
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Lo so, ci sono cose più importanti, ma ne riparliamo domani a bocce ferme. Intanto le dotte analisi sulle Regionali nelle Marche fanno prudere le mani. Si dice che la Meloni tiene il voto “moderato”, mentre Schlein, Conte, Bonelli-Fratoianni&C. sono troppo “estremisti”. Ma sono trent’anni che gli elettori – e non solo in Italia – se ne infischiano di destra-sinistra, riformisti-massimalisti e altre categorie del ’900. I social hanno accorciato la vita ai leader: prodotti usa e getta come […]
Il Campo loffio
Lo so, ci sono cose più importanti, ma ne riparliamo domani a bocce ferme. Intanto le dotte analisi sulle Regionali nelle Marche fanno prudere le mani. Si dice che la Meloni tiene il voto “moderato”, mentre Schlein, Conte, Bonelli-Fratoianni&C. sono troppo “estremisti”. Ma sono trent’anni che gli elettori – e non solo in Italia – se ne infischiano di destra-sinistra, riformisti-massimalisti e altre categorie del ’900. I social hanno accorciato la vita ai leader: prodotti usa e getta come le siringhe monouso. Come prima scelta si vota il candidato più nuovo e, in mancanza di novità, il più comodo e rassicurante (anche dal punto di vista clientelare). Nelle Marche con Matteo Ricci, come in Liguria con Andrea Orlando, il Pd ha imposto agli alleati un candidato così politicamente vecchio da far sembrare più nuovo persino un Acquaroli. In Sardegna la Todde portò una ventata di novità, come ora Tridico in Calabria e Fico in Campania. Non che il M5S sia depositario del nuovo. Ha più volti freschi perché è relativamente giovane e ha regole che facilitano il ricambio. Ma pure la Salis a Genova e la Proietti in Umbria – tutt’altro che “grilline” od omogenee: una borghese e ipermoderata, l’altra movimentista per l’ambiente e la pace – hanno occupato quello spazio e vinto. Ovviamente la novità aiuta, ma non garantisce la vittoria: per Tridico è dura scalfire il sistema Occhiuto, dopo la mossa paragolpista del presidente inquisito di dimettersi per anticipare il voto e impedire ai due poli di costruire candidature alternative col tempo necessario. Ma, senza Tridico, sarebbe perfino inutile votare.
Per giocarsi la partita le formule non contano: ammuffiscono appena coniate (sì o no al Campo largo? E quanto largo?). Conta la capacità delle opposizioni di far emergere volti nuovi. Il M5S di Conte ancora ci riesce, anche se non abbastanza. Avs è il partito delle vecchie glorie: alle Europee ha riesumato figure più o meno nobili, ma giurassiche, come Leoluca Orlando, Lucano e Marino, e ora ricicla pure Vendola. Il Pd, dopo l’elezione della Schlein a furor di elettori (contro gli iscritti), ha perso la grande occasione di darsi una classe dirigente nuova come lei. E alle Europee, per restare a galla con le preferenze, ha riempito le liste di veterani al sesto o settimo mandato. E quando deve proporre sindaci o presidenti di regione, va a pescarli quasi sempre all’ospizio. Anche quando, come Ricci, sono indagati per vicende imbarazzanti, a prescindere dall’esito penale. Così gli elettori di opinione se ne stanno a casa e quelli dei partiti alleati (soprattutto quelli esigentissimi del M5S) s’incazzano pure. Se poi il candidato, alla disperata, pretende “un voto per le Marche e per Gaza”, s’incazzano due volte: una per le Marche e l’altra per Gaza.
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… e che i candidati piddini sono, praticamente, sempre renziani?
Aiuta un casino, coi 5S…
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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Campo sgonfio, lo chiamerei . Sgonfio di partecipazione , come cantava Gaber . È andato votare un marchigiano su due e ogni volta quelli che lo fanno sono sempre di meno. A me non interessa inveire contro i disertori come fanno taluni per giustificare la propria debacle o per rabbia ma darsi una spiegazione sociologica e persino andrologica del comportamento , questo sì.E dovrebbero farlo necessariamente i politici perdenti che invece non sanno che c…fare . La Meloni vince perché chi dovrebbe votarli contro non ama chi gli si oppone e ha ragione il più delle volte visti certi individui che popolano l’altra sponda . Guerrafondai, affaristi,filo sionisti, politicanti di mestiere etc..La destra ha un bell’ elettorato interessato di m.e questo la rassicura .
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Direi che è un buon riassunto. Partiti come il PD hanno il vertice in sedi extraterritoriali; altrimenti come si spiega che lavorino -ad esempio- per le provincie baltiche a danno degli italiani, che votino vdl & kallas o che abbraccino a piene mani ogni sottocultura anglofona?
La destra… la conosciamo: i sovranisti di cartone, consociativisti a casa propria.
Sono tutti partiti dell’elite che, in forme diverse, fanno lo stesso lavoro: i governatori di protettorato. E noi sempre a pagare
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E noi in Veneto, dobbiamo cuccarci un candidato che pretende ci sia anche azione in coalizione! Dire che siamo schifati è dir poco! A Roma non arriva il nostro dissenso perché i responsabili non lo fanno arrivare e di conseguenza siamo nella me.. a alta! Ah voglia a scrivere a Conte non gli fanno pervenire le email figuriamoci! E se potevamo arrivare ad una percentuale accettabile ora tantissimi non voteranno sicuramente il M5S! Sinceramente è molto difficile riuscire a capire e a risolvere questa situazione! Il M5S è cambiato ma forse un po’ troppo! La politica se lo sta mangiando tutto senza che sia riuscito a modificare un bel niente!
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Ovviamente i problemi mondiali che ci sono attualmente, offuscano i nostri problemi! Il mio è stato uno sfogo che cade nel nulla ma sono talmente incacchiata che una pentola a pressione e meno pericolosa di me!
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concordo,
in Veneto partono NON per erodere il potere dei soliti marpioni della finta politica sociale (il Veneto è sempre stato feudo della DC e uno spudorato in salsa verde è sempre stato Zaia),
ma per conquistare una poltroncina, per cui tutto fa brodo.
Non credo che Conte non legga le mail, diciamo che si comporta come un vecchio democristiano, lascia fare che i locali si scornino, poi interviene per mediare.
Però se andava bene quando era PdC, ora ci vorrebbe una versione d’assalto.
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Ho sempre trovato noiose (e abbastanza inutili) le analisi del giorno dopo. Tutti a fare i professori a urne chiuse, spiegando il perché e il percome.
Come disse qualcuno “il senno del poi è una scienza esatta”.
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La scienza si basa sull’osservazione è logico che si commenti poi, a bocce ferme. Importante è trarne una regola. Come nella scienza.
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Il “nuovo che avanza”?
Ma quando mai … su un sisstema vecchio fatto da vecchi!
Natività sottozero….
Sanità allo sfascio per un popolo vecchio
Parlamento : passacarte del governo!
E’ tutto un “riformare” ciò che funzionava…per distruggere lo stato.
Una democrazia non più partecipèativa,ma rappresentativa tramite TV e social.
Sparite le sedi dei partiti dove si discuteva… rimangono solo i centri per anziani.
Candidati presentati in liste civiche farlocche e candidati di serie A e B .
Modalità di voto sempre più complesse e differenti fra comuni Regioni e regioni a statuto speciale.
Leggi elettorali fatte su misura come un vestito per ogni alleanza preconfezionata alla vittoria.
Infine il disgusto al voto per il messaggio infilato opportunamente nel cervello dell’elettore : ” son tutti uguali”!
Ai miei tempi ci si picchiava davanti all’ufficio elettorale per avere il primo posto nella scheda elettorale.
Altri tempi.. si dice che il benessere aabbia portato al disinteresse politico… ma è veramente benessere o si stava meglio prima?
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Ho dimenticato: per il M5S in Veneto, più che un capo largo o loffio o altro, sarà un camposanto 🕯️⚰️⚱️🪦
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Sono d’accordo con te, purtroppo se hai pochi voti la tua forza contrattuale è molto bassa, siamo sempre lì, se non parti dando forza al tuo referente politico quando si va a trattare comanda quello più grosso …
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In un sistema proporzionale le forze politiche vanno alle elezioni e, secondo l’esito finale, contrattano la formazione di un governo tenendo conto dei rapporti di forza, così come indicato dagli elettori. Nel caso italiano si stravolge il proporzionale incoraggiando le coalizioni pre elettorali con un premio di maggioranza.
Questo avvantaggia il cdx, che non ha nessun problema a fare alleanze. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, il pd esiste, è un dato di fatto, ed è ben radicato nel tessuto sociale perché ha una lunga tradizione di governo. Pensare di eliminarlo, al momento, è impensabile, ci penserà la natura a fare il suo corso quando gli elettori tradizionali lasceranno questa valle di lacrime. Pertanto una forma di collaborazione almeno temporanea bisogna trovarla, anche durante la resistenza nelle file dei partigiani c’era di tutto e di più.
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Rosato ha escogitato un bel trappolone, scommettendo sulla dissoluzione dei 5s. Se dici che non farai mai alleanze con i partiti che hanno distrutto il Paese magari prendi un sacco di voti ma poi, se devi governare con qualcuno tutti quei voti se ne vanno. Anche in questo caso, è una mia opinione, darsi delle regole troppo rigide fa sì che gli avversari ne approfittino per volgerle contro di te…
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E infatti il minimo sindacale/politico sarebbe stata la “rifondazione del PD” alla luce di queste alleanze(Icampo largo o progressisti) invece…si è continuato con il vecchio…
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Concordo con te, hai centrato il problema: la crisi è della sinistra, non solo il pd che è sinistra solo di nome, ma della sinistra “storica”. Il m5* è sinistra di fatto, ma fa quello che può con quello che ha, sono le forze che si richiamano al socialismo che sono senza rappresentanza, o meglio hanno una rappresentanza debolissima a fronte di un blocco sociale potenzialmente grande.
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“Anche quando, come Ricci, sono indagati per vicende imbarazzanti, a prescindere dall’esito penale. Così gli elettori di opinione se ne stanno a casa e quelli dei partiti alleati (soprattutto quelli esigentissimi del M5S) s’incazzano pure”
Peccato che alle europee, senza alleanze, senza dinosauri della politica, senza indagati, senza Ricci, polpi, triglie o altro non è cambiato niente per il M5S.
Per me la verità l’ha detta Scanzi.
Ma capisco Travaglio perchè il cliente/elettore ha “sempre ragione” che, per chi non lo sapesse, significa solo che bisogna sopportarlo.
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scanzi dice l’ovvio, “se non fanno qualcosa per recuperare i delusi di sinistra, diventerà un campo santo”, così è stato e così sarà
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A perenne memoria di CHI abbiamo mandato al governo, ANCHE con l’astensione:
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Quando la situazione politica, per di più partitica (a sinistra), incancrenisce senza alcun ricambio facciale e di merito sostanziali, emerge dal sottosuolo dell’elettorato il mito fascista autentico dell’uomo/a solo/a al comando, grazie anche all’astensionismo “nobile” di chi non vuole partecipare alla pagliacciata/rito stantìo delle elezioni senza orizzonte. Prima dell’arrivo nefando del maggioritario, c’era un sistema proporzionale che garantiva almeno il voto di chi oggi si estranea. E poi nasceva un governo sulla base dei rapporti di forza, cioè dei voti presi dai partiti potenzialmente affini. C’era una frequentazione dei seggi elettorali ad almeno l’80%. E scusate se era poco! In assenza del proporzionale, che garantiva l’adesione al programma elettorale più consono a ciascun elettore, oggi ci si trova in un mare aperto senza alcun salvagente, da cui l’elettore più sensibile e poco incline alle supercaxxole preferisce starsene alla larga.
E chi vince?? L’unica ideologia (mai tramontata) rimasta. La classica scorciatoia di chi non fidandosi più dei partiti lascia il campo esclusivamente alla decisione di chi appartiene alla destra classica di sempre.
M5S?? Urge un aggiornamento di pensiero. Si presenti da solo alle elezioni con un unico avvertimento all’elettorato: se prendiamo voti abbastanza per contare nella possibile coalizione post-voto, parteciperemo al governo. Altrimenti nisba! Con buona pace di Bersani per il quale basta il campo largo, anzi larghissimo, che come d’incanto trascinerebbe il popolo alle cabine elettorali. Tu che non hai mai detto una sola parola sulla realtà del TUO partito formato in realtà da almeno 4-5 partiti tra loro contrapposti. Col risultato che TUTTI perdono voti.
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Bisognerebbe che qualcuno che gli sta vicino avvisi Conte che, per ogni foto fatta insieme ai presunti leader del camposanto, in una parte dell’Italia un milione di elettori (futuri ex) del movimento hanno un attacco di astensionismo.
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“..per Tridico è dura scalfire il sistema Occhiuto..”
Lo scritto odierno di MT offre tanti, ma tanti tanti spunti per un confronto. Però ne prendo in esame solo uno e rimando il resto a settimana prox, se sarà il caso.
Dunque, sistema Occhiuto. Sistema FI direi, alimentato dalla astensione
Nel 2020 eletta Iole Santelli (+) e affluenza al 44.33
2021 eletto Occhiuto affluenza 44.37
Oggi in campo c’è Tridico, persona perbene e volto sufficientemente noto per meritare l’ attenzione dei molti cittadini calabresi che avversano il sistema FI e cercano una affidabile alternativa. C’è una prateria davanti se i calabresi riescono a vedere tale possibilità di cambiamento. Non capisco cosa potrebbe andare storto, viste tutte le premesse.
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Sempre ottimo Giuseppe, noi con la Todde siamo 1/1, i piddini quando presentano il loro candidato perdono quasi sempre:kazzi loro.
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I candidati presentati dal pd hanno quasi tutti una caratteristica che li accomuna: sono dell’ area “riformista”. Ci sono rarissime eccezioni, in ogni ambito elettorale. Credo sia il nuovo corso impresso dalla signora Schlein e accolto con entusiastico appoggio.
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Sono d’accordo con te meno che sull’ “entusiastico”.
Personalmente credo che in politica ci sia solo convenienza e strategia-costi benefici,come è giusto che sia;nessuno deve sposarsi finchè morte non ci separi,anzi ci allea per cercare di metterlo nel sederino all’alleato,la destra insegna,il mondo insegna(Trump /Musk). I risultati parlano 1/1, quindi voto Ottimo a Giuseppe.
Conosco da anni le tue perplessità, e fai benissimo a tirarle fuori adesso a due anni dal voto, carne al fuoco che serve per migliorare. Io da buon anarchico nn ho nessun problema a capire gli astenuti dal voto e a non demonizzarli, anzi, e lo stesso è il mio atteggiamento verso i critici di Giuseppe. Se ricordi anche tu le mie posizioni, sono stato il primo a criticare il “progressismo indipendente”, preferivo come meno peggio il “Indipendenti progressisti”.
Ma l’unico motivo,ad oggi, che potrebbe convincermi a non votarlo sarebbe solo se lo beccassero in fragrante con una tangente nella 24ore.
Saluti, il lavoro chiama
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Alle Europee si misura il reale elettorato di una forza politica? Nel 2019 il.m5s prese il 17%, dal 33% delle politiche 2018. un anno di governo, di ottimo governo, consenso dimezzato a favore dell odio sociale, o verso gli immigrati o verso gli ultimi. Non mi sarei mai aspettato di aver votato un movimento per metà votato da razzisti e indifferenti. Una grande delusione, che solo la statura politica di Giuseppe Conte e di tanti suoi parlamentari hanno mitigato, visto l eccellente comportamento durante una delle legislature più travagliate della storia. Nel 2022, senza Conte che, come promesso, era riuscito a salvare il m5s, rinunciando a tanto mi sarei probabilmente astenuto. Non avendo più figure politiche che potessero rappresentarmi.
Le Europee sono state un esempio del trasformismo dei grillini doc. Arriva via Floris, spalleggiato da Dibba, il tribuno del popolo Santoro. Ovadia, e altri personaggi televisivi, stimabile, si ergono a paladini veri della pace. Addirittura Santoro arriva ad affermare che Conte ha dovuto, dovuto, inserire Pace nel simbolo spinto dalla pressione delle iniziative a Telecairo. Bei discorsi, l autentico pacifismo si presenta alle elezioni. 600.000 voti, pochi per superare il quorum, abbastanza per penalizzare il m5s, ma non sufficienti per magari poter far eleggere Ovadia all interno di un alleanza coi 5s. Mentre Avs cresceva di 600.000 voti candidando la Salis, portando molti più voti SI dei verdi di Bonelli, ma eleggendo meno rappresentanti. Con i verdi che poi hanno votato la vdl e si sono astenuti o hanno votato a favore su tutte le iniziative proguerra. E Avs che ha seguito il pd in tutto.
La pace era più rappresentata da 5s o da Bonelli? Meglio avere un paio di eletti in più pro-pace o no? Sembra di no.
il voto di opinione è importante se esprime un opinione. Il non voto non esprime nessuna opinione, anzi esprime le opinioni di chi vince. Che forse sono simili alle sue, si spera. Altrimenti si dovrebbe pensare che il contenuto meramente politico del voto, cioè poter condizionare l operato di chi ci rappresenta, a gran oarte degli elettori 5s non interessa.
Nelle Marche, come in Piemonte. Ognuno per sé. Nessuna possibilità di battere Acquaroli. Il rischio di far astenere quelli che invece avevano votato per provarexa cambiare. Legge elettorale docet. Avrebbe stravinto Acquaroli, non c è certezza che i 5s avrebbero superato il 5%. Era meglio così. Perché non ci si allea con il pd? Le Marche, i servizi sociali, il lavoro, i diritti, interessavano a qualcuno? A chi ha votato forse. A chi non ha votato assolutamente no. Basta la sensazione di potenza di chi ha comunque ragione. Il movimento di se stessi. Cui andava bene Acquaroli, e rondolinamente lo hanno votato pensando non si notasse.
invece si nota. I partitini di sx estrema, potere,libertà, diritti ecc, sommado l 1% scarso o meno dei voti ricevuto da ogni sigla, avrebbero ottenuto quasi il 4%. Poco meno di Avs. Quorum non superato per quasi il 9% dei votanti, più dei voti ricevuti da FI o dalla Lega. Geni dei grandi principi. Alleandosi con Avs, se il.pdce iv5s fanno schifo, avrebbero superato il.quorum ed eletto dei rappresentanti in regione. Questo è l elettorato di opinione di sx più di sx dei 5s. Non pensate volessero cercare di migliorare i servizi sociali della regione? Contro la dx, loro avversario politico? Il risultato è che, come in Liguria, hanno aiutato e consolidato il governo della dx regionale. Meglio che allearsi col pd? Probabilmente sì.
Io credo che in Veneto il m5s debba andare da solo, perché non c è nessuna possibilità per un alleanza di sx di vincere. E verificare se l assenza di contaminazione aiuta il consenso. Un dovere se il candidato pd sponsorizza Calenda.
In generale, legge elettorale alla mano, il campo largo può diventare santo. Nello stesso cimitero ci sono però anche i loculi dei campi stretti senza rappresentanza. Che non è per loro, ma per i cittadini che li hanno votati.
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Signor @brambillaottavio
Mi permetto di dirLe che, a mio modesto parere, le sue accurate forniture di dati presentano un punto debole: io penso che a sovrastare tutte le dinamiche che normalmente caratterizzano ogni particolare sfida elettorale, oggi, ci sia una condizione che inevitabilmente porta i cittadini ad annullare tali differenze, perché quello che un partito vota o sostiene in €uropa ha pesantissime ricadute nelle regioni e nei comuni. Chi è favorevole ai miliardi per le armi non può essere credibile nel parlare di fondi per sanità o altro.
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La certezza oggi è che chi è favorevole ai miliardi per le armi, e non solo, governa le Marche, dove probabilmente ha anche portato soldi per i servizi sociali, visto il largo consenso ottenuto dai cittadini.
Si parla di armi anche a Roma, meno ad Ancona. Chi vota a dx si fida che i servizi siano garantiti, o non sono temi che scaldano i loro animi più dell immigrazione o l odio per gli ultimi. La fiscalità agevolata per gli infedeli fiscali attrae, è indubbio, e il fatto che molte promesse non siano state mantenute non disturba molto quegli elettori. Che votano in base ai propri bisogni chi ideologicamente sembra meglio garantirne il soddisfacimento.
L ideologia sottende un progetto politico, sempre, ed è un criterio importante nella scelta. Se si pensa che la competizione sia finta, e che nulla può cambiare, l astensione è un atto di resa. Che non partendo più dall ideologia e da un idea di società è priva di contenuti, se non i principi.
Gli elettori di Acquaroli e Ricci rappresentano il 90% dei votanti, escludendo 5s e sx superiore. La stragrande maggioranza si divide in 2 minoranze che diventano maggioranza grazie all astensione. Io nel 2018 ero convinto di aver trovato una maggioranza rumorosa. Un anno dopo il m5s prendeva meno voti di quelli del PD renziano nel 2018. La legge elettorale dava una maggioranza molto ampia, non il consenso reale, anche ai 5s puri e duri. I governi pluricolore sono traslabili ai governi regionali. Maggioranze con visioni politiche molto diverse possono trovare compromessi utili al territorio ed ai suoi cittadini. La leva del socio di minoranza, come sono i 5s, è il compromesso necessario alla continuità di governo, con interventi mirati a favore della collettività. Era così col 33%. La gestione politica è questa, se interessano i bisogni dei cittadini. Se non interessano, inutile competere, inutile schierarsi se non in un ruolo di testimonianza che è molto apprezzato, soprattutto da chi governa, che può anche criticarlo, senza rischi. Come può fare Meloni, i cui simpatizzanti a votare ci vanno, dandole delega su tutto. Agli altri lo sconcerto, la delusione dell impotenza. Il senso dell evaporazione era questo, credo. Se per crescere porti dentro ogni cosa, pian piano quella cosa la fa meglio un altro. Rispetto all odio gli elettori hanno cambiato. Rispetto all idea di etica pubblica e riequilibrio delle opportunità quelli come me non si sono spostati di un millimetro. E Conte è la persona che mi rappresenta. Non mi porterà mai fuori dalla Nato o dall Europa, ma lotterà per principi universali che riguardano le persone, i cittadini. In questo lei ha ragione. Il.m5s non è quello delle origini. Quello si è scaldato per la ricollocazione degli urlanti. Quello che viene combattuto dall estabilishment è questo m5s, progressista indipendente. Chi preferisce la Meloni non può cercarla in Conte. Non esiste più dx e sx insieme. Si sono separate. Oggi si scontrano due ideologie, due idee di società. Ognuno deve scegliere in quale riconoscersi, non più a fianco dell altra. Perché alla fine far perdere il pd o Conte fa vincere Renzi, Meloni e Salvini, che non ringraziano nemmeno.
Grazie
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Spero che Tridico vinca in Calabria anche se è molto improbabile. Servirà comunque a valutare quanto conta un nome serio (al pari della Todde in Sardegna) rispetto ad una alleanza col PD. Dove è possibile occorre smarcarsi per segnare la propria identità, smettere di diluire le nostre proposte per ambire ad un consigliere comunale che comunque dovrà digerire proposte molte volte contrarie alla linea di partito.
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Marche: il 51,4 % degli elettori non hanno votato nessuno dei 6 candidati Presidenti, il 57,2% non ha votato nessuna delle 18 liste presenti . 8 delle 18 liste presentate non hanno eletto nessuno.
Nel 2025 la coalizione di cdx (Acquaroli) ha perso circa 20mila voti sul 2020 mentre la coalizione di csx (Ricci), allargata ai 5stelle e detta “campo largo”, ha perso circa 50mila voti rispetto al csx e 5stelle separati nel 2020. La componente di Azione (Calenda) sosteneva ufficialmente il cdx in una lista civica mentre alcuni “dissidenti” avrebbero sostenuto il csx.
https://eco-ecoblog.blogspot.com/2025/10/elezioni-regionali-marche-risultati.html
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Le elezioni nelle Marche (con la Val d’Aosta), in opposizione a qualunque logica di election day avviano una strisciata di votazioni in 7 Regioni diluite fino a fine novembre, praticamente un invito all’astensione.Siamo una penosa eccezione in tutto il mondo specie dell’Occidente. Con la complicità di fatto del csx e degli stessi 5stelle che non hanno promosso alcuna azione significativa per contrastare la frammentazione del voto e concentrarlo invece in un’unica scadenza.
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La partita nelle Marche era quasi impossibile. In Calabria è impossibile. Nel 2021 votò il 44% degli aventi diritto. 4 candidati. Occhiuto prese il 55% del 44% degli aventi diritto, cioè circa il 22% degli elettori potenziali. C era De Magistris con una sua lista, che ebbe un buon risultato. Il campo largo di allora arrivò al 26%. Con De Magistris sarebbe stato circa il 40%
A parità di elettori, conveniva non presentarsi. Il.miracolo non sarebbe Tridico, persona speciale, calabrese ogni secondo, ma che la gente andasse a votare
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