(Tommaso Merlo) – Pare che l’Ucraina abbia deviato dei droni russi verso la Polonia, apriti cielo. I napoleoni europei si sono rimessi lo scolapasta in testa all’istante starnazzando come zabette di conflitto mondiale. Dalla Nato sono tuonati i soliti rutti guerrafondai, mentre le trombe della stampa organica han suonato la carica in un silenzio assordante intervallato giusto da qualche pernacchia. La guerra la vogliono solo gli eroi altolocati che se la godranno dal divano, politicanti e presunti giornalisti che giocherellano al piccolo napoleone nonché produttori di armi che grazie alla mattanza ucraina si stanno facendo le palle d’oro zecchino. I cittadini europei pare invece abbiano altre priorità, tipo sopravvivere decentemente nonostante una crisi ormai permanente e possibilmente evitando di buttare nell’umido quei quattro spiccioli di soldi pubblici che avanzano. Quanto ai giovani che dovrebbero lasciarci la pelle in trincea, l’unico dito che pare abbiano intenzione di alzare è quello medio. Perfino il popolo ucraino vuole la fine della guerra, del resto sono gli unici a toccare con mano cosa sia davvero, coi figli che tornano nelle bare e le case che bruciano. Morte, distruzione e un dolore lancinante. I napoleoni europei dicono di voler aiutare gli ucraini e quindi fanno il contrario di quello che vogliono loro e cioè continuano a buttare benzina sul fuoco e lo fanno pure restando a debita distanza, limitandosi a regalare armi con tanto di bigliettini di auguri. Gli unici ucraini che voglio la guerra sono quelli al governo, eroi altolocati locali e fascistoidi assortiti a cui va riconosciuta una stoica caparbietà. Sono anni ormai che cercano in tutti i modi di trascinare la Nato in uno scontro diretto con la Russia. Con Zelensky che fa il frontman e davanti alle telecamere si esibisce in strazianti piagnistei mentre dietro le quinte i suoi scagnozzi lanciano operazioni al limite del terrorismo sabotando gasdotti, giustiziando e deviando droni. Finora non hanno cavato un ragno dal buco, ma la farsa polacca fa presagire che la disperazione potrebbe spingerli ad alzare l’asticella. Del resto la guerra mondiale è l’unico modo che hanno per evitare la disfatta. A dar manforte a Zelensky bande di mercenari e spioni tra cui spiccano gli inglesi, un popolo a cui rimane giusto la russofobia cronica come collante nazionale. Starmer ha indici di gradimento inferiori alla scabbia crostosa, peggio di lui solo Macron che si conferma la disgrazia peggiore successa al popolo francese dal tempo della Conquista della Gallia. L’Inglese cerca di nascondere con la guerra l’affondamento repentino della sua carriera e quello dell’Isola a seguito del suicidio Brexit e dell’invasione dei pronipoti dei colonizzati da sua maestà. Il Francese invece con la guerra cerca di nascondere suo marito ed un paese finanziariamente sul lastrico che si prende a botte e cambia governo alla frequenza del guardaroba. Tra i napoleoni va aggiunto il giraffone tedesco anche lui in picchiata nei sondaggi che siccome le auto non vendono, si è messo a sfornare carrarmati per la felicità dei suoi ex colleghi dell’alta finanza e per l’incazzatura dei suoi cittadini consci che tutte le volte che la Germania si è armata fino ai denti, è finita male per tutti. Quanto agli altri paesi europei, si procede ad ordine sparso in una disarmante irrilevanza. Si passa dall’Italia che è una inutile portaerei americana piazzata al centro del Mediterraneo, fino all’Ungheria filo russa passando per la banda di tecnocrati guerrafondai di Bruxelles cocciutamente impegnati nella distruzione politica dell’Unione Europea. Oltreoceano invece ci sarebbe Trump che potrebbe porre fine alla guerra in Ucraina con un tre telefonate. Una al Pentagono per dire di non inviare più a Kiev nemmeno archi e frecce, una a Zelensky per dirgli di preparare le valige ed una terza ai napoleoni europei per informarli che la Nato è deceduta sotto il peso dei suoi fallimenti e delle sue ipocrisie e con essa si conclude la strategia di accerchiamento della Russia causa della guerra. Tre telefonate che Trump non fa perché di geopolitica ne capisce quanto di astrofisica, perché non credendo in fondo a nulla se non a se stesso non riesce a tenere una rotta togliendo il timone allo stato profondo. E adesso ci si mette pure la salute. Quella fisica e quella mentale. Una bidenizzazione politica e pure fisica. Un karma personale che si fa occidentale. A furia di tariffate e sbandate egoiche, Trump in oriente è considerato un padre fondatore dei Brics. Grazie a lui la nuova leadership cinese sta galoppando e invece di sconfiggere la Russia le sta donando una nuova primavera ad est. Ma vai a farglielo capire a Trump e ai napoleoni europei che la violenza e quindi la guerra sono sempre autodistruttive. E vai a farglielo capire che essendo la Russia ed i suoi alleati potenze nucleari, la pace col nostro vicino russo non è solo buonsenso strategico ma l’unica reale e sensata possibilità che abbiamo.