
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Si spera vivamente che il vertice dei ministri degli Esteri fallito ieri a Copenaghen secondo le migliori aspettative sia l’ultimo, prima dello scioglimento di quel carrello di molluschi bolliti che si fa chiamare Unione europea. Proseguire con l’accanimento terapeutico sarebbe non solo inutile, ma anche dannoso. Con quel che succede a Gaza e in Ucraina, qualunque persona normale avrebbe proposto soluzioni […]
Scioglietevi e sparite
Si spera vivamente che il vertice dei ministri degli Esteri fallito ieri a Copenaghen secondo le migliori aspettative sia l’ultimo, prima dello scioglimento di quel carrello di molluschi bolliti che si fa chiamare Unione europea. Proseguire con l’accanimento terapeutico sarebbe non solo inutile, ma anche dannoso. Con quel che succede a Gaza e in Ucraina, qualunque persona normale avrebbe proposto soluzioni concrete e drastiche. E costretto gli altri a restare riuniti sine die, anche per un mese intero, fino a un’intesa degna della drammaticità della situazione. Sull’Ucraina si trattava di prendere atto della sconfitta sul campo e del fallimento della linea per la guerra a oltranza fino all’ultimo ucraino a suon di armi a Kiev e sanzioni a Mosca e di invertire la rotta di 180 gradi, condizionando ulteriori aiuti all’accettazione di un compromesso territoriale con la Russia che metta fine al suicidio assistito del Paese. Su Gaza si trattava di varare le prime sanzioni commerciali e il primo embargo sulle armi a Israele: roba che, se fa il solletico alla nazione più grande del mondo, può seriamente impensierirne una piccolissima ed economicamente fragile.
Invece i 27 invertebrati hanno scelto la via opposta: perseverare nelle politiche fallimentari sulla guerra russo-ucraina e voltarsi dall’altra parte sullo sterminio israeliano a Gaza, riuscendo a dividersi e a fallire persino sulla farsa delle sanzioni ai coloni violenti (non certo allo Stato di Israele). La scusa escogitata dall’imbarazzante Kallas per l’ennesimo nulla di fatto su Gaza è che purtroppo l’Ungheria si oppone alle sanzioni e blocca tutti gli altri: peccato che il cattivone Orbán si opponga anche a quelle anti-Russia, il che non ha impedito all’Ue di varare 18 pacchetti e di annunciare il 19°. Orbán è uno specchietto per le allodole per distrarre l’attenzione dall’ignavia generale e rendere l’Ue ancor più antidemocratica abolendo il voto all’unanimità. Anche la Germania è contraria alle sanzioni (Merz è quello che “Netanyahu fa il lavoro sporco per tutti noi”). E comunque nessuno impedisce agli Stati di adottarle in casa propria, autonomamente, anche se altri non sono d’accordo. Se si muovessero i Paesi maggiori – Germania, Italia, Francia, Spagna, Polonia – farebbero a Netanyahu molto più male di tutti gli altri insieme. Contro la Russia l’hanno fatto inventandosi i Volenterosi. E sullo sterminio di Gaza dove sono i Volenterosi? Perciò conviene che l’Ue si sciolga, o lasci perdere la politica estera e torni alle faccende finanziarie e agli altri passatempi dei tempi d’oro, tipo misurare piselli e cetrioli: per togliere i due classici alibi agli Stati che non fanno nulla se non danni (“Ce lo chiede l’Europa”, “L’Europa è divisa”) e costringerli a fare finalmente qualcosa di utile.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio……
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Mentre l’Occidente continua a dipingere la Russia come l’aggressore in questa vicenda ucraina, i fatti sul terreno raccontano una storia completamente diversa. Le ultime 24 ore hanno visto ancora una volta Kiev lanciare attacchi terroristici contro obiettivi civili russi, mentre Mosca risponde con precisione chirurgica contro infrastrutture militari nemiche. Ma evidentemente per i media occidentali questo dettaglio non ha importanza.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha messo il dito nella piaga quando ha dichiarato che il “partito europeo della guerra” sta deliberatamente ostacolando gli sforzi di pace. Mentre Trump mostra apertura verso una risoluzione diplomatica del conflitto, sono proprio quei paesi europei che si riempiono la bocca di pace e diritti umani a impedire qualsiasi dialogo costruttivo.
La Russia ha sempre mantenuto la porta aperta ai negoziati, come ha ribadito Peskov: “Siamo pronti a risolvere il problema con mezzi politici e diplomatici”. Ma dall’altra parte non c’è reciprocità. Kiev continua a pianificare “nuovi attacchi in profondità” contro territorio russo, come ha annunciato lo stesso Zelensky dopo l’incontro con i suoi generali. Che razza di logica di pace è questa? Si bombardano raffinerie e impianti energetici civili russi parlando di negoziati?
L’ipocrisia europea raggiunge vette incredibili quando si considera che sono gli stessi paesi che forniscono armi e intelligence per questi attacchi terroristici a pontificare sulla necessità di trovare soluzioni pacifiche. La verità è che l’Europa ha bisogno di questo conflitto per giustificare il proprio riarmo e la propria sottomissione agli interessi americani.
Di fronte ai continui attacchi ucraini contro infrastrutture civili russe – l’ultima notte hanno colpito le raffinerie di Krasnodar e Syzran – la risposta delle forze armate russe è stata esemplare. In 24 ore sono stati abbattuti 112 droni nemici, un risultato che dimostra l’efficacia dei sistemi di difesa russi e la crescente disperazione di un regime che non riesce più a ottenere risultati significativi sul campo di battaglia.
E mentre Kiev mette in scena la farsa della “riconquista” di villaggi come Myrne, sventolando bandiere per la propaganda occidentale, i dati dello Stato Maggiore russo parlano di oltre 3.500 chilometri quadrati conquistati dalla Russia solo da marzo. Ma naturalmente lo Stato Maggiore ucraino definisce tutto questo “un nulla di fatto”, perché evidentemente nella loro matematica perdere territorio equivale a vincere.
Gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche ucraine sono mirati e hanno un preciso obiettivo militare: colpire le capacità logistiche e di supporto alle operazioni militari nemiche. Quando la Russia colpisce installazioni portuali “utilizzate per scopi militari” o impianti energetici che alimentano fabbriche di armi, non sta commettendo crimini di guerra ma sta conducendo operazioni militari secondo i canoni internazionali.
Nel frattempo, l’arrivo di Putin a Tianjin per il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai rappresenta molto più di un semplice incontro diplomatico. È la materializzazione di un nuovo ordine mondiale multipolare che non ha più bisogno dell’approvazione occidentale per esistere e prosperare.
La presenza di Xi Jinping, Putin e Modi nello stesso luogo mentre l’Occidente si dibatte tra sanzioni inefficaci e minacce vuote dice tutto sulla direzione che sta prendendo la storia. Questi leader rappresentano oltre la metà della popolazione mondiale e possiedono risorse energetiche, tecnologiche e militari che rendono l’isolamento della Russia un’illusione patetica.
E in più, la decisione della Corea del Nord di inviare soldati a supporto della Russia, ufficializzata ad agosto 2024 dopo l’incursione ucraina a Kursk, dimostra che il mondo non occidentale non ha intenzione di stare a guardare mentre l’America e i suoi vassalli europei tentano di smembrare uno dei suoi membri più importanti. Il trattato di partenariato strategico firmato tra Mosca e Pyongyang nel giugno 2024 non è carta straccia, ma un patto che si traduce in fatti concreti sul terreno.
La guerra in Ucraina si sta rivelando quello che molti analisti onesti avevano previsto fin dall’inizio: non uno scontro tra Russia e Ucraina, ma il primo grande banco di prova del nuovo ordine mondiale multipolare contro l’egemonia occidentale in declino. Alina Jovkova
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Nel frattempo, in Occidente…
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Ti descrive alla perfezione.
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Ma se non mi conosci nemmeno?
Sono molto peggio di così.
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Uff.
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beh devo dire un editoriale sobrio,umile,dai toni distaccati . L’unica pecca che ho da imputare a Marcolino è che avrei scritto Kattivone Orban invece che cattivone Orban.Ottima la captatio benevolentiae per Giuseppe Conte
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anche meno, stronzate, grazie
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@ Carlgen: a proposito di “compito precipuo” (e di trucchetti da magliari per lisciare il pelo alla propria fanbase): le sanzioni con gli amici si invocano, con i nemici invece diventano le famose “autosanzioni”.
Il modo più facile di polarizzare i tifosi è quello di indirizzare tutte le colpe verso un comodo capro espiatorio: l’UE e UdvL sono quelli che ultimamente vanno per la maggiore (un evergreen, un po’ come l’arbitro cornuto).
Per carità, hanno certamente la loro fetta di responsabilità, ma anche qua c’è una doppia morale: dipinti come irrilevanti alla bisogna, poi vengono improvvisamente trattati come esiziali quando c’è da tirare fuori le soluzioni dal cilindro (e pazienza se nessun altro di quelli che contano c’è riuscito: la colpa è sempre dell’UE).
Non sono riusciti dove nessun altro è riuscito? Massì, sciogliamo l’UE e magari torniamo pure alla lira, cosa può mai andare storto?
Alééé, oooh oooh, alééé, oooh oooh!
Chi-non-sal-ta-eu-ro-pe-ista è, è!
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@ Jonny
ti ho visto poco fa rischiavo di non risponderti.
le nostre posizioni differenti sulla situazione geopolitica(sia ukraina che palestinese) esulano dalla correttezza dell’esempio che hai fatto:senza ombra di dubbio chiara contraddizione in essere del giornalista.
Sul discorso attorno all’esempio non sono ancora sostanzialmente d’accordo con te (rimango sulle mie posizioni):ho ancora dei forti dubbi sulla legame polarizzazione / vendere copie: questa relazione potrebbe non reggere troppo e cadere in contraddizione anch’essa. Sul senso delle tue ultime 4 righe credo che io e te siamo d’accordo da sempre pur non conoscendoci.Tenendo conto del livello del informazione odierna, Travaglio rimane un gigante;ma quando ho ripreso a leggerlo qui dopo 6 mesi mi sembrava un altro giornalista,come quando torni alla tua pizzeria e ti accorgi dopo il primo morso che è cambiato il pizzaiolo:il perché l’ho detto più volte.
Travaglio Orsini e company mi sono molto serviti per i 3 messi post invasione essendo a digiuno di queste cose: poi sono andato avanti con le mie gambe non appoggiandomi ne al corrimano yankee ne a quello russo nel scendere le scale;Travaglio non è nemmeno una stampella ma una mela: buona gustosa mangio la polpa e butto il torsolo; se è marcia butto tutto.E’ solo puro esercizio intellettuale, e altro non può essere dopo 3 anni di guerra,influenza poco sopra lo zero, sebbene potevamo essere d’accordo su tantissime cose fino a 6 mesi fa.Non viè correlazione tra essere d’accordo e subirne l’influenza.
E da domani Marcolino tornerà al 17esimo posto delle mie priorità(ferie finite) ma mi riprometto di tenermi più aggiornato per continuare tra un po’ di tempo,se lo vorrai, il nostro dibattito.
In bocca al lupo e buona fortuna per la tua opera di evangelizzazione…nei hai bisogno😂👍👋
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Travaglio rimane un gigante, ma ogni tanto la strizzatina d’occhi la butta là, perché è un gran professionista e sa che tutto fa brodo. Ovviamente quella è solo una parte del suo pubblico di riferimento.
Risparmiamo un lupo: non serve che crepi, perché il mio scopo non è quello di evangelizzare nessuno.
E’ un tipico retaggio della morale cattolica che non mi appartiene, e che lascio ben volentieri ai tanti tribuni che albergano in pianta stabile da queste parti, tipo chi posta e riposta compulsivamente gli stessi articoli/video più e più volte, chi viene qua ad imporre i suoi argomenti come se fosse il suo blog, chi si rivolge al plurale come se stesse parlando da chissà quale pulpito, eccetera.
Solitamente, quando scrivo qua, il mio scopo principale è soltanto quello di esporre il mio punto di vista (ed eventualmente ascoltare e valutare quello di chi in quel momento ritengo un interlocutore valido), ma è uno scopo egoistico: aiuta a riordinare le idee e a migliorare l’esposizione.
Come amo ripetere, sono solo uno qualunque che dice quello che pensa.
Tutto qua.
Ti saluto Roccia, buon rientro e alla prossima.
Il video giusto per colazione:
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ec 3 mesi
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😂Ricambio per una migliore tua permanenza😉
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Dude,just didn’t wanna come off all ungrateful for that hella spot-on and straight-up hilarious Ramones breakfast gift,you straight killed me with that one, I legit couldn’t breatheSo I’m throwin back somethin just as clutch for survivin out in the wild, totally a must, right here in the spot, to keep your head straight and let them lames get clowned on,feel me.Light it up and take a hit for the punx,have a blast, homie, we’ll catch up down the line. Peace out, keep it chill!”🤘
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Uno che bercia “chi-non-sal-ta-eu-ro-pe-ista è, è!” come un poppante, l’altro che Marcolina come un ***** un giorno sí e l’altro anche. Tutte seghe, davvero.
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Si vede che te ne intendi.
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Mai come te, Jonni Pippa.
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Certamente, ma per un uomo è normale.
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E niente, Pippa fino in fondo.
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Se lo dice l’esperta…
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Ha davvero ragione Sparviero quando ti infila in capa un bel i-ota a mó di cappello.
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Ovvio: chi insulta ha sempre ragione.
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Basta che fai andare la ciabatta e sei contento.
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Scusa, ma o esibisci un documento che attesta la tua maggiore età, oppure mi sento in imbarazzo a continuare questa discussione: dato il livello mentale che stai dimostrando, non vorrei essere accusato di pedofilia.
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Ma figurati, non c’è problema: a giudicare dal tuo becero infantilismo saró piú vecchia di te di diversi eoni.
Strano e alquanto disturbante il tuo accenno alla pedofilia, soggetto totalmente estraneo a quanto sopra e qui affiorato dalla melma nera della tua preoccupante povera psiche. Forse perché non sei nuovo a tali accuse, chissá? In questo caso lascerei il tutto nelle sapienti mani della polizia postale.
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P.s. Oh, dimenticavo: se per un caso fortunato ti arrestano, il tuo livello mentale non te lo misureranno proprio, iDio, è sotto le ciabatte giá cosí com’è. Ma per allora quello sará l’ultimo dei tuoi problemi.
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La realtà è che vogliono continuare la guerra contro la Russia fino a che non ci sarà un cambio di regime alla morte di Putin, altro che proporre compromessi.
Gaza non è importante, l’importante è risolvere una volta per tutte il problema palestinese, sterminandoli o deportandoli tutti. Israele (unica demokrazia di tipo uccidentale) è solo quello che svolge il lavoro sporco per l’Uccidente tutto.
Gli IUESEI gli hanno anche tolto anche la possibilità di denunciare il loro sterminio pubblicamente all’ONU, vietandone l’ingresso.
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Per completezza, consiglio anche questo: https://m.youtube.com/watch?v=ktcR8BaH_es&pp=0gcJCRsBo7VqN5tD
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Ah… se quella pallottola non avesse deviato di quei pochissimi millimetri… (alias: tarare sempre le armi prima di usarle e anche far visita, per un consulto, a un oculista esperto).
Lo disse Ridolini: “Io nun ce l’ho co’ te ma con chi te sta vicino e nun t’ha buttato de sotto.”
Si dirà che anche Cabala Harris, o qualsiasi altro, non sarebbe stata da meno. Infatti, i portatori del MALE vanno eliminati uno alla volta… forever!
Se dovessi affidare – prima di lasciare questa valle di lacrime – un messaggio in bottiglia e consegnarlo alla benevolenza del mare, generoso ambasciatore inconsapevole, vi scriverei sopra: non fidatevi mai, ASSOLUTAMENTE MAI, degli USA!
Sono loro la causa primigenia di tutti i mali del mondo, ancor più del peccato originale.
Augh, ho detto!
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La realtà è che vogliono foraggiare tutte le guerre per arricchire l’industria bellica.
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Più che altro lo scopo è quello di portare avanti un’economia di guerra trasformando il settore auto in crisi in industria bellica. La guerra è stata in passato un catalizzatore per la ripresa economica dei Paesi che ne hanno fatto parte attivamente o da fornitori. I casi più eclatanti di crescita economica si registrano durante periodi di grandi guerre come ad esempio la prima e la seconda guerra mondiale. Ora, se domattina scoppiasse la pace, le armi rimarrebbero invendute e i Paesi non si risolleverebbero dalla crisi. Semplice, no?
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/01/le-auto-non-si-vendono-produciamo-carri-armati-lidea-piace-anche-al-governo-italiano-m5s-economia-di-guerra-meloni-chiarisca/7896873/
http://www.laboratorio-21.it/il-legame-inscindibile-del-capitalismo-con-la-guerra/
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Spero che Caboni non abbia da ridire anche su questo editoriale.
Ad ogni modo.
Questa UE somiglia sempre più ad una gag dei Monty Python. Crocifiggono il popolo palestinese e questi stanno a parlare pur di non far niente.
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Ho da dire che ragione…ma che ha anche rotto i cxxxni, gli ultimi 3 editoriali sono delle fotocopie. Ma ogni quanti editoriali di politica estera ne fa uno di politica interna?
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Perché non lo chiedi a lui direttamente? Se ho capito bene, qui nessuno lo conosce personalmente e quindi nessuno può fare da tramite per le tue richieste. L’insistenza può diventare fastidiosa, soprattutto se insisti a chiedere qualcosa di irrealizzabile. Altra opzione è leggere gli editoriali di qualcun’altro.
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@Flamenco rispetto il tuo fastidio, è un sentimento personale e come tale va trattato. Invece io provo più imbarazzo a dover rispondere alle eccezioni come la tua. Si chiama Fremdschämen, imbarazzo per il comportamento altrui.
Infatti è imabarazzante spiegare a te come a molti altri che mi scrivono di leggere altro, che il senso e l’opinione critica si forma leggendo anche cose che non condividi, si chiama critico proprio per quello. Se io leggessi solo quello che mi “garba” come voi mi consigliate, diventerei esattamente come te e qualche altro qui dentro: un semplice pasdaran di MT o di qualcun’altro.
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Mi dispiace, ma non è fastidio, la mia si chiama ironia. Leggi quello che ho scritto dando il giusto senso alle parole. Il senso critico non ci azzecca un citrullo. Tu ti comporti come un bambino che fa i capricci. Punto. “Travaglio non fa quello che voglio io e lo vado a dire alla mamma”.
L’UE ha superato ogni limite di decenza e, anche secondo me, non serve più a niente, anzi, è diventata “dannosa” per noi. Se ci fosse un partito credibile (non un Salvini) che volesse uscire dell’Unione di sti delinquenti che si voltano dall’altra parte mentre donne e bambini vengono trucidati e si prepara alla guerra con la Russia, lo voterei.
Vista la gravità della cosa, faccio anch’io i capricci con Travaglio: ” a Travà, ne devi scrivere tre o quattro di sti editoriali… ogni giorno!”
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Non ti disturbare a mandare video, tanto non li guardo.
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❤️❤️❤️❤️ (come il numero delle seghe) 😘
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Sparvy, direi che calza perfettamente.
Se conoscessi un modo per inviarla via mail agli ultrapagati ed invertebrati di Bruxelles, gliela manderei.
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Vedi quanto hanno ragione quelli che dicono ”bisogna conoscere i classici”?
Che poi pensaci bene: i Weltroni e simili hanno mai citato Tempi Moderni di Chaplin? Noo, magari avevano il poster de Il Monello, certamente meno divisivo (con il capitale che servivano).
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@ Robcat: hai provato con tre secondi di Google?
https://european-union.europa.eu/contact-eu_en
Ora che lo conosci, facci sapere com’è andata.
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Jonny@ provato, ma non si riesce ad inviare. Tu hai provato in passato a scrivergli ?
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Personalmente no, ma non ho nemmeno niente da dirgli.
Cosa vuol dire che “non si riesce ad inviare”? Devi compilare questo form con tutti i tuoi dati, accettare le condizioni e premere “submit”. In teoria dovrebbero risponderti entro tre giorni, sulla mail che hai indicato nel form.
In alternativa, puoi telefonare al numero (gratuito) e negli orari indicati, oppure contattarli via social (nella fattispecie Messenger, quindi devi avere Facebook), oppure puoi cercare un centro vicino a te e recarti direttamente.
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Strepitosa Sparv; non la conoscevo.
2.000 anni sono passati… e non è cambiato niente!
Anzi è pure peggiorato perché CHI dovrebbe decidere traccheggia e attende ordini.
Invece noi… guardiamo in diretta dal divano e poi ci dividiamo sui social in PRO e CONTRO…
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Mi riferivo al video dei Monty Python
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UN EUROPA FEDERALE NESSUNO VUOLE FARLA NASCERE E QUESTI SONO I RISULTATI
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Se esistesse un mondo appena più giusto, prima di tutto Israele come entità sionista non dovrebbe esistere.
In secondo luogo, giacché esiste e stermina e tortura senza limiti , se alla Russia sono stati imposti 18 pacchetti di sanzioni, a Israele sarebbe stato logico applicarne 180.
Il diritto internazionale è diventato carta straccia.
Che schifo!
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Notizie recenti belle e brutte.
I zionisti hanno bombardato lo Yemen un’altra volta e hanno ammazzato il presidente Houthi e il suo governo.
Questa sarebbe la democrazia UCCIDENTALE., evidentemente.
Gli yemeniti volevano solo che i zionisti smettessero di uccidere i palestinesi. E invece hanno ammazzato anche loro.
Di buono c’é che hanno accoppato anche il CAPO NAZI ucraino.
Quello che stringeva pure le mani della Boldrini qualche anno fa.
Ah, la famosa democrazia ucraina, quella per cui ci sveniamo in EU.
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un nazista in meno è sempre cosa giusta, avanti così
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Sembra un OT ma non lo è
🔴 DE PROFUNDIS PER LA NATO Ovviamente, gli unici che sembrano non aver capito la portata di un mutamento geopolitico epocale, sono proprio gli inconsapevoli protagonisti. Dal punto di vista storico – o, se vogliamo, della storia come l’abbiamo scritta noi – il continente europeo è stato il baricentro del mondo, per almeno cinque secoli. È un periodo lunghissimo, che non potrebbe non aver lasciato un segno profondo non soltanto sulla cultura europea, ma anche sul modo di pensare – e di pensarsi. In realtà, già all’indomani della prima guerra mondiale si capiva che questo baricentro si stava spostando ad ovest; ma è con la conclusione della seconda che si assesterà definitivamente al di là dell’Atlantico. Ciò nonostante, gli europei – ed in particolar modo le classi dirigenti – hanno continuato a ritenersi centrali, anche grazie ad un equivoco e ad un fraintendimento.L’equivoco è stato l’affermarsi del moderno concetto di occidente, che accomunando sotto un unico ombrello ideologico sia la potenza imperiale nordamericana che i paesi europei – sconfitti, resi vassalli e colonizzati culturalmente – ha alimentato l’illusione che eravamo tutti sulla stessa barca, e che quindi in fondo eravamo più o meno tutti a bordo con pari dignità.Il fraintendimento è stato non capire il dato contingente della Guerra Fredda – e quindi, finita questa, delle conseguenza della fine – che in virtù del confronto USA-URSS vedeva nell’Europa (non a caso divisa in due aree d’influenza) l’oggetto del contendere ed il terreno della contesa.
Tutto ciò ha impedito alle élite europee di comprendere la natura transitoria di questa centralità strategica – che comunque aveva visto il continente passare dallo status di protagonista a quello di scenografia – aggrappandosi disperatamente ad un’idea ormai seppellita dalla storia.
Questa illusione di centralità europea, soprattutto dagli anni ’90 del novecento, ha trovato un elemento di supporto nell’Alleanza Atlantica. L’idea di un organismo (quantomeno formalmente) paritario, in cui i paesi di qua e di là dell’Atlantico sono appunto alleati, titillava quest’illusione; quando poi, appunto a seguito della caduta dell’URSS, la NATO ha cominciato ad espandersi verso est (e parallelamente l’Unione Europea), l’aumento dei membri europei ha contribuito all’idea che il peso del vecchio continente ne uscisse rafforzato. E comunque, la certezza che gli Stati Uniti ci avrebbe se necessario difeso militarmente da qualunque minaccia, confortava l’idea dell’importanza dell’Europa.Questo misunderstanding, spesso abilmente alimentato da Washington, si è sostanzialmente protratto sino alla guerra ucraina. Ma con l’avvento della presidenza Trump – che non è una stagione estemporanea, dovuta alla bizzarria di un leader alquanto sui generis, ma un vero e proprio riallineamento strategico degli Stati Uniti – ha cominciato a rendersi sempre più evidente che, appunto, di illusione si trattava. Per quanto riguarda l’Europa, ed i singoli paesi europei, questo cambiamento dell’asse geopolitico statunitense significa fondamentalmente una cosa: la NATO, almeno come la conosciamo – o come ci siamo illusi di conoscerla – ovvero uno strumento per la difesa militare collettiva del continente europeo (ovviamente nessuno ha mai pensato che fossero gli europei a dover difendere gli USA…), ha cessato di esistere. Già da tempo, in effetti, aveva smesso di essere soltanto questo. Ma da ora in avanti non lo è più. L’Europa non è più né una preda appetibile, da contendere con un avversario euroasiatico, né – conseguentemente – un potenziale terreno di scontro strategico. Dal punto di vista di Washington, non è che un insieme di colonie da saccheggiare il più possibile, nel disperato tentativo di tamponare il declino imperiale.Da questo punto di vista, la guerra ucraina costituisce un paradigma di ciò che gli Stati Uniti potrebbero fare per difendere gli alleati europei da una qualche (assai improbabile) aggressione. Nulla di più, se non forse – se ne fossero al momento nelle condizioni materiali per farlo – una maggiore quantità e qualità dei mezzi forniti. Ma mai e poi mai metterebbero in campo le loro forze, e men che meno il loro ombrello nucleare, rischiando di farsi trascinare in un conflitto globale estraneo ai loro interessi strategici.Se sopravviverà, e se manterrà questa denominazione, la NATO d’ora in poi non sarà nulla di più che un’armata coloniale, da schierare a supporto di quelle imperiali, nella battaglia decisiva. Che però si combatterà dalla parte opposta del pianeta. Dalla centralità strategica al ruolo di ascari il passo è stato lungo, eppure la consapevolezza è ancora spaventosamente in ritardo.Non è certo da queste classi dirigenti, totalmente asservite, e che hanno portato i paesi europei sull’orlo del default politico e sociale, che ci si può aspettare una presa di coscienza ed uno scatto d’orgoglio – o anche solo un briciolo di intelligenza e lungimiranza.Eppure, è indubbio che tutto questo apre una finestra di opportunità, che se però non verrà colta si richiuderà molto in fretta. La NATO infatti non è stata soltanto l’illusione di una parità tra le rive dell’Atlantico, o uno strumento della competizione globale. È stata anche, se non forse soprattutto, uno strumento di asservimento e di controllo statunitense sull’Europa. Nella fase che si sta aprendo, i nuovi orizzonti strategici di Washington spostano il focus e le risorse verso il Pacifico, e questo – inevitabilmente – produce un allentamento dei vecchi meccanismi di vassallaggio. In questa transizione, quindi, si possono determinare gli spazi per gettare le basi di un affrancamento dell’Europa dall’ormai secolare dominio americano. Ma per far si che ciò diventi possibile, occorre che emergano nuove classi dirigenti, competenti, determinate e radicali. Di cui però, al momento, non v’è traccia.
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D’accordo più che mai Virgy. Siamo alla frutta.
E’ davvero l’inizio della fine ma non se ne accorgono e continuano a pensare, dire e fare le stesse cose mentre dalle altre parti del mondo sta cambiando tutto.
E a una velocità supersonica.
Qui da noi sembra di vivere in un fermo immagine di un film del secolo scorso.
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E’ davvero curioso come non si trovi mai una Cassandra dell’apocalisse europea prossima ventura che dia seguito alle proprie profezie e si comporti di conseguenza, nemmeno a cercarla col lanternino.
Del resto, esiste sempre la possibilità che le prime a non crederci siano proprio loro, e parlino tanto per fare un po’ di ginnastica sulla tastiera.
Eppure, la domanda è molto semplice: se davvero sei convinta che questo sia l’inizio della fine, che cosa stai facendo per prepararti?
Se la risposta è “nulla”, o “lancio l’allarme sui social”, temo che la sola conclusione possibile sia che non ci credi nemmeno tu.
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Dunque, per prepararmi, sono indecisa fra:
scavare un tunnel sotto terra
Farmi un balletto
Buttarmi dal balcone o da un elicottero o dal machu pichu
Ammazzare tutti quelli della UE e pure i nostri (ma forse no solo stordirli, non sono un’assassina)
Scegliere un abito da cocktail o un abbigliamento sportivo
Non essendomi mai drogata, farmi di coca (si dice così mi pare)
Fare un’impresa eroica e poi ammazzarmi senza aspettare il patatrac
Fare un viaggio, adottare un cane o un gatto
Farmi sparare sulla luna con un missile
Fare un’abbuffata di dolci e morire in coma diabetico (memento film)
Magari scrivere un post su Infosannio, e vedere l’effetto che fa
E voi come vi preparate per l’evento?
Si accettano suggerimenti.
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Se stai ancora decidendo, vuol dire che al momento non stai facendo nulla di nulla (quindi, la prima che ho detto, pertanto vale la conclusione che ho già espresso).
Personalmente, contrariamente a te, non vedo niente per cui ritengo che debba prepararmi, quindi faccio esattamente la stessa cosa che fai tu (pertanto non ho nulla da suggerire), ma questo implica che uno tra noi due sta commettendo un grave errore.
Per prepararmi allo spettacolo della miseria umana invece, ho approntato un fornello, una padella con coperchio, dell’olio e dei chicchi di mais.
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Dei tuoi borborigmi NON richiesti, francamente
ME NE INFISCHIO (cit. Via col vento)…
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Come sarebbe a dire, “NON richiesti”?
Guarda che sei stata tu, qua sopra, a fare una domanda e a dire che accetti consigli.
Vai a far del bene!
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Ma vaffan’bagno tu!
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Presenterò.
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Ecco bravo, presenta.
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Con permesso.
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Vai, vai.
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Bravo Ciuffettino gionni anche oggi ci hai deliziato con i tuoi arzigogoli mentali autocelebrativi autodialoganti autorassicuranti utili come una granita al polo nord, o una pelliccia nel deserto…
Congratulazioni. Hai ben meritato il premio speciale per martellatori di organi: le vignette di Carri’Olynn, la nostra vignettista ufficiale che ha simpatia e umorismo e non annoia mai.
Cosa che non si può dire di te. Ti lascio alla sua eloquente vignetta a farti compagnia nel tuo cespuglio.
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E’ una pessima abitudine fare un copia e incolla di un articolo creato da altri.
Si propaga la impressione di voler spacciare per proprie idee che sono di altri.
Il fatto poi di evidenziare col neretto e il grassetto parti che nell’originale non lo sono, dimostra il voler imporre la propria valutazione come quella “autentica” fatto completamente falso.
Link all’articolo (rimbalza all’originale)
E’ una pessima abitudine usata in vari posti, qui molto spesso e non sono da Lei e che sarebbe soggetta anche a un reato di furto di autore e riproduzione.
Consiglio di leggere:
L’europa e la guerra in Ucraina. Cosa è possibile cambiare nella politica estera UE
E’ un libro di 311 pagine in inglese che documenta attraverso contributi di esperti, link a documenti, eventi ufficiali, dichiarazioni di vari statisti, presidenti, dittatori e altro che nel tempo, sono stati a vario livello protagonisti di un evento che non è finito e non si sa né quando finirà, né quanto in peggio finirà.
Non si addice a chi alla seconda riga già cambia canale alla ricerca del bias perduto.
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Bravo. Hai fatto i compiti. Non ho voluto spacciare nulla.Letto su giubberosse. Al di là della sterile polemica da maestrino con la penna rossa e blu, su come è stato postato… Il tuo commento non aggiunge niente.
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Orban mantiene le proprie posizioni intransigentemente dimostrando nel bene e nel male che lo si può fare . Il nostro governo con Salvini che spara contro Macron e Meloni che non tacitandolo fa trasparire la propria adesione , quando va al consiglio europeo non è altrettanto determinato e sposa le tesi di Macron .
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O.T. più o meno… Ieri sera ero a Vicenza, c’era un evento “fornaci rosse”, al quale hanno invitato Conte, sono riuscita ad andare mi sarebbe dispiaciuto non esserci… Quello che voglio dire è che il nostro presidente Conte è una persona speciale, ha una capacità di argomentare su tutto e ha una disinvoltura dialettica che poche volte ho avuto modo di ascoltare in altri, ma a parte questo, quando parla si sente proprio che ciò che dice, lo dice sentendolo e non sono proclami triti e ritriti ma sincere affermazioni convinte! Ha una passione molto forte per ciò che ha intrapreso, la politica lo ha ammaliato ma soprattutto lo fa per i bisogni degli italiani! Ecco rapportato a quei cialtroni che stanno a Bruxelles e non solo, che hanno in mano le sorti del mondo, beh, Conte è una persona dai superpoteri a confronto, purtroppo però una gran parte degli italiani si fanno infinocchiare da chi fa solo chiacchiere ululando e non riesce a capire la sostanziale differenza perché sono uguali a chi ulula inebriandosi degli ululati!
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@Moky io ho maturato una idea che è al limite della pornografia…secondo me il PD dovrebbe portare avanti un campo largo proponendo da subito come candidato presidente Conte. Magari visto che sono partito maggioritario compenserei con un Presidente della Repubblica PD (un po’ più vivo di questo).
Conte ha una capacità oratoria e di opposizione (anche mediatica) superiore alla Schlein. Farebbe molto più “male” alla Meloni, che sarebbe costretta a confrontarsi con lui (in caso di mancata indicazione fuggirebbe dal confronto con lui). So che a molti (forse anche a te) stringere un accordo con il PD è come bestemmiare in chiesa, ma io penso che sia necessario per toglierci questo governo che è il peggiore della nostra storia.
inoltre con Conte Presidente abbiamo risolto il problema Renzi e Calenda (fuori dai cogxxxni!!)
però la mia è solo fantapolitica 😰
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https://youtu.be/tv4eCL-He-8?si=U38wSuahQgiwe1Jh… Per chi non avesse ancora visto l’intervista a Vicenza.. merita…
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https://www.facebook.com/share/19J99M6M3P/… Da guardare ma soprattutto ascoltare.. è breve..
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Grazie Mokj…grandissimo presidente!
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Non sarebbe male che i 5stelle facessero propria la posizione di Travaglio (che la UE si sciolga visto il ridicolo di tutta la congrega, che va avanti tra orchi, porcospini d’acciaio, i russi a Lisbona, i panni sporchi ecc, e andrebbe messa tutta insieme nelle mani di uno bravo).
Ci sarebbero problemi col PD?
Meglio! (tanto ci sarebbero comunque, e allora meglio avere una posizione antagonista e riconoscibile, oltre che unica in Italia)
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Raccolsero le firme per uscire dall’Europa. Qualcuno di voi può confermare?
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“La realtà è che vogliono continuare la guerra contro la Russia…” (Adriano58)
Forma mentis, come tutti sapete, è una locuzione latina. Letteralmente significa forma, idea, impostazione della mente, da intendere quale “struttura mentale” relativa al modo di considerare e intendere la realtà.
La forma mentis di moltissimi frequentatori di Info la vedono così: non è la Russia ad aver scatenato la guerra contro un paese confinante, l’Ucraina. Non è la Russia a non voler finire la guerra finché non avrà ottenuto tutto quello che vuole. Ma è la povera Europa (come Napoleone, come Hitler e Mussolini) che sta facendo la guerra alla Russia, e vuole continuare a farla finché “non ci sarà un cambio di regime alla morte di Putin”.
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@SL oggi dopo tanto tempo ho risentito un leitmotiv che non sentivo da un po’. Se ci fosse un partito che proponesse di uscire da questa Europa lo voterei certamente. Senza entrare nel merito delle conseguenze o di cosa l’Europa ha fatto per noi ad esempio nel periodo Covid, mi verrebbe da ricordar loro che i partiti che proponevano l’uscita dall’euro ci sono stati: la lega, FdI e il primissimo M5S. Tutti questi hanno governato e tutti una volta al potere se ne son guardati bene dall’uscire dall’Europa.
Ecco se esiste ancora gente che darebbe il proprio voto ad un partito che gli promette una cosa irrealizzabile, beh allora si spiega perché siamo in una situazione come questa. Non è colpa della classe politica…no è colpa dell’ignoranza dell’elettorato.
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“Senza entrare nel merito delle conseguenze o di cosa l’Europa ha fatto per noi ad esempio nel periodo Covid”
ti riferisci agli accordi sottobanco della VDL con Pfizer o al PNRR (un autogol colossale) che in sostanza ha fatto saltare Conte, tra servizi e babbi, per piazzarci Draghi e poi la Sgarbatella?
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No intendo che l’Italia è diventata percettore netto e non contributore netto nel periodo post Covid per evitare una gravissima crisi economica. Questo anche grazie a Conte. Per cui tutti bravi a dire usciamo dall’Euro, ma altrettanto bravi a ciucciarci i soldi degli altri quando ce li danno.
Che poi i soldi del PNRR stiano andando a pxxne per colpa di questi incapaci potrei anche essere d’accordo. Però voler uscire dall’euro è una cosa da debosciati ignoranti.
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Percettore netto se guardi solo al PNRR, se invece allarghi il campo ai vaccini e ora al riarmo, beh forse la prospettiva un po’ cambia.
Alla luce del Brexit, e delle infrante promesse di risanamento e rilancio economico UK attraverso un protezionismo lavorativo ma che di fatto è stato un fallimento e un orizzonte di nuove tassazioni, non so se sarebbe o meno risolutiva la semplice uscita dall’Unione economica Europea, o piuttosto se dovrebbe essere più utile uscire completamente da se stessi, ovvero dal proprio sguardo sul mondo, giacché l’ItalExit si scontrerebbe con tutti gli altri vincoli sottoscritti in scena e dietro le quinte, e ne abbiamo diversi. Abbiamo mollato Storia e tradizione in Europa per abbracciare Capitalismo e Liberismo, prospettive il nostro tutore Usa non sembra offrircene più….a parte IA e Guerra.
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Aiuto, il diavolo, si salvi chi può! Penitenziagite!
Scappate, presto, la casa sta crollando, dobbiamo tornare alla vecchia capanna col tetto in lire, lì saremo al sicuro!
Firmato: una che se ne sta comodamente seduta in poltrona col cuIo al caldo, la pancia piena e la mente vuota.
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Oh, mi spiace profondamente che tu abbia compiuto questa scelta di transizione, così drastica e senza ritorno. Ora dovrai firmarti Jonnu Diu e pretenderai che si usi lo schwa. Purtroppo le penitenze non saranno sufficienti perché SRC ancora non ammette la transessualità e dovrai continuare a flagellarti per espiare. In merito all’auto-denuncia della tua pancia piena e della tua zucca vuota: non occorre, è chiarissimo da ciò che scrivi.
Ciau Jonnu Bellu, magari la strada intrapresa ti toglierà un po’ di acidità e isteria….magari.
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Credici.
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“Ngrièdigi”. Patetico.
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@EIH bastano le prime 5 parole per dire una cosa sbagliata: “Percettore netto se guardi solo al PNRR” = ERRATO
Nel 2021, l’Italia ha versato 18,1 miliardi di euro all’UE e ha ricevuto 26,7 miliardi di euro con tutti fondi non solo PNRR. Poi ci sarebbero tutta una serie di esternalità positive che tutti i calcoli macroeconomici hanno quantificato positivamente. Ma tant’è….
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Mi sembrava sufficientemente chiaro che non mi stessi riferendo solo al 2021 ma alle politiche imposte dalla Ue anche successivamente, dai vaccini al riarmo, passando per le auto-sanzioni naturalmente. Ritengo che il bilancio positivo in entrata del PNRR, assai mitigato e depotenziato negli effetti e prospettive dalle gestioni Draghi e Meloni, sia da valutare in un quadro più ampio, non sempre la Ue è stata una benefattrice.
Scritto questo, ribadisco che la soluzione di uscita da questa Ue non sarebbe affatto risolutiva delle nostre miserie politiche e economiche, anche in questo caso varrebbe la pena di cambiare radicalmente prospettiva: da Yalta in poi il nostro destino è stato segnato e diretto da interessi opposti a quelli dei popoli, sia a Oriente sia a Occidente.
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“da Yalta in poi il nostro destino è stato segnato e diretto da interessi opposti a quelli dei popoli”
Basta una badilata di realtà per smentire una tale baggianata: è un fatto incontrovertibile che l’Occidente, da Yalta in poi, sia sempre stato (ed è ancora) il posto migliore dove vivere, e di gran lunga.
Fra l’altro, tu e gli euromalpancisti ne siete la plastica dimostrazione, ancora più efficace in quanto involontaria: parlate tanto, ma poi a fare una scelta diversa coi fatti non ci pensate manco dipinti.
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El H, ti è appena stata elargita una “badilata di realtá” dal Jonni Pippa, mica **zzi. Che fortuna che hai, ringrazia.
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In realtà è la NATO, quindi gli USA e i suoi vassalli, che ha fomentato l’ucraina contro la russia, ma inutile ripeterlo, lo sanno tutti
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Te lo sei detto da solo, quello che scrivi è inutile. Ma soprattutto, cosa caxxo c’entra con quello che ho scritto io?
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Locuasto,
la guerra in Ucraina, in realtà, ebbe inizio nel 2014. Chi la iniziò?? E per quali motivi?? Studia… STUDIA!!!
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D’accordissimo con Travaglio, oggi.
L’UE è ormai una conventicola scombiccherata di queruli capi di stato senza carisma, e in alcuni casi in palese disarmo.
Gentaglia nevrotica, senza progetti, senza una visione e con assai dubbie legittimazioni democratiche.
Trent’anni di politica liberal-liberista ha partorito una “classe dirigente d’imbecilli, senza un bagaglio di esperienza democratica, di conflitti, di lotte sociali, di culture profonde…
Funzionari selezionati per meriti di fedeltà da apparati di potere incapaci di progettare il futuro, e ansiosi di gestire il proprio declino…
Per uscire da questo carrozzone che produce solo danni e che sta conducendo gli Europei verso il disastro ci vorrebbe un Partito, servirebbe una Politica, ma è stata cancellata dal potere dell’economia e della finanza, con i cosiddetti politici ad osservare, più inconsapevoli che complici, più cretini che malvagi.
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Facile essere d’accordo con MT oggi! Facile come bere un bicchiere d’acqua!!😁😁😁 … Scemo più scemo più scemo più scemo più scemo etc. etc! sono al comando! Follia pura! Film dell’orrore, vomitevole congrega!
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Mokj, hai ragione ma, almeno per me, nei giorni scorsi non era solo difficile: era impossibile!
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Perché serve uno statista, anche uno solo, indipendentemente dai voti che porta, ma qualificabile per le sue idee?
Perché in ogni ambito (EU e nostrano) si può stare certi che le soluzioni alle crisi provengono dagli stessi soggetti che le hanno generate. E il discorso riminese di Draghi ne è un chiaro esempio.
E poiché il vuoto in politica non esiste..
Sì, specialmente in ambito nostrano c’è un vuoto da sgomento.
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Metto qui l’articolo de IL SIMPLICISSIMUS per chi non vuole andare sul sito a vedere!
Gli stivali della storia
Date: 31 Agosto 2025Author: ilsimplicissimus 2 Comments
Ci sono molti modi di reagire agli “stivali della storia” che Hegel, l’inventore di questa espressione, sentiva nella marcia delle truppe di Napoleone. Egli stesso si rifugiò in soffitta, assieme alla sua padrona di casa il cui appartamento era stato requisito dagli ufficiali dell’Empereur e fece quello che si faceva allora in simili condizioni, ovvero un figlio e non chiacchiere sui social. Ieri ho presentato la nuova arma aerea della Cina che tanto spaventa il Pentagono e che oggi vola per la prima volta in pubblico in occasione del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai (Sco). Qui praticamente l’Occidente è assente, ci sono i rappresentanti dei Brics e decine di altri Paesi che fanno parte del Sud del mondo e che rappresentano la grande maggioranza dell’umanità e ora anche una maggioranza economica sempre più evidente. Non voglio farla troppo lunga, ma alla sconfitta che la Nato sta subendo in Ucraina e che ha messo in luce anche una certa arretratezza negli armamenti che invece venivano esaltati come i migliori (Hollywood dopotutto ha i suoi limiti, non va oltre la bidimensionalità degli schermi), si aggiunge anche una certa obsolescenza economica.
Qui sotto potete vedere una tabella in cui si confronta la crescita dei Brics con i Paesi del G7 e benché questi ultimi possano godere di statistiche diciamo così ” benevoli”, a volte proprio manipolate, mentre quelle sugli altri sono sempre più severe, la differenza è palese:
Basta un’occhiata per sentire gli stivali della storia, per vedere che la crescita, in tutti i sensi, è altrove, nonostante che questi numeri rispondano a criteri costruiti in e per l’Occidente. Ci si può rendere conto che, limitandosi ad avere rapporti solo fra di loro, i Paesi occidentali non fanno altro che approfondire e accelerare la propria crisi, come se la fine della capacità di sfruttare e minacciare gli altri fosse l’elemento decisivo della loro prosperità ormai in rapido declino. Considerare nemici coloro con cui si potrebbe collaborare, è l’ennesima strategia di sopravvivenza del capitalismo estremo che ora sta sacrificando l’Europa per poter ballare ancora qualche estate. Così semmai saranno gli Usa a riavvicinarsi a Mosca, impedendo agli europei di farlo e finanziando le élite politiche del nostro continente, costruite in laboratorio, a rimanere in uno stato di guerra permanente. Erano invece gli europei che avrebbero dovuto per primi abbandonare il tentativo di creare una specie di porcospino occidentale tenuto assieme da tutte le stravaganti, false o mortali ideologie che ne costruiscono la dottrina: basti solo pensare allo stridore che fa il culto del multiculturalismo con la russofobia o l’arabofobia. I maestrini cazzari hanno un gesso di pessima qualità che stride sulla lavagna. Di questo passo l’unico avvenire possibile è la sconfitta su tutti i fronti: militare, economico e sociale. È quasi ovvio dire che tutto questo non sarebbe accaduto senza l’Ue perché, pur nella deferenza verso Washington, ogni Paese avrebbe potuto coltivare almeno un pezzo di politica estera e commerciale e non si sarebbe creata una nuova cortina di ferro che ci costringe ad essere la parte perdente.
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Ma infatti. Senza la Von der Nazi, la MerdSola e la Kagna saremmo TUTTI legati mani e piedi a questi pazzi?
Loro hanno deciso per i dazi degli amici americani che andavano bene, e per le sanzioni alla Russia?
E chi gli dà tutta quest’autorevolezza?
L’hanno chiesto al pueblo europeo? Ovviamente no, non sono elette direttamente da noi e quindi fanno il ca22o che gli pare anche se in teoria sono state elette dai parlamentari europei a loro volta eletti da noaltri.
E’ tutta una truffa, in realtà. Purtroppo. Vedi i programmi di riarmo così come gli SMS a Bourla.
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Speriamo che tutte queste imbarcazioni riescano a convincere il genocida. Incrociamo le dita!
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Ah, per chi se lo fosse perso ieri un monumentale Massimo Mazzucco:
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Indignazzzione, indignazzzione fresca!!!
Tre chili mille lire, signò!!!
Solo per oggi, il clickbait è in OMAGGIO!!!
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Mai pensato di fare il pilota di F-16?
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@francesco caboni
“Senza entrare nel merito delle conseguenze o di cosa l’Europa ha fatto per noi ad esempio nel periodo Covid”
Quando si scioglie una società si fanno i conti. Stai tranquillo che i nostri benefattori europei non ci rimetterebbero.
@simplicissimus
“ogni Paese avrebbe potuto coltivare almeno un pezzo di politica estera e commerciale”
Non solo, anche un pezzo di democrazia. Le elezioni sarebbero servite a qualcosa. Non a molto ma a qualcosa. Sempre meglio del nulla attuale, quali membri UE e soldatini del “ce lo chiede l’Europa”.
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OPS 196.000.000 di dollari fumati per un errore di software:
Ci vorrebbero più F-35 che atterrano così.
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Segnalo: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/01/altro-che-a-costo-zero-3-miliardi-di-incompiute-olimpiadi-milano-cortina/8110564/
Olimpiadi Milano-Cortina. Altro che “a costo zero”: 3 miliardi di incompiute
DI GIUSEPPE PIETROBELLI
Le 8 opere che saranno finite più in ritardo sono quelle di maggiore consistenza economica e 98 opere arriveranno entro il 2033
COMMENTI
Incompiute per tre miliardi di euro. Su un investimento totale di 4 miliardi da parte del governo è questo l’ammontare incredibile delle opere che arriveranno in ritardo, ovvero quando il braciere dei Giochi invernali Milano Cortina 2026 sarà spento da anni. Con inguaribile ottimismo e una buona dose di faccia tosta, il ministro dello sport, Andrea Abodi, ha assicurato dal parco del Meeting di Rimini, un paio di giorni fa: “Manterremo gli impegni assunti, il masterplan si completerà con 95 opere e noi arriveremo in tempo”. Forse le strade e i viadotti, le ferrovie e i passaggi a livello saranno costruiti, ma c’è da chiedersi quando. Sicuramente non entro il 6 febbraio prossimo, nel momento in cui i Giochi saranno dichiarati aperti nello stadio di San Siro. In un caso si arriverà fino al 2033 con i cantieri ancora aperti, a dimostrazione di come sia terribilmente in ritardo la macchina infrastrutturale guidata da Simico.
Il quadro impietoso delle incompiute è fornito dalla stessa società pubblica sul portale aperto grazie alle richieste della rete Open Olympics 2026, composta da una ventina di associazioni ambientaliste, guidate da Libera, che hanno così attivato un osservatorio civico su sprechi e ritardi. L’aggiornamento da parte di Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026) era rimasto fermo ad aprile, ma da pochi giorni è stato completato, fornendo la radiografia dello stato non solo dei lavori in corso, ma anche dei lavori virtuali. Si scopre così che il numero delle opere è salito a 98 (e non 95 come ha detto Abodi). Secondo Simico si tratta di 47 impianti sportivi e 51 infrastrutture di trasporto, per un totale di 3,4 miliardi di euro di spesa. In realtà il Documento di Finanza Pubblica 2025 depositato in primavera dal ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, ha indicato un impegno economico complessivo maggiore di mezzo miliardo, che sfiora i 3,9 miliardi di euro.
Le opere vanno suddivise in due grandi gruppi. Il primo riguarda 43 strutture sportive: 33 sono legate direttamente agli eventi olimpici e 10 comunque collegate ad essi. Il secondo gruppo è composto da 55 infrastrutture: 34 stradali, 10 ferroviarie e 11 di altra natura. Considerando i costi formalizzati dal ministro Salvini, ma non ancora inseriti nella piattaforma di Simico, la spesa totale è di 3 miliardi 829 milioni di euro, di cui 863 milioni per 48 opere che saranno concluse prima delle Olimpiadi e 2 miliardi 966 milioni (77,5 per cento) per 50 incompiute, da realizzare o ultimare dopo i Giochi.
Sul fronte strettamente sportivo Simico non può permettersi ritardi, altrimenti le gare non si possono disputare. Su un totale di 792 milioni di spesa per interventi sportivi, solo il 59,6 per cento (472 milioni) riguarda le 31 opere indifferibili che saranno ultimate in tempo. Gli altri 320 milioni (40,4 per cento) riguardano 12 strutture sportive che slittano dopo Olimpiadi e Paralimpiadi. Le infrastrutture stradali e ferroviarie assorbono invece 3 miliardi e 36 milioni di euro. È qui che i ritardi assumono dimensioni gigantesche. Solo 17 opere (391 milioni, 12,9 per cento) saranno finite in tempo. Tempi biblici, invece, per altri 38 interventi il cui valore è di 2 miliardi 645 milioni di euro, pari all’87,1% dell’investimento totale.
Le 8 opere che saranno finite più in ritardo sono quelle di maggiore consistenza economica. La conclusione dei lavori è annunciata nel 2033 per la Variante di Vercurago (Lecco) da 310 milioni di euro. Nel 2032 vedrà il completamento il secondo lotto della Variante di Cortina (Belluno) da 587 milioni, che al momento non è ancora stato progettato. Nel 20230 il secondo lotto della Variante di Trescore Entratico (Bergamo) da 218 milioni di euro e la riqualificazione SS 336 Busto Arsizio-Gallarate-Cardano (Varese) da 56 milioni di euro. Tre anni dopo le Olimpiadi, nel 2029, dovrebbero vedere il fine-lavori la Variante di Longarone (Belluno) da 481 milioni di euro, una galleria artificiale al Passo del Tonale (Brescia) da 20 milioni e una galleria artificiale a Ponte di Legno (Brescia) da 76,5 milioni, oltre al primo lotto della Variante di Trescore Entratico da 53 milioni di euro. Se aggiungiamo a questo elenco anche il partenariato pubblico-privato per l’intermodalità a Cortina (compresa la cabinovia per Socrepes), che vale 140 milioni di euro, e il primo lotto della variante di Cortina da 70 milioni di euro, si arriva alla cifra totale di 2 miliardi di euro, solo per le incompiute più longeve.
Le opere più costose legate alle Olimpiadi sono quelle stradali e ferroviarie. La Variante di Cortina suddivisa in tre lotti (solo il primo da 21 milioni di euro è in costruzione) vale una spesa di 677 milioni, in parte nemmeno finanziati. La Variante di Longarone, con l’appalto non ancora bandito, costerà 481 milioni, la Variante di Vercurago 310 milioni, la Variante Trescore Entratico (in due lotti) 271 milioni. È previsto entro fine 2025, invece, il collegamento di Malpensa con la Rete ferroviaria nazionale da 257 milioni. La Circonvallazione di Perca, in provincia di Bolzano, costerà 163 milioni di euro.
Le due opere sportive più onerose, finite nel turbine dell’inchiesta sul “sistema Milano”, sono a carico di privati. Si tratta dell’Arena di Santa Giulia per l’hockey, il cui costo iniziale di 170 milioni è balzato oltre i 250 milioni di euro, e del Villaggio Olimpico che diventerà uno studentato a Porta Romana, la cui spesa prevista di 136 milioni ha registrato almeno 40 milioni di extracosti.
(Da cittadina, mi domando quale folle criminale può aver progettato e quale altro autorizzato uno stupro insensato di quei territori, con opere devastanti di abbattimento alberi, sbancamenti, con una svalutazione immobiliare delle proprietà private…. E ancora a cianciare di ambientalismo? Ancora a delirare di proprietà privata?)
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