
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Di questo passo l’Italia vincerà il Nobel per la Censura. E pure l’Oscar, trattandosi di cinema. Gli attori Gerard Butler, scozzese, e Gal Gadot, israeliana, diserteranno Venezia dopo che il collettivo di artisti Venice4Palestine ha chiesto di ostracizzarli perché “sostengono ideologicamente e materialmente la condotta politica e militare di Israele”. Ora, è comprensibile il senso di impotenza che […]
Aspettando Gadot
Di questo passo l’Italia vincerà il Nobel per la Censura. E pure l’Oscar, trattandosi di cinema. Gli attori Gerard Butler, scozzese, e Gal Gadot, israeliana, diserteranno Venezia dopo che il collettivo di artisti Venice4Palestine ha chiesto di ostracizzarli perché “sostengono ideologicamente e materialmente la condotta politica e militare di Israele”. Ora, è comprensibile il senso di impotenza che attanaglia tutti sul massacro impunito di Gaza. Ed è giusto chiedere spazi alla Biennale per condannare Israele e solidarizzare con i palestinesi. Ma additare colleghi come nemici da cacciare per le loro idee, fossero anche le più aberranti, è illiberale. Valeva per Gergiev e tutti gli artisti, atleti e intellettuali russi discriminati a causa del loro governo. Vale per Woody Allen collegato col Festival di Mosca e scomunicato da Kiev. E vale per Butler e Gadot. Lei è la nipote di un superstite di Auschwitz che perse l’intera famiglia e si rifugiò in Israele, dove è nata e ha prestato il servizio militare obbligatorio. Choccata dal 7 ottobre, solidarizzò col suo Paese e si batté per gli ostaggi, incontrandone i parenti molto critici con Bibi. Nel 2019, popolarissima per Wonder Woman , aveva attaccato Netanyahu in campagna elettorale: “Quando diavolo sentiremo un membro del governo dire davanti alle telecamere che Israele è il Paese di tutti i suoi cittadini, inclusi gli arabi? Siamo tutti uguali, anche gli arabi sono esseri umani”.
Butler invece partecipò a raccolte-fondi per i soldati israeliani con altre star di Hollywood, da Schwarzenegger a De Niro a Larry King, nel 2016 e nel ’18: che colpa può avere in uno sterminio iniziato 7 e 5 anni dopo? E, posto che Butler e Gadot non hanno ucciso o torto un capello ad alcuno, che c’entrano i loro pensieri, parole e omissioni con una rassegna di cinema? Niente: come il putinismo di Gergiev invitato e disinvitato a Caserta non per un comizio su Kiev, ma per un concerto. Perché mai i due attori non dovrebbero sfilare sul red carpet per presentare un film sulla Divina Commedia girato in Italia, con le altre star del cast, da Scorsese a Pacino? E se fosse invitato De Niro, qualcuno gli urlerebbe di starsene a casa perché 9 anni fa era alla raccolta-fondi con Butler? Netanyahu teme sanzioni economiche ed embarghi sulle armi. Se Butler e Gadot non vanno a Venezia se ne frega. Anzi, siccome la Gadot aveva osato criticarlo, ne sarà felice. Nel 2022, appena l’Ucraina fu invasa, il Festival della fotografia europea di Reggio Emilia rispedì indietro Alexander Gronsky, celebre fotografo russo, dunque certamente putiniano. Quello rientrò a Mosca, manifestò in piazza contro la guerra di Putin e fu arrestato dalla polizia di Putin. Cose che capitano quando si confonde un popolo col suo governo.
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Editoriale postato alle 00:09
Tu alle 00:11
Uaglió….. stai messo male 😄
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Se è fatica assai gravosa la sua, perché portarla avanti? Se e’ una forma di terapia consigliata dal medico, alzo le mani…
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Purtroppo è evaso. Il medico lo sta ancora a cercá 😄😂
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Questa è fantastica, specie il verso II.
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Non sono d’accordo per niente sulla impostazione dell’articolo. Che si voglia o no, personaggi pubblici hanno una grande influenza sulle persone, e sono molte quelle che non si rendono conto di quello che i Sionazisti stanno facendo a Gaza e in Cisgiordania.
A questi influencers, che si suppone siano informati, gli organizzatori di avvenimenti pubblici dovrebbero chiedere una condanna del genocidio in atto in Palestina. Non sono pronti a riconoscerlo, fuori, senza complimenti.
Non è certamente una decisione facile ed è anche una forma di censura.
Ma in una situazione di emergenza che non ha precedenti e in cui i governi sono tiepidi – per usare un eufemismo – al contrario di quanto fatto con la Russia, sarebbe una misura che a tali organizzatori farebbe onore.
Purtroppo, temo che l’onore sia diventato una merce ogni giorno più rara.
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E allora cosa bisogna fare contro lo sterminio di donne, uomini e bambini ? Giocare di fioretto, aspettare che netanyahu si ravveda? Che il mondo apre tutti e due gli occhi? I paesi arabi, sino pavidi ed impauriti, specie quelli ricchi, spaventati da uno scontro con Israele e dalla perdita del loro benessere, l’europa di Pilato, manda armi e gira la testa, cosa,fare se le proteste sino quasi vietate e i manifestanti vengono caricati dalla polizia? Se non puoi dire più di un : condanno Israele, condanno netanyahu, condanno Mosè, il quale, forse se si fosse perso nel deserto,non saremmo a questo punto.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio……
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Senza alcuno sforzo mi schiero dalla parte della coerenza, e della libertà di pensiero.
I due casi sono diversissimi, ma i princìpi valgono per entrambi.
E per chi dice che lo sterminio deve essere in tutti i modi portato all’attenzione, beh, non bandire i due attori dal Festival non vorrebbe dire impedire a un qualsiasi giornalista libero (se ne esistessero) di intervistarli con una spilla pro-Pal al petto, o di fargli qualche domanda un po’ scomoda.
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questo articolo non mi ha convinto per niente, sento puzza di comparazione.
Una comparazione zoppiccante.
Comparare l’ostracismo a prescindere di tutto quello che è russo, dopo aver approvato 19 sanzioni alla russia, compresi i suoi cittadini perchè non rovesciano Putin,
ed impedire addirittura di manifestare a favore dei palestinesi, che subito interviene la Digos, per non parlare che in Germania si viene anche arrestati, ecc..ecc..
Mi ricordo ancora la risposta di biasimo ad un articolo della Basile contestandole il termine genocidio.
MT purtroppo non riesce a nascondere la sua primigenia simpatia per Israele, se qualcuno cerca di attirare l’attenzione sul GENOCIDIO dei palestinesi, ben venga anche se, in questo caso, sono usati degli attori famosi quale mezzo.
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Adriano, il senso di tutto l’editoriale di M.T. è racchiuso in questa frase:
“Ora, è comprensibile il senso di impotenza che attanaglia tutti sul massacro impunito di Gaza. Ed è giusto chiedere spazi alla Biennale per condannare Israele e solidarizzare con i palestinesi. Ma additare colleghi come nemici da cacciare per le loro idee, fossero anche le più aberranti, è illiberale.”
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Ah, per chi non lo sapesse, gli USA hanno appena accusato la Francia di essere antis3mita. Tanto per capire l’atmosfera di pazzia in giro.
Dice MT:
Butler invece partecipò a raccolte-fondi per i soldati israeliani con altre star di Hollywood, da Schwarzenegger a De Niro a Larry King, nel 2016 e nel ’18: che colpa può avere in uno sterminio iniziato 7 e 5 anni dopo?
Magari le pallottole comprate nel 2018 le hanno usate nel 2023?
MT, che ragionamenti fai?
Anzitutto: cosa lega Hollywood ai zio-nisti?
Sapevate che Vanessa Redgrave fece un docu-film sulla Palestina e venne trattata … indovinate come? Ad Hollywood non ci sono mezze misure: ‘quelli innominabili’ devono essere i buoni, persino in WWZ.
Poi è curioso considerare la Gadot un’attrice di successo. Passi per il mio amatissimo Butler (= Questa è SPARTAAAAA!!!!)
Di fatto, ci sono molti che considerano la wonder-Zionist come la peggiore attrice di sempre 😀
E se non credete a me, guardate questa recensione:
Non ha espressività, recita tipo ‘ti-prego-non-morire-boohh’. Mistero sul perché sia riuscita a diventare una ‘star’. Solo la moglie di Benigni potrebbe avvicinarsi a tali livelli di ceppismo (ceppo come legno intendo).
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Scivolone di Travaglio!!! Cartellino rosso!!! Quando si prende posizione col proprio parere e la situazione degenera come sta accadendo da 22 mesi grazie a un gruppo di psicopatici fanatici assassini messianici (fingendo che il mondo sia nato il 7 ottobre) ci si deve dissociare oppure accettare che chi considera quello che sostieni aberrante ti boicotti. Che c’entra il musicista russo che parteggia per il suo paese in un conflitto tra eserciti e il genocidio dei palestinesi?
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Ma si parla di una raccolta fondi fatta 7 anni prima del 7 ottobre. Il senso di tutto sta nel fatto che, giusto o sbagliato che si intenda, ognuno deve avere la libertà di pensare e il diritto di parola. Altrimenti si sconfina nel ministero della verità che è quello che non piace a nessuno tranne a chi vuole imporre una verità assoluta. Questo è il nesso che lega i due nella foto al musicista russo.
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Eh, ma perché faceva la raccolta fondi?
Gli USA già passano oltre 3 MILIARDI L’ANNO ad Israhell, è il paese più aiutato dagli ameri-cani della storia.
A che serve la ‘raccolta fondi’? Se non per un’azione di propaganda (avete visto? G. Butler ci ha fatto avere 100.000 dollari così possiamo comprarci 50 fucili da cecchino!)
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Non è quello il punto dell’editoriale. La raccolta fondi è discutibile certamente dal nostro punto di vista ma quello che mette in discussione Travaglio è il modo in cui si mettono a tacere certi personaggi, siano essi nel mondo del cinema o della musica, solo perchè vanno contro una corrente di pensiero a prescindere dalla accettabilità o meno, da una parte o dall’altra dell’opinione o di qualsivoglia giudizio morale o politico.
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“ricordati sempre che il compito precipuo dell’informazione è quello di vendere copie”( Cit)
Oggi mi sa che non era il compito precipuo.
A distanza di 2 settimane rinnovo i miei saluti “SHALOM” al consiglio di amministrazione di warner bros discovery in particolar modo diretti
-alla divisione produzione e distribuzione cinema internazionale
-alla divisione italia proprietaria dell’emittente NOVE dove va in onda Accordi e disaccordi.
Punk’s not dead
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Può piacere o meno, ma Travaglio è coerente e dice e intende sempre la stessa cosa: se ad eventi sportivi o artistici o culturali non vengono fatti comizi politici a favore di chi compie o avrebbe compiuto gravi reati, il vero o presunto loro sostenitore deve poter esibirsi o presenziare a tutti gli eventi a cui è chiamato.
Si può anche non essere d’accordo con questa separazione netta tra ciò che fa e ciò che penserebbe il contestato, ma non è il caso di fare dietrologia su Travaglio e il FQ dimenticandosi TUTTO ciò che lui e il suo giornale han scritto sui fatti di Gaza.
State certi che se chiude il FQ festeggeranno alla grande tutti i pro governo israeliano che stanno in Italia.
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Così come saranno dispiaciutissimi i filoputiniani, nonostante queste sue timide paroline sul governo russo.
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Che bei commenti che leggo qua, praticamente fanatismi di segno opposto. Alla fine per alcuni è normale ritrovarsi a sragionare tali e quali come quelli che piú si detesta. Bene, divertitevi pure anche voi a correre per addentare pneumatici, poi peró quando i bot atlantisti piú sfegatati e piú stupidi vi danno dei putiniani non vi lamentate.
https://wordpress.com/reader/blogs/175613718/posts/191973#comment-361098
Poi ci sono i soliti che devono abbaiare in automatico appena leggono il nome “Travaglio” tirando fuori le fesserie piú insensate. Dark dumb cabaret da casalinghi di Voghera 2.0, né piú, né meno.
Obiettivitá e buon senso, ciao ciao.
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…concordo con MT che censurare l’arte non ha senso in nessun caso. Ma l’editoriale sarebbe stato molto più efficace se avesse sbertucciato il comportamento del nostro governo, che da un lato lancia post (temibili) sui social di condanna e dall’altro continua a vendere armi a Israele. Magari portando ad esempio la Spagna (e pare adesso anche la Germania) che hanno interrotto la fornitura di armi. Israele andrebbe isolato molto più della Russia, il livello dei crimini commessi non si sono mai visti nel conflitto ucraino. Certo poi Trump si arrabbia, ma Israele va isolata politicamente, economicamente e finanziariamente.
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Sono d’accordo con Marco Travaglio.
Ostracizzare, boicottare artisti/attori per la loro nazionalità (la Gadot) o per simpatie/sostegno ad Israele (Butler) manifestate PRIMA della messa in pratica del Genocidio palestinese è sciocco e non mette a fuoco il problema. Tra l’altro loro rappresentano se stessi, non lo Stato di Israele. Riferimento al fatto che sostengo invece che la Nazionale di Calcio d’Israele va boicottata.
Tutto ciò che riguarda il Sionismo, la nascita di Israele, il modo in cui ha gestito il suo Potere economico/militare a danno dei palestinesi posiziona gli uomini e le donne di tutto il mondo, che approcciano al tema, in campi diversi. Io, come tanti, sostengo che la politica di Israele sia vergognosa da tempo. E posso anche rigettare il progetto sionista. Ma le opinioni possono essere diverse perché ognuno le può argomentare e supportare su altre basi. Travaglio per esempio lo fa, non nascondendo la sua simpatia per la nascita dello Stato ebraico.
Ma questo non gli ha impedito di denunciare e inorridire alla politica criminale di Netanyahu e della sua cricca criminale di Potere.
Quindi è proprio il 7 ottobre lo spartiacque. Ma non per la strage perpetrata da Hamas ( con la complicità dei burattinai sionisti), ma perché rende possibile attuare il progetto genocidiario dei sionisti radicali assassini della Grande Israele.
È da allora che i comportamenti umani di tutti i personaggi pubblici vanno analizzati. Ad esempio, gli Influencer che si sono venduti e prestati alla propaganda di Hasbara ( in tema di aiuti umanitari e cibo) fanno schifo e meriterebbero qualunque forma di ostracismo.
Insomma la questione israelo/palestinese ha diviso per decenni. E ci poteva stare. Non può starci ORA. Perché i crimini terrificanti che Israele commette sono palesi, sotto gli occhi di tutto il mondo. E ORA chiunque li sostenga va allontanato dal consesso umano.
p.s. la guerra russo/ucraina pur divisiva è tutt’altro.
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” Riferimento al fatto che sostengo invece che la Nazionale di Calcio d’Israele va boicottata.”
Concordo pienamente, altrimenti non si capisce perche la Russia debba presentarsi alle manifestazioni sporti internazionali, come Paese Neutrale…
Che caxxo di invenzione è poi il “Paese Neutrale ” …?
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Non si dovrebbero censurare alcuni artisti per il solo fatto che possono essere pro Israele o pro Russia (in questo momento sono i problemi mondiali più importanti), l’arte dovrebbe essere esclusa dal resto del mondo e fare il suo mestiere, allietare le genti e basta! Purtroppo invece non si può far finta di niente perché le situazioni sono talmente gravi che escludere l’arte e i suoi protagonisti da tutto il resto del mondo è impossibile! Perché gli artisti hanno un peso e possono influenzare chi li segue e dovrebbero fortemente dare un segnale di sdegno e ribrezzo, nei confronti di paesi che hanno scelto di uccidere persone, la partecipazione alla biennale del cinema di Venezia e la scelta di far escludere i 2 attori in questione a parer mio è giusta anche perché, decisa da un gruppo di artisti e non dall’amministratore politico di turno.. è stata una ribellione generale perché i due artisti in questione, avrebbero potuto semplicemente dissociarsi dai loro comportamenti passati ma che invece hanno deciso di non fare un passo indietro nel loro pensiero.. non si può e non si deve ignorare la questione perché sono persone con esposizione mediatica importante e se non si dà l’esempio finisce che tutto può accadere, tutto può essere fatto, sempre e comunque, invece bisogna dire basta con fermezza e loro avrebbero potuto farlo ma non lo hanno voluto e quel che è peggio è il fatto che a loro sta bene così che migliaia di persone, hanno perduto la vita e che continuino a perderla. L’esempio è tutto e in questo specifico caso più che mai..
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E.c. perché NON escludere l’arte dal resto del mondo è impossibile..
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Fedeli al motto “..nel bene o nel male, purché se ne parli..”, gli attori interessati ringraziano.
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👍…e non solo gli attori
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ognuno si faccia la sua opinione senza mescolare le due cose :gaza con ucraina
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Due italiani su tre dai sondaggi danno ragione a Putin sostenendo che è stata la Nato a provocare la guerra in Ucraina. Cosa facciamo li cacciamo anzi ci cacciano dalla penisola? Dirsi democratici e liberali è piuttosto facile, esserlo veramente è più complicato.
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No, appunto. E’ esattamente quello che dice Travaglio.
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l attrice israeliana e l attore americano non sono banditi dal Festival di Venezia. Possono andarci tranquillamente. Nessuna Picierno si frapporra’ alla loro presenza.
Qualcuno ne chiede l esclusione? Travaglio li critica? Ognuno la pensa come vuole, o bisogna pensare come vuole Travaglio?
Io non ho sentito l attrice ripetere le sresse critiche a Nethaniau, recentemente. O Butler invitare a donazioni per le ong a soccorso dei bambini di Gaza. E raccolte fondi a favore degli eserciti non sono così comuni. La pensano come Nethaniau?Legittimo. Come criticarli e giudicarli, anche male. Giusto, Travaglio?
ma poi, chisseneditravaglio
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“Butler invece partecipò a raccolte-fondi per i soldati israeliani“
Questa la vorrei capire… perché non è che TUTTO sia iniziato il 7 ottobre…com’è che i soldatini moralissimi necessitavano addirittura di sostegno & beneficenza?
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Ecco Butler che racimola banconote per l’esercito israeliano:
QUESTA E’ CARTAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!
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🤣
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Mokj, non ti stavo in alcun modo “contrastando”, non devi spiegarmi nulla…stavo solo condividendo con te il mio pensiero, la mia osservazione… 😘💕
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Anail, avevo capito ma ho voluto specificare.. forse non mi sono spiegata bene.. oggi giornata complicata per i commenti e messaggi anche in chat del GT 🙄😅.. un caro abbraccio 💝
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Si ma anche Travaglio se ne frega di te, non temere. Ognuno esprime la sua opinione.
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Appunto
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Non sono d’accordo con MT, ma per motivi differenti dai soliti campioni e tromboni dei doppi standard di Infosannio. Io vivo e lavoro nel campo dell’arte. Dovrei essere il primo a dire come Mokj “l’arte dovrebbe essere esclusa dal resto del mondo e fare il suo mestiere, allietare le genti e basta!”. A parte che l’arte non dovrebbe solo “allietare le genti” ma, si spera, anche farle pensare, a parte questo, chiedo a Mokj e attraverso lei al resto della compagnia: e una come Leni Riefenstahl? Avete presente no? La grandissima regista che esaltò il regime nazista e che si assicurò per questo una posizione di primo piano nella cinematografia tedesca dell’epoca? Era un’artista davvero meravigliosa. Come vi sareste comportati con lei una volta caduto il regime? Immaginate un ebreo, o un qualsiasi cittadino europeo dell’epoca, schiacciato per anni da Hitler & co. Avreste fatto finta di niente e “l’arte dovrebbe solo allietare le genti”? Non lo so. La Riefenstahl ebbe infatti grandi problemi a riprendere il lavoro dopo la seconda guerra mondiale.
Faccio questo esempio per dire che non si può generalizzare come fa MT. L’esempio di Gergiev, legato mani e piedi (e portafoglio) a Putin, non è uguale a due attori che non hanno nulla a che fare con Netanyahu. E quel grande paraculo di Woody Allen, artista che non ha più nulla da dire e che da anni va a girare film dove lo pagano (Roma, Londra, Madrid e Barcellona, Parigi, eccetera) può essere criticato alla grande per il suo vendersi ai soldi russi pur di girare un altro film.
Dire “sono tutti uguali”, Gergiev, Allen e i due attori boicottati a Venezia, in nome dell’arte è ridicolo.
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Hai ragione SL, allietare è riduttivo nei confronti dell’arte ovviamente ma cerca di capire ero ancora assonnata quando ho scritto il commento.. l’arte è molto ma molto di più che un mero intrattenimento.. spero perdonerai questa mia leggerezza..👋
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Seeee, Mokj…intanto il tizio, STRANAMENTE, distingue (ma per altri motivi, eh!) i “filorussi” dai “filosion”… 😒
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E che vuoi dire? Che sono filosionista? Eh? La trombona numero 1
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Anail capisci a me! Sono stata nominata e dovevo rispondere, è pur vero che l’arte non intrattiene ma ha ben altre qualità… Poi tutto il resto del commento di SL passa oltre al mio sguardo.. non condividendo assolutamente mai nulla di ciò che scrive.. ma siamo in democratia ed è giusto che noi tutti possiamo esprimerci.. gli attori davanti ad un genocidio invece avrebbero potuto fare un passo indietro è una questione di principio… 6 milioni di ebrei uccisi non sono un esempio sufficiente per far sì che quando si perpetrano oscenità si devono denunciare in modo prepotente e dissociarsi da infamità tali!?! Questo penso..
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E che vuoi dire? Che sono filosionista? Eh? La trombona numero 1
EH, il nostro democratico SL, guai, GUAI a dubitare della sua buona fede e della sua neutralità di giudizio, pensiero ed encefalogramma 😀
Dicci SL, sei un artista? E cosa fai di bello?
L’ARTE DI SPARARE CA22ATE?
Oppure ha a che vedere con i trenini LIMA 😀 ?
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Dopo la numero 1 arriva sempre il numero 1 😀
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Il problema è semplice, accettiamo il principio democratico dove tutti possono esprimere le proprie idee o no?
Io personalmente penso di si, ma questo pensiero si infrange nel doppio standard in cui è intriso fino al midollo il nostro mondo.
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Leggendo SL mi son fatto anche un altra idea, mentre noi parliamo e discutiamo se tizio o caio (la Gadot io non la conoscevo nemmeno….) debbano partecipare a questo o quel festival, a Gaza continuano a martoriare e uccidere. Ieri per dire un ospedale preso di mira e altri 4 giornalisti fatti fuori. E un pò questo parlare di attori e turisti aggrediti al bar fa il gioco di Israele. Perché se tu butti fuori un artista ebreo da un qualunque festival, loro parlano di antisemitismo. Ma se invece ci concentrassimo tutti solo ed esclusivamente sul numero delle vittime civili, sul numero dei bambini morti, sul numero delle persone che non hanno un pasto completo da n giorni, sul numero di giornalisti ammazzati…e poi facessimo un elenco delle armi vendute dall’Italia, dalla Germania, dagli USA ecc ecc, forse (dico forse…però…) sarebbe un esercizio di opinione molto più centrato.
Circola un video molto bello in cui un ipotetico nostro erede tra tanti anni ci chiede come abbiamo potuto far accadere questo. Nel video si parla di indifferenza, ma in questo caso potremo rispondere a nostro figlio: noi stavamo parlando degli attori che non potevano partecipare al festival di Venezia.
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queste notizie sono manna dal cielo per i sionisti…..loro, se spediti nel fango ,ci sguazzano e avranno altre scuse per dire che vi è in atto una campagna antisemita. Ma poi come si può vietare ad alcuno di presenziare ad una cerimonia se in primis il tuoi PRESIDENTI ( repubblica e consiglio)non si sono apertamente schierati contro l’abominio in atto in Palestina.Si pretende da altri quello che non si ha coraggio di pretendere in casa propria
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Israele sta compiendo un genocidio. Non da oggi, ma da sempre. Per un popolo che crede alla mitologia biblica che gli impone di “sterminare” le genti che occupano la “terra promessa”, il genocidio fa parte della sua stessa “ragione sociale”…
La Russia sta liberando dei territori le cui popolazioni, russe o russofone, erano sottoposte ad un sistematico sterminio, da parte di governi palesemente d’ispirazione nazista.
Misurare con lo stesso metro due vicende completamente diverse non è un esercizio di equilibrio, ma di equilibrismo.
Naturalmente il primo a saperlo è proprio Marco Travaglio il quale, oltre ad essere un giornalista, è anche il direttore del giornale, e deve vedersela con gli altri soci, la redazione, e le vendite che non decollano.
Succede così che riesce a dare del criminale a Putin e a Netanyahu come fossero la stessa cosa…
A mio parere il Fatto resta il quotidiano più leggibile, il che dà la misura di come siamo messi…
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Evidentemente per te Putin non è un criminale. Che è la cosa che più ti infastidisce sentir dire. Di Israele e della Palestina mi sa che ti interessa poco. Sbaglio? Sincero….
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Il cuore dell’articolo è concentrato nella seguente frase:
“Ma additare colleghi come nemici da cacciare per le loro idee, fossero anche le più aberranti, è illiberale.” […]
L’arte, si sa, è sacra in quanto pensiero “altro” indicibile nel linguaggio di tutti i giorni della gente comune senza particolare talento. Ma… attenzione… quando però si tratta di arte VERA (satira compresa), per di più nel momento in cui la si fa, e non cialtroneria dell’artista quando questi smette di indossarne i panni. Altrimenti sarebbero artisti da tollerare anche i raccontatori di barzellette o certi esponenti di becero avanspettacolo. E non mi riferisco a Gadot-Butler che io assolverei per quelle scelte del 2016 (mica tutti sono lettori di libri di storia anche recente). Sarei però curioso di conoscere il loro pensiero OGGI, di fronte allo sterminatore di bimbi Netanyahu. Altra cosa è Michael Douglas che ultimamente ha detto: “Netanyahu fa bene a fare quello che sta facendo”(sic!). Che io condannerei a subire pubblicamente 100 pedate in kulo. Ma lasciarlo continuare a fare film e frequentare festival in ogni luogo dell’orbe terracqueo.
Ma molto ben altra cosa è il direttore d’orchestra Gergiev che, a fronte del reiterato (da secoli) tentativo di accerchiare e poi smembrare la Russia, ha scelto patriotticamente di difenderne i sacri confini appoggiando Putin. In ogni caso la sua maestria di direttore è da difendere senza se e senza ma, a prescindere dalle sue idee, in questo caso legittime, peraltro mai espresse in occasione dei concerti. Insomma, il bieco genocidio sciaguratamente appoggiato è una cosa, la difesa della patria – ma senza ruberie di terre altrui salvo protezione di chi parla russo fin dai trisavoli – un’altra.
Ma per tornare alla suddetta frase di MT che ha molto di disinvolta universalità… io, nei panni di chi è esposto mediaticamente, starei attento alle parole. Un minimo di responsabilità la si deve pretendere da costui. Un artista non può dire quel cavolo che gli passa in mente senza discernimento. Io posso farlo in quanto non sono nessuno. Ma al di fuori dell’arte, la libertà di opinione va garantita certamente, ma regolata perché NON SI DEVE trascendere in apologia di reato. Come nel caso che capitò a Sallusti quando oltraggiò un magistrato che, a suo dire e senza prove, avrebbe invogliato ad abortire una vittima minorenne di stupro, beccandosi una condanna coi benefici di legge. Ma poi, insistendo nell’accusa, il giudice in una seconda sentenza gli tolse la libertà condizionata destinandolo a mesi di galera VERA. Ebbene, cosa disse Travaglio? E’ presto detto: lo difese e per giunta esortò Napolitano a concedere la grazia (cosa che fece), peraltro senza alcuna richiesta dell’arrogante interessato.
Travaglio è fatto così. Fosse per lui, da LIBERALE ESTREMISTA, il reato di oltraggio (scambiato per opinione) verrebbe del tutto abolito, ANCHE nel caso di eclatante e plateale illecito. Chissà, forse a causa delle migliaia di processi subìti per aver messo, nelle sue cronache di fatti, vagamente in dubbio l’onorabilità di numerosi “lorsignori” dalla coscienza (forse?) non del tutto nitida.
PS. Ho la sensazione di aver scritto cose in parte concordi con Loquasto. Mi chiedo se e dove abbia sbagliato veramente. Hahaha…
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“… Gergiev che, a fronte del reiterato (da secoli) tentativo di accerchiare e poi smembrare la Russia, ha scelto patriotticamente di difenderne i sacri confini appoggiando Putin”.
Ah ah ah!! Ma cos’è, l’Istituto Luce??
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GAE:
Altra cosa è Michael Douglas che ultimamente ha detto: “Netanyahu fa bene a fare quello che sta facendo”(sic!).
Sarà un caso, ma Il babbo Kirk era ebreo bielorusso.
Quanto alla CEPPA GADOT, era nell’esercito israeliano nel 2006, ai tempi della 2a invasione del Libano.
Più che sufficiente per me per contestarla apprescindere da quel che ha detto dopo, oltre che recita da cane.
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Ma cosa vuoi giudicare chi recita?… l’ultimo film che avrai visto è la Corazzata Potiomkin che avrai apprezzato per il montaggio analogico e le riprese dell’occhio della madre.
Poi niente tv e cinema fino a qualche anno fa quando è uscito Masha e Orso. Peccato che hanno fatto 10 episodi e poi probabilmente saranno finiti i soldi…
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Io con molta fatica e molta nausea li farei partecipare. Chi ha chiesto la loro esclusione può consolarsi disertando la premiazione, e mi aspetto che se verranno fischiati nessuno si sogni di intervenire.
Rimane il fatto che le vicende russe e quelle israeliane sono completamente diverse, e che se qualcuno manifesta a favore della palestina rischia l’arresto in buona parte dell’Uccidente, e che la Russia non può partecipare alle vicende sportive come gli altri, e che israele ha in occidente una propaganda forte e accettata, e che il direttore d’orchestra è stato rimandato indietro da Caserta come già in passato scrittori fotografi e pure gatti, e che non ci sono sanzioni per israele nè blocco della fornitura di armi, e che il genocidio va avanti quasi indisturbato da quasi un secolo ed è ormai alla fase finale, e che sono morti in Palestina almeno 20.000 bambini, almeno … e che Travaglio ha da sempre un occhio di riguardo per israhell (fortunatamente uno solo), che ieri ha ucciso deliberatamente il duecentoquarantaseiesimo giornalista.
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Travaglio per me ha ragione anche se dice che nella carbonara ci va la panna.
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Travaglio per me ha ragione anche se dice che il vero caffè napoletano va bevuto lungo macchiato latte di soia,ben zuccherato e in tazzina rigorosamente fredda da freezer. E anche il barista del chiringuito mi ha detto pochi istanti fa che ha ragione Travaglio
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🤣
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Viva viva Woody Allen! Che nonostante l’età si dimostra sempre uno dei più svegli e indipendenti in circolazione.
Del quale riporto una delle sintesi più lucide della gabbia di matti in cui viviamo:
“Un tizio va dallo psichiatra e dice: – Dottore, mio fratello è pazzo: pensa di essere un pollo.
E il dottore dice: – Perché non lo interna?
E lui risponde: – E poi chi me le fa le uova?
Credo che corrisponda molto a quello che penso io delle relazioni. Sono completamente irrazionali e pazze e assurde e… Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova.”
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Woody Allen, non è mai stato per tutti, anzi…
Oggi più che mai, in questo mondo di psicopatici…
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“Un tizio va dallo psichiatra e dice: – Dottore, mio fratello è pazzo: pensa di essere un pollo.
E il dottore dice: – Perché non lo interna?
E lui risponde: – E poi chi me le fa le uova?”
😂 😂 🤣 🤣 😂 🤣
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Boh…….
In tutta sincerità credo di aver smesso di pendere dalle labbra dei miei artisti preferiti subito dopo l’adolescenza.
Ma, esperienze personali a parte, non credo oggi come oggi la gente dia ancora credito alle opinioni delle celebrities tradizionali.
Certo che se un opinione viene espressa in lingua inglese da uno youtuber seguito fedelmente da qualche decina/centinaia di milioni di iscritti, allora le cose cambiano completamente.
Restando nel nostro italico orticello, cosa succederebbe se un giorno un Nicolò Balini da circa 2 mln di iscritti (che come me non si sono mai persi un singolo video negli ultimi 10 anni) decidesse di pubblicare un video dicendo per quale partito vota e fornisse tutta una serie di argomentazioni pseudoconvincenti per giustificare la sua scelta?
Con ogni probabilitå riuscirebbe ( specialmente tra i giovani) a spostare serenamente parecchie centinaia di migliaia di voti senza nemmeno sbattersi più di tanto.
Senza contare che qualcuno potrebbe anche offrirgli una paccata di soldi solo per parlare mezz’ oretta in un video.
Non credo che Nicolò Balini accetterebbe…..
Ma qualcun’altro un pò più avido magari si.
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I mali di questi tempi in gran parte sono dovuti ai social… Gli influencer gran brutta gente e gli idioti gli vanno dietro anche se i suddetti anzi soprattutto se i suddetti sono degli imbecilli totali! Il giramondo personalmente anche se bravo mi sta sulle 🏐🏐, si montano la testa e fanno i divi, saranno anche bravi per carità ma a mio parere sono tutte azzate! E ripeto i social sono gran brutta roba..
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Anail
Mokj, non ti stavo in alcun modo “contrastando”, non devi spiegarmi nulla…stavo solo condividendo con te il mio pensiero, la mia osservazione…
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Era in risposta al tuo post delle 9,05, che non ha l’opzione di risposta.
Ti avevo risposto anche più su, ma non ti arrivava direttamente.
Oh, ogni tanto mi fa l’anomalia di ingrandire le faccine…come per i tuoi auguri di compleanno🤭😆🤣😂…forse sente che li invio col cuore… 🤗
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Grazie Anail ti ho risposto sopra! 💝💝💝
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😅
No dai Mokj…..
Non mi toccare Nicolò. È stato il “primogenito” tra i miei youtubers preferiti quando ho scoperto Youtube esattamente 10 anni fa.
Ma ti dirò si più…..
Prima di conoscere Human Safari ero così boomer da confondere influencer e youtubers, in altre parole pensavo che tutti gli youtuber fossero solo dei cloni della Ferragni! 😅
Quando ho scoperto invece che con gente come Nicolò potevo scoprire il mondo senza spendere un centesimo e soprattutto senza alzarmi dal divano ( calcola che odio viaggiare e sono allergico a qualsiasi valigia , fosse anche solo per un miserabile weekend) mi sono sentito in debito con lui e con quelli come lui.
Quindi….
Lunga vita e lunghi viaggi a Human Safari & travel vloggers vari che permettono di viaggiare anche a chi non se lo può permettere o a chi ( come me) è sempre stato troppo pigro per farlo.
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Gerald Butler su Gaza:
QUESTA E’ SPARTAAAAAAAA!!!!!
Gerald Butler sull’a questione LGBTQ:’ Iran:
QUESTO E’ GAYYYYYYYY:
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Cmq, SE Travaglio avesse parlato dei 5 GIORNALISTI ACCOPPATI IERI, ci avrebbe fatto molta miglior figura.
Chissà cosa ne pensa di chi contesta la partita ITA-Israele il prossimo ottobre? Da parte degli ‘atleti’ israeliani ci sono molti reduci di guerra, Gaza inclusa.
Gomez è decisamente PIU’ DURO di M.T. sullo stato ‘democratico’ a sei punte.
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Tutti hanno un tallone d’Achille, ma mentre il condottiero greco ne aveva proverbialmente uno, MT ne ha due: Israele e Conte. Evidentemente la sua ninfa lo ha tenuto per entrambi i piedi mentre lo immergeva nello Stige.
Quando il tema sfiora o peggio affronta, uno dei suoi “due talloni”, bè è difficile ne venga fuori un articolo obiettivo (se riguarda Conte è difficile venga fuori persino sensato 😂).
Bisogna amarlo così.
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Non lo so. Se sul conflitto russo-ucraino capisco che ci sono torti e ragioni da entrambe le parti, su quello israelo-palestinese vedo solo una carneficina volta a scacciare o sterminare un popolo oppresso in ogni modo possibile privandolo di tutto, sparando, bombardando. Senza nessun riguardo per donne, bambini, malati, giornalisti, infermieri, dottori, anziani.
Non riesco a metterli sullo stesso piano.
Detto questo quello che davvero è insopportabile sono i comportamenti dei governi filo-israeliani, a partire dal nostro, che a parte qualche pigolio finora non hanno messo in atto una sola azione concreta per fermare questo genocidio.
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Non sono i due conflitti ad essere messi sullo stesso piano, ma l’atteggiamento di chi è favorevole alla censura, oppure ne è inorridito, solo in base alla convenienza del momento.
L’arte non si censura mai, punto. E nemmeno lo sport, a mio modo di vedere, anche se storicamente lo sport è sempre stato un potente strumento di pressione politica, da almeno un secolo.
Se inizi a giustificare la censura perché, legittimamente e in buona fede, ritieni che ce ne siano tutti i motivi, stai imboccando una china molto scivolosa, perché implicitamente accetti e legittimi il fatto che altri che magari hanno dei motivi opposti, ma che loro ritengono altrettanto validi, facciano la stessa cosa.
Non si fa, e basta. Finché si parla va bene, ma non si agisce contro qualcuno solamente in base al proprio pregiudizio.
Il problema è che le masse sono inesorabilmente partigiane, perché è la cosa che richiede meno sforzi cognitivi, che non tutti sono nelle condizioni di poter fare (e non perché siano tutti stupidi, sia chiaro; certo, qualcuno lo è, ma magari tanti sono troppo impegnati a sopravvivere per dedicare energie ad una cosa tutto sommato marginale, dal loro punto di vista, ma che invece dal mio sarebbe fondamentale).
La chiave è riconoscere questi comportamenti dentro di noi.
Parafrasando un famoso spot: se li conosci, li eviti.
Piccolo esempio pratico: oggi vedi un bel film, lo adori, è il tuo preferito. Domani si scopre che l’attore principale è invischiato in qualcosa di estremamente riprovevole. Dopodomani il film non ti piace più, oppure è ancora un bel film, ma…
“Ma” un bel niente: se era un bel film prima, lo rimane anche adesso. Tutto il resto non ha nulla a che fare con questo.
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Quoto Marco in quanto sono sempre stato dell’idea che dovrebbe essere consentito il “pensiero libero in mondo libero”, tanto quanto la satira, purché nell’esprimere il proprio pensiero non si configuri “apologia di reato”, non credo sia questo il caso. Però non mi stupisco più di nulla: tanto per dire, il… “loro” amato governo ha fatto chiudere il Leoncavallo mentre Casa Pound (che forse un po’ di apologia la fa…!), da oltre 20 anni, occupa un palazzo romano. Gli Jarabe de Palo cantavano “E’ un mondo difficile”, ma penso che, spesso, sia un mondo di 💩
“Non sono d’accordo con quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”, aforisma attribuito a Voltaire.
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Ci crederò quando lo vedrò, ma intanto…
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/08/23/piantedosi-gela-giuli-anche-casapound-nella-lista-degli-sgomberi_bcbc0bb2-e548-47b1-bfb3-0288c91631b1.html
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Beh, resta il fatto che il Leo è stato sgomberato, mentre Casa Pound no. Inoltre il concetto “prima o poi” lascia aperti ampi spazi (e palazzi squattati) d’ipocrisia, così come informazione e politica insegnano da sempre.
Infine, “per il Viminale la legalizzazione è possibile“…! Per il Viminale, non pizza & fichi!!! Movimento fascista = legalità, quasi un ossimoro.
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Travaglio oggi “fece”,un grandissimo pezzo.
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fece feci
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Tu lo facesti or ora, caldo caldo…
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