I discorsi di Trump e Netanyahu all’Onu sono una buona approssimazione di quello che possiamo definire: punto zero

(di Michele Serra – repubblica.it) – Nell’Assemblea del Mondo (per quanto consunta e depotenziata, questa, non altro, è l’Onu), Bibi Netanyahu ha parlato come un capotribù. Come se il contesto fosse ininfluente, liquidata per sempre l’idea che esistano interessi sovranazionali, che i diritti umani, per definizione, siano umani e dunque di tutti, che in quel luogo si vada, fino dalla sua fondazione, per tentare – almeno tentare! – di mediare i conflitti e sedare l’odio.Come pochi giorni fa ha dimostrato un altro capotribù, quello molto più grosso di lui, Donald Trump, all’Onu non si va per parlare con il Mondo, ma per sfidarlo a muso duro. Per offenderlo oppure deriderlo, farlo sentire una zavorra di ciance e illusioni, declassarlo a vecchio impiccio ideologico, a ricatto ipocrita, niente che possa fare arretrare la Nazione, unico vero soggetto autorizzato all’azione (e alla guerra) perché munito di un’etica antica e riconoscibile: la Grande Israele, la Grande America, la Grande Russia, ecco il vento del terzo millennio, il resto – il multilateralismo, la pace come destino morale sovra-ideologico dopo secoli di guerra e di sterminio, la gestione sovranazionale della lotta alle malattie e alla e fame, è cianfrusaglia novecentesca. L’umanità non esiste più. Esiste solo la Nazione. I banchi vuoti per più della metà erano già un segno: il segno di una fuoruscita ormai di massa dalla sopportazione reciproca.
Lo show di Bibi aveva la modestia, immediatamente riconoscibile, della propaganda politica, e nello specifico della propaganda bellica: per uscirne, dalla propaganda, bisognerebbe alzare lo sguardo, sconfinare anche di pochi chilometri dalle proprie mura, capire che il dolore altrui vale il proprio e il sangue altrui non lava il proprio; nemmeno se in proporzione cento a uno, cento litri per ogni litro, cento bambini per ogni bambino, traguardo ormai alla portata di Bibi. Non è vero, non è per niente vero che “tutti si sono dimenticati del 7 ottobre”. Nel florilegio di menzogne di Netanyahu, è forse la più sconcia. La lagna ombelicale di Bibi, identica a quella di tutti i boss nazionalisti, tende a far credere che il proprio lutto, la propria tragedia sia incompresa dal Mondo (cattivo Mondo!) perché il nazionalista è convinto che tutti siano uguali e a lui, irosi e meschini come lui, conformi alla sua visione tribale delle cose, dunque incapaci di compiangere alcuno al di fuori del proprio villaggio. Non si capacita che qualcuno consideri orrendo allo stesso modo, diabolico allo stesso modo il massacro subìto e il massacro inferto. La boria nazionalista è così smisurata da non riconoscere intelligenza in chi si china sui morti senza controllare prima il passaporto, specie i morti bambini, troppo precoci destinatari della catalogazione nazionale, religiosa e ormai neo-razziale che devasta la testa degli adulti, dei capi assatanati e degli attivisti ossessi che hanno come solo obiettivo uccidere per sopravvivere. Bibi piazza i suoi megafoni sulla testa piagata del nemico, ostenta all’occhiello il suo predomino tecnologico e manda i suoi sciami di droni a colpire chi pretende di non dividere l’umanità in Nazioni, e va per mare credendo sia vero e rispettato il codice (antico!) della navigazione in acque internazionali. La scala rovesciata dei nazionalisti (la Nazione è smisuratamente più importante del Mondo, pur essendone, obiettivamente, una infima porzione) sta vincendo, forse ha già vinto. Non c’è più niente di credibilmente inter-nazionale. Tutto è solo Nazione.
Il discorso di Netanyahu all’Onu viene trasmesso a Gaza attraverso gli altoparlanti e i telefoni

La Nazione mette a riposo la ragione, dispensa dalla fatica di pensare e, non sia mai, di nutrire dubbi non solamente sugli altri, perfino su se stessi: “il popolo russo non è abituato a pensare” è la frase, annichilente, terminale, che la figlia di Anna Politkovskaya ci ha consegnato pochi anni fa. Chissà in quale percentuale il popolo israeliano, che ha una tradizione millenaria di confutazione e discussione, è ancora nelle condizioni di pensare. E mentre Bibi sciorina all’Onu il suo diario minimo credendolo la Bibbia, un manipolo di gente inerme e senza-Nazione, sulle barche della Flotilla, sa di poter contare solamente sulla propria buona stella. Volendo scovare anche dentro una mediocre pagina – il discorso di Netanyahu all’Onu e contro l’Onu – un elemento positivo, quel discorso ci aiuta a mettere a fuoco che il nazionalismo israeliano non è poi così differente dagli altri. Lo valutiamo sempre, come è inevitabile che sia, alla luce della storia orribile di persecuzione e sterminio che gli ebrei hanno subìto. Capiamo a stento come da quella storia di perseguitati possa sortire, sia pure solo in una parte di quel popolo, un simile spirito di persecuzione – e desta incredulità, dolore, scandalo scoprirlo. Ma il nazionalismo è piatto: uguale ovunque, Noi abbiamo ragione, Noi vinceremo, e a indicarci la strada è Dio in persona. Sono fatti con lo stampino, i leader nazionalisti. L’attuale governo israeliano non è per niente eccezionale, il suo riduzionismo ottuso e violento (Nazione contro Mondo) è uguale a quello dei capoccia “patriottici” di mezzo pianeta, niente di più niente di meno. È l’altro pezzo di umanità, quello che antepone i diritti umani alla Nazione, la promiscuità alla purezza, dunque la convivenza alla guerra, e il rispetto del vivente, e dei viventi, a tutte le religioni del Libro, a doversi riorganizzare come se si fosse al punto zero. E i discorsi di Trump e Netanyahu all’Onu sono una buona approssimazione di quello che possiamo definire: punto zero.
Nel manicheismo riduzionista in cui Trump è il “capotribù” che insulta l’ONU, sorprende l’assenza del suo predecessore. Joe Biden, il custode del multilateralismo, non merita nemmeno una riga. Forse perché rovina la favola: anche lui, infatti, ha trattato l’ONU come una passerella, piena di belle parole e nessuna coerenza. Ha difeso la “pace basata su regole”, mentre bloccava ogni risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza e firmava forniture di armi a un governo che, nel testo, sarebbe stato perfetto per la parte del “capotribù”. Ma Biden non gridava: sorrideva, e intanto armava. Il tribalismo, lui lo rendeva elegante, diplomatico, tollerabile. Mentre Trump demolisce l’ONU a muso duro, Biden lo faceva con il linguaggio dei diritti umani. Il risultato però non cambia. È l’ipocrisia travestita da virtù, il colonialismo morale in versione liberal. Ma il testo preferisce la semplificazione: il Male ruvido di Trump è utile alla narrazione, il Male educato di Biden è troppo scomodo. Eppure, sotto i discorsi, cadono le stesse bombe.
Serra volpone…puoi incantare i Repubblichini(lettori di Repubblica)… e lì ti fermi.
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Ti meravigli che Serra faccia distinzioni tra Biden e Trump, fra democratici e repubblicani? Perché? Fa parte da decenni di quella schiera di “ intellettuali “, “giornalisti “, opinionisti, avventori di bar che hanno divulgato la narrazione che fra partito democratico e repubblicano ci fosse una qualche differenza (e mi ricorda tanto il patrio pollaio …) come se non fossero la identica faccia del nazionalismo ed imperialismo americano, declinato nelle sue variegate sfumature lessicali, da volgari a sofisticate, ma sempre con la stessa violenta sostanza delle bombe, proprie o alleate……Come potrebbero Serra e simili contraddire tale cialtroneria, senza rivelare che siamo, italiani ed europei, servi e complici di quel nazionalismo/imperialismo , da sempre, indipendentemente dal cartonato presidenziale a rappresentarlo? Poi lo stipendio non gli arriva ! E soprattutto cade la fuffa del bipolarismo, poli falsamente diversi al medesimo scopo, con cui vengono ingannati i cittadini, padroni o servi che siano……con i secondi a servizio di nazionalismo/imperialismo altrui! E ci vuole una bella improntitudine, altrimenti detta faccia da cubo, a dire anche mezza parola sul tema……ma sono allenati da quasi un secolo alla marchetta!
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Non mi meraviglio: tra un morso di brioche e un sorso di te star al limone, gioco con Serra.
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Mancano pochi giorni al compimento di due anni della strage di Hamas e quindi dell’ inizio dalla mattanza di Gaza . Vorrei che Serra ci spiegasse perché dal 7 ottobre del 2023 fino a gennaio del 2025 , data dell’ insediamento di Trump, lui e tutti i suoi solidali non hanno proferito parola contro Netanyahu nonostante il suo esercito avesse già sulla propria coscienza almeno 40.000 morti civili . Anzi ricordo li sdegno di Segre e Mattarella verso i presunti antisemiti che si permettevano di parlare male dell’ Idf e di genocidio .Biden e noi tutti li abbiamo sulla coscienza quei morti non solo Trump.
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Ecco prestigiatore imbrattacarte (a soldo di globalismo) apparigliare reprobo Netanyahu a tutti nazionalismi… dimentico persino di citare Israele… anomalia storica politica religiosa… sostenuta controllata armata da stessi personaggi foraggiano profumatamente giornali come quello su cui esibisce prode Michele!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
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“la Grande Israele, la Grande America, la Grande Russia”
Mo’ che cosa c’entrava la Russia? Putin è forse andato all’Onu a fare le sceneggiate?
Ha mai fatto melodrammatici discorsi D’ODIO coram populo?
“Non si capacita che qualcuno consideri orrendo allo stesso modo, diabolico allo stesso modo il massacro subìto e il massacro inferto”
Eh no, IO non lo considero orrendo allo stesso modo!
Anzi, dirò di più, “il 7 ottobre” mi ha sfracellato le 00!
Perché nessuno dice MAI che è stato dato ordine ai soldati IDF di sguarnire le linee di confine, che sono intervenuti dopo sole 6 ORE, che hanno applicato la direttiva Hannibal (meglio morti che ostaggi), quindi sterminato ESSI STESSI il 40% di ostaggi (arrivando persino a bombardare locali dov’erano detenuti in gruppo!), che hanno INVENTATO decapitazioni e stupri inesistenti.
E QUESTO PRETESTO lo vogliamo paragonare al genocidio di… aspetta quanti? 60/70mila palestinesi? Ma DOVE?
Si continuano a dare SOLO i numeri dei morti registrati UFFICIALMENTE negli ospedali!!!
Non ci rientrano tutti i corpi seppelliti dalle macerie, i pezzi sparsi ovunque…che possano maledire e perseguitare per SEMPRE chi usurperà quella terra e la loro coscienza rattrappita!
Serraaaa, mi sembrava un bel pezzo, ma traspare sempre, comunque, la preesistente convinzione, finalmente vagamente scossa e smentita dai fatti odierni, dell’Israele fatta di povere vittime, democratica e meritoria di usurpare terre altrui in virtù della propria tragedia.
Invece no! Israele è NATA COSÌ! Sono sempre stati così, hanno usurpato, distrutto e massacrato interi villaggi, senza che gli tremasse un solo capello in testa!
L’IDF esercito più morale del mondo… ma vffnkl, nato da organizzazioni TERRORISTE!
LA STORIA! I DOCUMENTI!
SERRA, svegliaaaa!
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Tanto per gradire…
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E nel caso che qualcuno storcesse il naso, la tipa ha 2 lauree in storia.
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Ritengo che la seguente documentazione sia più che sufficiente a giustificare le pretese del “Popolo Eletto”… o no?
Genesi 15:18-21 (Torah e Bibbia)
«In quel giorno il Signore fece un patto con Abramo, dicendo: “Alla tua discendenza io do questo paese, dal fiume d’Egitto fino al grande fiume, il fiume Eufrate: il paese dei Keniti, dei Kenizei, dei Kadmonei, degli Ittiti, dei Perizziti, dei Refaim, degli Amorrei, dei Cananei, dei Ghirgasei e dei Gebusei.”»
Deuteronomio 7:6
«Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla Terra»
Esodo 19:5-6
«Se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio Patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare… Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa»
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Ed è stato scritto da DIO in PERSONA , non se lo sono neanche scritto DA SOLI!!!
😣🤣😂
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LE RELIGIONI SONO IL CANCRO DELL’UMANITA’
Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…
John Lennon
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lE BALLE APMPLIFICATE …. DA NOI BASTANO QUATTRO GIORNALI DEL SISTEMA …PER TRANQUILLIZARE GLI ITALIANI E AI DISSIDENTI NELLE PIAZZE ….LEGNATE.!
Domani si concluderà la distruzione totale di Gaza…. con altri morti…hahahha..due stati due popoli .perccato poi che uno venga distrutto… quindi rimarrà uno stato e un popolo…indovinate quale?
Quello americano!
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