
(Andrea Zhok) – Rispetto ai danneggiamenti di ieri alla stazione centrale di Milano vedo aleggiare – come al solito – un certo stato confusionale.
Da un lato ci sono i governativi che ti spiegano che – vedi, in fondo tutti sti manifestanti sono semplicemente degli sciopera(n)ti violenti, degli straccioni perditempo che si sarebbero mobilitati per la qualunque pur di menare le mani. Questa è la “sinistra violenta” che vuole abbattere con mezzi antidemocratici la destra liberamente eletta.
Dall’altro lato ci sono i novelli Lenin che ti spiegano che non si può fare una frittata senza rompere le uova, che anche quando hanno preso la Bastiglia o il Palazzo d’Inverno hanno rotto vetrate, e che – anzi – il problema è che “siamo stati troppo buoni”: bisognava spaccare tutto e poi vedevi come se la faceva addosso la Meloni.
Entrambi i gruppi hanno urgente bisogno di ridurre l’abuso di sostanze psicotrope e ritornare al mondo reale.
Ai primi si deve rispondere che ci sono state manifestazioni massicce in 80 città italiane, e solo in due casi ci sono stati tafferugli, per di più ampiamente minoritari. Dunque la realtà è che una manifestazione promossa da un sindacato estraneo alla trimurti confederale ha ottenuto un successo enorme e che – vista l’agenda esplicita della manifestazione – questo segnala una capacità di mobilitazione che NON appartiene “alla sinistra” e che NON si riduce a “fare un dispetto alla Meloni”.
In una democrazia normale – cosa che non siamo da tempo – queste sarebbero istanze che dovrebbero essere raccolte, riposizionando l’Italia sulla questione israelo-palestinese.
Ai secondi si deve rispondere che qui nessuno ha la capacità di fare la rivoluzione, e che quella era e poteva essere solo una manifestazione, non un abbozzo di rivoluzione. E le manifestazioni servono come armi dialettiche nel dibattito pubblico: non hanno letteralmente nessuna altra funzione. Dunque perdere il controllo di una parte della manifestazione di Milano ha diminuito l’efficacia della manifestazione, rappresentando un danno per chi manifestava. Grazie al cielo non invalida la manifestazione perché i cretini che spaccavano vetri erano una minoranza, ma si tratta di un danno e non deve essere spacciato consolatoriamente per qualcos’altro. Pensare che se a spaccare vetrine fossero stati in più ci saremmo avvicinati d’un balzo al sol dell’avvenir è solo una penosa scemenza.
sguinzagliati dal sistema!
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Da che pulpito…parlare di confusione mentale.
da uno che prevedeva l’apocalisse della terza guerra mondiale da marzo 2022 e continua a prevederla tutt’oggi.
E non parliamo di tutto il resto…
where is his mind?
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Leggevo appunto che i bunker van di moda su repubblica e la stampa, ma non mi pare fosse a firma Zhok. Citavano pure di bunker in Germania, mentre qualche cancelliere, qualche capo di governo, qualche rappresentante UE e anche qualcheduno d’altro parla di continui attacchi (di cui devono ancora fornirci concrete prove, a oggi).
Ma certo, la confusione la fa Zhok, indubbiamente.
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qualcuno ha anche grossi problemi di comprensione del testo,indubbiamente; ma il problema più grosso è sempre lo stesso:saper contare fino a 100,alle volte fino a 1500, prima di scrivere e schiacciare invio
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Se non volevi additare Zhok come sciocco “apocalittico”, quindi in confusione mentale, allora anch’io ho un grosso problema di comprensione del testo…
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Tu già comprendi molto meglio,visto che distingui il significato di ESSERE e da quello di FARE.
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precisazione sulle scale mobili della metro:
ho detto molto meglio,non ho detto del tutto. “Sciocco apocalittico” l’hai detto tu,non io.
A casa mia essere in confusione mentale non significa essere sciocco: ma per fortuna ognuno abita a casa sua.
Ma soprattutto,a casa mia,è di buon senso dimostrare di avere le idee chiare prima sentenziare sulla confusione mentale altrui attraverso testi su feisbuk che hanno centinaia di commenti e migliaia di visualizzazioni.
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Insolitamente moderato Zhog oggi. Come ,diceva Lenin,i tedeschi che per entrare a manifestare alla stazione comprano prima il biglietto . Ma sì, a parte gli scherzi, le rivoluzioni si fanno quando la gente non ne può più, e non siamo ancora a una situazione del genere …per il momento. E poi gli italiani le rivoluzioni non le fanno per principio.
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” .. ci sono state manifestazioni massicce in 80 città italiane, e solo in due casi ci sono stati tafferugli, per di più ampiamente minoritari. Dunque la realtà è che una manifestazione promossa da un sindacato estraneo alla trimurti confederale ha ottenuto un successo enorme e che – vista l’agenda esplicita della manifestazione – questo segnala una capacità di mobilitazione che NON appartiene “alla sinistra” e che NON si riduce a “fare un dispetto alla Meloni”. ..”
” quella era e poteva essere solo una manifestazione, non un abbozzo di rivoluzione. E le manifestazioni servono come armi dialettiche nel dibattito pubblico: non hanno letteralmente nessuna altra funzione. Dunque perdere il controllo di una parte della manifestazione di Milano ha diminuito l’efficacia della manifestazione, rappresentando un danno per chi manifestava. Grazie al cielo non invalida la manifestazione perché i cretini che spaccavano vetri erano una minoranza, ma si tratta di un danno e non deve essere spacciato consolatoriamente per qualcos’altro “
Osservazioni utili che sembrano banali ma non lo sono affatto. In tutte le tv (cosiddette di dx e di sx ) abbiamo visto qualche secondo di decine di migliaia di persone e alcune ore di qualche decina o centinaia di guerriglieri che devastavano le città ( in realtà perlopiù qualche vetrina e parecchi cestini dell’immondizia ). Questa “minoranza di cretini” ( condivido il termine brutale) ha fatto consumare centinaia di fumogeni delle forze dell’ordine probabilmente fra le cause principali del ricovero di 60 poliziotti in ospedale. E ha fatto uscire di scena centinaia di migliaia di manifestanti.
Andrea Zhok accenna riflessioni decisive che richiederebbero non 30 righe ma 300 e questa è forse la principale critica che gli farei.
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