
(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Sfogli i giornali di ieri e il sospetto diventa certezza. La notizia del Financial Times rimbalza sui principali quotidiani italiani. “Ursula, l’aereo in tilt: pista russa”, titola in prima il Corriere della Sera: “Fuori uso il gps sul volo della leader diretta in Bulgaria. Il capo dell’esercito tedesco: colpito anch’io. Mosca nega”. Repubblica è categorica: “Nel mirino dei russi il jet di von der Leyen”. Il quotidiano romano scandaglia la vicenda nel sommario: “Una interferenza ha mandato in tilt il Gps del volo della presidente Ue costringendolo a atterrare in Bulgaria solo con le mappe cartacee. Mosca nega responsabilità. Colpito anche il capo dell’esercito tedesco”.
Da Torino le fa eco La Stampa: “Putin-Europa, il fronte dei cieli”. Catenaccio: “L’Ue: sabotato il Gps dell’aereo di von der Leyen. Mosca: non siamo noi. La Difesa italiana: secretare i voli”. Messaggio chiaro pure per il Messaggero: “L’aereo di von der Leyen nel mirino di Mosca”. Che avrebbe “disattivato il Gps mentre era in volo”, sebbene i russi neghino: “Non c’entriamo”. E anche il Giornale, che parla di “assalto russo”, taglia corto: “Putin minaccia i nostri aerei”. E spiega: “Attaccato il Gps sul jet della von der Leyen. L’Europa: ‘Dubbi su Mosca’. Nel mirino della guerra ibrida anche i voli civili”. Le prime crepe sulla granitica certezza si aprono con i giornali già in edicola. E non certo per la sola smentita del Cremlino che ha respinto categoricamente le accuse.
A gettare seri dubbi sulla ricostruzione ci sarebbero anche i dati raccolti da Flightradar24 (il sito svedese che offre servizi di tracciamento di voli in tempo reale), che sembrerebbero contraddire l’ipotesi di un attacco mirato: “Stiamo ricevendo notizie dai media di interferenze Gps che hanno interessato l’aereo che trasportava Urusula von der Leyen a Plovdiv, in Bulgaria. Alcuni rapporti affermano che l’aereo è rimasto in attesa per un’ora. Questo è ciò che possiamo dedurre dai nostri dati. Il volo sarebbe dovuto durare 1 ora e 48 minuti. Ci sono voluti 1 ora e 57 minuti. Il trasponder dell’aereo ha segnalato una buona qualità del segnale Gps dal decollo all’atterraggio”. In altre parole, 9 minuti di ritardo. Al resto ha pensato il ministro dell’Interno bulgaro, Daniel Mitov, dopo una prima indagine sull’accaduto: “Non si tratta di un attacco informatico. Proseguiremo le verifiche”. Pericolo scampato per Ursula. Ammesso che ci sia mai stato.
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Meno male! A Conte è andata bene, il mantra “ha stato Conte” finalmente è stato sostituito dal nuovo “ha stato Putin” .
Ma, a parte l’ironia, se i soliti giornali scrivono tutti la stessa cosa con un semplice copia/incolla, si tratta di carenza di idee e quindi di professionalità o di una vera e propria limitazione mentale?
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I giornali sembrano fotocopie perché da molto tempo hanno completamente smarrito il senso della loro funzione.
Nessuno dei principali media italiani agisce nel principale o esclusivo interesse dell’ Italia. Ma è un sistema che purtroppo si autoalimenta: la caduta libera nella vendita di copie viene compensata dagli aiuti di stato; inoltre spettatori/utenti sono per la maggior parte individui ben stagionati e corrispondono all’elettorato residuale.
Per produrre un cambiamento bisogna tentare di mobilitare una parte consistente del blocco astensionista: all’ appello mancano soprattutto i giovani, la classe media e gli svantaggiati. E questo a testimonianza del fallimento totale della attuale classe dirigente. 🤐
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Dai tempi delle indagini di mani pulite, che si mettono d’accordo, con piccole variazioni, sui titoli
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Stavolta, “ha statoPutin” non ha funzionato. Rettifiche o scuse da parte di guegli imbecilli tronfi di supponenza e di soldi (nostri) che si fanno chiamare giornalisti? Neppure l’ombra, a quanto pare
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Ad attaccare Berlinguer per il fondamentale discorso su sobrietà ed austerità dell agire politico fu Repubblica, con una vignetta di Forattini che lo presentava come lacchè dei padroni. Che temevano di più il progressismo che il conflitto sociale. La borghesia di sx alleata con la borghesia di dx. In realtà la buona borghesia è l esempio lampante del né di dx né di sx, ma di quello che ci conviene. I giornali sono sempre stati il suo house organ. Sempre. Sempre in mano a chi contava, e conta. Idem le TV e le radio. Le libertà accettate si sono spente con la fine della partecipazione di massa al sentire politico. Tribuna politica oggi si chiama Floris, Formigli, Zoro, Rete4 e la controinformazione dominante su tutto. Web incluso, che è l esemplificazione del bla bla autoreferenziale.
Io sono un elettore residuale che non legge quotidiani, non guarda i TG e neanche i talk show, che sono i luoghi della vera incitazione al non voto. Lo schifo indifferenziato è lo slogan del perché dovrei votare, tanto… un virus che non ha vaccini possibili, ma tanti untori che ne facilitano la diffusione.
Il virus dell indifferenza è l arma più potente inventata dall informazione, che alimenta l arma più potente inventata dalla propaganda. La disaffezione alla ricerca della verità e alla fine l inesistenza della realtà, che cambia lungo il racconto. L obiettivo è proprio allontanare le persone dalla consapevolezza dell importanza della partecipazione, ed esaltare l importanza del non partecipare, che è divenuto uno status sociale, una cosa che ti differenzia dalla massa residuale che ancora partecipa, vecchiacci un po rinco.
Facendo parte di questa massa residuale, indico un esempio della realtà cui mi aggrappo per scegliere.
il m5s ha donato un milione di euro ad associazioni che operano a favore dei palestinesi, prendendoli da quanto accantonato con le restituzioni dei propri eletti. Uguale agli altri? In attesa di vedere iniziative simili da parte delle altre forze politiche, NO. Non è vero che sono tutti uguali.
eh ma lo fanno per pubblicità, per catturare consensi. Un buon modo di farlo, fosse così. Diverso da quanto fanno altri per cercare consensi, tipo incitare all odio, o dire che tanto sono tutti uguali.
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