro ministri e sottosegretari e finanche i criminali libici per ogni possibile violazione del diritto interno e internazionale e poi invece tentano di ribaltare il voto espresso democraticamente dal popolo sardo, con cavilli giuridici e campagne denigratorie? Alessandra continua a lavorare così, con passione e determinazione, che le donne e gli uomini di Sardegna sanno distinguere!”
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👍👏👏👏
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Volevo comunicare che il concerto SOS Palestina di settembre scorso ha ricavato 82.000 euro che verranno versati a MSF.
Comunicazione di oggi di Piero Pelù.
Oh, non l’ho mai sopportato, devo essere sincero.
Però ammettiamolo, è uno dei POCHI artisti con le palle.
Sempre per pace e giustizia e persino l’unico toscano ad opporsi a Renzi al massimo del suo potere.
Il prossimo 2 giugno ne rifanno un’altro, visto il successo.
Dove sono i vari Jovanotti e altri ‘difensori’ dei diritti ad essere felici (e contare i soldi nel proprio conto in banca)?
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Una volta lo si sopportava peggio, quando era più giovine e forse (dico forse) più attento al successo del momento e al danaro. Ora è un po’ più scafato, ma anche più equilibrato, mettiamola così, e alla lunga più simpatico, secondo me. Molto meglio oggi di decenni fa, a mio avviso, ma è un mio parere personale. Però stai dicendo bene, comunque: è l’unico a tirar fuori le palle e a dire e fare quel che un po’ tutti gli altri han paura di dire e fare, ché in fondo tutti tengono famigghia… Lui in fondo se ne impìpa alla grande.
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Tu cavalca, cavalca o mio cow-boy, che la terra, poi, ce la fotti a noi!
Quanta verità in una frase.
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E dire che ha perso anche una causa con Frenzie, perché al concerto del 1 maggio l’ha chiamato il Boy scout di Ligio Gelli. (poteva aggiungerci un ‘vaffancqlo majale’).
C’é un’intervista sul FQ molto interessante in cui si racconta a lungo.
Secondo Pino Scotto sembra un cartone animato.
Cmq come dimenticare la (NON) sigla di Jeeg Robot?
E il legame con Elio?
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Nel mentre, in Ucronazia, i soldati ucraini si stanno arrendendo a centinaia.
Ecco gli ultimi arrivati:
Russian Army Is Capturing More, And More Ukrainian Troops
Salvassero la loro vita, almeno quella!
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