
(di Marco Travaglio – il Fatto Quotidiano) – Le immagini dei gazawi in festa tra le macerie per la fine della mattanza e financo per Trump e quelle dei parenti degli ostaggi israeliani che si abbracciano a Tel Aviv straziano il cuore. E dovrebbero far vergognare i leader europei che non hanno fatto nulla perché accadesse prima: tutti premi Nobel per il miglior attore non protagonista. Ma dovrebbero anche inorgoglire chi in Europa s’è battuto in parlamenti, piazze, scuole, atenei, media e flottiglie per smuovere le coscienze […]
Gaza for Tajani
Le immagini dei gazawi in festa tra le macerie per la fine della mattanza e financo per Trump e quelle dei parenti degli ostaggi israeliani che si abbracciano a Tel Aviv straziano il cuore. E dovrebbero far vergognare i leader europei che non hanno fatto nulla perché accadesse prima: tutti premi Nobel per il miglior attore non protagonista. Ma dovrebbero anche inorgoglire chi in Europa s’è battuto in parlamenti, piazze, scuole, atenei, media e flottiglie per smuovere le coscienze e salvare l’onore dei nostri Paesi: è anche grazie a loro che Trump s’è deciso a costringere Netanyahu ad accordarsi con Hamas, cioè ad ammettere il totale fallimento. Invece chi dovrebbe vergognarsi esulta e chi dovrebbe esultare si vergogna. La Meloni s’imbroda per il “contributo silenzioso” al piano Trump: così silenzioso che nessuno se n’è accorto. Tajani riposta il video, forse fake, di due giovani gazawi che sventolano il tricolore in “segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l’Italia”. Purtroppo il filmato è di un account X pro Pal che dice “grazie italiani per essere insorti contro il vostro governo” in piazza. Tajani, vicepremier del governo che ha trattato quei manifestanti da terroristi e ha continuato ad armare Israele, crede che a Gaza festeggino lui. Anzi, popolare com’è anche là, si aspetta che ora sventolino pure i suoi poster.
In compenso molti pro Pal hanno accolto la notizia che riempie di gioia Gaza e Israele con un misto di fastidio e cordoglio. I talk sembrano veglie funebri: luci semispente, ospiti in gramaglie per la fine della cosiddetta guerra, volti luttuosi, pessimismo obbligatorio. Mancano solo le bandiere a mezz’asta e i De Profundis. Chi vaticinava che Trump avrebbe riempito il mondo di guerre non può ammettere che ne ha fermata almeno una. E se qualcuno pensava di trasformare la denuncia del genocidio in un mestiere fino alla pensione, dovrà trovarsene un altro. È la versione farsesca della sindrome di Rambo, tipica di ogni reducismo: torni dalla guerra, spesso combattuta nel salotto di casa, nessuno ti si fila. Si stava meglio quando si stava peggio, anche perché a stare peggio erano i palestinesi, che ora grazie a Trump non muoiono più e forse ricevono pure qualcosa da mangiare. Se il piano portasse la firma di Biden o della Harris o di qualche altro “buono”, quello sì sarebbe un fatto storico da Nobel. Come per Obama, Al Gore e persino l’Ue. Invece l’ha firmato il puzzone cattivo: quindi è finto, non dura, domani si torna a sparare. Così buoni e cattivi tornano ciascuno nel posto assegnato. E gli orfani e le vedove di guerra ritrovano una ragion d’essere. Possibilmente prima che Trump ci prenda gusto e si faccia tornare strane idee di pace pure fra Russia e Ucraina.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…….
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Travaglio sta al giornalismo progressista come Pannella la Bonino,capezzone sta alla politica di sinistra
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E mentre il governicchio di Gioggia esulta per meriti non suoi, il Paese prosegue nel suo lento e inesorabile declino. 😟
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/10/produzione-industriale-calo-dati-istat-agosto-notizie/8155774/
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mah!
non guardo la TV, meno che meno i TG, oramai è inascoltabile persino la radio e ascolto solo musica.
Però leggo ed è vero che ci sono molte prime pagine in lutto e molti continuano a dire “dura minga dura no”.
non si sa, è un mondo di pazzi furiosi, potrebbe saltare e far saltare tutto in qualsiasi momento.
Però provate voi ad essere nel campo di sterminio di Gaza, se non vi aggrappereste disperatamente a qualsiasi speranza, senza badare a chi ve la concede.
Tajani, che ministro degli esteri è che non va mai all’estero, sembra sempre capitare per caso, non capisce mai la prima domanda, devono sempre fargliele due volte. All’inizio pensavo che la radio avesse dei problemi, in diretta invece si sente che ripetono, perchè lui ripete le ultime parole della domanda e chiede che cosa, peggio di uno scketch.
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A proposito: Hamas NON ha ucciso 1200 civili il 7 ottobre 2023
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“E se qualcuno pensava di trasformare la denuncia del genocidio in un mestiere fino alla pensione, dovrà trovarsene un altro”. CAPITO?
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Il genocidio non è comunque soggetto a prescrizione. Per chi pensasse che sì, anche stavolta me la cavo. Festeggiamo intanto per quei poveri cristi; e vergognamoci per chi dimostra ancora una volta che barbie e big jim hanno la faccia più vera di loro
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Giusto: la tregua cancella il genocidio. Dunque i 70.000 morti se ne facciano una ragione, i senza casa, gli invalidi, i dispersi, gli affamati, si ricostruiscano case, arti e vita: siamo a Napoli paisa’!
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Hai capito tutto✌️
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Se lo dici tu…
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Come se il problema sia stato magicamente risolto da quest’accordo, pagliaccio atlanto-zionista.
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Trump è stato costretto dalla rivolta mondiale contro il genocidio perpetrato da Israele.Rivolta contro Israele ma anche contro gli Usa.In Israele non fanno manco una scorreggia se gli USA e Trump non sono d’accordo,Nethanyau nemmeno una puzzetta.L’avevano detto loro”il 7 ottobre è per noi come l’undici settembre .Creati apposta tutti e due per portare avanti il piano di conquista del mondo da parte degli USA.
È sempre il solito metodo bastardo portato avanti negli USA contro i nativi. gli ubriacavano con l’alcool,sconosciuto ai nativi privi di anticorpi per favorirne la tolleranza e questi dopo aver compiuto qualche razzia in preda ai fumi dell’alcol in qualche casa colonica venivano sterminati dall’esercito mandato per ristabilire l’ordine.Provocare uno schiaffo e reagire ,giustificati ,con una coltellata.
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bof…
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….ma Tajani chi?
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Apprezzo Travaglio per il grande giornalista che e`, per l’onesta` che lo ha sempre caratterizzato. Pero`. Pero` non si puo` non notare come, dopo ore dalla sempre meritoria pubblicazione di Infosannio, non ci sono i consueti 20/30 commenti che appaiono solitamente. Io ho una mezza idea del perche`. Quello che MT vede come lutto dei pro-Pal e` solo realismo di chi, pur felicissimo per il cessate il fuoco, non puo` non vedere che i termini dell’accordo e coloro che l’hanno redatto non offrono grosse garanzie per la Palestina. Scambiare , o fingere di farlo, lo scetticismo di una parte verso un piano targato Trump-Netanyau, addirittura ridicolizzandola come vedove che non possono piu` gridare al genocidio la trovo una caduta di stile enorme degna del miglior Sechi. Bene , lo sappiamo, Travaglio si ascrive al gruppo che tentenna sulla nomenclatura da dare agli ultimi due anni a Gaza ( solo di recente e` riuscito ad usare il termine giusto ), ed e` un fervente predicatore dela pace purchessia, non importa come e chi la promulghi. Spero che abbia ragione, ma chi la considera una semplice tregua, che permettera` in un’altro momento ad Israele di finire il lavoro, credo meriti rispetto e non una derisione di bassa lega. Ripeto , spero che alla fine avra` ragione Travaglio, mi si permetta di tenermi i miei dubbi.
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Aspetto con ansia il prossimo “piano di pace” targato Trump – Putin per l’Ucraina. Aspetto con grandissima ansia le reazioni di furyo64, o di Giulio, pablero, Davide, Mauro, peppino casella & co, di fronte allo scetticismo, o “realismo”, di coloro che guarderanno a quel piano come una semplice tregua che non impedirà alla Russia di “finire il lavoro”. Sono sicurissimo che non verranno ridicolizzati con epiteti di bassa lega tipo “vedove di guerra” et similia. Vero?
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SL, ma non sarebbe il caso di aspettare gli eventi prima di tirare in ballo le persone? Magari eviteresti di fare brutte figure. Saluti dalla Sardegna.
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Mi sono limitato a segnalare furyo64 e i seguaci del suo post. Saluti
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SL, se per te condividere un pensiero ti trasforma automaticamente in un seguace, la dice lunga sul tuo modo di vedere le cose. A si biri mellus.
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non ci sarà nessun piano di pace Trump – Putin, i russi sanno che gli americani non possono e non vogliono fare nulla nel merito del conflitto, se non accordi “commerciali” e tenere entrambi le mani libere, la trappola è stata costruita nel suolo eurpeo per gli europei e noi ci siamo cascati con tutte le scarpe, nel frattempo la russia sta conquistando lentamente ed inesorabilmente ancora territori, quanto durerà? von der vigliacchen dice fino all’ultimo ucraino, invece agli ucraini viene mai chiesto fino a quanto durerà?
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“Spero che abbia ragione, ma chi la considera una semplice tregua, che permettera` in un’altro momento ad Israele di finire il lavoro, credo meriti rispetto e non una derisione di bassa lega. Ripeto , spero che alla fine avra` ragione Travaglio, mi si permetta di tenermi i miei dubbi.”
Condivido pienamente. Speroche i filmati che i filmati dei festeggiamenti, non siano creati con una I.A. , perchè nulla oramai mi stupirebbe. Dopo tanti anni ( gli ultimi due, certo importanti, sono solo uno dei tanti episodi, che nella storia travagliata della Palestina, ci è toccato vedere e leggere ), ho forti dubbi che questa possa essere una risoluzione, ma spero ardentemente di sbagliarmi.
La giusta lettura a mio avviso, in questo caso, l’ha fatta sinteticamente Cacciari
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Ben venga un po’ d’acqua sul fuoco ma fin ch’arde la brace, per la pace, par troppo poco. Ben altro ci vuole fin che odio non muore nel cuore.
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Io trovo sconveniente la frase di MT “E se qualcuno pensava di trasformare la denuncia del genocidio in un mestiere fino alla pensione, dovrà trovarsene un altro”…perché il genocidio c’è stato, ma i responsabili saranno chiamati in giudizio e condannati? Quindi la denuncia va avanti, per mestiere, coscienza o rispetto del diritto poco importa, fino a quando non ci sarà giustizia, visto che costringere una popolazione ad accettare una condizione per non essere totalmente sterminata, per cui certamente i superstiti esultano , non è giustizia…..E chiedere giustizia per i palestinesi, sarebbe un obbligo morale, civile, umanitario, loro sono impegnati nella sopravvivenza, ma altri no e se continuano a denunciare fanno un mestiere apprezzabile ed onorevole, rispetto a chi sembra aver perso stile giornalistico finendo in un Sechi di letame, senza considerare che pure il giornalismo è un mestiere…..generalmente senza denunce anche per vicende vergognose e riprovevoli come un genocidio! Questo editoriale di MT pare più contro i pro PAL, piuttosto che contro chi ha occupato, distrutto e sterminato civili con il permesso ed aiuto di chi ora gli offre la pace alle sue condizioni…..se non accetti finiamo il lavoro!
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Bravissima, Ale 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Furyo, leggo solo ora l’editoriale di Travaglio, che, per la prima metà, mi ha entusiasmato e, per la seconda, mi ha lasciato basita.
Non avrei potuto descrivere meglio di te ciò che ho pensato, e provato, nel leggerlo.
Grazie per averlo espresso così compiutamente.
A questo punto, il dubbio di Francesco su MT, mi sfiora eccome. 😖
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Lo sbaglio non sol di Travaglio che non piace è vedere una tregua che sa tanto di resa con tanto di offesa, alla stregua d’un accordo di pace. Parola di bibì, di ieri, venerdì: se hamas non si disarma quanto prima, finirà lo stallo e riprenderà lesta la carneficina, con l’avallo dello sceriffo e del suo goffo cavallo. Come dir “mani in alto e gettate le armi se non volete che altre donne e bambini inermi sian nuovamente vittime di vil assassini e vadan in massa ad ingrassar nuovi vermi”😬🥶
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Tralasciamo l’aspetto tragicomico della politica italiana, le dichiarazioni del premier e del vice ministro Tajani, con un ministero degli Esteri di fatto gestito dall’amministratore delegato dell’ENI.
Tralasciamo anche la vicenda dei pro-pal, oggi demoralizzati perché la fine dei bombardamenti li priva della visibilità conquistata in questi mesi.
Trovo invece sorprendente che un giornalista adulto si faccia promotore di una narrativa che non ha alcuna base reale: Trump il pacificatore.
Non esiste ancora una pace, ma solo una tregua, e attribuirne il merito a Trump è un atto di fantasia politica.
Israele non ha accettato la tregua per obbedire a Washington, ma perché la sua stessa posizione interna (politica, militare ed economica) stava diventando insostenibile.
Meglio fermarsi ora, salvare la faccia e conservare il potere, piuttosto che rischiare un crollo politico e strategico.
Come diceva Andreotti: “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”.
I canali diplomatici ed economici di Israele non sono mai stati chiusi, e le pressioni americane, pur reali, non sono state determinanti.
La popolazione israeliana ha sostenuto la guerra, ma non il governo, percepito come un male necessario.
Le spese militari rappresentano un onere straordinario che, anche in tempo di pace, sarebbe insostenibile a lungo. Non a caso il governo ha presentato l’8 giugno ( e non l’8 ottobre) un piano per ridurre il deficit sotto il 3 % del PIL nel periodo 2026–2028
Israel aims to cut budget deficit to less than 3% of GDP for 2026-28 | Reuters
e aveva già iniziato a farlo con i sempre molto popolari aumenti di tasse.
Budget deficit narrows amid tax hikes, declining war costs | The Times of Israel
Come conciliare una guerra potenzialmente infinita con un obiettivo di risanamento fiscale?
Forse la risposta che potrebbe dare Travaglio è semplice: Trump fa anche i miracoli.
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Comunque gli si voglia trovare una propria chiave di lettura con chiese annesse tipo:” Trump pacificatore” il succo di tutto l’editoriale sta in queste poche righe:
“Ma dovrebbero anche inorgoglire chi in Europa s’è battuto in parlamenti, piazze, scuole, atenei, media e flottiglie per smuovere le coscienze e salvare l’onore dei nostri Paesi: è anche grazie a loro che Trump s’è deciso a costringere Netanyahu ad accordarsi con Hamas, cioè ad ammettere il totale fallimento. Invece chi dovrebbe vergognarsi esulta e chi dovrebbe esultare si vergogna.”
Personalmente non credo che Trump si sia mosso sull’onda delle coscienze dei manifestanti ma solo in linea con i suoi piani.
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Ho capito che il succo dell’editoriale è in quelle poche righe
è anche grazie a loro che Trump s’è deciso a costringere Netanyahu ad accordarsi con Hamas, cioè ad ammettere il totale fallimento.
Ed è proprio questo l’aspetto su cui dissento.
Che Trump abbia deciso di costringere N è un’opinione tutta da domostrare.
E questo indipendentemente dal fatto che Trump si sia mosso sull’onda delle coscienze o del portafogli proprio e di suo genero
Che N avesse già deciso di darci un taglio per i fatti suoi invece è dimostrato dalle sue politiche fiscali e dalle date (marzo e giugno 2025) della loro applicazione.
Che poi ci sia stata la pressione dell’opinione pubblica è un fatto ormai acclarato, ma è recente.
In questi due anni qualcosa si è smosso, ma non a sufficienza per produrre effetti ed in-fatti il genocidio aveva la sua connotazione sin dal principio ed i risultati (discutibili sulla durata e sull’efficacia) si stanno vedendo adesso, dopo 2 anni e 70.000 morti, per non parlare del resto.
Quindi Trump è un fanfarone e Travaglio è, in questo editoriale, l’inutile grancassa delle minkiate che Trump racconta.
Così come è inutile grancassa, oltre ad essere un povero illuso, quando scrive che Trump vuole porre fine al conflitto in Ucraina.
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Ma infatti ho chiuso dicendo:
Personalmente non credo che Trump si sia mosso sull’onda delle coscienze dei manifestanti ma solo in linea con i suoi piani. Sono stato solo più sintetico.
Che Travaglio sia grancassa di Trump è discutibile e personalmente non la vedo così.
Travaglio dice ciò che è reale: Trump alla fine ha messo lo zampino per raggiungere questa “pace” (chiamiamola così) e visto anche che l’accordo l’ha messo giù lui per iscritto è innegabile.
Altra cosa è incensarlo.
Travaglio dice che alla luce dei fatti quello peggiore ha fatto quello che nessun ignavo europeo si è mai sognato di fare.
Questo è il punto di Travaglio, il punto che racconta la tristezza della situazione.
Io perlomeno lo leggo così, leggendo Travaglio da anni non credo di sbagliarmi.
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Trump s’è deciso a costringere Netanyahu ad accordarsi con Hamas,
Questo è quanto scrive Travaglio.
Ora avremo anche idee diverse ma per me tra “zampino”. come tu scrivi, e “costringere” come scrive MT, c’è un abisso
Quindi ti chiedo cosa ci trovi di reale il tuo zampino o la costrizione di MT?
Se MT avesse scritto che Trump ( più correttamente l’amministrazione USA) avesse avuto un ruolo di rilievo come è stato, o, se ti piace, lo zampino è una cosa; ma COSTRINGERE è una cosa ben diversa; è un’iperbole (grancassa) che non ha nessuna ragione di esistere se non quella di buttare cortine fumogene per cercare di dare sostanza al nulla al fine di accalappiare qualche lettore in più che, stando ai bilanci della sua casa editoriale, sono tutto grasso che cola.
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Costringere perché gli sarà bastato dire che non avrebbe più rifornito di armi Israele se si fosse rifiutato. Magari Israele poi sarà rimasto sorpreso dell’accettazione dei termini da parte di Hamas. Ma queste sono mie supposizioni. Per quanto riguarda l’amministrazione USA e/o Trump non fa differenza nel contesto del discorso. Lo zampino di un presidente USA è piuttosto pesante per cui dire costringere non fa grossa differenza in questo caso. Rimane sempre il fatto che “il peggiore” è riuscito in pochi giorni a fare quello che il resto del mondo non ha fatto in anni. Sinceramente cavillare su un termine non invalida la condivisibilità dell’editoriale.
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Io non sto cavillando; il mio è un discorso ben diverso.
Ho scritto che la continuazione del genocidio ha un costo; quel costo stava diventando per Israele insostenibile e questa non è un’opinione personale, è un fatto (allegato) che attesta che lo stesso governo che N presiede aveva già varato aumenti di tasse ( a marzo) e aveva programmato di rientrare del deficit a giugno scorso; la decisione di porre fine all’inferno in terra, di fatto, era già stata presa perchè l’intera economia rischiava il collasso basti pensare al colpo che è stato dato al settore di punta di Israele: quello Tech
Israel’s Tech Sector and Investor Confidence Amid War | Wilson Center
Nearly 50% of Israeli tech companies report canceled investments since Oct 7 | All Israel News
Quindi Trump, la sua costrizione è un dato accessorio; Trump è il frontman di una buffonata avallata da Travaglio alla quale tu ti associ, ne prendo atto.
Detta in altri termini Israele ha posto fine al genocidio perchè non può più permetterselo e non per ragioni morali, etiche o politiche, pur presenti queste ultime, ma per ragioni economiche, finanziarie.
Come ho scritto in un altro commento, Israele investe circa il 10% annuo in ricerca sviluppo e innovazione; continuare avrebbe significato non solo sostenerne i costi ma anche prendere quel 10% annuo e buttarlo nell’immondizia.
Pensa a cosa succederebbe in Italia se perdessimo il 10% del PIL; sarebbe una catastrofe.
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Se non poteva permetterselo allora chissà perhè il ministro delle finanze si è opposto alla tregua?
“La maggior parte dei ministri del governo Netanyahu ha votato a favore dell’accordo; si sono opposti i ministri di estrema destra del Partito Sionista Religioso del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. Si sono opposti anche tutti i membri del partito ultranazionalista Otzma Yehudit.”
E’ un bell’enigma…
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Escludiamo in partenza che il cognome per intero del ministro delle finanze sia Smotrich-Scajola; a stabilire il piano di rientro del deficit devo ipotizzare sia stato coinvolto lo stesso ministro delle finanze.
Quindi Smotrich deve decidere cosa vuol far da grande.
A meno che Smotrich non faccia politica; vale a dire che in aula e a favore di telecamera fa una faccia, quando invece deve firmare un pezzo di carta ( senza favore di telecamera) ne fa un altra.
Io non vedo nessun enigma, è solo politica, il classico gioco delle parti
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Qui c’è la teoria del matto:
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Personalmente trovo estremamente opinabile anche il fatto che la sostanziale eradicazione di Hamas da Gaza rappresenti un “totale fallimento” per Netanyahu, dato che quello è stato dichiaratamente il suo obiettivo principale fin dall’inizio, e dato che, almeno stando agli accordi accettati dalle parti in causa, tale obiettivo è stato conseguito alla grande (poi si vedrà se, quanto e come tali accordi verranno rispettati).
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Jonny@ diciamo semplicemente che è così che ce la vogliono “vendere”. Cosa accadrà realmente, lo scopriremo nei prossimi tempi, forse…e come ce la vorranno presentare…
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Aggiungo, Netanyahu, a mio modo di vedere ha già vinto. Questo per me è evidente purtroppo.
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X Zeppelin L-70:
Quello che dici è non esattamente veritiero, se è vero come è vero che isaeele ha SUBITO cominciato a bombardare il Libano meridionale, e sta pianificando una nuova guerra all’Iran.
A quanto pare non ne hanno mai abbastanza.
Ma tu che ne sai, del resto?
Pontifichi come al solito e stabilisci i torti e le ragioni, manco Sante Licheri a Forum era così tranchant 😀
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Con un monologo semplicemente perfetto, Stefano Massini a Piazzapulita ha recitato l’ipotetico discorso di accettazione del Nobel per la Pace da parte di Donald Trump.
Come? Mettendo insieme, senza aggiungere nulla, alcune delle frasi pubbliche pronunciate dall’ex presidente degli Stati Uniti.
Ne è venuto fuori il discorso più surreale che si possa immaginare. E che ridicolizza lui e chi oggi ne auspica la vittoria:
“Signori dell’Accademia, signori del Premio Nobel, signori della stampa, è con grande onore che io, Donald J. Trump, accetto il Premio Nobel per la pace. Questo è il mio discorso di accettazione.
Io amo la pace. I love the peace, I need peace.
La amo al punto tale che quando mi sono insediato, io ho detto la frase più pacifista che esista, cioè: “Voglio l’esercito più potente sulla faccia della terra”.
Io amo la pace, I love peace, I need peace.
La amo al punto tale che, durante il mio mandato, il Pentagono ha cambiato nome: non si chiamerà più Ministero della Difesa, ma Ministero della Guerra.
Io amo la pace, io voglio la pace, I love peace.
Io amo la pace al punto tale che, durante il bombardamento che ho voluto sull’Iran, io, col mio cappellino nella Situation Room, ho scritto un post su Truth: “Wow, quanto sono belle queste armi!”.
Io amo la pace, io, signori del Nobel, amo la pace.
La amo profondamente, la amo al punto tale che io ho detto: “Forse con la forza noi ci prenderemo Panama, forse ci prenderemo la Groenlandia, forse ci prenderemo anche il Venezuela, dove manderemo i nostri blindati”.
Io amo la pace, signori del Nobel, io voglio la pace, signori del Nobel.
La voglio al punto tale che ho chiesto a tutti gli Stati occidentali di aumentare la spesa militare al 5% del PIL, più del triplo di quanto non era prima.
Io amo la pace perché amo le armi, signori del Nobel.
Io amo le armi al punto tale che alcuni anni fa, in occasione di una strage, l’ennesima, dentro una scuola, dissi la frase più pacifista del mondo: “Armiamo gli insegnanti, diamo una pistola a tutti gli insegnanti”.
Cosa c’è di più pacifico che non una pistola carica dentro il cassetto di ogni cattedra, in ogni scuola?
Signori del Nobel, io amo la pace, io voglio la pace.
Io la amo al punto tale, signori del Nobel, che io, con tutta la forza che ho, ho fatto togliere ogni finanziamento a chiunque si occupi al mondo di aiutare persone vittime di guerra.
Io ho fatto cancellare i finanziamenti a tutte le associazioni umanitarie: basta con gli ospedali, basta con gli orfanotrofi, basta con i profughi. E cosa c’è di più pacifico di questo?
Ah, signori del Nobel, sono commosso. Io merito il premio perché amo la pace. I love peace, I need peace.
Ed io la amo al punto tale che ho detto: “Nelle città americane, comandate da sindaci che non mi piacciono, voglio l’esercito”.
Sì, io voglio i cingolati! Sì, voglio le tute mimetiche! Sì, voglio i mitragliatori fra i parchi pubblici e gli asili! Che cosa c’è di più pacifico di questo?
Io amo la pace, io voglio la pace, signori del Nobel.
E la voglio perché, la voglio perché io, signori del Nobel, pochi giorni fa ho radunato ammiragli, generali, a Quantico e gli ho detto la frase più pacifica che esista: gli ho detto “Vi voglio letali, vi voglio letali, vi voglio letali”.
Come si fa a non dare il Premio Nobel per la pace a uno che dice cose tanto pacifiche e tanto pacifiste? Vi voglio letali.
E poi ho aggiunto la frase che forse più di tutte entrerà nel mantra del pacifismo: io ho detto “Ce l’abbiamo più duro noi di Vladimir Putin”.
Io merito il Nobel per la pace e vi ringrazio per avermelo concesso. Perché io ho posto fine a sette guerre. Certo, prima avevo detto che Gaza sarebbe sprofondata, certo prima ho detto che “noi vi faremo vedere l’abisso”, certo ho detto che Gaza diventerà una miniera d’oro, ho detto che “a Gaza noi faremo soldi. Appaltate!”.
Ma, a proposito di questo, il Premio Nobel per l’economia l’avete già dato a qualcuno? Perché, se no, ci sono io. Posso prendere il Premio Nobel per l’economia con la mia nuova formula che “più aumentano i cadaveri e più aumenta il business”.
L’ho detto pubblicamente una volta: “Ciò che l’America non riesce a fare con i soldi, riesce a fare con la forza”. Che bella frase, poetica!
Anzi, a proposito, il Premio Nobel per la letteratura l’avete dato a un ungherese? Beh, potreste darlo a me. Potrei essere il primo uomo nella storia a prendere contemporaneamente il Premio Nobel per la pace, il Premio Nobel per la letteratura e il Premio Nobel per l’economia.
Anzi, datemi anche quello per la medicina, per la chimica e per la fisica. Così almeno chiudiamo Harvard e non se ne parla più. Questo sì che sarebbe un colpo di genio, degno del Nobel”.
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Ahooo! Non ci sono in questa lista di prescrizione, l’ho scampata bella, anche se mi sa, per un soffio…
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Ecco la tua prescrizione:
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hahahahah
Quale agenzia di propaganda ti ha scritto l’intemerata?
Hanno trascritto persino tutti i nicks di chi non è influenzato dalle tue continue manipolazioni.
Tutti noi speriamo che finisca la mattanza, ma se voi pensate che decenni di sopprusi, massacri e distruzione siano cessati, ammiro la vostra fiducia nei nazi-sionisti e nei cowboys in giacca e cravatta, quindi abbassate le penne vanagloriosi bugiardi propagandisti.
Molti sono speranzosi ma scettici e ricordano bene come è morto Yitzhak Rabin
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Ti ringrazio per il plurale maiestatis, ma tu non sai un bel niente di ciò che penso.
Te lo spiegherei, ma mi astengo perché: primo, è evidente che non ti interessa conoscerlo; secondo, tanto non saresti in grado di comprenderlo.
Poi, un giorno, con calma e con parole tue, mi spieghi dov’è che avrei detto che la questione israelo-palestinese sia risolta definitivamente, nei secoli dei secoli, amen.
In ogni caso, desidero chiarire una volta per tutte che il mio commento qua sopra è riferito a tanti, ma non a te, quindi qua abbiamo finito.
Buon disagio.
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buffone, bugiardo, manipolarore.
plurale maiestatis??? vanaglorioso, presuntuoso
era indirizzato a te e chi ti scritto la velina
per attaccare chi è apota alla propaganda
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E ti pareva se JD non cercasse di distinguersi dal volgo (direbbe il poeta). Alla lista di proscrizione, da lui stesso rifiutata sfacciatamente a priori, mancano soltanto, al posto delle foto segnaletiche, i relativi avatar per uguagliare la ignobile e celeberrima impresa del Corsera che denunciò in prima pagina i più acerrimi nemici della guerra in Ucraina scatenata fin dal colpo di stato di p.zza Maidan del 2014 da quella mirabile congrega di guerrafondai da Biden agli ucronazi col sostegno costosissimo e inutile dell’Ue, anzi della Nato. E per giunta, per farsi notare, con un testo dal fastidioso carattere microscopico giusto per rompere ancor più i cosiddetti ai lettori segnalati già definiti sprezzatamente putiniani. Ma va’ a ciapà i ratt, bìgul!
Come se il terrificante progetto sionista di Netanyahu & affini fosse stato cancellato e creduto allo stesso modo con cui si credono che gli asini volino nell’àere.
E’ solo una tregua al massacro, caro Jonny! Tutto è rinviato a qualche mese, se non settimane, con già programmate le relative pezze di appoggio di artificiose provocazioni di fantasmatici miliziani di Hamas, in realtà agenti sionisti travestiti come lo sono stati gli eroici componenti degli Azov nel commettere tuuutti gli incidenti nell’altra guerra allo scopo di darne la colpa, manco a dirlo, a Putin. Come del resto è risultato CHIARAMENTE dalle indagini successive subito sepolte nelle pagine interne di quotidiani corrivi e in coda ai tiggì a ridosso del meteo.
Impresa facile facile sarà per il criminale di Tel Aviv convincere quel boccalone della Casa Bianca nonché suo maggior sponsorizzatore assieme alla perfida nana italiota, della necessità di “finire il lavoro” a fronte della mai sopita volontà di distruggere Israele da parte soprattutto di bambini definiti “terroristi in erba”, quindi da eliminare.
E te pareva se Gionniddio non si mettesse in mostra con le sue becere argomentazioni da commentatore della mutua.
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“Tutto è rinviato a qualche mese, se non settimane, con già programmate le relative pezze di appoggio di artificiose provocazioni di fantasmatici miliziani di Hamas, in realtà agenti sionisti travestiti”
Spero per te che sia così, altrimenti dimostrerai una volta di più di essere solo un povero complottista imbevuto di propaganda.
Ma, se non succederà, sono sicuro che farai finta di niente e parlerai d’altro, perché nel frattempo avrai trovato un altro comodo capro espiatorio su cui riversare tutta la tua indignazzzione di perfetto ipocrita antioccidentale col cuIo al caldo in Occidente.
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Noi poveri complottisti imbevuti di propaganda schifiamo in effetti gente come te che invece di quella propaganda opposta sei esempio vivente.
Magari abbiamo anche un pò di memoria, come ha scritto qualcun altro ieri:
L’altra volta, a inizio anno, tutto saltò nella seconda fase, quella che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia. E Netanyahu disattese i buoni propositi, rimasti dunque sulla carta, per lasciare spazio ai filmati sulla Gaza Riviera, per miliardari con conseguente espulsione dei palestinesi.
Eggià. 2 mesi di tregua procurata da Trump seguiti dal massacro di oltre 400 PERSONE in meno di 2 giorni, tra cui 200 bambini, nonché la distruzione di una colonna di autoambulanze che cercava di arrivare ad uno dei campi bombardati.
NOI RICORDIAMO.
E non si accettano critiche da parte di gentaglia come te, irride i ‘pacifinti’ che vogliono solo il prolungamento della guerra e non si interessano di ‘pace’.
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Ricordati questo: con quello che accetta o non accetta un povero pitocco disagiato mi ci pulisco l’ano.
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“E’ solo una tregua al massacro, caro Jonny! Tutto è rinviato a qualche mese, se non settimane”
Spero di no Gae, ma ho anch’io ho lo stesso sentore. Ora in qualche modo, di fronte ad un pressante disprezzo generale verso Israele, qualcosa, almeno di facciata, dovevano studiare. Vedremo il futuro cosa ci racconterà e/o cosa ci vorranno raccontare…
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Non è che, niente niente, con questo disfattismo perenne menate un po’ gramo?
Non so cosa ci vorranno raccontare in futuro, ma so già che sarà un complotto: e come ti sbagli?
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Sì sì pulitisci l’ano ma prima ricordati di togliere il trenino Lima che rischia di arrugginirsi con tutto il tempo che l’hai lasciato lì.
Prova a spiegarci in questo piano DOVE VIENE AFFRONTATA LA QUESTIONE DELLA CISGIORDANIA.
Dove viene affrontata la questione dello stato palestinese.
Dove viene affrontata la persecuzione dei crimini di guerra.
Ovvio.
Da nessuna parte.
E tanto basta.
Tu credi pure a quello che ti pare, ma non tutti sono cretini.
E tanto meno sei titolato te a dare del menagramo agli altri.
Noi ricordiamo la strage del 19 marzo scorso e tanto basta per mandare affa…. te e tutte le tue fisime filosioniste (filo? o forse ‘ultra’?)
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Gia aver letto il mio nome, che oggi nemmeno avevo letto, prima di ORA (sto combattendo una personale battaglia con la bronchite, da asmatica per giunta), ma soprattutto la patetica motivazione, in linea con L’ANIMA PIDDINA di coloro che MT accusa e che certo NOI TUTTI qui non abbiamo (magari il redattore della lista di proscrizione e i suoi sodali), mi fa scadere definitivamente l’apprezzamento e la stima.
Neanche finisco di leggere: di sforzare anche gli occhi, oltre ai polmoni, per una simile bassezza, proprio non me la sento…
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E come potevo sapere delle tue condizioni di salute, scusa?
I nomi che ho citato sono semplicemente coloro che hanno messo like a questo post di Gae (editoriale di Travaglio di ieri), che oggettivamente era un po’ pessimista sul futuro di Gaza (“in gramaglie”, per dirla col MT odierno).
Ciò che ho fatto è stato solamente permettermi di far notare ironicamente (magari con un po’ di sarcasmo) che questo tipo di comportamento è del tutto analogo a quello preso di mira da Travaglio nel suo articolo qua sopra, ma senza per questo offendere né mancare di rispetto a nessuno: è semplicemente la mia opinione, supportata dai like in questione.
Nessuna “bassezza”, o comunque ti posso assicurare che non è mai stata quella la mia intenzione (se poi qualcuno trova offensive le opinioni che non condivide, è un altro discorso).
Se hai qualcosa da dire a riguardo rispondimi pure nel merito, altrimenti, se non vuoi avere più nulla a che fare col sottoscritto è sufficiente che tu lo dica chiaramente, ed io rispetterò il tuo desiderio, ma se è davvero questo ciò che vuoi, lascia che ti dica un’ultima cosa: non è corretto scaricare la responsabilità su di me che, ripeto, non ho offeso né mancato di rispetto a nessuno (né tantomeno paragonato qualcuno ai piddini).
A prescindere da tutto, rimettiti presto.
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Essere pessimisti su un “piano di pace/ultimatum” così sgangherato, sbilanciato e poco credibile, specie visti i protagonisti (un narcisista patologico e un sionista truffatore sociopatico), non equivale ad “essere in gramaglie” perché ci si sente abiettamente “orfani” di ulteriori stragi e si DESIDERA che la mattanza continui, pur di non ammettere la vittoria di Trump, come avversario politico!
Forse MT accusa i piddini di non accettare la pace (!!!) perché ottenuta da Trump e non da Biden, ma è ridicolo anche solo pensare che QUI qualcuno di NOI PROSCRITTI appartenga alla categoria.
Quindi ti sei aggiunto alla caxxata di MT (prima o poi scopriremo se aveva in mente qualcuno di preciso) spinto da chissà quale istinto suicida, visto che ultimamente dai proprio l’impressione di volerti infamare DA SOLO.
Ps “E come potevo sapere delle tue condizioni di salute, scusa?”
🤔 Perché, altrimenti mi avresti “risparmiato” L’ONTA?
L’ho detto solo per spiegare la mia mancata presenza sotto l’articolo sino a quel momento, non certo per giustificare alcunché, né per invocare misericordia.
Dubito che il tuo “j’accuse” finirà sulla prima pagina del CDS….a meno che non lo voglia inoltrare al FQ per confermare a MT le sue recenti, inspiegabili paranoie.
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X JD:
tu che sembri Tonino Guerra, quello che bisogna essere ottimisti.
Appena nelle ultime 24 ore almeno 37 palestinesi uccisi dall’IDF + decine di feriti.
E gli attacchi in Libano ripresi in grande stile, tanto che persino l’impalpabile Aoun (quello che voleva disarmare Hezbollah per ‘la pace’) ha dovuto dire qualcosa:
Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato Israele per gli attacchi mortali, sottolineandone la tempistica, dopo il raggiungimento di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Il conflitto in Libano è scoppiato a seguito della guerra a Gaza. Hezbollah ha iniziato a lanciare attacchi transfrontalieri contro le IDF appena un giorno dopo l’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, per sostenere il suo alleato Hamas. “Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, ha dichiarato Aoun. “La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza“.
Adesso vedi di eclissarti parecchio, di cagate ne hai dette troppe anche per i tuoi standard.
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@ Circo Togni: eclissarmi, io?
Domando scusa: da quand’è che tu e chi ti mette like siete diventati i padroni del blog?
Se non volete leggere le mie cagate (cacche di mosca, per i tuoi standard), eclissatevi voi.
Poi, con calma e con parole tue, mi fai sapere cos’avrei detto che contraddice quei fatti.
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Jonny Dio
Non è che, niente niente, con questo disfattismo perenne menate un po’ gramo?
Non so cosa ci vorranno raccontare in futuro, ma so già che sarà un complotto: e come ti sbagli?
Chissà le famiglie di quei 37 palestinesi ammazzati se sarebbero d’accordo sul menagramesimo di chi sospetta che quest’accordo sia fasullo.
Vergogna, questa sconosciuta.
Del resto che altro puoi fare se non provocare (il vomito a chi ti legge)?
No, ma prego, resta pure.
Continua a collezionare figure di m3rda.
Ti ha mandato affanc… anche Anail e lei, a differenza mia, partiva da una stima elevata di te.
Pensa quanto sei credibile: se va bene ti mette il like Santologuasto.
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Ah.
Non avevo nemmeno visto questo foglietto scritto con le cacchette di mosca.
Bravo Jonniddio, poi chiediti dove avresti scritto qualcosa che contraddice i ‘pessimisti’.
Li hai spernacchiati TU e poi fai caso quando ti rispondono.
Chiaramente, del resto.
Che altro aspettarsi da un provocatore? 😀
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Al netto delle sue note fisime mentali, sostanzialmente d’accordo con Marcolino.
Personalmente io sto con i palestinesi: se sono contenti loro,sono contento io.
Il futuro? Inutile prendere l’Aulin oggi,per il mal di denti che mi verrà settimana prossima.
E’abbastanza probabile che nelle ultime settimane dalle cancellerie europee e non solo, siano partite telefonate verso Donaldo di questo tenore:
“Guarda che qui la gente si sta incominciando a rompere i koglioni, non vorremmo che la situazione tendesse al peggio.Datti una mossa!”
Perchè è certo che se c’è una cosa che fa tremare il kulo al potenti… è quando non riescono più a “controllare il popolo”.
“Quando chi è al potere teme il popolo, nasce la libertà. Quando il popolo teme il potere, nasce la tirannia.”
Thomas Jefferson
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Travaglio sempre più deludente, sarà il rimbambimento Montanellesco che con l’età prende il sopravvento?
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Dal salotto di casa non si rischia nulla però si può tentare di guardare i fatti con distacco e oggettività.Del resto è quello che ha fatto Orsini che se non sbaglio non la vede proprio come Travaglio .Non credo che tutti quelli che vedono il piano di Trump con scetticismo sono delusi dall’ interruzione della mattanza ma magari si preoccupano per la sua ripresa dati presupposti poco rassicuranti :con Blair che fa da garante non c’è da stare tranquilli . E Netanyahu sarà disposto a esporre le armi ? Comunque il festeggiamento degli abitanti di Gaza mi rende felice per loro a cui auguro il migliore futuro .
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dice che “chi dovrebbe vergognarsi esulta e chi dovrebbe esultare si vergogna” il senso dell’editoriale è questo, e potrei pure essere d’accordo se la tregua dura, la gente non muore ammazzata, gli aiuti arrivano, e ci si limita solo a questo, ma questo poteva, se si voleva, già essere fatto n’mila morti fà e già solo questo alza lo schifometro oltre il limite
e poi sul chi dovrebbe esultare si vergogna sono d’accordo ma per un altra ragione, ad accordo fatto si doveva tornare in piazza per evitare che i politici che fino ad oggi non hanno fatto una ceppa evitassero di mettere il cappello su questo primo spiraglio di luce, e tornare a far sentire la voce del popolo solidale con i palestinesi che quando la gente si mobilità in grandi quantità in tante nazioni non viene ignorata
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Ciò che sorprende è Netanyahu che pare abbia fatto una inversione a U in autostrada. Abbandona la diabolica strategia finora perseguita con ossessione fino ad arrendersi alla “mania pacifista” del Trumpone interessato prima ancora che al Nobel – udite udite – alla salvezza dei bimbi palestinesi per i quali non ci dormiva la notte. Tutto stranamente semplice per chi invece ha compreso fin dall’inizio la coriacea strategia assassina adottata dal criminale israeliano a partire già da prima del 7 ottobre. Come ha più volte raccontato Haaretz, il giornale più venduto in Israele, il lassismo quantomeno sospetto di Netanyahu ha lasciato finanziare Hamas dal Qatar, fino a consentirgli di armarsi e fare attentati, con lo scopo recondito di demolire definitivamente l’autorità di Abu Mazen & C. – gli unici destinati a governare un ipotetico Stato palestinese – e quindi sciogliere i pitbull per aizzarli alla gola del popolo palestinese, cisgiordani compresi, e cosi realizzare il secolare progetto sionista. Ora è chiaro che si tratta di un semplce armistizio chiamato trombonescamente ACCORDO DI PACE (di ‘sto paio di OO). Se Trump avesse veramente fatto il miracolo di convertire il malvagio capo sionista, il nobel risulterebbe un troppo povero riconoscimento, bisognerebbe infatti invitare il papa a iniziare la pratica della sua santificazione. Se Travaglio crede a questa favola pacifista dovrà spendersi non poco perché Leone XIV se ne convinca.
Tutti noi certamente felici e contenti che i gazawi tornino a respirare ed evitare la morte persino per fame. Finché dura. Ma di qui ai toni trionfalistici di MT ce ne corre.
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Meglio un accordo penoso che la continuazione della mattanza; ma se sarà pace o semplice tregua lo sapremo solo in futuro.
Però una parola sull’ancora più penoso Tajani: sembra di sparare sulla croce rossa, e invece è quello che ha appena brindato al “grande successo di FI” in Calabria; sono peggio i politici italiani, o gli elettori? Forse è solo un’altra storia di uova e galline…
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Per quanto mi riguarda sono felicissimo della tregua. E naturalmente spero che sia l’inizio di un percorso di convivenza pacifica fra due popoli. Ma bisogna essere realistici.
L’accordo, ovvero l’ultimatum (“o accettate o sarà l’inferno”) è fatto da una serie di promesse che i palestinesi non potranno far rispettare perché non sono riconosciuti come Stato né da USA né da Israele né soprattutto perché non hanno un esercito.
Quindi temo che Israele, che renderà conto solo a se stessa, farà sostanzialmente quello che le conviene e alcune frange di palestinesi esasperati troveranno nel terrorismo l’unica arma di rivalsa, riprendendo la scia di sangue e odio.
Spero di sbagliarmi, ma le guerre e le paci bisogna saperle costruire altrimenti diventano vittorie di Pirro in un caso e pochi attimi di respiro nell’altro.
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E una parola anche per Mentana, che usa il termine “transumanza” per descrivere la migrazione di ritorno dei palestinesi.
Toccato il fondo, non resta che scavare…
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Poi vorrei sapere: ”’E se qualcuno pensava di trasformare la denuncia del genocidio in un mestiere fino alla pensione, dovrà trovarsene un altro.”’
BENE.
Allora come mai ci ritroviamo una certa L. Segre come senatrice a vita (quindi ben oltre l’età pensionabile)?
Perché… chi andrà d’ora in poi a cercare giustizia per le stragi perpretrate dai zionisti contro i gazawi, adesso cosa dovrà fare?
Appena finita la strage, tutti zitti e buoni?!?
Quanti decenni continuò la caccia ai criminali nazi nel dopoguerra?
E qui invece dal giorno 1 già dobbiamo dimenticarci o’ passato?
Quando il 19 marzo, dopo 2 mesi di tregua trumpiana, Bibi ricominciò con una colossale strage di palestinesi, ce lo siamo dimenticato?
Delle centinaia di vittime fatte in Libano malgrado la ‘tregua’ del 27 novembre scorso, ce ne siamo dimenticati?
E del bombardamento persino in Qatar, ce ne siamo dimenticati?
State sicuri, che purtroppo… non finisce qui.
E tanto meno finirà in Cisgiordania.
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BiBI..ha preso due piccioni con una fava: ripresi gli ostaggi e così calma il dissenso interno.
Inoltre sta preparando le sue forze p verso il libano e l’iran ne daltra parte il pannocchia non può impegnarsi su due fronti contemporaneamente.
Il Donal ha diversi problemi interni : disoccupazione e debito pubblico la sola vendita di armi non pèèuò alleviare i pèroblemi economici quindi deve agire sui dazi…fino a che gli altri del Bric glielo permettano.
Il solo premio Nobel non servirà a nulla!
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Ma che per davvero sventolavano le bandiere con la scritta W Don Abbonbio?🤔
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Ma figurati…erano CONTRO!
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Io rimango sorpresa e disgustata da certi commenti, come se esistesse qualcuno che non fosse umanamente contento di questa tregua che ha sospeso la mattanza in corso! Ma dopo una roba di tale portata chi auspica la non ripetibilità, vorrebbe qualcosa di più per i palestinesi per cambiare definitivamente la loro condizione e non trovarsi più oggetto di discriminazione, occupazione, privazione, distruzione e nuovo sterminio, e questo si può ottenere solo con la condanna di quanto accaduto e dei responsabili! Se non viene riconosciuto che a Gaza non c’è stata alcuna guerra, perché non ci sono due Stati con i loro eserciti impegnati su un fronte, per cui alla fine , dopo la tregua, si arriva ad un negoziato di pace dove un paese ha perso e l’ altro ha vinto e successivi accordi, ma l’ occupazione illegittima di un territorio, la privazione di beni dei suoi abitanti, la distruzione delle loro abitazioni, ospedali, scuole, ecc, la violenza e la morte che hanno subito, da civili, direttamente, e per motivi razziali, non come effetti collaterali di un conflitto, e se tutto questo non viene condannato, in futuro gli israeliani o altri potrebbero commettere le stesse azioni verso il popolo palestinese o altri popoli ! Questa è la differenza fra un genocidio ed una guerra , dove certamente possono essere commessi crimini di guerra, ed i responsabili chiamati a risponderne, ma un genocidio è già di per sé un crimine per cui istituire un processo! Per questo motivo non lo si vuol riconoscere, perché le implicazioni sarebbero enormi e non risolvibili con la tregua in corso, che certamente da’ sollievo a quel popolo dimenticato , ma non rimuove le cause della sua tragedia!
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Volevate una dimostrazione della ‘ricerca della pace’ di Israele?
Stanotte hanno distrutto centinaia di veicoli nel Sud del Libano.
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Scusa ufficiale: impedire ad Hezbollah di ricostruire le sue infrastrutture nel Sud del Libano.
Bel modo di ricercare la pace.
Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato Israele per gli attacchi mortali, sottolineandone la tempistica, dopo il raggiungimento di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Il conflitto in Libano è scoppiato a seguito della guerra a Gaza. Hezbollah ha iniziato a lanciare attacchi transfrontalieri contro le IDF appena un giorno dopo l’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, per sostenere il suo alleato Hamas.
“Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, ha dichiarato Aoun. “La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”.
E in Palestina:
-Le autorità israeliane continuano a rifiutare di restituire oltre 735 corpi di palestinesi inclusi 67 bambini alle loro famiglie
-L’artiglieria israeliana ha bombardato il campo di Jabalia
-Durante le ultime 24 ore, almeno 35 palestinesi sono stati uccisi e 72 feriti dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza.
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come prevedevo ..vedi comm…sopra!
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Questa non è una pace, è una tregua.
E una tregua c’è già stata e è finita appena i sionisti si sono riposati e riorganizzati, e hanno ricominciato con la tonnara. E intanto non si fermano e continuano a bombardare la Palestina ma anche il Libano (per dire come rispettano le tregue e le paci.
Esultare ora va benissimo per chi dorme la notte senza il frastuono delle bombe, ed esulta per un minuto o un giorno di vita in più. Io sono felice per loro, e spero che la situazione possa trasformarsi in una pace reale (non un campo di concentramento da cui uscire solo per lavorare per i palazzinari occidentali), ma la vedo difficile.
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“E se qualcuno pensava di trasformare la denuncia del genocidio in un mestiere fino alla pensione, dovrà trovarsene un altro.”
Non posso credere che questa frase assolutamente SQUALLIDA sia stata scritta, e soprattutto pensata, da Travaglio.
Mi chiedo se, avendo individuato qualcuno tanto INFAME da meritarlo, si sia lasciato prendere la mano e he, offendendo tanti veri propal col fiato sospeso di fronte ad un evidente ULTIMATUM, non un accordo SERIO e DURATURO (infatti… vedi sopra😥💔, che sa solo di colpo di spugna sui crimini perpetrati, non si renda conto di accostare la sua scrittura a quella dei più beceri figuri proMEL.
In effetti, non sapendo che a scrivere è Marco Travaglio, lo “stile” è tristemente indistinguibile. 😞
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