Vespa: “Mediaset mi corteggia, Porro mi copia ma nessuno batte Porta a Porta”. Il giornalista torna dal 9 settembre con Porta a Porta e dal 29 settembre con Cinque Minuti: «Nicola Porro e i suoi Dieci Minuti? Sbagliato allungare il format»

(Francesca D’Angelo – lastampa.it) – Il 22 gennaio 2026 saranno trent’anni di messa in onda di Porta a Porta. Che vuol dire: «17 governi, 11 presidenti del consiglio, quattro Papi, tre conclavi, tre presidenti della Repubblica ma soprattutto mai, ripeto mai, una sconfitta. Contro di noi hanno sempre perso gli altri».

Bruno Vespa annuncia il ritorno di Porta a Porta (dal 9 settembre su Rai1) e mostra i muscoli. Lo fa pensando alla concorrenza, «con la striscia Dieci minuti, condotta da Nicola Porro su Rete4, Mediaset ci ha copiato», ma anche al suo personale interesse: sul piatto non ci sono solo gli ascolti di un’intera stagione, ancora tutta da giocare, ma pure il rinnovo del suo contratto. «È scaduto ad agosto e la discussione è in corso: spero vada a buon fine. Non è un mistero che io abbia ricevuto un’offerta importante da Mediaset ma vorrei restare qui, in Rai, che è casa mia». Tuttavia Vespa resterebbe solo ad alcune condizioni: «Porta a Porta è l’approfondimento meno caro che, con due break pubblicitari, consente alla Rai un alto guadagno.

Tuttavia se dovessi rimanere in Rai solo per questa trasmissione mi sentirei, diciamo così, troppo sacrificato. Posso vantarmi di avere una squadra fortissima che è sprecata se resta relegata dopo le 23 di notte». Se infatti una volta Porta a Porta partiva alle 22.30, adesso l’inizio della seconda serata si è dilatato: «Tutto dipende da chi ci precede. Se siamo fortunati possiamo anche iniziare alle 22.40 ma per esempio il 10 settembre va in onda in prima serata il concerto di Fiorella Mannoia e ci daranno la linea a mezzanotte».

La forza del suo programma starebbe nella «aderenza ai fatti» tanto che Vespa rispedisce al mittente le critiche di essere a volte di parte: «Ci hanno dato dei settari ma non è assolutamente così. Il confronto è la nostra cifra distintiva, e io mi colloco tra i moderati». Quanto all’evoluzione della classe politica, ammette che «la Prima Repubblica era superiore alla Seconda e ancora oggi qualche ragazzo deve studiare ancora molto. Ci sono dei politici che non invitiamo a tutela nostra e del loro partito ma non chiedetemi di fare nomi».

Contrariamente a quanto annunciato, Cinque minuti non tornerà in onda dal 9 settembre bensì dal 29 settembre: «Vogliamo dare la possibilità ad Affari tuoi di testare meglio la “reazione” a La ruota della fortuna. Stefano De Martino è bravissimo, lo stimo molto». La sfida con Porro slitta quindi di 20 giorni: «Auguro ogni bene a Nicola Porro, ma la scelta di allungarsi a 10’ è sbagliata. Sono troppi per quella fascia. Io ne chiesi espressamente cinque alla Rai, perché sapevo che era il giusto lasso da proporre subito dopo il Tg». E a chi gli domanda se si senta più lusingato o accerchiato, chiosa: «Entrambi. Ma questo da sempre. E finora nessuno ancora ci ha ancora battuto…».