(Giancarlo Selmi) – Che poi uno ascolta l’intervento di Draghi al meeting di comunione e appropriazione (il nome originario continuava con “meglio se indebita” ma fu cancellato dopo la condanna di Formigoni) e si domanda se quello sul palco fosse veramente quello della pace versus condizionatore acceso.

Ho visto il reel. Ad ascoltarlo solamente il dubbio viene. Poi lo guardi mentre parla con la solita aria di quello che ha capito tutto e ha le contromisure per tutto, che sa aggiustare tutto e che potrebbe aggiustare perfino la diverticolite di tuo cognato con il solo tocco delle mani e capisci ch’è lui: Sua Miracolosità in persona.

Vederlo toglie ogni dubbio. È lui, è proprio lui, con quel grazioso ghigno naturale che tocca la sua parte destra della bocca e che la lascia per inoltrarsi verso una parte della guancia. Un simpatico ghigno che gli dona quel pizzico di aria di malvagità naturale, quasi non voluta ma, purtroppo, esistente e che lo definisce il miglior clone del “direttore megagalattico” con quindici cognomi di fantozziana memoria.

Che meraviglia! E quanto è piaciuto alla platea di comunione e appropriazione. Applausi a gogò, come non ci fosse un domani. Mentre diceva l’esatto contrario di quanto aveva detto in almeno una ventina di edizioni precedenti, riceveva gli stessi scroscianti applausi. Erano tutti contenti, il loro vate era lì a pochi metri. A parte qualche prenditore più intelligente che è stato portato via in preda a un attacco di labirintite.

Il passaggio su Gaza poi è stato un trionfo. “l’Europa ha accettato in silenzio prima le bombe sull’Iran e poi l’intensificarsi del massacro di Gaza”. Quasi quasi ci faceva dimenticare che lui della Commissione Europea è ascoltato consulente. Pareva Giuseppe Conte. Eppure: un boato. Per la prima volta uno che diceva le stesse cose di Conte, veniva applaudito con grande entusiasmo in quel convegno.

A quel grande applauso si sono uniti i giornaloni e i giornalisti di quei giornaloni, che non vedevano l’ora di potere esercitare di nuovo le loro lingue sulle graziose e pulcre terga di Sua Infallibilità. Pure qualcuno che chiama antisemita anche chi ha dubbi che nel Mar Morto si galleggi facilmente, oggi applaude una frase su Gaza che contiene la parola “massacro”. Ma i giornalisti italiani sono così, certi culi da leccare hanno la precedenza sui loro cervelli.