(Gioacchino Musumeci) – La Giorgia Meloni dell’opposizione non avrebbe mai fatto un favore al governo Conte nemmeno se il Presidente della Repubblica avesse espresso parole ragionevoli su un tema qualsiasi.

Ieri l’imperativo meloniano era distruggere l’avversario politico, oggi il suo obiettivo pare distruggere il Paese che governa. Non bisogna certamente imitarla ma allo stesso modo allinearsi alle parole di Mattarella è stato un errore strategico.

Le parole del capo dello Stato, oscurato dell’unica iniziativa civile concreta contro il governo Israeliano mentre il governo Meloni interpreta il ruolo di un patetico figurante, sono del tutto ovvie ma allo stesso tempo sgangherate. Sembrano pregne di buon senso che invece non c’è. Condividerle blandisce il ruolo dell’opposizione che sembra cadere improvvisamente dal pero: che il progetto della flottiglia contenesse elementi di pericolo per l’incolumità dei partecipanti ora noto fin dall’inizio dato che Israele attualmente è una canaglia senza pari. Intervenire a spedizione avanzata per dissuadere la Flottiglia è insensato.

Il Quirinale delle perfette posture protocollari infatti non è intervenuto per ricordare che sparare sulla imbarcazioni della flottiglia sarebbe un crimine gravissimo e ancor peggio una dichiarazione di guerra; se ne guarda bene e sbaglia.

Perciò un opposizione decisa e lucida avrebbe semplicemente ringraziato il Presidente ma specificato che non ne condivide la posizione oltre l’ovvietà che l’inziativa di Freedom Flottiglia comporta esporsi a rappresaglie Israeliane e proprio per questo va sostenuta con tutte le forze, non inibita coi consigli della nonna davanti alla prepotenza Israeliana.

Mattarella inoltre è intervenuto per invitare alle trattative col patriarcato di Gerusalemme il cui peso, senza offesa, è zero a meno di gesta eroiche compiute a Gaza e poi taciute su cui dubito fortemente.

Le opposizioni avevano finalmente un ‘opportunità per dire la loro a gran voce e sostenere la Flottiglia contro il governo di Israele;

Ma se Freedom Flottiglia riuscisse nel suo scopo anche solo in minima parte, la politica mondiale e naturalmente quella italiana, farebbero una figuraccia tale davanti all’opinione pubblica da doversi cospargere il capo di cenere da qui ai prossimi 2mila anni.

A questo si aggiunge che allinearsi a Mattarella, oltre l’evidenza che la mediazione ha impatto zero presso i fondamentalisti del governo Netanyahu, è un favore enorme a Giorgia Meloni, la quale fa il figurone della premier armonizzata col Colle e si produce in un coup de theatre da commediante sperticata: “Meloni ringrazia il Quirinale per le «sagge parole» e i partiti di opposizione per averle raccolte. ” Meglio di così non poteva andarle.