Il Nobel per la pace a Machado di sicuro un merito lo ha: chiudere definitivamente la farsa sul riconoscimento all’auto-candidato Trump.

(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Si può criticare o meno la decisione di attribuire alla venezuelana Maria Corina Machado il premio Nobel per la pace (Giulio Cavalli ne traccia un ritratto ricostruendo il suo curriculum controverso), ma di sicuro un merito lo ha avuto. Chiudere definitivamente la farsa sul riconoscimento all’auto-candidato Trump, che solo alcuni statisti del nostro governo e qualche improbabile supporter del calibro del presunto criminale ricercato dalla Corte penale internazionale, Netanyahu, potevano contribuire ad alimentare.
Del resto il curriculum del presidente Usa era di tutto rispetto. Dal 20 gennaio di quest’anno, giorno del suo insediamento alla Casa Bianca per il secondo mandato, ha dato copertura politica e militare, come aveva già fatto il suo predecessore, al genocidio palestinese per mano israeliana; ha scatenato una guerra mondiale commerciale a colpi di dazi; ha imposto l’incremento delle spese militari al 5% del Pil ai Paesi aderenti alla Nato; e, giusto per non perdere terreno sui suoi predecessori, ha bombardato illegalmente l’Iran.
Certo, si dirà, ha chiuso la carneficina in Palestina. Ma resta da vedere se la tregua (non la pace), che peraltro il suo alleato Netanyahu ieri è tornato a mettere in discussione, reggerà. Cosa che, ovviamente, tutti ci auguriamo malgrado le palesi criticità dei suoi contenuti e del modo, una sorta di ultimatum tipo “prendere o morire” lanciato da Trump (“o finiremo il lavoro”), con cui è stato proposto, o meglio imposto, ai palestinesi. È vero, Hamas le ha accettate, sebbene su alcuni punti la discussione dovrà essere approfondita.
Ma è altrettanto vero che dopo quasi 70mila vittime civili – che si teme siano molte di più – i palestinesi avrebbero accettato qualsiasi proposta pur di fermare le bombe e la fame in ciò che resta della Striscia di Gaza. Quindi sì, meglio il Nobel a Machado, per quanto criticabile, che a Trump. Con buona pace dei Salvini e dei Netanyahu che tifavano per lui. E per chi, come la premier Meloni è corsa ad intestarsi il Piano dell’alleato americano pacifinto dopo che, negli ultimi due anni, non ha mosso un dito per fermare il massacro dei palestinesi. Ammesso che sia davvero finito.
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Per credere all’autocandidatura di Trump (una semplice boutade, tipica del personaggio) è necessario non essere informati sulla procedura di assegnazione del Nobel per la pace.
Qua si sostiene che le segnalazioni devono essere inviate entro il primo febbraio, ma va detto che secondo alcuni disagiati si tratta di una fonte pesantemente manipolata dalla CIA, dalla lobby ebraica e da tutta la Spectre dei Potery Forty.
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Quale sarebbe la fonte che i “disagiati” ritengono manipolata? Wikipedia?
E se non nel merito del tema Nobel, e se non dalla Cia, Lobby ebraiche e compagnia, tu non ritieni che Wikipedia sia effettivamente manipolata?
Ma soprattutto, caro JD, tu sei VERAMENTE, uno che si accontenta delle versioni ufficiali? Che so, sull’omicidio di JFK, sulle cause della guerra del Vietnam, sull’omicidio Moro, sull’11 settembre, su Ustica etc., tu non hai mai pensato ad un “complotto” per non far emergere la verità? Francamente non ci credo, e devo pensare che “stai complottando” contro di me e gli “infosanniti”….
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Amico mio, sei tu quello che si accontenta delle versioni apocrife, il sottoscritto è molto parco nel concedere patenti di credibilità a chicchessia.
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Sarai pure “parco nel concedere patenti di credibilità a chicchessia” ma sembra che chiunque riporti un riferimento, una voce, che vuole smontare una “versione ufficiale” debba essere sbertucciato da te, ridicolizzando il “riferimento”, la “voce”, rendendoti di fatto un sostenitore della “versione ufficiale”.
Ma per capire, ti chiederei chi nell’informazione “geopolitica” ritieni credibile o comunque utile. E che consiglieresti di leggere o ascoltare.
Io per esempio, a parte Lucio Caracciolo che considero un eccellente elemento di informazione ( poi, ovviamente, se scrive su La Stampa leviga i giudizi e le valutazioni, in funzione di Editore e pubblico, ma non le stravolge), seguo Alessio Mannino di Ibex Edizioni e Giacomo Gabellini de il Contesto. E ovviamente Ottolina Tv che però è più un progetto culturale/politico ad ampio raggio.
Tu invece?
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Ti sembra molto male: le mie critiche sono tutte argomentate, e quando possibile corredate da fonti. Le uniche versioni che sostengo sono quelle supportate da fatti.
Per rispondere alla tua domanda: personalmente non ho idoli da adorare, e di credibile a prescindere non ritengo basilarmente nessuno.
Travaglio è l’unico che seguo con una certa continuità, per il resto ho un approccio completamente diverso dal tuo, che mi sciorini le tue patenti di credibilità.
La mia politica di igiene mentale è quella di separare il più possibile le opinioni dai fatti, ed interessarmi prevalentemente a questi ultimi, in modo da crearmi un’opinione servendomi del mio senso critico, cercando di farmi influenzare il meno possibile dalle opinioni altrui; non avendo bisogno di qualcuno che mi suggerisca cosa pensare, non ho nemmeno consigli da dare in tal senso, mi spiace.
L’unico consiglio che posso darti è quello di imparare a verificare tu stesso quanto ti viene propinato come verità, ma non soltanto da chi propina “verità ufficiali” (quello è scontato), ma anche e soprattutto da chi propina quelle “non ufficiali”, perché sono soggetti che fanno largamente uso delle stesse tecniche propagandistiche (basicamente: enfatizzare quei fatti che sostengono il tipo di narrazione che si sta portando avanti, sottacendo o sminuendo quelli che vanno nella direzione opposta).
Purtroppo è una cosa che richiede un po’ di tempo ed un po’ d’impegno, e questo è il motivo principale per cui tanti si lasciano tentare dalla pappa pronta.
Dammi retta: cucina da solo, e vedrai che il risultato sarà più soddisfacente.
Poi c’è anche chi è totalmente inabile al pensiero critico, come qualche soggetto che si aggira da queste parti il cui disagio è drammaticamente evidente (ma questo lo rende anche affascinante), però questo è un altro discorso e comunque non mi sembra proprio il tuo caso.
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X Pablero:
per lui (l’iDIOta intendo) noi che non ci beviamo tutte le cagate che il ‘mainstream’ ci propina (tipo NS1/2 oppure gli ‘autoattentati’ alle centrali nucleari) siamo complottisti in quanto ci si accontenta delle versioni ‘apocrife’ quando in realtà semplicemente ci schifiamo delle menzogne e dello spinning che hanno le fonti ufficiali.
Del resto se uno come Molinari ha potuto diventare direttore di La Repubblica, sentendo quel che ha continuato a dire spudoratissimamente ad oggi, chiunque nonché il cugino di chiunque tra gli ‘alternativi’ (spesso più informati degli ufficialisti) ha sufficiente credibilità per dire cose più sensate.
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Il Nobel per la pace include alcuni dei peggiori guerrafondai. E’ una farsa che non comincia certo con Trump.
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*Pace 2025 sempre disinteressata
Armenia-Azerbaijan. Quindi, la pace tra Armenia e Azerbaijan di cui Trump si è fatto garante lo scorso 8 agosto. Dopo 30 anni di conflitti territoriali nella regione del Karabakh, l’intesa ha istituito la cosiddetta “Trump Route for international peace and prosperity”, un corridoio di transito strategico nel Caucaso volto a garantire a Baku l’accesso all’enclave azera di Nakhichevan “nel pieno rispetto della sovranità dell’Armenia”. Un traguardo definito “storico”, che ha permesso anche agli Usa di ottenere diritti esclusivi di sviluppo speciale e il controllo, per 99 anni, di una giga-strada con sbocco commerciale al Caucaso. Un controllo che è stato visto con sospetto da parte di Iran e Russia, che da anni dominano l’area
Ostilità Congo-Ruanda per il controllo delle miniere. La “pace”, arrivata il 27 giugno con la mediazione affatto disinteressata di Trump, sembra però alquanto instabile, anche alla luce del fatto che la Repubblica democratica del Congo si è rifiutata di sottoscrivere l’intesa nota come ‘Quadro di integrazione economica regionale”, quale parte dell’accordo sottoscritto.
Conflitto Serbia-Kosovo, e il controverso accordo di pace di Gaza Quella tra Serbia e Kosovo, su cui Trump, nel 2020, ha affermato di aver scongiurato ulteriori conflitti a fronte di promesse commerciali. Un accordo per lavorare sui rapporti economici.
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I tentativi della Casa Bianca di minacciare la Norvegia con tariffe sono finiti nel nulla. Anche se i pescatori norvegesi hanno subito perdite. Gli alleati di Trump – i conservatori del Partito del Progresso – hanno perso le elezioni. La sinistra al potere ha un atteggiamento ostile verso Trump.
Maria Machado. Attualmente si nasconde dal potere nelle giungle venezuelane. Il suo compagno Edmundo González, dopo aver partecipato alle elezioni dello scorso anno, è fuggito dal paese e vive in Spagna. Un altro oppositore, Juan Guaidó, che per molto tempo gli Stati Uniti hanno riconosciuto come presidente del Venezuela, ora risiede in Florida.Al momento il Dipartimento di Stato riconosce González come leader venezuelano, ma quest’ultimo non ha alcuna possibilità di arrivare al potere. La Casa Bianca ora conduce un’operazione psicologica nei Caraibi, sperando di provocare una spaccatura nel potere venezuelano. Tuttavia, per ora si manifesta un effetto di coesione attorno alla bandiera – anche l’opposizione venezuelana critica i piani militari degli Stati Uniti.
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C’è stato un momento in cui ho temuto che lo dessero al trio Meloni-Tajani- Salvini . Menomale che hanno cambiato idea !
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