si vogliono armare e organizzare un fantomatico esercito europeo e poi se la fanno sotto al primo rumore

(Stefano Rossi) – Partono decine e decine di imbarcazioni di 44 Paesi alla volta di Gaza, per meglio dire, Israele, per portare aiuti a quel che resta del povero popolo palestinese, e la presidente Meloni, solo dopo essere stata pungolata dall’opposizione, ha detto: “Il Governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora”.

Ma lo diceva ai leader politici che chiedevano, a gran voce, di difendere la flotta non certo agli israeliani.

Vedi la differenza.

I portuali del CALP di Genova (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali), che rappresentano una parte dell’USB dei lavoratori portuali, hanno detto che se perderanno il contatto radio con i componenti della Global Sumud Flotilla, bloccheranno il porto di Genova e non entrerà nemmeno un chiodo. Bloccheranno tutto ad oltranza.

Pare che altre sigle sindacali di altri porti abbiano risposto alla “chiamata” alle armi dei colleghi.

Mi chiedo, le parole più appropriate, più chiare e giuste per difendere non solo i diritti di un popolo che sta subendo un genocidio e pulizia etnica, ma per la difesa dei connazionali che portano aiuti a quel popolo affamato, devono giungere dalla base dei sindacati e non dal governo, dal ministro della Difesa e dal ministro degli Esteri?