(Tommaso Merlo) – Altro che violenza social, siamo alla violenza di stato e pure a livelli inauditi. Ormai Israele è una associazione a delinquere di stampo sionista assetata di sangue. Quello che ha sempre fatto ai palestinesi, oggi lo sta facendo all’intera regione mediorientale. Dopo aver sterminato l’intero governo dello Yemen in riunione e mentre sta radendo disumanamente al suolo perfino Gaza City affollata di civili allo stremo, Netanyahu e i suoi complici hanno tentato di ammazzare i negoziatori di Hamas in Qatar. Un emirato alleato degli americani con tanto di mega base militare, lo stesso che ha regalato a Trump il mega jumbo da 400 milioni di dollari. Vai a fidarti dei politicanti. Ormai Netanyahu e Trump lavorano in coppia, gli americani aprono tavoli di trattativa e quando arrivano i negoziatori Israele bombarda tutto. Lo hanno fatto con gli Hezbollah a Beirut, con l’Iran attaccato a tradimento mentre trattava a Roma sul nucleare e adesso in Qatar. Un duo rodato. Trump per dire, è quello che ha ordinato l’assassinio di Soleimani a Teheran anni fa e quello che di recente invece di intercettare legalmente una barca proveniente dal Venezuela, l’ha bombardata uccidendo 11 persone fregandosene altamente. Senza parla dello schieramento dell’esercito contro gli immigrati ed i suoi stessi cittadini. Violenza di stato di cui i sionisti rimangono insuperabili, uccidere i leader politici contrari al loro progetto coloniale, è un loro chiodo fisso. Qualcuno gli ha messo in testa la panzana che le idee crepano con chi le pensa. Funziona così, chi è conto di loro è un terrorista a prescindere e quindi degno di essere annientato mentre loro sono un popolo eletto che ha dato vita ad una democrazia liberale modello costretta a sporcarsi le mani di sangue per tutti noi occidentali, un nobile sacrificio che compiono in difesa della nostra superiore civiltà e che gli dà diritto a piena impunità e supporto incondizionato. Barzellette propagandistiche più tristi della realtà. I sionisti la pace non l’hanno mai voluta, quello che vogliono è il dominio sulla regione. Soggiogando con la violenza bruta non solo i palestinesi, ma tutti i popoli limitrofi che ormai bombardano a piacere come se la Grande Israele fosse già realtà e non un loro delirio ideologico. Solo negli ultimi due anni hanno bombardato otto paesi sterminando di tutto, dai governanti fino a decine di migliaia di civili inermi. Una carneficina immane che dura da decenni e compiuta con la complicità politica e miliare della superiore civiltà occidentale paladina della pace, dei diritti umani e che detesta la violenza in politica. Barzellette propagandistiche più tristi della realtà. Biden si era definito sionista e si era beccato il nomignolo di “genocide Joe”, ma Trump è peggio. È un viscido inserviente di Netanyahu a cui ha lasciato carta bianca. Anche in Yemen e Qatar visto che da quelle parti non vola una mosca senza autorizzazione dei Marines. Come se davvero nei famosi Epstein file vi siano le prove di quando il rampollo Trump molestava ragazzine. Tempi in cui Trump si lasciava andare alle sue perversioni come se non credesse che la democrazia fosse così corrotta da permettere perfino ad una canaglia come lui di diventare presidente. Si è fatto eleggere promettendo trasparenza sullo scandalo di pedofilia peggiore della storia americana, ed invece lo sta insabbiando perché è dentro fino al collo insieme a miliardari che hanno finanziato la sua campagna elettorale in un giro ricattatorio dalle ombre sioniste ancora tutto da decifrare. Mafia lobbistica che prevale perfino sul dolore delle vittime e la giustizia. Una crisi democratica davvero spaventosa. Soldi che si sono comprati tutto, perfino la dignità, perfino la verità storica. Almeno per adesso. In Occidente come in Medioriente dove a seguito dell’inaudito attacco in Qatar, il mondo arabo si è riunito d’urgenza condannando duramente. Hanno paura di uno stato paria assetato di sangue che può potenzialmente colpire chiunque. Hanno usato parole forti ma bisogna vedere se passeranno ai fatti occupandosi finalmente di quella che in fondo è casa loro e smettendola d’inchinarsi all’inciviltà occidentale. Hanno comunque capito il punto, una ideologia omicida fuori controllo è un pericolo per tutti. Anche per noi, anche per i paesi occidentali perché saltata la comunità internazionale possiamo tutti finire nel mirino della violenza sionista il giorno in cui gli volteremo le spalle. Altro che violenza social o sui marciapiedi, siamo alla violenza di stato e pure a livelli inauditi.